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L'installazione di condizionatori in zone particolari: istruzioni per una corretta installazione.

Evitare sanzioni con la corretta installazione dei condizionatori in zone particolari.
Ivan Meo 

Il condizionatore d'aria oggi è diventato un bene essenziale per la vita di tutti i giorni. Se l'installazione non è effettuata correttamente si può incorrere a delle sanzioni, soprattutto se l'impianto viene collocato in una zona particolare della città o se l'edificio gode di un particolare pregio artistico.

Il condizionatore d'aria tra diritti e doveri.
Come tutti gli altri impianti tecnologici, anche il climatizzatore deve sottostare ad una disciplina che ne consenta un uso rispettoso delle normative vigenti.

A seconda della tipologia e struttura dell'impianto di climatizzazione, occorre adottare una serie di precauzioni.

Ne consegue la necessità di un contemperamento dei diritti del proprietario e quelli del condominio, atteso che possono sorgere contrasti in ordine a diversi profili quali: immissioni, danno estetico all'edificio, distanze e, infine, diritti di diversa natura che possono sorgere in capo al singolo condomino.

Questa situazione scaturisce dal fatto che il condominio è collegato direttamente al diritto di proprietà ed il condominio rappresenta l'esempio più emblematico di convivenza tra più diritti: il condomino è, contemporaneamente, proprietario esclusivo del proprio immobile e comproprietario di alcune parti dell'edificio (tetto, fondamenta, ecc.).

Il codice civile dispone, all'art. 832, che il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, sancendo ulteriormente "entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico": quindi il condomino può compiere ogni attività, purché non si pregiudichi le esigenze dell'intera collettività condominiale.

L'elemento ostativo del c.d. vincolo panoramico: analisi un caso di specie.
Molti complessi condominiali sono costruiti in zone di particolare pregio della città: lungomare, centri storici, zone vincolate.

Cosa succede se un condomino decide di installare un condizionatore? A tale domanda ha risposto Il TAR Puglia che con ordinanza del 20 ottobre 2011, n. 847, ha accolto il ricorso cautelare presentato dall'inquilino di uno stabile di fronte alla sede dell'Urbanistica, con il quale si chiedeva di sospendere un verbale di demolizione per un'unità esterna del condizionatore d'aria.

Il motivo: quei manufatti metallici sui balconi degli edifici, rischiavano di diventare uno «sfregio» al paesaggio, perché per effetto di un «verbale» di circa 40 anni prima, nella zona compresa dal lungomare barese esiste un «vincolo panoramico», pertanto tutto ciò che non è decoro deve essere rimosso.

Tale vincolo, a dire della Soprintendenza, è da ritenersi pienamente efficace, anche se, come rivelano le documentazioni, datate ma certe.

Dopo una segnalazione fatta da una inquilina dello stabile, i vigili edilizi sono intervenuti nell'appartamento al primo piano - dove c'è uno studio legale - e hanno elevato una contravvenzione edilizia che intimava il ripristino della «bellezza» e la contestuale demolizione della bruttura, con annesso verbale di 516 euro.

Quando l'inquilino si è visto recapitare il provvedimento di demolizione, è ricorso ai giudici amministrativi, che hanno espresso il seguente principio: «il posizionamento dei condizionatori climatici all'esterno dell'edificio, pur potendo comportare, in ipotesi, alterazione della sagoma dell'edificio, può dirsi opera del tutto minore e sostanzialmente libera».

In parole povere l'installazione del manufatto non può «ledere in modo apprezzabile né l'interesse paesaggistico né tantomeno quello urbanistico e quindi in considerazione dello scarso impatto dell'intervento sul territorio, il condizionatore può restare al suo posto».

Regolamenti comunali che vietano il posizionamento dei condizionatori nei centri storici: quali rimedi per diminuirne l'impatto estetico?

