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PakoDinu

Giardino Condominiale ed alberi ad alto fusto

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Qualora in assemblea vogliano deliberare a maggioranza impropria, sarà importante (oltre a significare il proprio dissenso), riportare i nomi dei contrari e dei favorevoli. Ancor di più, far mettere a verbale la motivazione di tale decisione, alla luce del punto all'odg. Ovvero che mettano a verbale la connessione di tale intento con la sicurezza.

 

A meno che il tuo condominio non sia popolato da periti agrari e dottori in agronomia, mi pare difficile che ad esempio un bancario o un professore di italiano possa valutare la sicurezza di un essenza. Tali decisioni devono essere supportate da una perizia, che in genere si avvale anche di esame tomografico volto a verificare l'esistenza di aree di sofferenza del fusto nelle parti basse.

 

In difetto, è una decisione arbitraria, in quanto non è stato nemmeno possibile l'instaurarsi di un contraddittorio e questo non può fare che buon gioco in caso di impugnazione della delibera.

Se fossi io, però glielo direi solo in tribunale e non in assemblea.

La sentenza afferma: ......."deve aversi riguardo anche alla effettiva rilevanza ed apprezzabilità della modificazione che essa produce"......

Da questo deduco che se i primi 5 parcheggi, rispetto alle dimensioni del giardino, è poca cosa, non costituiscono innovazione.

Attendo tua replica.

Perchè quanto esposto è sempre in merito ad un aumento di 2 posti auto ai 5 già consentiti...su un area (giardino residuo) evidentemente grande.

 

Non psso di certo sapere tutto quanto passi per la mente di un Giudice quando motiva una sentenza (commettono gaffe clamorose pure loro)...ma mi pare evidente che il riferimento è ai citati posti auto già esistenti.

Forse intendeva dire che se i nuovi posti auto fossero stati 200...i 5 esistenti non bastavano ad evitare la classificazione della modifica come innovazione.

Di converso non estrapolerei il contesto del caso giudicato da quello di chi ha qui posto il quesito (PakuDino)..visto che non abbiamo tutti gli elementi.

 

La tua ultima "deduzione" smentirebbe quanto hai sostenuto fin da principio nel Post n° 2...ininfluente che siano alberi piuttosto che cespugli o prato erboso.

 

Concordo sul fatto che una "innovazione" vada votata all' unanimità.

 

Per CIMAR:

 

1)Dubito la Cina , che si dichiara Repubblica Popolare, possa essere additata ad esempio di democrazia.

Resta il fatto che se avevano proibito (ora pare vogliano concedere eccezzioni) di avere più di un figlio, quella era una Legge dello stato e come tale andava rispettata.

Se qui c'è una Legge che "difende" il mio diritto sulla (com-)proprietà di un Albero...allora và rispettata la mia volontà di non privarmi di esso.

Se passasse il tuo criterio allora la maggioranza (minima) potrebbe decidere che tu non hai diritto al tuo posto auto che attualmente occupi e dovrai parcheggiare in strada...ti suona corretto?

 

2)Dubito ancor più che in Italia metteranno un limite al possesso di auto.

La lobby (Agnelli & Co) ha tuttora il suo peso...e considerato poi quanto "incassa" lo stato in tasse dal settore automobilistico ...la vedo dura fare un simile taglio di entrate.

Poi per reintegrare il "gettito" ti tasserebbero l' aria che respiri...e non è detto che già stiano comunque pensando di affiancare/aggiungere un tale balzello.😎

Perchè quanto esposto è sempre in merito ad un aumento di 2 posti auto ai 5 già consentiti...su un area (giardino residuo) evidentemente grande.

 

Non psso di certo sapere tutto quanto passi per la mente di un Giudice quando motiva una sentenza (commettono gaffe clamorose pure loro)...ma mi pare evidente che il riferimento è ai citati posti auto già esistenti.

Forse intendeva dire che se i nuovi posti auto fossero stati 200...i 5 esistenti non bastavano ad evitare la classificazione della modifica come innovazione.

Di converso non estrapolerei il contesto del caso giudicato da quello di chi ha qui posto il quesito (PakuDino)..visto che non abbiamo tutti gli elementi.

 

La tua ultima "deduzione" smentirebbe quanto hai sostenuto fin da principio nel Post n° 2...ininfluente che siano alberi piuttosto che cespugli o prato erboso.

