#50 Inviato 24 Ottobre, 2018 robertic dice: Buongiorno ho un problema. Devo cambiare la caldaia a camera stagna a tiraggio forzato per riscaldamento individuale del mio appartamento al secondo piano in condominio di 5 piani e la legge mi obbliga a sostituirla con una a condensazione che necessita però di un risanamento della canna fumaria che serve quattro condomini. Ho sollevato il problema con numerose email all'amministratore giàda marzo 2018 e finalmente con molto lentezza a luglio ha incaricato una ditta a fare ispezione canna fumaria e preventivo per suo adeguamento alla caldaia a condensazione. Preventivo e dati giunti ai primi di settembre su mia ennesima sollecitazione. L'ispezione parla di una canna fumaria composta di elementi in ceramizzato con diametro 180mm e le proposte di adeguamento sono due: 1) intubamento con guaia termoindurente e innallzamento camino già ora non a norma con un prezzo totale di più di 5.000 euro fra noli scale aeree e altro, quindi non modico come leggo in altre risposte. In questo primo caso se fosse accettato da tutti i condomini (ne dubito perchè più costoso) ognuno potrebbe collegare la caldaia che vuole sia a condensazione che no 2)ritubazione con quattro tubazioni singole in PP polipropilene diametro 60 mm. ad un costo di 900 euro cad. In questo secondo i quattro tubi andrebbero messi in contemporanea e quindi tutti dovrebbero avere una caldaia a condensazione. 3) costruire esternamente all'edificio dal mio secondo piano al tetto una nuova canna fumaria . Questa ipotesi pi pare da scartare per motivi di costi e di impatto in quanto se tutti ci costrissero la canna fumaria esrna sarebbe veramente un orribile vedere ed un'assurdità esistendo già una canna fumaria condominiale. Spero di aver capito bene i dati tecnici. Qualcuno può segnalarmi altre soluzioni? Ho letto necessariamente informandomi di una caldaia SIME UNIQA classe b un nuovo prodotto che grazie ad un'innovativa tecnologia per legge può essere usata per sostituire caldaie stagne tiraggio forzato come la mia e che, pur non potendo usufruire di detrazioni essendo di classe b e costando di più, mi farebbe uscire da questo ginepraio. Qualcuno la conosce? Ora tutto è fermo, nessuna riunione indetta tra i condomini interessati, nessuna risposta alla mia ultima email in cui affermavo che visto la lentezza nell'affrontare il problema e avendo ovviamente necessità di scaldarmi avrei fatto momentaneamente lo scarico a parete come prevede la normativa vigente anche se è una soluzione che non mi piace per nulla. Anche lo sportello energia del comune mi ha detto che posso farlo se rispetto certe distanze ma l'idraulico installatore della nuova caldaia che avrei scelto vuole una dichiarazione di assenso dell'amministratore per fare lo scarico a parete. Io a questo punto non so che fare visto che l'appartamento senza riscaldamento e acqua calda è inabitabile con l'inverno alle porte. Vado in albergo sperando che prima o poi l'amministratore si attivi e i condomini decidano ? Penso che il problema del riscaldamento di un condomino, problema che tra l'altro sarà di tutti quando nel tempo dovranno cambiare la caldaia, non sia un piccolo opinabile problema a cui l'amministratore può decidere a sua scelta se rispondere o meno. C'è qualche legge , qualche ordine professionale che può obbligare l'amministratore a fare il suo lavoro. Grazie per l'attenzione Nel suo caso è consentito lo scarico a parete. C'è una sentenza cheha definitivamente fatto chiarezza --link_rimosso-- Essendo del mestiere e avendo lavorato per alcune ditte di caldaie, le dico che la SIME UNIQA, permette di risolverle il problema sullo stretto, ma a lungo termine diventa complicato. Meglio un sistema intubato e tutti cambiano la caldaia con una a condensazione 1
#51 Inviato 24 Ottobre, 2018 Antonio Cucciniello dice: Nel suo caso è consentito lo scarico a parete. C'è una sentenza cheha definitivamente fatto chiarezza --link_rimosso-- Essendo del mestiere e avendo lavorato per alcune ditte di caldaie, le dico che la SIME UNIQA, permette di risolverle il problema sullo stretto, ma a lungo termine diventa complicato. Meglio un sistema intubato e tutti cambiano la caldaia con una a condensazione Ti ringrazio per avere dato avallo tecnio-legale a quanto anche da me sostenuto sin dal primo intervento.
#52 Inviato 7 Novembre, 2018 Salve io dovrei installare una caldaia a condensazione classe 5 con emissioni NOx pari a 28mg/kWh. Non essendo presente la colonna condominiale posso fare lo scarico a parete. Quali sono le distanze da rispettare con la finestra del proprietario del piano superiore? Purtroppo sulla UNI7129 con capisco bene quali sono le distanze reali da rispettare? Grazie
#53 Inviato 7 Novembre, 2018 Condomino.Pass dice: Salve io dovrei installare una caldaia a condensazione classe 5 con emissioni NOx pari a 28mg/kWh. Non essendo presente la colonna condominiale posso fare lo scarico a parete. Quali sono le distanze da rispettare con la finestra del proprietario del piano superiore? Purtroppo sulla UNI7129 con capisco bene quali sono le distanze reali da rispettare? Grazie Hai già avuto molte risposte a tema, vedi qui; --link_rimosso--
#54 Inviato 7 Novembre, 2018 Condomino.Pass dice: Salve io dovrei installare una caldaia a condensazione classe 5 con emissioni NOx pari a 28mg/kWh. Non essendo presente la colonna condominiale posso fare lo scarico a parete. Quali sono le distanze da rispettare con la finestra del proprietario del piano superiore? Purtroppo sulla UNI7129 con capisco bene quali sono le distanze reali da rispettare? Grazie Buongiorno, se si tratta di nuova installazione di nuova caldaia con il nuovo scarico a parete successivo al 30 agosto 2013, la cosa non è consentita. Le Eccezioni sono dettate dal D.Lgs 102/2014, che in sintesi autorizza scarichi a parete già esistenti al 30 agosto 2013, scarichi a parete di caldaie a tiraggio naturale inserite in camini collettivi non funzionanti, edifici storici e particolari condizioni di impianto dotati di generatori di calore ibrido. Il semplice rispetto delle distanze Uni Cig 7129 non Abilita lo scarico a parete. Questo indipendentemente che la caldaia sia a condensazione o meno. Quanto sopra a seguito delle vigenti normative.