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Domani il Consiglio dei Ministri discuterà la proroga delle detrazioni fiscali sui lavori di ristrutturazione edilizia.

In anteprima i contenuti della proroga che discuterà domani il Consiglio dei Ministri sulle detrazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione edilizia.
Ivan Meo 

Una scelta condivisa.
La notizia già circolava, ma dopo l'audizione tenuta dal Ministro delle Infrastrutture Lupi in Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici, vi erano tutte le premesse per dare concretezza alle prime indiscrezioni.

Infatti, al termine della riunione il presidente della stessa commissione, Ermete Realacci, aveva sottolineando con favore "il metodo di collaborazione tra Parlamento e ministero, superando la prassi legislativa da emergenza del Governo precedente, e la priorità assegnata a un rilancio dell'economia e dell'occupazione che punti su piccole opere e manutenzione del territorio, selezionando tra le grandi opere quelle che servono davvero al Paese e che sono effettivamente realizzabili".

Aggiungendo inoltre "che bisognava dare una priorità assoluta assegnata alla stabilizzazione del credito di imposta del 55% per il risparmio energetico in edilizia e alla sua estensione agli interventi di consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente". A tale dichiarazione sono susseguite alcune conferme: il Governo stava già lavorando ad una proroga selettiva per il bonus energia e stava mettendo a punto un decreto legge che consenta, da un lato, di rifinanziare fino a fine anno l'incentivo del 55% e, dall'altro, di rendere effettivamente obbligatoria la certificazione energetica degli edifici. Il provvedimento, che è stato esaminato ieri in preconsiglio e che potrebbe andare in Cdm già domani, nasce dall'esigenza di chiudere una procedura d'infrazione avviata dalla Commissione europea contro il nostro Paese per il mancato recepimento della direttiva 2010/31/Ue.

Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico previste dalla nuova Legge di stabilità.

L'art. 13 della bozza di decreto legge.
Da alcune indiscrezioni, vi è già la norma per il prolungamento fino al 31 dicembre 2013 del bonus per gli interventi di miglioramento energetico. Infatti, nel corpus normativo, anche se materialmente non è stata inserita, è previsto un articolo - il n°13- dedicato alle "detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica".

A cui potrebbe essere abbinato il rifinanziamento dello sgravio del 50% sulle ristrutturazioni edilizie, come confermato ed anticipato dalla audizione rilasciata martedì 21 c.m. dal Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi.

Secondo quanto previsto dall'articolo 13 dovrebbero essere prorogate sino al 31 dicembre 2013 le attuali misure di defiscalizzazione ed agevolazioni previste al 55% e al 50% per il risparmio energetico e le ristrutturazioni, includendo anche interventi relativi ad eventuali adeguamenti alla legge antisismica.

La situazione attuale.
Allo stato attuale entrambi gli incentivi, 50% e 55%, scadono il 30 giugno e, senza un immediato rinnovo della misura, dal giorno successivo si tornerà alla situazione preesistente, ovvero si rischia di tornarne al "vecchio 36%" per alcune misure di risparmio energetico.


=> Detrazioni fiscali per ristrutturazioni condominiali a rischio se non ci sono le tabelle millesimali

Una coperta troppo corta.
Il Governo Letta dovrà fare bene i conti. Dopo aver firmato il decreto sulla sospensione della rata Imu, bisogna affrontare il problema dell'aumento dell'IVA. Sarà un mese complicato. Alcuni Ministri infatti, già mettono dei "paletti".

In merito al bonus sulla prima casa"non sarà tolta a tutti ma solo ai contribuenti veramente bisognosi" questo è quanto affermato il ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio.

Quindi non rimane che programmare accuratamente le prossime mosse valutando che tutti i margini di manovra dovranno pur sempre "fare i conti"con Bruxelles quindi il nodo della copertura finanziaria resta e non scioglie così facilmente.

Scarica il link per leggere tutte le norme previste dallo Schema del Decreto Legge

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