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Incendio in locale abusivo: il condomino deve risarcire anche se ha ottenuto sanatoria edilizia

Incendio, locali abusivi e risarcimento danno.
Gabriele Voltaggio - Avvocato del Foro di Roma 

La concessione della sanatoria edilizia dei locali abusivi non salva il condomino dal risarcimento dei danni in favore del condominio causati dall'incendio.

La vicenda.I proprietari di un locale al piano terra, originariamente adibito ad uso negozio e annesso box per autorimessa, provvedevano a ristrutturarlo e a destinarlo abusivamente ad abitazione civile.

Il condominio provvedeva dunque a citarli in giudizio, chiedendo di accertare l'illegittimità della fusione e del cambio di destinazione d'uso, con condanna dei convenuti al ripristino delle unità immobiliari nonché al risarcimento di tutti i danni subiti.

Nel corso del giudizio, a peggiorare la situazione, si sviluppò inoltre un incendio all'interno del box adibito abusivamente ad abitazione, a seguito del quale il giudice tutelare accoglieva il ricorso ex art. 669 quater c.p.c. del Condominio, ordinando ai proprietari il ripristino dello status quo ante e la messa in sicurezza degli immobili.

A loro discolpa, i condomini evidenziavano che le opere di demolizione e risanamento con contestuale denuncia di variazione della destinazione da abitazione a garage erano state correttamente effettuate e che peraltro era stata loro concessa regolare sanatoria edilizia.

Adeguamento antincendio: chi paga?

La sentenza.Secondo il Tribunale di Roma, il condono degli abusi edilizi riguarda esclusivamente una posizione di regolarità di ordine amministrativo. Di conseguenza, nei rapporti di diritto privato la concessione di sanatoria non è sufficiente ad escludere la responsabilità risarcitoria di chi ha posto in essere tali abusi.

Il giudice deve infatti attenersi ad una valutazione dei soli rapporti civilistici di ius privatorum tra le parti, in base alle domande proposte.

Ebbene nel caso in esame è del tutto evidente il grave inadempimento dei convenuti: questi ultimi hanno infatti fuso due locali e cambiato la loro destinazione d'uso in violazione del regolamento condominiale, trasformando un negozio con box annesso in un'abitazione civile chiaramente abusiva.

Come accennato, a seguito del loro comportamento illecito, si è inoltre verificato proprio nei locali abusivi un incendio che ha causato gravi danni a tutti i condomini, impossibilitati ad usare il loro box per oltre un anno.

Sulla scorta di quanto affermato, il Tribunale ha dunque accolto la domanda risarcitoria avanzata dal Condominio, nonostante la concessione della sanatoria per gli abusi edilizi realizzati, e condannato i convenuti al ripristino dell'originaria destinazione d'uso, nonché al pagamento di 20.000 € per i danni e di tutte le spese di lite.

Incendio causato dal cattivo isolamento della canna fumaria. Responsabilità

Conclusioni.La concessione di sanatoria edilizia ha soltanto valore amministrativo e non incide nei rapporti di diritto privato tra le parti. Se pertanto, a causa della realizzazione di opere edilizie abusive, tutti gli altri condomini abbiano subito dei danni (ad esempio, conseguenti ad un incendio),i proprietari degli immobili abusivi sono obbligati al loro risarcimento.

Inoltre, una volta accertato che le ristrutturazioni edilizie e la trasformazione degli immobili è avvenuta abusivamente in violazione del regolamento condominiale, i relativi proprietari sono obbligati al ripristino dello status quo ante e alla cessazione della destinazione abusiva e vietata degli immobili.

Sentenza
Scarica Tribunale di Roma, n. 3323 dell'11 febbraio 2017.
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