 

Concordo sul fatto che una "innovazione" vada votata all' unanimità.

 

Per CIMAR:

 

1)Dubito la Cina , che si dichiara Repubblica Popolare, possa essere additata ad esempio di democrazia.

Resta il fatto che se avevano proibito (ora pare vogliano concedere eccezzioni) di avere più di un figlio, quella era una Legge dello stato e come tale andava rispettata.

Se qui c'è una Legge che "difende" il mio diritto sulla (com-)proprietà di un Albero...allora và rispettata la mia volontà di non privarmi di esso.

Se passasse il tuo criterio allora la maggioranza (minima) potrebbe decidere che tu non hai diritto al tuo posto auto che attualmente occupi e dovrai parcheggiare in strada...ti suona corretto?

 

2)Dubito ancor più che in Italia metteranno un limite al possesso di auto.

La lobby (Agnelli & Co) ha tuttora il suo peso...e considerato poi quanto "incassa" lo stato in tasse dal settore automobilistico ...la vedo dura fare un simile taglio di entrate.

Poi per reintegrare il "gettito" ti tasserebbero l' aria che respiri...e non è detto che già stiano comunque pensando di affiancare/aggiungere un tale balzello.😎

1)appunto la stessa legge. Se hai la proprietà di un posto auto in condominio il tuo "diritto" non può esserti sottratto conto la tua volontà al pari di chi vanta un "diritto" su un albero.

 

2)come mi comporterei? Nel rispetto della Legge. Se non c'è unanimità non si fà modifica di destinazione d' uso (innovazione).

1)appunto la stessa legge. Se hai la proprietà di un posto auto in condominio il tuo "diritto" non può esserti sottratto conto la tua volontà al pari di chi vanta un "diritto" su un albero.

 

2)come mi comporterei? Nel rispetto della Legge. Se non c'è unanimità non si fà modifica di destinazione d' uso (innovazione).

OK, mi fermo....prima che lo STAFF mi (ci) faccia una tirata d'orecchi!! e ognuno per la sua strada. ciao

Io invecde continuo... a beneficio di Cimar46.

Qualche stagione fa una cricca carbonara con la compiacenza dell'amministratore si presenta in assemblea per votare l'abbattimento di diversi alberi di alto fusto. C'era proprio tutto! La regolare pratica curata dall'amministratore, la relazione tecnica di perito agronomo che indicava anche le specie arboree da piantumare in sostituzione di quelle abbattute, il consenso comunale già acquisito.

Secondo dire della cricca carbonara bastava solo una votazione unanime è ciao ciao ad un tot di alberi... Il sottoscritto insieme ad altri due peregrini si sono immediatamente opposti garantendo azione legale con richiesta danni di almeno 30.000 €. per ognuno di noi e a carico della sola cricca carbonara, se si fosse dato seguito alla delibera votata a maggioranza.

Altre 2 assemblee per individuare l'accordo all'unanimità di 1000/1000: solo alcuni alberi sono stati abbattuti.

Dopo la prima estate senza quegli alberi, i tre rompiscatole (quindi anche il sottoscritto) hanno inviato all'amministratore ed alle 69 proprietà (per tramite dei capiscala) due cartelle dattiloscritte molto intense e risultate niente affatto simpatiche ai destinatari della missiva. Contestata la negligenza condominiale, l'approssimazione degli abbattimenti visto che le radici erano state lasciate nel terreno, la compiacenza dell'agronomo che ha redatto una perizia falsa, allegati ripetuti scatti fotografici (primavera + estate) dei germogli alti 50 cm. di due alberi dichiarati morti stecchiti e pericolanti nonché ripetuti scatti fotografici dei giardinieri intenti a recidere detti germogli in più circostanze.

Il condominio dovette scegliere: o il tribunale o reimpiantare nuovi alberi.

In breve furono reimpiantati due alberi alti 10 metri...

 

Piuttosto che intentare una causa infinita, farci e trovarci un agronomo che rilasciasse perizia capace di reggere il contradditorio con quella originariamente presentata e pure avvallata dal Comune, abbiamo preferito aderire all'unanimità per gli abbattimenti, poi, constatato che i nostri dubbi erano dalla parte del giusto, abbiamo presentato il conto.

 

Ecco perché bisogna segure la legge, qualunque essa sia.

