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Bonus mobili «liberi». Mancano le «coperture».

Bonus Mobili congelato finché non verrà approntata la relazione tecnica del Governo.
Ivan Meo 

L'eliminazione del vincolo di spesa per l'acquisto di arredi ed elettrodomestici, che sembrava essere andata in porto, è stata congelata in attesa della relazione tecnica del Governo sulle coperture.

Eliminazione del vincolo di spesa. Un emendamento al disegno di legge sull'emergenza abitativa in discussione al Senato, propone di eliminare il vincolo, introdotto dalla Legge di Stabilità per il 2014, secondo il quale si possa usufruire del Bonus Mobili anche quando gli arredi, elettrodomestici compresi, eccedano il prezzo dell'intervento di ristrutturazione.

Testo dell'emendamento. Questo è il testo dell'emendamento proposto: " dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 le spese per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici sono computate ai fini della detrazione d'imposta, indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni".

Tetto massimo di spesa agevolabile. Introdotto dal SL 63/2013, il Bonus Mobili consente una detrazione fiscale del 50% agli acquirenti di mobili ed elettrodomestici in associazione a dei lavori di ristrutturazione per un tetto massimo di spesa agevolabile pari a 10mila euro.

Poiché la percentuale del 50% viene calcolata facendo riferimento alla cifra pagata per la ristrutturazione, si potrà raggiungere il tetto massimo di spesa di 10mila euro solo a fronte di costi di ristrutturazione superiori a tale cifra.

Pertanto, a fronte di un intervento di ristrutturazione costato 2mila euro, la spesa in mobili ed elettrodomestici sarà agevolata fino a 2mila euro mentre la parte eccedente non godrà di alcuna agevolazione.

Altri tentativi di eliminare il vincolo di spesa. Sono stati fatti altri tentativi per eliminare il vincolo di spesa introdotto dalla Legge di Stabilità: il Dl Salva Roma-bis, decaduto per non essere stato convertito in legge entro i 60 giorni previsti, e la prima versione del Dl sull'emergenza abitativa, che non è stata attivata per problemi di copertura finanziaria.

Approvazione degli emendamenti. Dopo la discussione in Senato, le Commissioni lavori pubblici e ambiente hanno approvato gli emendamenti alla legge di conversione del Decreto Casa sull'emergenza abitativa (decreto legge n. 47/2014).

Pertanto è stato abolito il vincolo che imponeva ai contribuenti di poter portare in detrazione l'acquisto degli arredi solo per una cifra pari o inferiore al valore della ristrutturazione edilizia realizzata e, in ogni caso, rispettando il tetto massimo di spesa di 10mila euro.

Una storia senza fine. Stop agli emendamenti. A quanto pare si apre un nuovo capitolo nella travagliata vicenda del bonus mobili libero, (a prescindere dal valore della ristrutturazione a cui è collegato), che rimane sospeso in attesa di una relazione tecnica per chiarirne l'impatto sui conti.

L'emendamento per l'eliminazione del tetto al Bonus Mobili, subito dopo essere stato approvato dalle Commissioni lavori pubblici e ambiente del Senato, è stato bloccato dalla Commissione bilancio.

Il solito problema delle «coperture» che ha reso non indolore il passaggio in commissione.

In attesa della relazione tecnica del Governo. Pertanto il Bonus Mobili, finché non verrà approntata la relazione tecnica del Governo, resta congelato e per il momento ha almeno evitato di essere cancellato.

C'è motivo di credere che tale nuovo Bonus Mobili non dovrebbe comportare effetti finanziari per il ministero dell'Economia anche perché ricalca una norma approvata in precedenza dalla stessa Ragioneria dello Stato. Attendiamo fiduciosi.

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