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robertic

Caldaia condensazione

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Ho capito.

Nel caso che si discute allora, l'installazione consigliata al nostro OP, rispetta o no il Decreto Legislativo n. 102 del 19.07.2014 ? 

p.s. mi permetto ricordati che le norme tecniche UNI CIG sono cogenti solo se espressamente richiamate nelle leggi.

GIME dice:

Ho capito.

Nel caso che si discute allora, l'installazione consigliata al nostro OP, rispetta o no il Decreto Legislativo n. 102 del 19.07.2014 ? 

p.s. mi permetto ricordati che le norme tecniche UNI CIG sono cogenti solo se espressamente richiamate nelle leggi.

Il caso in esame non consente lo scarico a parete dlgs 102/14.

Non mi riferisco alle uni-cig e 1083.

 

Nanojoule dice:

Il caso in esame non consente lo scarico a parete dlgs 102/14.

Non mi riferisco alle uni-cig e 1083.

 

ok, pare che io abbia toppato......significa che non ho ancora capito, @Nanojoule  mi rispieghi? 😊

Danielabi dice:

ok, pare che io abbia toppato......significa che non ho ancora capito, @Nanojoule  mi rispieghi? 😊

Buongiorno,

Lo scarico a parete dal 30 agosto 2013 ha nuova vita.

Dopo tale data non è assolutamente consentito' se non in condizioni particolari dovute a configurazione dell'edificio (storico pregevole intoccabile eccetera) E comunque soggetto alla autorizzazione comunale.

Il D.Lgs 102/2014 prevede dei casi in cui si possa eseguire, a patto che esistono alcune condizioni particolari.

In sintesi quando si sostituisce uno scarico a parete esistente al 30 agosto 2013, quando si deve cambiare caldaia in un camino collettivo ramificato a tiraggio naturale, quando si utilizzano generatori di calore combinati a pompe di calore.

In queste condizioni lo scarico a parete è autorizzato di forza, A patto sia conforme alle normative Uni CIG 7129.

la sostituzione di una caldaia a tiraggio forzato collegata in camino non rientra in queste deroghe.

il messaggio che non viene a letto tra le righe è la eliminazione delle caldaie a tiraggio forzato, le cosidette caldaie Turbo, che sono veramente delle bufale energetiche, delle Idrovore che sprecano energia a fiumi!

Da settembre 2015 infatti la installazione di queste caldaie è praticamente proibita.

 

il messaggio forte del DL 102/2014 e quindi eliminate queste benedette caldaie non performanti, sostituite le con le condensazione che sono un altro pianeta.

le norme tecniche vigenti si adoperano in qualsiasi modo per utilizzare le caldaie a condensazione con gli scarichi delle caldaie Turbo, questo al fine di procedere gradatamente alla eliminazione di queste benedette caldaie a tiraggio forzato!

 

99 volte su 100 il camino per Scarico forzato va bene anche per la caldaia a condensazione.

 

Ovviamente se questa verifica viene fatta dal tizio che deve poi fare il lavoro, 99 volte su 100 sarà invece negativa.... Questo perché deve fare il lavoro il più complicato possibile per guadagnare il più possibile, Senza considerare che 99 volte su 100 lo spessore tecnico di un impiantista non consente la conoscenza completa delle regole tecniche e normative.

 

Ribadisco il mio punto di vista, prima di fare scelte informiamoci bene..... Da persone competenti, soprattutto super partes rispetto all'esecuzione dei lavori o alla vendita dei materiali.

 

se poi vogliamo utilizzare le dichiarazioni compiacenti di Questi personaggi "tecnici" che dicono va Tutto bene, Basta che installi la caldaia della nostra marca e va tutto bene.... Allora è un'altra storia...... Molto più "itagliana".

 

valutando invece la pericolosità dello scarico a parete di una caldaia a gas metano, si può invece tirare un respiro di sollievo.

il gas metano comBusto produce in pratica solo vapore acqueo e biossido di carbonio, cibo per le piante!

C'è anche una manciatina di ossidi di azoto all'interno dei fumi della caldaia, però una passeggiata in città sui marciapiedi mi fa respirare roba molto più tossica in quantità superiori.

 

Quindi in sintesi, lo scarico a parete di una caldaia a gas successivo al 30 agosto 2013 è tassativamente proibito dalle leggi, consentito però dalle norme tecniche in particolari condizioni.