Saluti 🙂

...Di converso non estrapolerei il contesto del caso giudicato da quello di chi ha qui posto il quesito (PakuDino)..visto che non abbiamo tutti gli elementi..:

Volevo ringraziare tutti, ciascuno per il contributo apportato, nella speranza di non essere stato inconsciamente l'artefice di malumori e malcontenti.. sono certo pero' che trattasi solo di sano, necessario e democratico confronto. Vorrei, se possibile e se ne avete ancora voglia, riportare la discussione al caso specifico per ricavarne qualche ulteriore suggerimento, per questo provo a riepilogare il tutto aggiungendo qualche elemento sopraggiunto nel frattempo.

Appartamento acquistato nel 2004 al piano terra di un palazzo con 20 abitazioni, lungo tutto il lato notte dell'appartamento corre un giardino con presenza di siepi prato ed alberi ad alto e medio fusto, al confine del giardino insiste un area adibita ad uso parcheggio (posti auto non assegnati e uso del parcheggio non regolamentato). Tale situazione in realtà esiste dalla costruzione della struttura avvenuta nel 1980.

Il parcheggio delle auto avviene in maniera selvaggia, non c'è posto per tutti, vuoi per la mancanza di volontà nel parcheggiare bene, vuoi perchè non tutti intendono parcheggiare una sola auto a famiglia. Fin dalla prima riunione condominiale alla quale ho partecipato, parecchi condomini hanno proposto l'abolizione di una porzione di giardino per recuperare spazio da destinare all'ampliamento del parcheggio esistente. Non si è mai deciso nulla in merito poichè c'era bisogno dell'unanimità che non è stata mai raggiunta. Nel frattempo per provare a risolvere il problema ci apprestiamo ad effettuare una turnazione/rotazione deliberata nell'ultima assemblea di novembre scorso. L'unico vero obiettivo di una buona parte dei condomini, rimane pero' quello di recuperare spazio per parcheggiare tagliando una porzione di giardino e per questo so che si stanno organizzando nella consapevolezza che da giugno scorso per decisioni del genere non c'è piu' bisogno del'unanimità. La politica è "tagliando il giardino risolviamo il problema del parcheggio e risparmiamo sulle spese di giardinaggio", molti si stanno convincendo. L'unica vera vittima di una decisione del genere sarebbe il sottoscritto che si vedrebbe parcheggiare le auto in prossimità delle finestre delle camere da letto, e venir meno una delle motivazioni di acquisto, ovvero la presenza di verde. Il percorso tracciato si va delineando nella prossima assemblea dove all'ordine del giorno c'è da discutere sulla soluzione da adottare riguardo gli alberi ad alto fusto per motivi di sicurezza. Sono straconvinto che da una nutrita "frangia" arriverà la proposta di abbattimento.

Nel frattempo:

1) domani saro' all'ufficio tecnico del comune con il n° di concessione edilizia, come consigliato da un tecnico comunale, per fare un check sull'argomento dal punto di vista di regolamentazione del verde comunale...e vedremo.

2) mi sono accorto leggendo con molta piu' attenzione il regolamento condominiale, della presenza di un articolo che ad un certo punto recita, "e' vietato apportare varianti all'interno delle aree che interessano le parti comuni dell'edificio""

 

Quest'ultimo punto, puo' essermi di aiuto?

 

Per il resto prendo atto che per decretare la necessità di abbattimento di un albero, che dovrebbe avvenire solo per motivi di sicurezza, c'è bisogno del parere (scritto) di un professionista del settore che non puo' essere l'attuale giardiniere (non è un perito agronomo).

Altri suggerimenti ?

Buona serata a tutti.

a) al confine del giardino insiste un area adibita ad uso parcheggio (posti auto non assegnati e uso del parcheggio non regolamentato). Tale situazione in realtà esiste dalla costruzione della struttura avvenuta nel 1980.

