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Siete amministratori di condominio fiscalmente affidabili?

Presentati dall'Agenzia delle entrate i nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) destinati a “rivoluzionare” il rapporto Fisco.
Dott. Domenico Pirrò 

Rivoluzione fiscale in arrivo. Siete amministratori di condominio fiscalmente affidabili?

Lo deciderà l'Agenzia delle entrate, che con i nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), ha deciso di di rivoluzionare il rapporto Fisco - contribuenti. Si tratta di una nuova metodologia economico-statistica che consentirà di attribuire un vero e proprio rating ai contribuenti e consentirà così di premiare quelli ritenuti più "affidabili".

Tra gli otto settori testati dall'Agenzia delle entrate ai fini della sperimentazione degli indici, che entreranno in vigore già dal prossimo anno, figura quello di amministrazione di condomini e di gestione dei beni immobili per conto terzi e quello dei servizi integrati di gestione agli edifici.

Con un comunicato stampa della scorsa settimana (n. 52, del 7.3.2017) l'Agenzia delle entrate ha annunciato l'imminente esordio dei nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) destinati a sostituire gli studi di settore e "rivoluzionare" il rapporto tra Fisco e contribuenti con l'introduzione di meccanismi premiali a favore di quelli che presentano un maggior grado di affidabilità.

I nuovi indici di affidabilità riguarderanno anche gli amministratori di condominio e le altre figure affini appartenenti al medesimo settore che, tra gli altri, è stato individuato per la loro sperimentazione.

Il meccanismo, studiato da una Commissione di esperti per gli studi di settore ed introdotto dall'art. 7 bis del D.L. 22 ottobre 2016, n. 193, prevede l'attribuzione ai contribuenti di un grado di affidabilità sintetizzato con un indice variabile in una scala che va da un minimo di 1 ad un massimo di 10 punti.

Insomma, una sorta di pagella per il contribuente che, in caso di una "lancetta" posizionata sul dieci, si vedrebbe attribuire dall'Agenzia il massimo grado di affidabilità calcolato sulla base della correttezza dei suoi comportamenti fiscali.

E, infatti, si legge nel comunicato stampa che dal prossimo anno imprese e professionisti potranno "… avere un riscontro trasparente della correttezza dei propri comportamenti fiscali attraverso una nuova metodologia statistico-economica che stabilirà il grado di affidabilità/compliance ….".

In buona sostanza, dal prossimo anno professionisti e imprese potranno contare su un vero e proprio "feedback", rilasciatodall'Agenzia delle entrate, basato sulla correttezza dei propri comportamenti fiscali e che consentirà di ottenere alcuni vantaggi significativi.

Con l'introduzione degli ISA e di meccanismi premiali della fedeltà fiscale il rapporto Fisco - contribuente è destinato a cambiare rispetto al recente passato caratterizzato dal diffuso (e criticato) uso degli studi di settore per l'individuazione dei contribuenti da sottoporre a controllo e quale strumento (talvolta esclusivo) su cui basare l'attività di accertamento.

L'affidabilità fiscale risultante dall'applicazione degli ISA, invece, sarà comunicata ai contribuenti che avranno la possibilità di conoscere in anticipo il "rating" attribuito dall'Agenzia e di migliorare così nel tempo il rapporto con il Fisco per poter poi accedere a diversi vantaggi fiscali.

Ma vediamo come funzionerà in dettaglio il meccanismo e quali saranno in concreto i vantaggi per i contribuenti.

I nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale sono formati da un insieme di indicatori, sostanzialmente riconducibili a due tipi: gli elementari di affidabilità e quelli di anomalia.

I primi valutano l'attendibilità di relazioni e rapporti tra grandezze di natura contabile e strutturale che sono tipici per il settore di appartenenza di un contribuente o per un modello organizzativo di riferimento, diversamente gli indicatori di anomalia valutano quelle incongruenze e quelle situazioni di normalità o coerenza riferibili al profilo contabile e gestionale del contribuente, che presentano quindi un carattere atipico rispetto al settore e al modello organizzativo cui sono riferiti.

Pur condividendo con gli studi di settore il modello di derivazione statistica dei dati i nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale saranno basati su un modello di regressione che abbraccerà un arco temporale ben più ampio, cioè otto anni anziché uno come per gli studi di settore, che terrà conto di più informazioni e stime più efficienti.

Secondo il comunicato dell'Agenzia, i contribuenti che dall'applicazione degli indici sintetici risulteranno affidabili avranno accesso a "significativi" benefici premiali, consistenti anche "nell'esclusione o nella riduzione dei termini per l'accertamento".

Stando al tenore letterale dell'articolo 7 bis del D.L. 193/2016, che ha introdotto gli indici sintetici di affidabilità, ad ogni punteggio dovrebbe corrispondere un preciso livello di premialità, ancora da definire, ma che potrebbe consistere - si suppone nei casi di affidabilità pari a 10 - addirittura nell'esclusione del contribuente da ogni attività di accertamento.

Sono otto i settori economici interessati da questa prima fase sperimentale. Oltre al settore dell'amministrazione di condomini, della gestione di beni mobili per conto terzi e dei servizi integrati di gestione agli edifici, figurano quello del commercio all'ingrosso di macchine utensili e al dettaglio di abbigliamento, calzature, pelletterie ed accessori.

Quella degli amministratori di condominio non sarà l'unica categoria "professionale" interessata in questa breve fase sperimentale perché nell'elenco figura anche il settore delle attività degli studi di ingegneria.

Già a partire dall'anno d'imposta in corso saranno operativi ben 70 ISA che riguarderanno quattro settori (commercio, manifatturiero, servizi e professionisti) per un totale di un milione e mezzo di contribuenti interessati, cui se ne aggiungeranno altri 80 indicatori nel prossimo anno.

Sebbene risulti evidente nell'intenzione dell'Agenzia la funzione promozionale degli ISA, resta tuttavia da capire se essi saranno destinati a svolgere anche un ruolo importante nell'ambito dell'attività di accertamento al pari degli "odiati" studi di settore di cui ben presto prenderanno il posto.

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