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Condomini energivori? Ottimizzate l'involucro esterno per una maggiore efficienza energetica.

Condominio, maggiore efficienza energetica e risparmio energia ottimizzando l'involucro esterno.
Alfredo Pesce 

L'involucro di un immobile è l'insieme di tutte le superfici che interagiscono con l'ambiente esterno: le pareti, il tetto, le finestre. Costituisce, in pratica, l'epidermide della struttura in grado di regolare gli scambi di materia ed energia con l'esterno.

Un involucro progettato e realizzato in maniera tale da isolare o compensare le variazioni di temperatura tra interno ed esterno, può essere considerato energeticamente efficiente e quindi in grado di far risparmiare energia.

Le esperienze già comprovate sugli involucri attivi e passivi e sui progetti che da tali esperienze ne sono scaturiti, hanno portato le professionalità coinvolte a concepire gli involucri come ibridi.

L'involucro ibrido può essere considerato in egual modo passivo ed attivo, perché in grado di svolgere funzioni diverse, oltre che dinamico, perché in grado di modificare le sue prestazioni fisico-tecniche nel tempo, in relazione alle circostanze climatiche ed alle esigenze dell'utenza.

Tuttavia, sorgono non poche perplessità relative sia sulla sostenibilità rispetto alle altre due tipologie, sia rispetto alla complessità, poiché richiede l'impiego di sistemi funzionalmente e tecnologicamente molto complessi.

Inoltre, i costi di costruzione risultano di gran lunga superiori rispetto a quelli degli involucri convenzionali, senza contare i costi elevati di manutenzione provocati dalla complessità dei componenti e della loro reciproca collocazione.

Gran parte dell'attuale patrimonio edilizio (piuttosto datato) può considerarsi "energivoro" in quanto vero e proprio dissipatore di energia; attraverso l'involucro si perde gran parte del calore prodotto negli ambienti interni.

A pagarne le dirette conseguenze sono il confort abitativo e i costi di gestione degli occupanti: per garantire una temperatura ottimale alla vita abitativa è necessario produrre calore aggiuntivo che viene poi disperso verso l'esterno.

Intervenire sull'isolamento termico dell'immobile si traduce, quindi, in un miglioramento dell'efficienza energetica con relativo innalzamento degli standard di benessere abitativo e sostanziale riduzione dei costi.

L'involucro edilizio dovrebbe essere progettato e costruito con l'obiettivo di garantire il comfort termo-igrometrico e la riduzione dei consumi energetici (e di conseguenza le emissioni di CO2) e di soddisfare determinati requisiti prestazionali senza impattare in maniera rilevante sui consumi energetici.

L'efficienza energetica ovvero il rendimento di un edificio, infatti, è la quantità annua di energia effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare i vari bisogni connessi ad un uso standard dell'edificio, compresi la climatizzazione invernale ed estiva, la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, la ventilazione e l'illuminazione. Tale quantità viene espressa da uno o più descrittori che tengono conto:

  • della coibentazione;
  • delle caratteristiche tecniche e di installazione;
  • della progettazione e della posizione in relazione agli aspetti climatici;
  • dell'esposizione al sole e dell'influenza delle strutture adiacenti;
  • dell'esistenza di sistemi di trasformazione propria di energia;
  • altri fattori, come il clima degli ambienti interni, che influenzano il fabbisogno energetico.

In fase di progettazione di un nuovo edificio o di ristrutturazione dell'esistente, occorre quindi impiegare tecnologie e materiali che permettano di migliorarne le prestazioni energetiche, sulla base di parametri relativi a:

  • controllo dei fenomeni di condensa superficiale e interstiziale;
  • controllo dei parametri "temperatura, umidità e ventilazione";
  • resistenza e inerzia termica dell'involucro edilizio.

Vediamo nella tabella seguente (Tab. 1), alcune indicazioni per la costruzione di edifici a basso consumo energetico:

Nel caso di ristrutturazione, prima di intervenire è fondamentale eseguire una diagnosi energetica accurata, per individuare le fonti di maggior dispersione termica e quali miglioramenti si possono ottenere sulla base di ogni intervento.

Gli interventi sugli involucri edilizi esistenti (o su parti di essi) contribuiscono al risparmio energetico: si tratta di intervenire (o, in alcuni casi, di sostituire) sulle strutture opache orizzontali (coperture, pavimenti), verticali (pareti esterne), finestre (comprensive di infissi) che delimitano il volume riscaldato verso l'esterno o verso vani non riscaldati nell'intento di migliorarne l'efficienza e ridurre la dispersione di calore.

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