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loris92

Resina delle piante su strada privata convertita a parcheggio

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Salve, 
come da titolo vi scrivo per una problematica alla casa in montagna.

La casa, da ormai parecchi decenni, possiede nel giardino perimetrale alcuni pini.
La proprietà, da un lato, confina con una strada privata che dà accesso ad altre proprietà.

Di recente, una di queste proprietà è stata ristrutturata e con l'occasione è stata rifatta la strada.

sul lato della strada confinante con la mia proprietà, prima vi era una grossa aiuola con del prato e dei cespugli, ora l'aiuola è stata rimossa e sono stati creati tre parcheggi auto privati.

Dalla mia proprietà, escono dei rami dei predetti pini che effettivamente "invadono" l'aria sopra la strada privata.

Ovviamente, i pini, godendo di buona salute, producono resina. fino a quando esisteva l'aiuola, non vi erano problemi; ora che l'aiuola è diventata un parcheggio, le macchine vengono macchiate dalla resina che cade dai rami sovrastanti.

il proprietario della strada richiede l'urgente potatura dei pini onde evitare ulteriori danni da resina alle auto.

Parlando con alcuni agronomi, non è fattibile tagliare i rami che danno verso la strada perché sbilancerebbero l'albero provocando una grossa instabilità dello stesso e ne minaccerebbe la caduta; quindi l'unica strada percorribile sarebbe l'abbattimento di due pini.

 

Sinceramente non sono della minima idea di abbattere dei pini che stanno bene e hanno più di 30 anni.... pini dai quali prende il nome la palazzina... pini che tengono in ombra il mio giardino... pini piantati da chissachì ancor prima che nascesse la palazzina.

 

Qualcuno ha qualche soluzione da proporre?  come posso difendermi? fino a quando non parcheggiava li, i rami sulla sua strada non gli davano fastidio... anzi.... 

Il tizio, tra l'altro, inizia ad accennare che se non elimino il problema resina inizierà a contattare i legali....

 

 

 

Probabilmente gli alberi che sono stati piantati da più di 30 anni non potranno essere abbattuti, ma questo te lo confermerà un avvocato.

A mio parere dovresti comprendere che i tuoi pini disturbano la proprietà del vicino e forse potresti attivarti per evitarlo. Hai pensato a offrirti di costruire una tettoia a tue spese per proteggere le auto? 

Gli alberi sono belli, producono ossigeno, regalano privacy ma ... danno anche fastidio, inutile negarlo. Aghi di pino, resina, polverina sparsa nel tempo della riproduzione, rami che si spezzano per vento o nevicate ... Attenzione. I rami del tuo albero che si protendono sul suolo del vicino potrebbero causare un giorno danni maggiori del fastidio della resina sulla carrozzeria.

 

 

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loris92 dice:

Qualcuno ha qualche soluzione da proporre?  come posso difendermi? fino a quando non parcheggiava li, i rami sulla sua strada non gli davano fastidio... anzi.... 

Il tizio, tra l'altro, inizia ad accennare che se non elimino il problema resina inizierà a contattare i legali

Essendo passati, da come dici, certamente più di vent'anni hai usucapito il diritto di mantenere gli alberi dove si trovano, anche ad una distanza dal confine eventualmente inferiore a quella prevista dalle norme. I rami che protendono nella proprietà altrui però non godono dello stesso privilegio, ed il vicino è assolutamente legittimato a pretendere che vengano rimossi e dovrai farlo, se intendi evitare beghe legali che quasi certamente ti vedrebbero soccombente.

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Athena T. dice:

Probabilmente gli alberi che sono stati piantati da più di 30 anni non potranno essere abbattuti, ma questo te lo confermerà un avvocato.

A mio parere dovresti comprendere che i tuoi pini disturbano la proprietà del vicino e forse potresti attivarti per evitarlo. Hai pensato a offrirti di costruire una tettoia a tue spese per proteggere le auto? 

Gli alberi sono belli, producono ossigeno, regalano privacy ma ... danno anche fastidio, inutile negarlo. Aghi di pino, resina, polverina sparsa nel tempo della riproduzione, rami che si spezzano per vento o nevicate ... Attenzione. I rami del tuo albero che si protendono sul suolo del vicino potrebbero causare un giorno danni maggiori del fastidio della resina sulla carrozzeria.

 

 

per eventuali danni maggiori sono tranquillo.... periodicamente vengono controllati e potati da un'agronomo e dal giardiniere. 

una tettoia a mie spese??? quando il vicino ha deciso di rimuovere le aiuole e creare dei parcheggi al loro posto, le piante esistevano già, doveva pensarci prima.   non trovo giusto che devo rimetterci io (abbattere piante, fare una tettoia a mie spese,...) per una cosa che si è inventato lui ed ha modificato la strada. 

nulla gli vietava di fare i parcheggi sull'altro lato della strada, cosi da non avere il problema delle piante.

