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Danielabi

CESSIONE CREDITO - ADEMPIMENTI

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Si insiste spesso sui SAL, ma, a mio avviso, non ce ne saranno molti.

Infatti IN OGNI CASO, il credito, pur certificato da SAL con la (costosa) procedura prevista, non diventa disponibile fino al 1. gennaio dell'anno successivo.

Quindi, fino a quella data, la Banca o la ESCO non possono utilizzarlo; di conseguenza non scaleranno il prestito ponte che eventualmente avessero concesso (al fornitore o al condominio).

Allora, tolto i mesi di novembre e dicembre, a quale scopo effettuare dei SAL?

Modificato da sandro solfiti
sandro solfiti dice:

Allora, tolto i mesi di novembre e dicembre, a quale scopo effettuare dei SAL?

Evitare che i condòmini paghino 😊

No?

Si, ok, in teoria.

Se mi rilasci un SAL a febbraio che IN OGNI CASO diventa disponibile, utilizzabile, negoziabile solo il 1.1 dell'anno successivo.. il prestito ponte serve in ogni caso.

Il credito esiste, ok, certificato da un SAL, ok... ma non te ne fai nulla; ne come privato, ne come impresa.

La banca ti chiuderà il prestito ponte solo quando potrà materialmente introitare il credito, il che avverrà il primo gennaio.

Crdo che vedremo una corsa ai SAL in questi ultimi mesi dell'anno, poi perdono ogni significato.

Il fatto è che chi ha tanto insistito sui SAL, puntava ANCHE ad avere la maturazione immediata al 10 del mese successivo... cosa che è stata scritta... e poi vanificata nella stessa riga.

Danielabi dice:

🤔  se il cessionario (la banca) è sollevato dalle sorti della detrazione (nel senso che puo' continuare a detrarre), se il cessionario prima di darti i soldini controlla tutte le centrali rischio di questo mondo per vedere se sei solvente, perchè dovrebbe esigere che gli si dia una fattura quietanzata?

Capisco la questione, ma significherebbe raccogliere almeno il 30% del totale del lavoro che potrebbe non essere poca cosa.

Comunque, auguri a tutti.

Mi è stato confermato che deve esserci il pagamento per avviare la cessione del credito invece che lo sconto i fattura.

Ora intanto è partita la guerra fra imprese e clienti, le imprese (forti della durata limitata) ormai propongono solo pagamento cash e prezzi aumentati al massimo concesso dal tariffario regionale. Mi dicevano inoltre un paio di imprese e tecnici che questo perché preferiscono lavorare su villette singole (che tanto c'è la fila) e lasciar perdere i condomini. Ritengono la burocrazia del 110% troppo complicata e la lasciano alle ESCO che stanno predisponendo le loro squadre direttamente con manovalanze straniere in modo da diminuire il gap del 30% circa dovuto ai loro alti costi di gestione.

davidino1978 dice:

Mi è stato confermato che deve esserci il pagamento per avviare la cessione del credito invece che lo sconto i fattura.

Ora intanto è partita la guerra fra imprese e clienti, le imprese (forti della durata limitata) ormai propongono solo pagamento cash e prezzi aumentati al massimo concesso dal tariffario regionale. Mi dicevano inoltre un paio di imprese e tecnici che questo perché preferiscono lavorare su villette singole (che tanto c'è la fila) e lasciar perdere i condomini. Ritengono la burocrazia del 110% troppo complicata e la lasciano alle ESCO che stanno predisponendo le loro squadre direttamente con manovalanze straniere in modo da diminuire il gap del 30% circa dovuto ai loro alti costi di gestione.

Che bello...per fortuna che l'Italia è varia 😉

Danielabi dice:

Che bello...per fortuna che l'Italia è varia 😉

O avariata... ma purtroppo è la conferma di quello che sapevamo già!

davidino1978 dice:

Mi è stato confermato che deve esserci il pagamento per avviare la cessione del credito invece che lo sconto i fattura.

 

Sei sicuro di questo? Perchè so per certo (interpello all'Agenzia) che il credito generato da uno sconto in fattura è cedibile ANCHE prima che i lavori siano finiti (sulla fattura d'acconto, per capirci)

E, mutatis mutandis, per i crediti generati da cessione del credito legge 205/2017, dovrebbe essere lo stesso.