Quando si parla di installazione in un'unità immobiliare ubicata in condominio, pare necessario soffermarsi anche su alcune questioni più strettamente connesse con l'edificio condominiale.
In riferimento all'installazione del condizionatore, possono seguire delle contestazioni relative alla violazione di norme dettate dal regolamento condominiale, all'alterazione del decoro architettonico dello stabile ed all'eccessiva rumorosità dell'impianto.

Posizionare l'unità esterna di un condizionatore sulla facciata di un edificio è certamente una condotta in grado d'incidere, alterandolo, sul decoro dell'edificio.

Non v'è dubbio che la violazione debba essere valutata caso per caso, non potendosi affermare a priori che si tratta di un comportamento illecito. In alcuni casi, però, ci si è mossi per salvaguardare la bellezza o le particolari caratteristiche di una costruzione.
Alcuni Comuni italiani hanno disposto, per regolamento, particolari procedure di autorizzazione per installazioni di condizionatori a parete e caldaie esterne (cfr. tab.1), altri invece, dispongono il divieto assoluto di esposizioni di qualsiasi forma di condizionatori o cavi elettrici nelle costruzioni dei rispettivi centri storici.



Vi sono però molti Comuni che hanno deciso di attualizzare il testo del proprio regolamento alle necessità della vita quotidiana o alle nuove tecnologie facendo riferimento espresso agli apparati tecnologici posti all'esterno degli edifici, che devono essere installati nel rispetto del criterio del minimo impatto visivo ed ambientale, e del buon coordinamento con le linee architettoniche della costruzione, vietando invece, il posizionamento sulle facciate degli edifici alla strada di canalizzazioni ed apparecchiature di ogni genere, impianti tecnologici, condizionatori, antenne paraboliche e quanto altro, se tali installazioni possano costituire alterazione dei prospetti e dell'insieme architettonico e non sia adeguatamente schermato per un armonico inserimento nel contesto architettonico e urbano.

Dal 1° giugno obbligo del libretto impianto anche per i sistemi di climatizzazione superiori ai 12kw

Laddove non siano presenti regolamenti o normative vincolanti, il posizionamento è certamente legato al buon senso del fruitore, che dovrebbe rispettare i limiti al decoro architettonico.

In questo vengono in aiuto diverse aziende che stanno lanciando sul mercato nuovi condizionatori con la peculiarità del basso impatto estetico, proponendo unità esterne e split interni a scomparsa.

Queste linee di condizionatori, sia in versione on-off che inverter, dispongono di un particolare tipo di unità condensante (quella esterna) canalizzabile.

Questa può essere installata all'interno di cantine, soffitte (Fig. 1), controsoffitti, magazzini, locali di servizio, evitando pertanto di esporre l'unità esterna sulla facciata dell'edificio.

La canalizzazione dell'unità di condensazione è realizzabile tramite un tubo rigido o flessibile (massima lunghezza 10 m, diametro dei fori nella parete esterna = 160 cm).

L'installazione è praticamente identica alle classiche unità esterne, l'unica differenza sta nella distanza dalle unità interne, che non deve superare i 10 m.



stangone_balconeOcchio alle distanze

Da ultimo, ma non per importanza, è necessario rispettare le distanze in verticale o in appiombo, ex articolo 907 del Codice civile.

Secondo questa norma, se si vuole appoggiare la nuova costruzione al muro in cui esistono vedute dirette od oblique, essa deve arrestarsi almeno a tre metri sotto la loro soglia.

Il contenzioso sul punto è tuttavia assai meno consistente e può riguardare i condòmini dei piani soprastanti per la violazione della distanza di 3 metri in verticale misurati dalla soglia della finestra o dei terrazzi del piano superiore (Fig. 2).

A questo proposito si tenga presente che, agli effetti del rispetto delle distanze verticali, per costruzione deve intendersi non solo il manufatto in mattoni e cemento, ma qualsiasi opera di qualsiasi specie che ostacoli l'esercizio della veduta (si vedano, ad esempio, le sentenze della Cassazione del 17/05/1955, n. 1445 e del 22/11/1955, n. 12907).

Di nuovo sul problema delll'installazione d'impianti di condizionamento in condominio

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