Il caso in esame non rientra nelle particolari condizioni.

 

Un consiglio Fatevi seguire da un tecnico qualificato.

 

(... Risposta complessa, magari non ben scritta..... Ma i tasti dello smartphone sono micidial mente piccoli...)

 

 

 

Modificato da Nanojoule

All'indirizzo

https://www.vaillant.it/professionisti/normative/possibilita-di-scarico-a-parete/

 

Scaricare a parete è consentito ad esempio (art. 5, comma 9 bis), quando, in uno stabile plurifamiliare, si vuole o si deve sostituire una caldaia tradizionale a tiraggio naturale installata prima del 31 agosto 2013 e collegata ad una canna collettiva ramificata con una nuova caldaia a condensazione ad alto rendimento.

 

Questa eventualità diventa l’unica soluzione percorribile quando, all’atto della sostituzione del vecchio generatore di calore, si dovesse rilevare la mancata idoneità della canna collettiva esistente ed il condominio non fosse in grado o volesse adeguarla.

 

Come detto, la Legge Nazionale obbliga i comuni ad adeguare i propri regolamenti alle disposizioni vigenti e questo obbligo trova evidenza operativa in una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (TAR), il quale ha annullato un’ordinanza del Comune di Gallarate (VA) con cui si vietava per l’appunto uno scarico a parete con una caldaia di tipo C (a camera stagna) a condensazione e a bassi NOx, in uno stabile la cui canna collettiva ramificata era stata giudicata non idonea da una ditta abilitata.

 

In altre parole, qualora ricorrano le condizioni di cui all’art. 5 del DPR 412/93 e nel rispetto della norma tecnica UNI 7129 circa il posizionamento del terminale di scarico, Comuni e ASL non possono vietare lo scarico a parete per le caldaie a condensazione.

G.Ago dice:

All'indirizzo

https://www.vaillant.it/professionisti/normative/possibilita-di-scarico-a-parete/

 

Scaricare a parete è consentito ad esempio (art. 5, comma 9 bis), quando, in uno stabile plurifamiliare, si vuole o si deve sostituire una caldaia tradizionale a tiraggio naturale installata prima del 31 agosto 2013 e collegata ad una canna collettiva ramificata con una nuova caldaia a condensazione ad alto rendimento.

 

Questa eventualità diventa l’unica soluzione percorribile quando, all’atto della sostituzione del vecchio generatore di calore, si dovesse rilevare la mancata idoneità della canna collettiva esistente ed il condominio non fosse in grado o volesse adeguarla.

 

Come detto, la Legge Nazionale obbliga i comuni ad adeguare i propri regolamenti alle disposizioni vigenti e questo obbligo trova evidenza operativa in una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (TAR), il quale ha annullato un’ordinanza del Comune di Gallarate (VA) con cui si vietava per l’appunto uno scarico a parete con una caldaia di tipo C (a camera stagna) a condensazione e a bassi NOx, in uno stabile la cui canna collettiva ramificata era stata giudicata non idonea da una ditta abilitata.

 

In altre parole, qualora ricorrano le condizioni di cui all’art. 5 del DPR 412/93 e nel rispetto della norma tecnica UNI 7129 circa il posizionamento del terminale di scarico, Comuni e ASL non possono vietare lo scarico a parete per le caldaie a condensazione.

Buongiorno,

Questo messaggio è stato scritto da Vaillant, uno dei maggiori produttori europei di caldaie, e afferma ciò che dice il DL 102/2014.

 

In pratica in caso di camino collettivo a tiraggio naturale, installazione di caldaia a parete a condensazione basata sul DL 102/2014 prevarica le regole comunali.

 

Ma questo è chiaramente scritto nel DL 102/2014, che purtroppo ha una lettura tecnica.

La non corretta interpretazione porta a svarioni.

 

La stessa Vaillant utilizza il riflesso della notizia della sentenza per avvalorare la possibilità di scarico a parete in qualsiasi condizione, ma non è così.

 

Ripeto lo scarico a parete è è abbastanza complesso, occorre un minimo di conoscenza.

Altrimenti si è preda degli svarioni.

 

attenzione a valutare criticamente e con cognizione di causa ogni voce di corridoio.....

Modificato da Nanojoule
Nanojoule dice:

Buongiorno,

Lo scarico a parete dal 30 agosto 2013 ha nuova vita.

