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Un nuovo decreto per regolamentare la selva di antenne

Regole tecniche per gli impianti di antenna condominiali centralizzati.
Ivan Meo 

Con la finalità di r idurre ed eliminare la moltitudine di antenne individuali presenti sui tetti delle nostre abitazioni, sia per motivi estetici e di deco ro architettonico, sia funzionali, nonché dettare regole per la progettazione, l'installazione e la manutenzione degli stessi impianti, il Ministero dello Sviluppo Economico ha varato, il 22 gennaio u.s., un decreto che detta le regole tecniche per gli impianti di antenna condominiali centralizzati per la ricezione dei segnali di radiodiffusione, terrestre e satellitare.

Nuove tecnologie

Si parte della banda UHF, reimpiegata dai servizi di comunicazione elettronica mobili, per innalzare dei livelli di qualità. Per tali motivi gli impianti di antenna condominiali vanno necessariamente adeguati ai nuovi standard.

Gli impianti d'antenna centralizzati quindi dovranno essere realizzati in modo da

  • ottimizzare la ricezione delle stazioni emittenti radiotelevisive ricevibili
  • annullare o minimizzare l'esigenza del ricorso ad antenne riceventi individuali,
  • garantire i diritti inderogabili di libertà delle persone nell'uso dei mezzi di comunicazione elettronica.

Le procedure

Al fine di migliorare il servizio e garantire parità di trattamento ai segnali sia terrestri che satellitari nella distribuzione del segnale alle varie utenze, l'art. 4 precisa che l'installazione di un impianto centralizzato deve seguire la procedura di individuazione di tutti i segnali primari terrestri e di quelli satellitari prescelti, ricevibili in loco.

In riferimento alla Direttiva 2004/108/CE, relativa agli aspetti di compatibilità elettromagnetica, il decreto stabilisce le regole per la conformità di progettazione, installazione e manutenzione degli impianti antenna per la ricezione dei segnali TV e dei servizi multimediali, precisando che questi devono essere realizzati e mantenuti rispettando i principi di funzionalità e di sicurezza, così come previsto dalla normativa vigente, al fine di garantire la qualità di ricezione di ciascun programma contenuto in un segnale terrestre primario, senza che questo subisca significativi degradi.

Inoltre, deve farsi riferimento alle norme e guide tecniche di impianto del CEI e ai principi normativi europei CENELEC, in particolare alla guida CEI 100-7 e alle norme EN 50083 e EN 60728 per gli aspetti funzionali e di sicurezza.

Diritti dei singoli condomini

Ricordiamo inoltre che il D.M., richiamando il D.Lgs. 259/2003 sulle comunicazioni elettroniche, chiarisce che ogni singolo condomino può installare un impianto antenna per la ricezione dei servizi di radiodiffusione e radioamatoriali sulla proprietà o porzione di proprietà di un altro condomino, purché l'impianto nel suo complesso (inteso quale insieme di apparato di ricezione, cavi di trasmissione, struttura di sostegno e accessori vari) non arrechi danno o fastidio alla proprietà o porzione di proprietà, consentendo il normale utilizzo e godimento.

La tutela del decoro architettonico

Ultimo punto al quale fare cenno, è quello sul decoro architettonico, cioè all'intervento di installazione di un antenna che potrebbe risultare lesivo dell'estetica dell'edificio.

Possiamo tranquillamente affermare che il concetto di decoro architettonico è molto flessibile, in quanto può essere applicato anche ad immobili di non particolare pregio, ma che non abbiano subito alterazioni estetiche precedentemente al nuovo intervento.

Si può parlare di compromissione del decoro quando si ravvisa un deprezzamento commerciale dell'intero edificio e delle singole unità immobiliari o quando risulta evidente una sofisticazione dell'aspetto estetico e della simmetria di linee del volume nel suo complesso.

Un rimedio alle controversie condominiali

In soccorso di eventuali controversie condominiali, al fine di risolverle o comunque comprenderne le motivazioni, potrebbe tornare utile il regolamento condominiale, lì dove stabilisce cosa si intende per alterazioni dell'estetica dell'immobile, ove presente.

Ricordiamo però, che in queste controversie spesso il diritto all'informazione viene maggiormente tutelato rispetto al diritto alla conservazione dell'originaria estetica dell'edificio; in tal caso i condomini potrebbero solo pretendere il rifacimento dei lavori di installazione impianto a regola d'arte o chiedere lo spostamento dell'impianto antenna in una posizione di minore impatto visivo.

» Scarica il Decreto

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