 

b) Nel frattempo: mi sono accorto leggendo con molta piu' attenzione il regolamento condominiale, della presenza di un articolo che ad un certo punto recita, "e' vietato apportare varianti all'interno delle aree che interessano le parti comuni dell'edificio""

c) Per il resto prendo atto che per decretare la necessità di abbattimento di un albero, c'è bisogno del parere (scritto) di un professionista del settore che non puo' essere l'attuale giardiniere (non è un perito agronomo.

a) Tu scrivi sempre del parcheggio, ma sui disegni del Condominio quell'area risulta esser un parcheggio o una semplice area comune e scoperta ? Ci passa un bel po' di differenza... tra il disporre di un parcheggio (come previsto dal Costruttore) se pur con tutti i suoi limiti, e subire invece il parcheggio abusivo.

b) a mia interpretazione è norma specifica per le sole parti comuni dell'edificio.

c) verificare in comune (ufficio ambiete, verde, o similare) se il regolamento prevede prescrizioni particolari e/o aggiuntive.

Saluti 🙂

Concordo con la risposta di Albano in ogni suo punto.

 

A unico "svantaggio" il fatto che a confine con il giardino sia già esistente una zona adibita a parcheggio (di fatto) che potrebbe (condizionale) avvalorare una richiesta di ampliamento (vedi quante cose passano con le concessioni legislative di "ampliamento").

 

La questione posti auto/proprietari di auto non deve essere una scusante per "ampliamenti"...diventerebbe una storia infinita man mano che aumentano le auto di ogni famiglia (giovani patentati).

Certo che può esserti d'aiuto quel punto. Per cambiarlo od operare difformemente ci vuole l'unanimità.

Ovviamente tale previsione regolamentare soggiace al rispetto della sicurezza e dell'incolumità, ma come ho già scritto, tale valutazione è demandata a un ctp e in caso di specie protette alla valutazione finale dell'ufficio comunale preposto.

Concordo con la risposta di Albano in ogni suo punto.

 

A unico "svantaggio" il fatto che a confine con il giardino sia già esistente una zona adibita a parcheggio (di fatto) che potrebbe (condizionale) avvalorare una richiesta di ampliamento (vedi quante cose passano con le concessioni legislative di "ampliamento").

 

La questione posti auto/proprietari di auto non deve essere una scusante per "ampliamenti"...diventerebbe una storia infinita man mano che aumentano le auto di ogni famiglia (giovani patentati).

ciao dimaraz, rientro nella discussione perche' noto un riavvicinamento alla mia tesi in precedenza esposta. io parlavo di sano realismo riferendomi a quanto tu affermi ora. una piccola parte di giardino condominiale, forse anche di notevoli dimensioni, confinante con un'area gia' adibita a parcheggio, io non ritengo la si possa inserire in un discorso di innovazioni o cambi di destinazioni d'uso. tu lo definisci uno svantaggio, io invece un vantaggio. non si tratta di voler far posto a tre o quattro auto per famiglia, ma di assicurare un SOLO posto ciascuno. fermo restante il superamento del problema dell'albero. albano ha posto quell'esempio, non proprio attinente al nostro caso, della cricca carbonara. anch'io, tipo tosto almeno quanto lui, mi sarei comportato nello stesso modo benche' abbia superato piu' di una volta gli anta.

Nessun riavvicinamento...sono sempre fisso nella mia posizione.

Se si tratta di "asfaltare" un prato per aggiungere posti auto dove già ce ne sono è un conto...se si tratta di abbattere alberi in una parte di area condominiale priva di parcheggi ...allora 1000/1000.

Nessun riavvicinamento...sono sempre fisso nella mia posizione.

Se si tratta di "asfaltare" un prato per aggiungere posti auto dove già ce ne sono è un conto...se si tratta di abbattere alberi in una parte di area condominiale priva di parcheggi ...allora 1000/1000.

ok, i tuoi frequenti virgolettati mi fanno capire una volta di piu' che rifiuti quasi sdegnosamente un qualsiasi ragionevole tentativo di riavvicinamento. d'altra parte con chi dice "sono sempre fisso nella mia posizione", come si puo' colloquiare? per parte mia stavolta la faccio CORDIALMENTE finita!

Non comprendo cosa scateni questo tuo pensiero.

 

Non rifiuto "sdegnosamente" nulla e il mio "esser fisso sulla posizione" era per chiarire figurativamente e smentire una tua supposizione.

Ho espresso il mio parere su una questione e non ho motivo di cambiare opinione primo perchè la ritengo già aderente alla Legge (e sicuramente democratica e giusta) ...secondo perchè della questione non risulto parte coinvolta.

 

Non comprendo questa tua necessità di riavvicinamento...per colloquiare sull' argomento.

Difficile progredire se ti confronti solo con persone identiche a te.