Dopo tale data non è assolutamente consentito' se non in condizioni particolari dovute a configurazione dell'edificio (storico pregevole intoccabile eccetera) E comunque soggetto alla autorizzazione comunale.

Il D.Lgs 102/2014 prevede dei casi in cui si possa eseguire, a patto che esistono alcune condizioni particolari.

In sintesi quando si sostituisce uno scarico a parete esistente al 30 agosto 2013, quando si deve cambiare caldaia in un camino collettivo ramificato a tiraggio naturale, quando si utilizzano generatori di calore combinati a pompe di calore.

In queste condizioni lo scarico a parete è autorizzato di forza, A patto sia conforme alle normative Uni CIG 7129.

la sostituzione di una caldaia a tiraggio forzato collegata in camino non rientra in queste deroghe.

il messaggio che non viene a letto tra le righe è la eliminazione delle caldaie a tiraggio forzato, le cosidette caldaie Turbo, che sono veramente delle bufale energetiche, delle Idrovore che sprecano energia a fiumi!

Da settembre 2015 infatti la installazione di queste caldaie è praticamente proibita.

 

il messaggio forte del DL 102/2014 e quindi eliminate queste benedette caldaie non performanti, sostituite le con le condensazione che sono un altro pianeta.

le norme tecniche vigenti si adoperano in qualsiasi modo per utilizzare le caldaie a condensazione con gli scarichi delle caldaie Turbo, questo al fine di procedere gradatamente alla eliminazione di queste benedette caldaie a tiraggio forzato!

 

99 volte su 100 il camino per Scarico forzato va bene anche per la caldaia a condensazione.

 

Ovviamente se questa verifica viene fatta dal tizio che deve poi fare il lavoro, 99 volte su 100 sarà invece negativa.... Questo perché deve fare il lavoro il più complicato possibile per guadagnare il più possibile, Senza considerare che 99 volte su 100 lo spessore tecnico di un impiantista non consente la conoscenza completa delle regole tecniche e normative.

 

Ribadisco il mio punto di vista, prima di fare scelte informiamoci bene..... Da persone competenti, soprattutto super partes rispetto all'esecuzione dei lavori o alla vendita dei materiali.

 

se poi vogliamo utilizzare le dichiarazioni compiacenti di Questi personaggi "tecnici" che dicono va Tutto bene, Basta che installi la caldaia della nostra marca e va tutto bene.... Allora è un'altra storia...... Molto più "itagliana".

 

valutando invece la pericolosità dello scarico a parete di una caldaia a gas metano, si può invece tirare un respiro di sollievo.

il gas metano comBusto produce in pratica solo vapore acqueo e biossido di carbonio, cibo per le piante!

C'è anche una manciatina di ossidi di azoto all'interno dei fumi della caldaia, però una passeggiata in città sui marciapiedi mi fa respirare roba molto più tossica in quantità superiori.

 

Quindi in sintesi, lo scarico a parete di una caldaia a gas successivo al 30 agosto 2013 è tassativamente proibito dalle leggi, consentito però dalle norme tecniche in particolari condizioni.

Il caso in esame non rientra nelle particolari condizioni.

 

Un consiglio Fatevi seguire da un tecnico qualificato.

 

(... Risposta complessa, magari non ben scritta..... Ma i tasti dello smartphone sono micidial mente piccoli...)

 

 

 

Ma come si fa a trovare un tecnico qualificato che dia un'opinione disinteressata  sulle condizioni della canna fumaria dopo averla ispezionata? Nessuno ha scritto in fronte "disinteresssato" o "interessato".  Come sceglierlo? E' competenza dll'amministratore fare la videoispezione come posso obbligarlo a scegliere un tecnico disinteressato che ne io ne lui immagino conosciamo? Diventa tecnico disinteressato quando afferma che la canna fumaria va bene per la condensazione e invece è un furbastro quando afferma che va adeguata? Anch'io ho il sospetto che alcune perizie non possano essere limpide ma come districarsi? O il comune fa un albo di professionisti onesti a cui tutti debbano attingere (ma come giudicarne l'onesta' ?) o non se ne esce.

Nanojoule dice:

Buongiorno,

Lo scarico a parete dal 30 agosto 2013 ha nuova vita.

Dopo tale data non è assolutamente consentito' se non in condizioni particolari dovute a configurazione dell'edificio (storico pregevole intoccabile eccetera) E comunque soggetto alla autorizzazione comunale.

