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Decreto Sblocca-Italia: previsti sgravi fiscali per interventi antisismici e riqualificazione energetica degli edifici

Importanti novità per lo sgravio sulle opere antisismiche.
Angelo Pesce 

Sulla base delle prime indicazioni giunte dalla bozza del Decreto Sblocca-Italia, si prevedono sgravi fiscali compresi tra il 50% ed il 65% sulle spese sostenute e documentate per i lavori di adeguamento antisismico degli edifici nonché sulle opere di efficientamento energetico degli stessi (tutto a partire dal 2015).

Le novità. Ad oggi gli interventi volti al miglioramento dal punto di vista statico dell'immobile, possono usufruire di incentivi e defiscalizzazioni, variabili in base alla valutazione quantitativa del rischio sismico, alle tipologie degli interventi attuati ed al relativo grado di riduzione del rischio sismico raggiunto; la nuova proposta, invece, vede la possibilità di ampliare gli sgravi fiscali a tutto il territorio nazionale, senza diversificazioni rivenienti dal grado di pericolosità sismica legata alle varie zone geograficamente più a rischio.

Attualmente, infatti, la classificazione sismica del nostro paese vede quattro zone di pericolosità sismica decrescente:

Zona 1 - È la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti.

Zona 2 - Nei Comuni inseriti in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti.

Zona 3 - I Comuni inseriti in questa zona possono essere soggetti a scuotimenti modesti.

Zona 4 - È la zona meno pericolosa.

Questa differenziazione verrebbe superata dalla nuova proposta di sgravi fiscali uguale per tutto il territorio italiano.

Agevolazioni. Sono agevolabili, dunque, gli interventi relativi all'adozione di misure antisismiche con particolare riguardo all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica (nello specifico sulle parti strutturali), per la redazione della documentazione obbligatoria che comprovi la sicurezza statica del patrimonio edilizio (valutazione di sicurezza statica, vulnerabilità sismica, progettazione interventi), nonché per la realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta documentazione (ad esempio relazione geologica, campagna di prove sui materiali, ecc.).

Questi interventi di messa in sicurezza statica, dovranno riguardare le parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici e, ove riguardino i centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari.

Sgravio cumulativo. Inoltre, nel decreto vi è anche la proposta di scontare l'importo tra il 50% e il 65% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 60mila euro per ogni singola unità immobiliare, cumulandolo anche con quello previsto per gli interventi di riqualificazione energetica.

Questo sgravio cumulativo, però, sarà oggetto di un apposito decreto ministeriale che vedrà il coinvolgimento del MEF, il Ministero dell'Interno e la Protezione Civile; dovranno definirsi, infatti, le linee guida per la definizione e la classificazione del rischio sismico degli immobili (con indicazioni sulla documentazione tecnica occorrente), oltre che le tipologie di intervento, le correlazioni tra la riduzione del rischio sismico e le detrazioni fiscali, le procedure di controllo e le modalità di attuazione degli stessi sgravi fiscali.

La proposta, fortemente sponsorizzata dal Presidente del Consiglio e dal Ministro delle Infrastrutture, consente di mantenere, anche per il 2015, il bonus del 65% sulle riqualificazioni energetiche, che sarebbe dovuto scendere al 50% (il tetto massimo di spesa agevolata scenderebbe da 100mila a 96 mila euro).

Altro caso invece quello del bonus sulle ristrutturazioni edilizie (attualmente del 50%), che non è stato rimodulato: questo, infatti, resterà in vigore sino alla fissata scadenza di fine anno, per poi ridursi al 40% a partire dal 2015.

È importante sottolineare che ad oggi, gli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici e per le ristrutturazioni edilizie, ha ridato nuova linfa al mercato delle energie rinnovabili e al comparto satellite, ha garantito una ripresa del settore dell'edilizia, con nuovi posti di lavoro e l'apertura di numerosi cantieri, oltreché aver garantito un gran numero di investimenti nel comparto immobiliare.

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