Su questi nuovi della 77/2020 certezze non ne ho, ma vedo fornitori che si fanno cedere il credito sull'acconto. (Ovviamente senza comunque poterlo utilizzare fino a gennaio o a marzo) 

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sandro solfiti dice:

Sei sicuro di questo? Perchè so per certo (interpello all'Agenzia) che il credito generato da uno sconto in fattura è cedibile ANCHE prima che i lavori siano finiti (sulla fattura d'acconto, per capirci)

E, mutatis mutandis, per i crediti generati da cessione del credito legge 205/2017, dovrebbe essere lo stesso.

Su questi nuovi della 77/2020 certezze non ne ho, ma vedo fornitori che si fanno cedere il credito sull'acconto. (Ovviamente senza comunque poterlo utilizzare fino a gennaio o a marzo) 

Del resto già la prima versione della modalità della cessione del credito edita da AdE lasciava chiaramente intendere che non fosse necessario "il" pagamento per cedere...del resto la cessione cos'altro è se non una ricerca di liquidità?

Che poi le banche facciano il bello e il cattivo tempo impunemente.......vabe'.

Sul fatto che le Banche (ma anche le ESCO) facciano il bello e il brutto... non ci piove.

D'altro canto, conoscendo la lentezza pachiedermica del settore, mi pare già strano si siano mosse in due mesi.

Cmq, per non sbagliare, si affidano a società esterne di revisione (deLoitte in primis). Cosi, all'imbuto costituito dalle 4 multiutility, che han sempre fatto oligopolio, si sostituisce il monopolio delle società di revisione.

sandro solfiti dice:

Sei sicuro di questo? Perchè so per certo (interpello all'Agenzia) che il credito generato da uno sconto in fattura è cedibile ANCHE prima che i lavori siano finiti (sulla fattura d'acconto, per capirci)

E, mutatis mutandis, per i crediti generati da cessione del credito legge 205/2017, dovrebbe essere lo stesso.

Su questi nuovi della 77/2020 certezze non ne ho, ma vedo fornitori che si fanno cedere il credito sull'acconto. (Ovviamente senza comunque poterlo utilizzare fino a gennaio o a marzo) 

Il credito da sconto in fattura si crea appunto alla emissione della fattura, il credito da ordinario si crea al pagamento come è sempre stato. Il classico esempio: in questi giorni ho ricevuto una fattura per lavori di manutenzione straordinaria, la pagherò come da accordi nel 2021 e il credito sarà utilizzabile nella dichiarazione dei redditi 2022 relativa ai redditi 2021. Stessa cosa per un Econobus, fattura 2019, pagamento gennaio 2020 con certificazione termo-tecnico ed ENEA e sarà utilizzabile con i redditi 2020. E' sempre stato così. Poi se chiedi alle imprese ti diranno che si può avere i soldi anche senza pagare prima, infatti è il distinguo con lo sconto in fattura che non vogliono fare per non sopportare i costi burocratici.

Danielabi dice:

Del resto già la prima versione della modalità della cessione del credito edita da AdE lasciava chiaramente intendere che non fosse necessario "il" pagamento per cedere...del resto la cessione cos'altro è se non una ricerca di liquidità?

Che poi le banche facciano il bello e il cattivo tempo impunemente.......vabe'.

Daniela visto che leggevo articolo Sole 24 ore che certifica che verrà richiesta asseverazione ad ogni SAL, ti metteresti il visto di conformità (assumendoti quindi le responsabilità) senza il pagamento?

La grande differenza è che lo sconto in fattura è titolo di pagamento, una fattura non pagata non lo è e il cliente quando riceve i soldi ci può fare quello che vuole (anche involontariamente visto che un c/c può essere pignorato) invece di pagare i lavori facendo maturare il credito fiscale.

A me pare strano che le banche chiedano mille e mila carte e poi non si tutelino sulle facili truffe a riguardo. Attenzione che qualunque avvocato dell'impresa non pagata potrebbe facilmente chiamare in ballo in solido la Banca per connivenza con il cliente nel caso di mancato pagamento. Anche perché il caso emblematico è del cliente in sofferenza con la banca al quale saranno ben lieti di fare la procedura come dite voi e poi pignorare il conto appena versato il rimborso 110%. E l'impresa se lo prende nel didietro con la complicità della banca scaricando sull'impresa la sua sofferenza e sul cliente il recupero dell'agenzia delle entrate per indebito credito di imposta perché in assenza di pagamento il credito non esiste.

Il tuo punto di vista è chiaro e anche comprensibile.