Il D.Lgs 102/2014 prevede dei casi in cui si possa eseguire, a patto che esistono alcune condizioni particolari.

In sintesi quando si sostituisce uno scarico a parete esistente al 30 agosto 2013, quando si deve cambiare caldaia in un camino collettivo ramificato a tiraggio naturale, quando si utilizzano generatori di calore combinati a pompe di calore.

In queste condizioni lo scarico a parete è autorizzato di forza, A patto sia conforme alle normative Uni CIG 7129.

la sostituzione di una caldaia a tiraggio forzato collegata in camino non rientra in queste deroghe.

il messaggio che non viene a letto tra le righe è la eliminazione delle caldaie a tiraggio forzato, le cosidette caldaie Turbo, che sono veramente delle bufale energetiche, delle Idrovore che sprecano energia a fiumi!

Da settembre 2015 infatti la installazione di queste caldaie è praticamente proibita.

 

il messaggio forte del DL 102/2014 e quindi eliminate queste benedette caldaie non performanti, sostituite le con le condensazione che sono un altro pianeta.

le norme tecniche vigenti si adoperano in qualsiasi modo per utilizzare le caldaie a condensazione con gli scarichi delle caldaie Turbo, questo al fine di procedere gradatamente alla eliminazione di queste benedette caldaie a tiraggio forzato!

 

99 volte su 100 il camino per Scarico forzato va bene anche per la caldaia a condensazione.

 

Ovviamente se questa verifica viene fatta dal tizio che deve poi fare il lavoro, 99 volte su 100 sarà invece negativa.... Questo perché deve fare il lavoro il più complicato possibile per guadagnare il più possibile, Senza considerare che 99 volte su 100 lo spessore tecnico di un impiantista non consente la conoscenza completa delle regole tecniche e normative.

 

Ribadisco il mio punto di vista, prima di fare scelte informiamoci bene..... Da persone competenti, soprattutto super partes rispetto all'esecuzione dei lavori o alla vendita dei materiali.

 

se poi vogliamo utilizzare le dichiarazioni compiacenti di Questi personaggi "tecnici" che dicono va Tutto bene, Basta che installi la caldaia della nostra marca e va tutto bene.... Allora è un'altra storia...... Molto più "itagliana".

 

valutando invece la pericolosità dello scarico a parete di una caldaia a gas metano, si può invece tirare un respiro di sollievo.

il gas metano comBusto produce in pratica solo vapore acqueo e biossido di carbonio, cibo per le piante!

C'è anche una manciatina di ossidi di azoto all'interno dei fumi della caldaia, però una passeggiata in città sui marciapiedi mi fa respirare roba molto più tossica in quantità superiori.

 

Quindi in sintesi, lo scarico a parete di una caldaia a gas successivo al 30 agosto 2013 è tassativamente proibito dalle leggi, consentito però dalle norme tecniche in particolari condizioni.

Il caso in esame non rientra nelle particolari condizioni.

 

Un consiglio Fatevi seguire da un tecnico qualificato.

 

(... Risposta complessa, magari non ben scritta..... Ma i tasti dello smartphone sono micidial mente piccoli...)

 

 

 

 Io sono legalista al massimo,  sarei strafelice di potermi attenere alla legge e mi crea grossi problemi essere in una situazione di non perfetta e certa legalità.  Pagherei  senza fiatare la mia parte per l'adeguamento della canna fumaria,  impiego molto tempo ed energia per  consultare forum, leggi, decreti, ecc,  mando email senza risposta all'amministratore,  e in più devo anche diventare persona disonesta che vuole aggirare la legge?

Il mio caso concreto: caldaia vecchia  rotta, obbligo di sostituzione con condensazione,  amministratore che non risponde e solo dopo mesi si degna di far fare ispezione a canna fumaria da sua ditta di fiducia che rileva impossibilità senza costoso adeguamento di utilizzarla per condensazione; da un mese tutto tace, amministratore non risponde, non si sa se ha avvisato altri condomini, se è d'accordo con lo scarico in facciata, nulla. 