Modificato da loris92
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Esmeralda dice:

Essendo passati, da come dici, certamente più di vent'anni hai usucapito il diritto di mantenere gli alberi dove si trovano, anche ad una distanza dal confine eventualmente inferiore a quella prevista dalle norme. I rami che protendono nella proprietà altrui però non godono dello stesso privilegio, ed il vicino è assolutamente legittimato a pretendere che vengano rimossi e dovrai farlo, se intendi evitare beghe legali che quasi certamente ti vedrebbero soccombente.

non mi torna il discorso.... ho usucapito a tenere gli alberi dove li ho messi nella mia proprietà??? casomai ho usucapito a invadere quello spazio con i rami degli alberi nell'altrui proprietà!
 

anche se fosse come dice lei, per accontentare il vicino dovrei potare i rami rendendo instabili gli alberi, con il rischio di caduta e ciò che ne consegue oppure abbatterli completamente.  se li abbatto perderei ciò che, secondo lei, ho usucapito, ovvero il diritto di tenere gli alberi dove sono.   quindi?

Art. 896 Codice Civile

Quegli sul cui fondo si protendono i rami degli alberi del vicino può in qualunque tempo costringerlo a tagliarli, e può egli stesso tagliare le radici che si addentrano nel suo fondo, salvi però in ambedue i casi i regolamenti e gli usi locali.

Se gli usi locali non dispongono diversamente, i frutti naturalmente caduti dai rami protesi sul fondo del vicino appartengono al proprietario del fondo su cui sono caduti.

Se a norma degli usi locali i frutti appartengono al proprietario dell'albero, per la raccolta di essi si applica il disposto dell'articolo 843.

 

Il vicino poteva anche prima della realizzazione del posto auto adire alle vie giudiziarie, non lo ha fatto perché non aveva interesse. Ora ha interesse e se non tagli i rami di tua iniziativa ti può costringere un giudice a farlo. Ovviamente la potatura deve essere fatta da persona competente e deve essere rispettosa dell'equilibrio statico della pianta.

Modificato da madly
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loris92 dice:

Qualcuno ha qualche soluzione da proporre?  come posso difendermi? fino a quando non parcheggiava li, i rami sulla sua strada non gli davano fastidio... anzi.... 

Il tizio, tra l'altro, inizia ad accennare che se non elimino il problema resina inizierà a contattare i legali...

Rispondi liberamente al tizio con le tue argomentazioni e lascia che sia lui a spendere quei 200-300€ di avvocato per primo, se davvero è disposto a farlo, visto che un l'ipotetica causa gli costerebbe quanto una bella tettoietta in grado di proteggere l'auto da una grandinata che altrimenti gli riempirebbe di bozzi la carrozzeria.

Se e quando riceverai la letterina dell'avvo, allora valuterai se resistere e incaricare a tua volta un avvocato.

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Maxi dice:

Se e quando riceverai la letterina dell'avvo, allora valuterai se resistere e incaricare a tua volta un avvocato

Resistere con quali argomentazioni, visto che il vicino è assolutamente nel suo diritto di richiedere il taglio dei rami che protendono nella sua proprietà?

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Esmeralda dice:

Resistere con quali argomentazioni, visto che il vicino è assolutamente nel suo diritto di richiedere il taglio dei rami che protendono nella sua proprietà?

Le vie della legge sono infinite. Dopo aver preso eventuali spunti dal forum, concediamogli il diritto di valutare che appigli ha assieme al suo avvocato, visto che credo nessuno degli intervenuti lo sia.

madly dice:

Art. 896 Codice Civile

Quegli sul cui fondo si protendono i rami degli alberi del vicino può in qualunque tempo costringerlo a tagliarli, e può egli stesso tagliare le radici che si addentrano nel suo fondo, salvi però in ambedue i casi i regolamenti e gli usi locali.

Se gli usi locali non dispongono diversamente, i frutti naturalmente caduti dai rami protesi sul fondo del vicino appartengono al proprietario del fondo su cui sono caduti.

Se a norma degli usi locali i frutti appartengono al proprietario dell'albero, per la raccolta di essi si applica il disposto dell'articolo 843.

 

Il vicino poteva anche prima della realizzazione del posto auto adire alle vie giudiziarie, non lo ha fatto perché non aveva interesse. Ora ha interesse e se non tagli i rami di tua iniziativa ti può costringere un giudice a farlo. Ovviamente la potatura deve essere fatta da persona competente e deve essere rispettosa dell'equilibrio statico della pianta.

