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Grosse novità in arrivo per l'edilizia privata. Quasi tutto pronto per il decreto sblocca-Italia.

Dal canone concordato ai lavori di risparmio energia.
Ivan Meo 

Il nuovo pacchetto casa prevede ecobonus per i lavori di risparmio energetico e per quelli di prevenzione sismica e sconti per l'acquisto ai proprietari che affittano a canone concordato.

Definizione del decreto sblocca-Italia. Si delinea, un pezzo per volta, il decreto sblocca-Italia, mediante lo scambio di testi fra la Presidenza del Consiglio e i singoli Ministeri, dopo l'incontro degli uffici legislativi dello scorso 8 agosto.

Ecobonus e nuovo "pacchetto casa". Un ulteriore "pacchetto casa" sta per essere messo a punto per il decreto sblocca-Italia.

Mentre al momento il Governo non ha preso in considerazione la misura di un bonus del 50% per le ristrutturazioni semplici, per il 2015 si prevede la conferma dello sgravio Irpef del 65% per i lavori di risparmio energetico.

Tale detrazione viene rafforzata per i lavori di prevenzione sismica, fra il 50% e il 65% della spesa, in proporzione alla riduzione di rischio indotta dall'intervento.

Un argomento che non sarà indifferente nelle scelte del governo è il costo dei due strumenti per le casse dello Stato: secondo le stime del Rapporto Camera dei deputati-Cresme, l'investimento agevolato delle famiglie nel 2014 ammonterebbe a 28,2 miliardi per le ristrutturazioni semplici, con uno sgravio, spalmato nei dieci anni, di 14,1 miliardi (1,4 miliardi l'anno), mentre l'investimento per il risparmio energetico ammonterebbe a 4,8 miliardi, con una detrazione di 3,1 miliardi, spalmati in dieci anni (310 milioni l'anno).

Bonus alla prevenzione sisimica. Quanto alla prevenzione antisisimica, si sta cercando uno strumento più articolato e duraturo di incentivazione fiscale, che riesca a garantire investimenti di lungo periodo, come quelli "pesanti" di intervento sui pilastri degli edifici.

Inoltre, il ministero delle Infrastrutture vuole inserire gli interventi antisismici nelle più generali politiche di trasformazione territoriale e di riqualificazione urbana.

A tal fine un apposito gruppo di lavoro dovrebbe creare una metodologia e uno standard per la misurazione e la classificazione del rischio sismico.

Attualmente, le costruzioni realizzate prima del 1971, e quindi precedenti a qualunque normativa antisismica, sono 7 milioni ed equivalgono al 60% del patrimonio immobiliare nazionale.

A queste devono aggiungersi anche 2 milioni di strutture realizzate fra il 1972 e il 1981, 1,3 milioni realizzate fra il 1982 e il 1991 e 800mila edifici nati fra il 1992 e il 2001, che sono stati realizzati prima dell'entrata in vigore delle attuali norme tecniche sulle costruzioni e dell'attuale zonizzazione antisismica. Gli incentivi allo studio si estenderebbero anche agli edifici produttivi.

Il ministero stima che due quinti dei 326mila fabbricati produttivi esistenti siano stati costruiti fra il 1971 e il 1990 e che 95mila capannoni siano localizzati in zone ad alto rischio sismico.

(Le regole sui nuovi contatori individuali per il risparmio energetico)

"Sblocca energia". Il premier ha inserito nel documento di consultazione pubblica sul provvedimento "sblocca-Italia" le misure "sblocca energia", tese a sviluppare le risorse geotermiche, petrolifere e di gas naturale e a coinvolgere investimenti privati nazionali e internazionali per oltre 17 miliardi di euro, con un effetto sull'occupazione di 100mila unità e un risparmio in bolletta energetica per 200 miliardi in 20 anni.

È di ben altro avviso il presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Ermete Realacci, il quale ha dichiarato che "la sfida per rilanciare l'economia e creare lavoro in Italia passa per la green economy e per uno Sblocca-Italia che dia priorità agli investimenti in edilizia di qualità e messa in sicurezza del territorio”.

Per Realacci, insomma, lo Sblocca Italia deve essere “l'occasione per far ripartire il Paese, grazie a uno straordinario investimento in questa direzione, a cominciare dalla stabilizzazione e dall'estensione dell'eco-bonus”.

Sconti per l'acquisto ai proprietari che affittano a canone concordato. Inoltre, chi compra una casa appena costruita o pesantemente ristrutturata, dotata di prestazioni energetiche di classe A o B, impegnandosi ad affittarla per almeno otto anni a canone concordato, potrà usufruire di un nuovo incentivo.

Questo ultimo provvedimento si ispira alla legge Scellier, entrata in vigore in Francia nel 2009, riscuotendo notevole successo.

Essa prevede una deduzione fiscale del 20% delle spese di acquisto o di costruzione, riservato alle persone fisiche, a valere sull'Irpef su un arco di otto anni, fino a un limite di 300mila euro, per costruire direttamente o comprare da un costruttore un alloggio da destinare al mercato d'affitto.

Dalla relazione allegata si legge che la norma "utilizza lo strumento fiscale per dare una risposta immediata alla stagnazione sia del mercato della compravendita, sia a quello delle locazioni a canone concordato", che possono usufruire anche della tassazione in forma di cedolare secca al 10% per il quadriennio 2014-2017.

Anche il nuovo incentivo fiscale coprirebbe lo stesso periodo, ponendosi l'obiettivo di alleviare il problema dell'invenduto rimasto in carico ai costruttori, a patto che offra prestazioni energetiche di livello ottimo o eccellente.

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