Se secondo te Nanojoule, contrariamente ad altri pareri,  non posso mettere la caldaia con scarico in facciata che faccio? Chiamo i carabinieri? Chiamo  non so quale termotecnico  a mie spese  e gli commissiono un'altra ispezione  sperando che sia onesto e poi combatto con l'amministratore (se si degna di rispondere) su quale perizia sia attendibile?  Passano altri mesi e  nel frattempo vado in albergo? A mio parere è una chiara responsabilità dell'amministratore è lui che, se la legge vieta lo scarico in facciata, la sta violando non attivandosi in nessun modo per permettermi di seguire la legge. Qualcuno sa se esiste un ordine professionale  o altro a cui denunciare questo dannoso comportamento?

robertic dice:

 Io sono legalista al massimo,  sarei strafelice di potermi attenere alla legge e mi crea grossi problemi essere in una situazione di non perfetta e certa legalità.  Pagherei  senza fiatare la mia parte per l'adeguamento della canna fumaria,  impiego molto tempo ed energia per  consultare forum, leggi, decreti, ecc,  mando email senza risposta all'amministratore,  e in più devo anche diventare persona disonesta che vuole aggirare la legge?

Il mio caso concreto: caldaia vecchia  rotta, obbligo di sostituzione con condensazione,  amministratore che non risponde e solo dopo mesi si degna di far fare ispezione a canna fumaria da sua ditta di fiducia che rileva impossibilità senza costoso adeguamento di utilizzarla per condensazione; da un mese tutto tace, amministratore non risponde, non si sa se ha avvisato altri condomini, se è d'accordo con lo scarico in facciata, nulla. 

Se secondo te Nanojoule, contrariamente ad altri pareri,  non posso mettere la caldaia con scarico in facciata che faccio? Chiamo i carabinieri? Chiamo  non so quale termotecnico  a mie spese  e gli commissiono un'altra ispezione  sperando che sia onesto e poi combatto con l'amministratore (se si degna di rispondere) su quale perizia sia attendibile?  Passano altri mesi e  nel frattempo vado in albergo? A mio parere è una chiara responsabilità dell'amministratore è lui che, se la legge vieta lo scarico in facciata, la sta violando non attivandosi in nessun modo per permettermi di seguire la legge. Qualcuno sa se esiste un ordine professionale  o altro a cui denunciare questo dannoso comportamento?

Buongiorno,

I termotecnici disinteressati (progettisti), ben diversi dai tecnici di parte interessati Quali sono gli impiantisti e i manutentori, sono reperibili nel l'ordine degli ingegneri o dei periti industriali della sua zona.

Gli Albi ed elenchi sono inseriti in internet.

 

Ai sensi delle vigenti norme, se l'evacuazione combusti è collettiva, il responsabile del condotto di evacuazione è l'amministratore.

Modificato da Nanojoule
Nanojoule dice:

I termotecnici disinteressati (progettisti), ben diversi dai tecnici di parte interessati

Quindi se un ingegnere termotecnico che non sia legato a chi vende e installa la caldaia, certifica che ci sono le condizioni per lo scarico a parete, si puo' derogare senza problemi?

robertic dice:

Il mio caso concreto: caldaia vecchia  rotta, obbligo di sostituzione con condensazione,  amministratore che non risponde e solo dopo mesi si degna di far fare ispezione a canna fumaria da sua ditta di fiducia che rileva impossibilità senza costoso adeguamento di utilizzarla per condensazione; da un mese tutto tace, amministratore non risponde, non si sa se ha avvisato altri condomini, se è d'accordo con lo scarico in facciata, nulla. 

Se secondo te Nanojoule, contrariamente ad altri pareri,  non posso mettere la caldaia con scarico in facciata che faccio?

a chiaro quesito viene data questa risposta:

Nanojoule dice:

Ai sensi delle vigenti norme, se l'evacuazione combusti è collettiva, il responsabile del condotto di evacuazione è l'amministratore.

il quale amministratore non si degna di risposta alcuna.

 

Infine, tecnicamente, anche io concordo con 

G.Ago dice:

In altre parole, qualora ricorrano le condizioni di cui all’art. 5 del DPR 412/93 e nel rispetto della norma tecnica UNI 7129 circa il posizionamento del terminale di scarico, Comuni e ASL non possono vietare lo scarico a parete per le caldaie a condensazione.

e ti dico: installa la caldaia.

https://www.immergas.com/imp/1L337/TAPPETINO_SCARICO.pdf

https://www.certifico.com/impianti/legislazione-impianti/4934-scarico-a-parete-fumi-caldaie-sentenza-tar-lombardia-n-1808-2017

http://www.asarva.org/2017/11/sostituzione-di-generatori-di-calore-individuali-con-scarico-a-parete-la-sentenza-del-tar-lombardia/

Modificato da GIME
Danielabi dice:

Quindi se un ingegnere termotecnico che non sia legato a chi vende e installa la caldaia, certifica che ci sono le condizioni per lo scarico a parete, si puo' derogare senza problemi?