Però anche con lo sconto in fattura, in teoria, il 'credito' viene a sussistere solo ad opere concluse (o almeno SAL-late) e, invece, per l'Art.10 l'AdE ha risposto positivamente all'utilizzo di crediti maturati su acconti. (Dove, per assurdo, il cliente avrebbe potuto cambiare idea)

sandro solfiti dice:

Il tuo punto di vista è chiaro e anche comprensibile.

Però anche con lo sconto in fattura, in teoria, il 'credito' viene a sussistere solo ad opere concluse (o almeno SAL-late) e, invece, per l'Art.10 l'AdE ha risposto positivamente all'utilizzo di crediti maturati su acconti. (Dove, per assurdo, il cliente avrebbe potuto cambiare idea)

Un acconto pagato comunque presuppone lavori pagati. Fra l'altro fino al 1° SAL (quella dei pagamenti a SAL è la grande novità e rischio se non si usano tecnici ed imprese serie) non può essere ceduto se ho capito bene, quindi comunque va utilizzato sulla dichiarazione dei redditi dell'anno dopo e senza conclusione dei lavori non potrebbe essere inserito in dichiarazione. Fra l'altro con l'obbligo di certificazione in telematico a ENEA da parte di tecnici e CAF/commercialista (che assumo responsabilità penale) il furbetto verrebbe "sgamato" in un nanosecondo.

No, non capisco.

I SAL danno origine a un credito ne piu' ne meno come un pagamento (al quale, nella generalità dei cantieri, segue il relativo pagamento); quindi non vedo perchè un SAL110 non dovrebbe essere immantinente ceduto (ovviamente poi matura a gennaio)

sandro solfiti dice:

No, non capisco.

I SAL danno origine a un credito ne piu' ne meno come un pagamento (al quale, nella generalità dei cantieri, segue il relativo pagamento); quindi non vedo perchè un SAL110 non dovrebbe essere immantinente ceduto (ovviamente poi matura a gennaio)

Il credito di imposta mica lo decide il geometra firmando il SAL!

IL SAL almeno al 30% e 60% è un presupposto per la cessione, non fa invece insorgere nessun credito di imposta che invece insorge o con il pagamento o con l'emissione di fattura (nel caso dell'utilizzo dello sconto in fattura). 

A me pareva (quasi) pacifico che se i condomini non vogliono pagare (quasi) nulla devono trovare qualcuno che gli faccia lo sconto in fattura (quindi fondamentalmente rivolgersi a una esco) o altrimenti chiedere un finanziamento (con tutte le complicazioni del caso), e che la cessione del credito alla banca di turno andasse bene solo per condomini ricchi (che possono anticipare felicemente tutti i soldi) ma incapienti, che quindi perderebbero il credito...

 

é bello leggere le discussioni, così si imparano cose nuove ma vengono anche un bel po' di dubbi.

Silvia3 dice:

la cessione del credito alla banca di turno andasse bene solo per condomini ricchi (che possono anticipare felicemente tutti i soldi) ma incapienti, che quindi perderebbero il credito...

Ricchi e incapienti significa tutti evasori 😀

A dire il vero penso che sulla cessione del credito ci sia ancora parecchia nebbia, che verrà dissipata quando le banche decideranno in tutto e per tutto come procedere.

Daniela il "ricchi" era esagerato, ma di gente di una certa età (pensionati/vedove...) che ha i risparmi di una vita da parte e quindi potrebbe anche sostenere la spesa, ma poi non ha la capienza fiscale per godersi la detrazione, nei miei condomini ce n'è veramente tanta.

C'è anche tanta gente "normoreddito" che ha dei soldi da parte, ma poi perderebbe la detrazione (almeno in parte)....

 

Poi certo, ci sono anche quelli che ti dicono che ci fosse da tirar fuori anche solo 500 euro in 12 mesi non possono, e non per partito preso, ma proprio perchè non li hanno e non li possono trovare.

Modificato da Silvia3
Silvia3 dice:

il "ricchi" era esagerato

👌

 

Be'...la cessione del credito è una panacea per gli incapienti, e gli altri possono anche pagare una parte del costo così da utilizzarla in compensazione. Capitasse a me ricca, povera, o mezzo e mezzo, cederei il credito: tutto e subito, non in 5 anni e forse tutto...😉

Scusate prima parlavo di ricorso al finanziamento solo pensando al condomino che non ha soldi ma ha capienza fiscale, e quindi si terrà il credito.