 

Tu sei libero di aver opinione diversa e aal contempo il mio rispetto...ma non puoi "pretendere" di farmi cambiare idea ( o far pensare che lo stia valutando) come io non pretendo lo faccia tu.

 

Salve a tutti. Mi scuso se intervengo in questa discussione ed evito di aprirne un'altra specifica, nonché della inevitabile lunghezza di questo mio primo post.

Abito in un supercondominio "popolare", privo di uno straccio di Regolamento comune alle diverse palazzine, a parte le norme INA Casa di 50 anni fa, negli anni completamente disattese.

Il cortile comune, inizialmente destinato a verde pubblico e passaggio pedonale centrale, venne dopo pochi anni adibito parzialmente a parcheggio, asfaltando una prima "striscia" di aiuole e lo stesso passaggio pedonale.

La parte restante, degradatasi irreversibilmente negli anni e divenuta fonte di sporcizia/pericoli di vario genere, 16 anni fa venne ripulita anch'essa, questa volta ad opera della mia sola palazzina, che se ne accollò i costi, salvaguardando la destinazione originaria di spazio sociale (pavimentazione comune leggermente rialzata, quindi NON adibita a parcheggio) e piantandovi 4 alberi di medio fusto, niente di particolarmente rilevante. Purtroppo la manutenzione di questi ultimi è stata trascurata negli anni e, soprattutto due di essi, a causa dello sviluppo incontrollato delle radici, crea ormai problemi di pericolosità, stante la vicinanza a tubazioni ed il sollevamento in alcuni punti della stessa pavimentazione e del vicino asfalto, e andrebbero pertanto tagliati, come attestato dal preventivo di un esperto botanico (non sono certo che sia un Agronomo laureato).

Fermo restando che tali alberi non modificano in alcun modo l'area asfaltata e adibita a parcheggio, vi pongo i seguenti quesiti:

1) il taglio di 2 dei 4 alberi si configura come "innovazione"?

2) chi decide al riguardo? Unicamente la palazzina che ne effettuò la piantumazione o l'intero supercondominio (di fatto inesistente e che non sembra in grado di darsi una regolamentazione comune)?

3) in entrambi i casi, quali maggioranze sarebbero necessarie? Queste ultime si modificherebbero in caso di effettiva pericolosità? Come procedere perché sia riconosciuta "ufficialmente" (da quanto ho letto: perizia agronomo + parere/autorizzazione comunale) e non vi siano problemi di sorta da parte di altri condomini che non condividano la decisione?

Ringrazio anticipatamente delle risposte, sicuramente competenti.

1)non è innovazione

2)in teoria ne decide il supercondominio...ma vista la descrizione a seguire se ne farà carico il proprietario (condomini che sostenerono la spesa)...per finire con chi è disposto a spendere.

3)la "pericolosità estrema" di fatto autorizzerebbe l' amministraotre ad agire chiamando i Vigili del Fuoco. Siccome non parli di immediata rovina (pericolo di crollo) l' eventuale delibera deve essere presa in teoria all' unanimità (quantomeno di chi ha pagato per piantarle)

 

Occhio a permessi e norme comunali e regionali su specie protette.

Grazie della pronta risposta e per i primi due punti è proprio quello che ipotizzo e sostengo (ma confido in ulteriori conferme).

Tuttavia sul punto 2) dovremmo assolutamente escludere la "teoria" e badare alla "pratica", ossia evitare che alcuni condomini delle altre palazzine, da sempre invidiosi dei lavori che facemmo a nostre spese (secondo la consuetudine consolidatasi negli anni, che ogni palazzina badava autonomamente alle proprie aree limitrofe), abbiano titolo per opporsi.

Per il punto 3) assolutamente non ho parlato di crolli ma solo di impossibilità ad escludere l'ulteriore sviluppo delle radici, con conseguenti concreti rischi (tubazioni e sollevamento pavimentazione/asfalto). Se non fosse possibile procedere senza l'unanimità della nostra palazzina, chi si assume eventuali responsabilità, anche verso terzi?

@ Pipala

 

1) Non è innovazione.