Buongiorno,

L'intervento di un tecnico qualificato nel caso in esame può indicare come correttamente applicare il DL 102/2014.

inoltre è possibile far eseguire la verifica dello scarico condensa nell'attuale camino per Scarico forzato.

 

È necessaria l'opinione di un tecnico qualificato....... se ci si rivolge solo ad infermieri probabilmente il paziente....non ha scampo!

 

Se poi si vuole utilizzare il classico fai da te "all'itagliana", è possibile applicare il nozionismo in vece della conoscenza, quindi scegliere la soluzione che più piace..... Ma che probabilmente non in linea con le regole tecniche o leggi.

GIME dice:

 

 

Infine, tecnicamente, anche io concordo con 

e ti dico: installa la caldaia.

https://www.immergas.com/imp/1L337/TAPPETINO_SCARICO.pdf

Mi dissocio da questo poiché non sia esatta conoscenza delle condizioni di contorno, quindi della applicabilità del dlgs 102/2014.

Si corre il rischio di confondere il nozionismo con la conoscenza, facendo così errore immani.

Modificato da Nanojoule
robertic dice:

L'ispezione parla di una canna fumaria composta di elementi in ceramizzato con diametro 180mm e le proposte di adeguamento sono due:

1) intubamento con guaia termoindurente  e innallzamento camino già ora non a norma con un prezzo totale  di più di 5.000 euro  fra noli scale aeree e altro, quindi  non modico come leggo in  altre risposte. In questo  primo caso  se fosse accettato da tutti i condomini (ne dubito perchè più costoso) ognuno potrebbe collegare la caldaia che vuole sia a condensazione che no

2)ritubazione con quattro tubazioni singole in PP polipropilene diametro 60 mm. ad un costo di 900 euro cad. In questo  secondo i quattro tubi andrebbero messi in contemporanea e quindi tutti dovrebbero avere una caldaia a condensazione. 

3) costruire esternamente all'edificio dal mio secondo piano al tetto una nuova canna fumaria .

Il contorno era già stato esposto dal nostro OP col suo #1

Nanojoule dice:

Mi dissocio da questo poiché non sia esatta conoscenza delle condizioni di contorno, quindi della applicabilità del d.l. 102/2014.

per cui, confermo il 2° caso riportato nel "tappetino".

GIME dice:

Il contorno era già stato esposto dal nostro OP col suo #1

per cui, confermo il 2° caso riportato nel "tappetino".

Buongiorno,

Il secondo caso tratta di scarico a tiraggio naturale.

Nel nostro caso siamo invece a tiraggio forzato, cosa completamente diversa.

 

Per favore non utilizziamo il nozionismo da internet..... Porta solo confusione e gli errori.

 

Mi auguro che l'autore del post faccia intervenire una persona qualificata per determinare con esattezza il perimetro di azione.

fatta questa operazione potrà capire se montare una caldaia a condensazione nel camino esistente (Molto probabile poiché la protezione indicato nel post uno si utilizza solitamente per camini a tiraggio naturale), oppure stabilire quali condizioni possono esistere per lo scarico a parete se è fattibile.

 

Ribadisco, l'opinione dei tecnici manutentori e installatori molto spesso si allontana dalla realtà, a causa della carenza di spessore tecnico delle affermazioni.

 

Ripeto ancora..... non affidiamoci agli infermieri per far guarire il paziente...... molto probabilmente passerà a miglior vita se non portato da un dottore!

Modificato da Nanojoule
robertic dice:

Devo cambiare la caldaia a camera stagna a tiraggio forzato per riscaldamento individuale del mio appartamento al secondo piano  in condominio di 5 piani  e la legge mi obbliga a sostituirla con una a condensazione che necessita però di un risanamento della canna fumaria che serve quattro condomini. 

Su questo hai ragione. Non ho letto bene. E mi scuso.

Il fatto è che  ne hai parlato proprio tu...