Ma se non ho capito male è anche possibile per il condomino fare un finanziamento e poi ripagarlo cedendo il credito alla banca, vi risulta? in questo caso il finanziamento sarà estinto nel momento in cui il credito compare nel cassetto fiscale della banca, giusto?

 

Poi già che ci siamo qualcuno magari mi illumina sul perchè un condomino dovrebbe scegliere l'ecobonus al posto del bonusfacciate (la risposta a interpello uscita qualche giorno fa, ma io l'ho vista ieri), considerato che a differenza dell'inizio ora anche per il bonus facciate è ammessa la cessione del credito/sconto in fattura (o sono io che non ho capito nulla).

Silvia3 dice:

Ma se non ho capito male è anche possibile per il condomino fare un finanziamento e poi ripagarlo cedendo il credito alla banca, vi risulta?

Si, possibile.

E' necessario partire dal presupposto che non esiste il "credito condominiale", ogni condòmino è il titolare del proprio credito e puo' farne cio' che vuole: cederlo a chi vuole, ditta esecutrice dei lavori compresa, con le modalità stabilite dall'acquirente, oppure trattenerlo.  Singolarmente! Proprio nella risposta all'interpello sul bonus facciate AdE ha chiarito che, non solo il contribuente puo' decidere cosa fare del proprio credito, ma puo' anche decidere il tipo di detrazione che gli conviene ovviamente per i lavori che possono fruire di "bonus" diversi, nell'interpello il dubbio era "bonus facciate" vs "superbonus". Quindi puo' essere che in un condomìnio una parte dei condòmini decide per il bonus facciate, una parte per il superbonus, una parte di cedere la detrazione, una parte di trattenere la detrazione......ci sarà da fare quattro calcoli in piu'. 😉

 

Silvia3 dice:

Poi già che ci siamo qualcuno magari mi illumina sul perchè un condomino dovrebbe scegliere l'ecobonus al posto del bonusfacciate (la risposta a interpello uscita qualche giorno fa, ma io l'ho vista ieri), considerato che a differenza dell'inizio ora anche per il bonus facciate è ammessa la cessione del credito/sconto in fattura (o sono io che non ho capito nulla).

Puo' scegliere l'ecobonus perchè ha una percentuale di detrazione maggiore, perchè a (presumibili) costi bassi potrebbe portarsi a casa anche gli infissi nuovi, il fotovoltaico.......

Allora sono io che ho ragionato male perché leggendo econobus pensavo a quello "vecchio" (65/70%) e non al superbonus.

Se dicendo ecobonus si include anche il superbonus il ragionamento è diverso (e a questo punto non so perché uno dovrebbe prediligere il bonus facciate) 

Silvia3 dice:

(e a questo punto non so perché uno dovrebbe prediligere il bonus facciate) 

Perchè ci sono meno balzelli, fra APE, visti, asseverazioni.... qualcuno presumo voglia stare distante dalla "burocrazia".

Se, rifacendo la facciata (bonus facciate 90%), devi rifare piu' del 10% di intonaco, sei obbligato al cappotto, se il pagamento è successivo al 01.07.20 si applicano le norme in vigore, pertanto, ammesso che siano rispettati tutti i requisiti, si puo' accedere al 110% di detrazione; in sostanza si applica sempre la normativa in vigore, potendo scegliere fra la detrazione piu' conveniente.

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Silvia3 dice:

Scusate prima parlavo di ricorso al finanziamento solo pensando al condomino che non ha soldi ma ha capienza fiscale, e quindi si terrà il credito.

Ma se non ho capito male è anche possibile per il condomino fare un finanziamento e poi ripagarlo cedendo il credito alla banca, vi risulta? in questo caso il finanziamento sarà estinto nel momento in cui il credito compare nel cassetto fiscale della banca, giusto?

 

Poi già che ci siamo qualcuno magari mi illumina sul perchè un condomino dovrebbe scegliere l'ecobonus al posto del bonusfacciate (la risposta a interpello uscita qualche giorno fa, ma io l'ho vista ieri), considerato che a differenza dell'inizio ora anche per il bonus facciate è ammessa la cessione del credito/sconto in fattura (o sono io che non ho capito nulla).

Anche la via del mutuo è perseguibile.

Però, nel caso del mutuo, dovrai fornire garanzie (che allo Stato non vengono richieste) e ti verrà applicata una classe di merito finanziario, col risultato che pagherai piu' interessi.

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