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Detrazione parcella del notaio per acquisto abitazione principale

Acquisto prima casa e detrazione parcella del notaio. Facciamo chiarezza.
Avv. Alessandro Gallucci 

È possibile detrarre le spese sostenute per pagare la parcella del notaio in relazione all'acquisto dell'abitazione principale?

Se sì, entro che limiti operala suddetta detrazione?

Rispetto a quali spese è possibile fruire della detrazione?

Questi i principali questi cui è utile dare di risposta: norma di riferimento è il testo unico delle imposte sui redditi (d.p.r. n. 917 del 1986) e più nello specifico il suo articolo 15.

La norma, al primo comma lett. b), specifica che sono detraibili nella misura del 19%: "gli interessi passivi, e relativi oneri accessori, nonché le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione pagati a soggetti residenti nel territorio dello Stato o di uno Stato membro della Comunità europea ovvero a stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti in dipendenza di mutui garantiti da ipoteca su immobili contratti per l'acquisto dell'unità immobiliare da adibire ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto stesso, per un importo non superiore a 4.000 euro".

Se spendo 3.000,00 euro, avrò diritto di detrarre il 19% di tale somma, ossia 570 euro in relazione all'anno di riferimento. Se spendo 5.000,00 il 19% è calcolato su € 4.000,00.

Si badi: la norma fa riferimento all'abitazione principale.

Sempre la lettera b) specifica che "per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente".

La norma non fa riferimento esplicito all'onorario del notaio, quanto piuttosto agli interessi passivi ed ai relativi oneri accessori in dipendenza di mutui.

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È parere condiviso che tra le somme detraibili vi siano gli onorari del notaio, ma solamente quelli specificamente riferiti alla stipula del contratto di mutuo con l'istituto di credito erogante.

Come ricorda l'agenzia delle entrate nella propria guida sull'acquisto dell'abitazione principale, "le spese notarili includono sia l'onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo (con esclusione di quelle sostenute per il contratto di compravendita) sia le spese sostenute dal notaio per conto del cliente (per esempio, l'iscrizione e la cancellazione dell'ipoteca)".

Così, ad esempio, se la parcella del notaio ammonta complessivamente (tra onorari e spese) ad € 4.000,00 di cui € 1.500,00 di onorari per contratto di mutuo ed € 200,00 per spese iscrizione ipoteca, l'acquirente avrà diritto di detrarre il 19% di € 1.700,00 ossia € 323,00.

È fondamentale, quindi, che la fattura del notaio indichi chiaramente a che titolo sono dovuti gli onorari richiesti.

Qui di seguito, oltre agli onorari del notaio, un elencazione (tratta dalla guida dell'agenzia delle entrate) delle spese detraibili in relazione agli oneri accessori degli interessi passivi dei mutui:

  • l'intero importo delle maggiori somme pagate a causa delle variazioni del cambio per mutui stipulati in altra valuta
  • la commissione che spetta agli istituti per la loro attività di intermediazione
  • gli oneri fiscali, compresa l'imposta per l'iscrizione o la cancellazione di ipoteca e l'imposta sostitutiva sul capitale prestato
  • la cosiddetta "provvigione" per scarto rateizzato
  • le spese di istruttoria, notarili e di perizia tecnica
  • la penalità per anticipata estinzione del mutuo (Fonte: Agenzia delle entrate).

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