2) Di fatto concordo con Dimaraz, ma ti fornisco anche l'appiglio legale. Dalla descrizione data, è chiaro che a suo tempo alcuni condòmini del supercondominio a loro spese hanno piantumato 4 alberi; se da nessun verbale assembleare emerge che la proprietà di questi alberi è supercondominiale e se non risulta neppure che dopo la loro piantumazione, la cura e la manutenzione degli stessi era responsabilità supercondominiale, allora possiamo affermare che un gruppo di condòmini (la tua palazzina) avvalendosi dell'art. 1102 c.c. ha fatto uso più intensivo di una cosa comune (il giardino) come era nel loro diritto e senza ostacolare agli altri condòmini del supercondominio un pari uso di quella cosa comune (sempre il giardino).

https://www.condominioweb.com/ogni-condomino-nel-giardino-comune-puo-fare-giardinaggio.599

Con questi presupposti, decidono solo i condòmini proprietari di quegli alberi (cioè la tua palazzina), anche se posizionati nel giardino condominiale.

3)Per non aver grane...

- Sempre e comunque tassativa unanimità 1000/1000 degli aventi diritto al titolo di proprietà sui quattro alberi, ovvero i condòmini della tua palazzina che hanno sostenuto le piantumazioni originali.

- Verifica diretta presso il Comune su quale sia la prassi coprretta (ogni Comune ha le sue regole...).

- Perizia agronomo se richiesta dal Comune.

Se qualcosa dovesse andare per il verso sbagliato, la responsabilità verso terzi va posta in capo alla Proprietà degli alberi. In questo caso, la tua palazzina se in origine tutti hanno aderito alle piantumazioni originali (altrimenti ai soli condòmini della tua palazzina che hanno sostenuto le piantumazioni originali).

Saluti 🙂

Condivido pienamente ma, in merito all'ultima osservazione, volevo evidenziare che potrebbe esserci UN condomino della mia stessa palazzina che si oppone allo sradicamento. Ed allora, come la mettiamo, soprattutto in caso di futuri danni a terzi? Come (e se) posso richiamarlo alle sue responsabilità, per così dire, "dirette", se possibile liberandomene a mia volta?

Ecco che a questo punto la perizia dell'agronomo è indispensabile, a prescindere dalle disposizioni comunali.

Se l'agronomo motiva l'abbattimento, chi vi si opporrà (senza altra perizia di agronomo che smonti la prima perizia) se ne assume anche tutte le conseguenze. Ergo quel condomino che voterà NO senza nulla a supporto del suo voto contrario, sicuramente blocca l'abbattimento ma contemporaneamente si assume in solitario anche le responsabilità verso terzi.

Irrinunciabile una dettagliata verbalizzazione per fissare tutte le posizioni anomale e per fissare la votazione con chiamata nominale; necessaria la presenza di tutti gli interessati perché la delibera deve sempre essere all'unanimità e non a maggioranza.

Se vi sono assenti si dovrà recuperare una loro scrittura privata dalla quale emerga chiaramente la loro espressa volontà, o in alternativa attendere i termini per l'impugnativa della delibera.

Saluti 🙂

Grazie anche a te del prezioso supporto.

Quindi avevo torto nell'ipotizzare che bastasse un qualche tipo di (nostra) maggioranza, al limite qualificata, e che potesse ritenersi sufficiente per la decisione il preventivo dell'esperto con la descrizione puntuale della necessità di abbattimento dei 2 alberi in questione (ma se fosse laureato potrebbe forse bastare?). Primo problema.

E se invece, dopo chiarimento con il condomino diventato dissenziente - in una precedente assemblea sembravamo tutti d'accordo! -, si presenta un secondo problema: a bloccare l'abbattimento è un condomino delle altre palazzine (l'avrebbe già promesso preventivamente all'incaricato!), come dovremmo comportarci dal punto di vista legale, sempre relativamente a responsabilità future, anche nei loro stessi riguardi?

In estrema sintesi il problema col "verde" è che anche un estraneo, un passante, può "piantare grane", anche se nella maggioranza dei casi le spiacevoli sorprese provengono dall'interno del Condominio. Per questi motivi la pratica deve essere "perfetta": votazione unanime 1000/1000 + perizia di agronomo + pratica presso Comune. Serve tutto, proprio per evitare la responsabilità verso terzi.

 

Se fosse un laureato in lettere non avrebbe titolo per esprimere un parere attendibile... varrebbe quanto la mia o la tua opinione: serve un perito agronomo abilitato alla professione (che può esser laureato o diplomato).

