Condominio Web: Il portale N.1 sul condominio
Iscriviti alla
Newsletter
chiudi
Inviaci un quesito

Innovazioni in condominio e poteri d'iniziativa: il progetto dei condòmini

Innovazioni, il singolo condomino può presentare richiesta all'amministratore accompagnata da un progetto di realizzazione dell'intervento.
Avv. Alessandro Gallucci 

Una delle novità introdotte dalla così detta riforma del condominio che può avere, potenzialmente, un grosso impatto sulla vita condominiale è quella della richiesta vincolante di convocazione dell'assemblea per la deliberazione in merito a particolari innovazioni.

A fronte della corretta formulazione della richiesta, l'amministratore è tenuto a convocare l'assemblea e ove non lo facesse potrebbe anche essere revocato dall'Autorità Giudiziaria.

Visto l'impatto potenziale di questa norma – impatto per quanto ci risulta ancora sostanzialmente inespresso – è utile soffermarvisi per comprenderlo meglio.

La fattispecie ruota attorno al concetto d'innovazioni, di innovazioni di particolare utilità per i condòmini e di poteri d'iniziativa dei singoli.

La definizione generale d'innovazione, com'è noto, è di matrice giurisprudenziale. La Cassazione, quando è stata chiamata a valutare quali interventi sulle parti comuni dovessero dirsi innovativi, ha sempre affermato che “per innovazioni delle cose comuni s'intendono, dunque, non tutte le modificazioni (qualunque opus novum), sebbene le modifiche, le quali importino l'alterazione della entità sostanziale o il mutamento della originaria destinazione, in modo che le parti comuni, in seguito alle attività o alle opere innovative eseguite, presentino una diversa consistenza materiale, ovvero vengano ad essere utilizzate per fini diversi da quelli precedenti (tra le tante: Cass.,23 ottobre 1999, n. 11936; Casa., 29 ottobre 1998, n. 1389; Cass., 5 novembre 1990, n. 10602)” (così, ex pluribus, Cass. 26 maggio 2006 n. 12654).

Installare un ascensore che non c'era è un'innovazione; automatizzare un cancello, no.

Innovazioni di particolare utilità

Prima dell'entrata in vigore della legge di modifica della disciplina del condominio negli edifici (la legge n. 220/2012), le leggi che s'erano succedute nel tempo avevano previsto degli abbassamenti dei quorum deliberativi per innovazioni di particolare utilità per le persone e per l'incremento del potenziale tecnologico a servizio degli edifici.

 Continua [...]

Per continuare a leggere la notizia gratuitamente clicca qui...

  1. in evidenza

Dello stesso argomento