Nanojoule dice:

In sintesi quando si sostituisce uno scarico a parete esistente al 30 agosto 2013, quando si deve cambiare caldaia in un camino collettivo ramificato a tiraggio naturale, 

Comunque le mie considerazioni conclusive restano come da #35

Però , per favore limitati a dare consigli su come risolvere il problema di che trattasi. 

La conosco bene la differenza tra tiraggio naturale e forzato. E l'ho studiata sui libri e applicata in campo. Su internet ci leggo i quotidiani...

Grazie

p.s. mia moglie è infermiera e dopo 30 di corsia, ai  medici neo laureati e neo assunti che arrivano in reparto, gli fa le scarpe.

Nanojoule dice:

Buongiorno,

I termotecnici disinteressati (progettisti), ben diversi dai tecnici di parte interessati Quali sono gli impiantisti e i manutentori, sono reperibili nel l'ordine degli ingegneri o dei periti industriali della sua zona.

Gli Albi ed elenchi sono inseriti in internet.

 

Ai sensi delle vigenti norme, se l'evacuazione combusti è collettiva, il responsabile del condotto di evacuazione è l'amministratore.

Quindi se a regola norme vigenti è l'amministratore il responsabile della canna fumaria collettiva non sono io a dover impazzire ma è lui che deve avere dati certi su come è fatta la canna fumaria. Mi risultava anzi che dovrebbe avere i dati della sua costruzione e i certificati di conformità soprattutto in un condominio abbastanza recente del 2005. Giusto? Ma se in barba alle leggi niente di questo viene fatto a chi posso rivolgermi?

GIME dice:

Su questo hai ragione. Non ho letto bene. E mi scuso.

Il fatto è che  ne hai parlato proprio tu...

Comunque le mie considerazioni conclusive restano come da #35

Però , per favore limitati a dare consigli su come risolvere il problema di che trattasi. 

La conosco bene la differenza tra tiraggio naturale e forzato. E l'ho studiata sui libri e applicata in campo. Su internet ci leggo i quotidiani...

Grazie

p.s. mia moglie è infermiera e dopo 30 di corsia, ai  medici neo laureati e neo assunti che arrivano in reparto, gli fa le scarpe.

Buonasera,

La ringrazio per i consigli di cui ne farò debito uso, valutandone la fonte.

Dal mio punto di vista le consiglio di limitarsi a esprimere opinioni in campi di cui ha conoscenza.....

robertic dice:

Quindi se a regola norme vigenti è l'amministratore il responsabile della canna fumaria collettiva non sono io a dover impazzire ma è lui che deve avere dati certi su come è fatta la canna fumaria. Mi risultava anzi che dovrebbe avere i dati della sua costruzione e i certificati di conformità soprattutto in un condominio abbastanza recente del 2005. Giusto? Ma se in barba alle leggi niente di questo viene fatto a chi posso rivolgermi?

Confermo,

Dal mio punto di vista invierei le richieste non a mezzo mail, ma con raccomandata.

nella missiva indicherei che eventuali problemi o situazioni critiche generate da una mancanza di informazione, potranno essere fonte di rimborso.

Nella comunicazione dia un tempo limite di pochi giorni, superato detto limite limite metta le cose nelle mani di un legale.

se vuole interpelli un tecnico prima per capire quale migliore azione può fare (.... Mi raccomando termotecnico progettista....)

Modificato da Nanojoule
Nanojoule dice:

Buonasera,

La ringrazio per i consigli di cui ne farò lievito uso, valutandone la fonte.

Dal mio punto di vista le consiglio di limitarsi a esprimere opinioni in campi di cui ha conoscenza.....

Confermo,

Dal mio punto di vista invierei le richieste non a mezzo mail, ma con raccomandata.

nella missiva indicherei che eventuali problemi o situazioni critiche generate da una mancanza di informazione, potranno essere fonte di rimborso.

Nella comunicazione dia un tempo limite di pochi giorni, superato detto limite limite metta le cose nelle mani di un legale.

se vuole interpelli un tecnico prima per capire quale migliore azione può fare (.... Mi raccomando termotecnico....)

Grazie. Inviato email, fax e email pec (che mi è stata respinta perchè aveva la casella piena). Indicata una data, tra pochi giorni, un cui avrei comunque installato la caldaia. La raccomandata impiega tanto . Non posso aspettare ancora, l'inverno è alle porte.

robertic dice:

Grazie. Inviato email, fax e email pec (che mi è stata respinta perchè aveva la casella piena). Indicata una data, tra pochi giorni, un cui avrei comunque installato la caldaia. La raccomandata impiega tanto . Non posso aspettare ancora, l'inverno è alle porte.

