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Graffiti sulle facciate condominiali. Arriva l'«abbonamento» per gli amministratori di condominio.

Il Comune di Bologna propone agli amministratori di condominio un «abbonamento» da 100 euro all'anno per ripulire i muri dai graffiti.
Ivan Meo 

Un triste pratica diffusa. Negli ultimi anni il diffondersi dei writers e il conseguente deturpamento dei beni pubblici o privati, come ad esempio le facciate condominiali, ha indirizzato il sistema giuridico ad affrontare tale problematica e ad approfondirne la disciplina e lo studio di misure sanzionatorie da adottare.

A tal proposito è intervenuto l'art. 639 del Cod. Pen., modificato dalla Legge n. 94 del 2009, che dispone, nel secondo comma, un'ipotesi aggravata che viene suddivisa in due fattispecie:

- se il fatto è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati, si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro;

- se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 1.000 a 3.000 euro.

Al comma terzo il legislatore ha inserito una particolare deroga alla disciplina della recidiva. Oltre all'applicazione dell'articolo del codice penale, il nostro sistema giuridico prevede anche la comminazione di sanzioni amministrative previste da specifiche ordinanze e regolamenti comunali.

Un abbonamento per ripulire i muri e le facciate. Il Comune di Bologna, in accordo con una società multiutility leader nei servizi ambientali, idrici ed energetici, propone agli amministratori di condominio, un "abbonamento" da 100 euro all'anno per ripulire i muri dei propri condomini dai graffiti. L'accordo, che interessa, per ora, gli edifici privati è strutturato così:

- una prima pulizia gratuita offerta dalla società che si occupa di tali servizi;

- successivamente gli amministratori dei condomini potranno sottoscrivere un contratto, secondo il quale, pagando 100 euro all'anno, si potrà procedere alla pulizia di ulteriori graffiti.

Il personale impiegato. 350mila euro è la cifra investita dalla società di servizi per mettere in atto questa prima iniziativa. Sarà invece destinato un investimento di 500mila euro, che si ripeterà anche il prossimo anno, impiegato per gli immobili pubblici. (Da leggere: Imbrattamento delle facciate condominiali: scatta l'associazione per delinquere.)

Lo scopo. "Abbiamo una città che ha visto un aumento del turismo di oltre il 23%", ha detto il sindaco bolognese, "e per tali motivi è necessario tutelare il decoro della città". E ha aggiunto: "I graffiti belli ci sono, ma verranno cancellati solo quelli che vengono fatti uno spregio e come tali vanno represse".

Le altre iniziative. Se Bologna ha avviato la "formula-abbonamento", non mancano altre proposte per arginare questo fenomeno. Per esempio alcune associazioni ambientaliste per tutelare il patrimonio immobiliare hanno proposto:

- il riconoscimento di incentivi da attribuire ad Amministrazioni Comunali che intraprendono attività di ripulitura di facciate di edifici di pregio storico-artistico;

- di rendere agevolabili dal punto di vista fiscale gli interventi di pulizia delle parti comuni condominiali.

Quali responsabilità? Per arginare questo fenomeno alcuni regolamenti e ordinanze comunali hanno introdotto un obbligo o dovere al proprietario a rimuovere, a proprie spese, i deturpamenti e danneggiamenti apposte su muri o facciate dell'edificio.

Nel caso di imbrattamento di facciate condominiali accessibili dal pubblico passaggio, il proprietario delle facciate, quindi il condominio, non può apporre limitazioni al pubblico passaggio.

L'applicazioni di queste disposizioni comporterebbe un aggravio di costi per i condomini che si vedrebbero eventualmente "costretti" ad installare delle telecamere esterne per monitorare e tutelarsi da atti vandalici.

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