 

Quanto al condòmino di altra palazzina... è un suo diritto opporsi, ma nelle giuste sedi (leggi mediazione + tribunale).

Se la vostra pratica di abbattimento è "perfetta" quel condòmino di altra palazzina perderà tempo danaro ed una causa se la intenterà.

A priori lui non può bloccare la vostra decisione perché quei quattro alberi NON SONO SUOI, NON SONO DEL SUPERCONDOMINIO, ma sono VOSTRI: solo voi (e non l'intero Supercondominio) potete decidere e deliberare sul destino di quei quattro alberi.

 

Saluti 🙂

La mia perplessità residua si riferisce al fatto che, pur NON trattandosi di "innovazione", sia comunque necessaria l'unanimità (della mia palazzina).

 

A parte quest'ultimo dubbio, posso ritenermi più che soddisfatto per come mi avete aiutato, in poco tempo, a sviscerare i termini di un problema che si protrae da diversi mesi e che sembrava diventare senza soluzione. A meno di ulteriori pareri, il modo di procedere quindi dovrà essere:

a) verifica se il firmatario del preventivo sia o meno un agronomo, altrimenti chiamarne in causa uno;

b) se la "relazione" di questi conferma la necessità di abbattimento dei due alberi centrali, verifica in Comune che non vi siano motivi ostativi ed eventuale autorizzazione, se prevista;

c) nuova assemblea tra i condomini della mia palazzina per avere l'unanimità, ovvero, in presenza di qualche dissenziente, precisa verbalizzazione delle sue posizioni e conseguente assunzione di responsabilità.

La cosa assurda dell'intera vicenda è che inizialmente io stesso ero in disaccordo con il taglio ma mi ero convinto per il fatto che nel preventivo - di 8 mesi fa! - si sosteneva la sopraggiunta impossibilità, dopo anni di incuria, di "bloccare" l'ulteriore sviluppo delle radici mediante semplice potatura... e nel frattempo, ancora una volta, non si è realizzata neppure quest'ultima manutenzione!

ALBANO ha validamente completato il "panorama".

 

Posto che non è un probema di crolli ma di semplici (eufemismo) danni da radici...non v'è urgenza imminente ma nemmeno tanto procastinabile.

 

In merito a quali maggioranze per l' abbattimento direi che và evidenziata la Vs. situazione:

1-non state seguendo le indicazioni legislative sulla corretta gestione: niente assemblee, niente amministratore (supercondominio), niente Regolamento Condominiale

2-nessuno si occupa della manutenzione del verde se non il blocco/edificio al quale appartiene e comunque sempre in forma insufficente.

 

Quindi in buona sostanza dovete scegliere fra 2 opzioni:

A) Regolarizzare tutto con nomina di un Amministratore del Supercondominio su convocazione anche di uno solo di voi o gruppetto.

Visto il numero e le relative spese che ne scaturiscono procederei con un avviso consegnato brevimano (firma per ricevuta) con congruo preavviso.

Consci che difficilmente tutti si presenteranno, dopo aver selezionato fra alcuni professionisti (cercateli prima) deliberate a completamento su quanto necessario per regolarizzare la condizione.

Il nuovo incaricato "dovrebbe" sapere come muoversi successivamente.

 

B) Sorvlare sul completo rispetto di tutte le norme e badare all' essenziale: convocare riunione del Vostro edificio e deliberare in merito a conferimento dell' incarico per perizia, richiesta al comune (se le norme locali lo prevedono) e all' abbattimento (e relativa ripartizione di spese).

Mancasse l' unanimità o la presenza di tutti i "proprietari"...consegnate (o mandate a mezzo Raccomandata RR alla francese) il verbale con ben specificato e decisioni prese (importante il risultato della votazione direi con copia delle firme di conferma)...passati 40/50 gg. date inizio ai lavori.

La mia perplessità residua si riferisce al fatto che, pur NON trattandosi di "innovazione", sia comunque necessaria l'unanimità (della mia palazzina).

!

Ho compilato la mia precedente risposta mentre tu replicavi...mi sembra comunque di aver "prevenuto" almeno in parte i tuoi dubbi.

 

Occhio che la responabilità per danni resta comuqnue in carico a tutti i condomini "proprietari".

Non potrà mai essere adossata a chi sia stato contrario all' abbattimento salvo non se ne assuma totale responsabilità con dichiarazione firmata.

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