Auguri per lo scarico a parete!

 

(PS, difficilmente gli enti competenti intervengono per sanzionare lo scarico a parete, più probabile è la vendetta del vicino....)

robertic dice:

Grazie. Inviato email, fax e email pec (che mi è stata respinta perchè aveva la casella piena). Indicata una data, tra pochi giorni, un cui avrei comunque installato la caldaia. La raccomandata impiega tanto . Non posso aspettare ancora, l'inverno è alle porte.

Oltre a quanto dici, da un punto di vista condominiale sappi che hai il diritto di richiedere presso lo studio dell'amministratore la visione di tutti i documenti inerenti il Condominio.

Nel mio piccolo ho cercato di darti quanto più elementi utili al fine di metterti nelle condizioni di decidere il da farsi. Spero di esserti stato utile.

Infine, non essendo questo un forum di esperti in campo energetico, ritengo del tutto fuori luogo, ancorché inutile, e alquanto scortese, la saccenza del nostro esperto in nanojoule.

Nanojoule dice:

Dal mio punto di vista le consiglio di limitarsi a esprimere opinioni in campi di cui ha conoscenza.....

E sappi che questo, me lo potranno dire solo gli amministratori del sito che ci ospita.

GIME dice:

Oltre a quanto dici, da un punto di vista condominiale sappi che hai il diritto di richiedere presso lo studio dell'amministratore la visione di tutti i documenti inerenti il Condominio.

Nel mio piccolo ho cercato di darti quanto più elementi utili al fine di metterti nelle condizioni di decidere il da farsi. Spero di esserti stato utile.

Infine, non essendo questo un forum di esperti in campo energetico, ritengo del tutto fuori luogo, ancorché inutile, e alquanto scortese, la saccenza del nostro esperto in nanojoule.

E sappi che questo, me lo potranno dire solo gli amministratori del sito che ci ospita.

In merito alla mia saccenza, rammenti che deve accettare critiche quando fa errori.

 

Nanojoule dice:

In merito alla mia saccenza, rammenti che deve accettare critiche quando fa errori.

 

Vedo che non hai capito, peccato, ti ritenevo un forumista intelligente. Ho sbagliato.

GIME dice:

Vedo che non hai capito, peccato, ti ritenevo un forumista intelligente. Ho sbagliato.

No comment......

G.Ago dice:

All'indirizzo

https://www.vaillant.it/professionisti/normative/possibilita-di-scarico-a-parete/

 

Scaricare a parete è consentito ad esempio (art. 5, comma 9 bis), quando, in uno stabile plurifamiliare, si vuole o si deve sostituire una caldaia tradizionale a tiraggio naturale installata prima del 31 agosto 2013 e collegata ad una canna collettiva ramificata con una nuova caldaia a condensazione ad alto rendimento.

 

Questa eventualità diventa l’unica soluzione percorribile quando, all’atto della sostituzione del vecchio generatore di calore, si dovesse rilevare la mancata idoneità della canna collettiva esistente ed il condominio non fosse in grado o volesse adeguarla.

 

Come detto, la Legge Nazionale obbliga i comuni ad adeguare i propri regolamenti alle disposizioni vigenti e questo obbligo trova evidenza operativa in una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (TAR), il quale ha annullato un’ordinanza del Comune di Gallarate (VA) con cui si vietava per l’appunto uno scarico a parete con una caldaia di tipo C (a camera stagna) a condensazione e a bassi NOx, in uno stabile la cui canna collettiva ramificata era stata giudicata non idonea da una ditta abilitata.

 

In altre parole, qualora ricorrano le condizioni di cui all’art. 5 del DPR 412/93 e nel rispetto della norma tecnica UNI 7129 circa il posizionamento del terminale di scarico, Comuni e ASL non possono vietare lo scarico a parete per le caldaie a condensazione.

Ho contribuito a scrivere quelle due righe, ma visto che può essere di parte vi allego la sentenza citata

 

--link_rimosso--

 

Attenzione: Da settembre 2015 NON E' VIETATA L'INSTALLAZIONE DELLE CALDAIE TURBO.

MA LA PRODUZIONE...CHE E' DIVERSO.

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