Perfetta disamina.  I rami vanno tagliati.

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davidino1978 dice:

I rami vanno tagliati.

E' passata in giudicato o si può ancora ricorrere in appello questa sentenza?😄

In tanti anni di convivenza il vicino non si è mai lamentato di questi pini.

Ha sbagliato lui ad indentificare il posizionamento dei nuovi posti auto, e se non rimodulava l'assetto della sua proprietà il problema non sarebbe mai insorto.

Dunque, a mio parere, il vicino non ha valutato correttamente la presenza dei pini in quella data posizione; durante il restyling della sua proprietà ha omesso l'installazione di una tettoia a protezione dei nascenti posti auto, ma lo può ancora fare adesso.

I pini alti e resinosi c'erano già; i posti auto no.

L'errore di valutazione è del vicino.

 

Che si accomodi pure dal legale... poi ci sarà parecchio da discutere perchè anche quel che afferma l'agronomo è tutt'altro che una bestemmia (non si tagliano rami solo da una parte perchè in tal maniera si determinano disastri certi!).

Modificato da albano59
ortografia
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albano59 dice:

In tanti anni di convivenza il vicino non si è mai lamentato di questi pini.

Ha sbagliato lui ad indentificare il posizionamento dei nuovi posti auto, e se non rimodulava l'assetto della sua proprietà il problema non sarebbe mai insorto.

Dunque, a mio parere, il vicino non ha valutato correttamente la presenza dei pini in quella data posizione; durante il restyling della sua proprietà ha omesso l'installazione di una tettoia a protezione dei nascenti posti auto, ma lo può ancora fare adesso.

I pini alti e resinosi c'erano già; i posti auto no.

L'errore di valutazione è del vicino.

 

Che si accomodi pure dal legale... poi ci sarà parecchio da discutere perchè anche quel che afferma l'agronomo è tutt'altro che una bestemmia (non si tagliano rami solo da una parte perchè in tal maniera si determinano disastri certi!).

Esatto: non c'è un'incuria nella manutenzione, non si sta discutendo se l'OP è obbligato a potare i rami.

Si sta discutendo se debba abbattere un pino presente da svariati decenni per un cambio di destinazione d'uso fatto dal vicino.

Io direi che @Esmeralda ha riassunto perfettamente la situazione.

Per una disamina più lunga c'è un articolo in rete, che si trova semplicemente cercando "potatura rami vicino" (sarebbe sempre cosa buona e giusta provare in prima istanza una ricerca veloce) ed è il primissimo risultato che salta fuori

 

https://www.condominioweb.com/perche-posso-chiedere-il-taglio-degli-alberi-al-mio-vicino-il-caso.1041

 

Diritto imprescrittibile, non soggetto ad usucapione, obbligo a potarli, risarcimento danni cagionati nel frattempo.

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albano59 dice:

In tanti anni di convivenza il vicino non si è mai lamentato di questi pini.

Ha sbagliato lui ad indentificare il posizionamento dei nuovi posti auto, e se non rimodulava l'assetto della sua proprietà il problema non sarebbe mai insorto.

Ciao @albano59

credo che questa sia una delle poche volte (se non l'unica perchè non ne ricordo altre) che non sono d'accordo con te.

Non sono per niente d'accordo che un proprietario che per tanti anni ha "tollerato" l'INVASIONE perchè non voleva sfruttare appieno la sua proprietà, ora deve "arrangiarsi" per le comodità del vicino.

Quale Legge limita i diritti sulla proprietà privata, in mancanza di servitù negoziale o giudiziale trascritta in atti pubblici?

Se gli alberi producono resina o caduta di aghi di pino, sicuramente provocano un danno colposo (involontario).

Il proprietario degli alberi è disposto a pagare il lavaggio dell'auto ogni volta che si sporca ed a pagare la riverniciatura se la resina produce macchie che non possono essere più tolte con un lavaggio?

Nel post n. 4 loris92 scrive addirittura

 

loris92 dice:

una tettoia a mie spese??? quando il vicino ha deciso di rimuovere le aiuole e creare dei parcheggi al loro posto, le piante esistevano già, doveva pensarci prima.   non trovo giusto che devo rimetterci io (abbattere piante, fare una tettoia a mie spese,...) per una cosa che si è inventato lui ed ha modificato la strada.

Questa la dice lunga su come il proprietario degli alberi se ne frega di tutto e di tutti anzichè cercare anche lui una soluzione bilanciata per salvare capra e cavoli ed addirittura, secondo lui, il vicino doveva decidere prima cosa fare e cosa non fare nella sua proprietà, con decisione vita natural durante senza non poter mai più fare altri progetti. E se il vicino avesse anche la licenza edilizia per costruire un'altra palazzina sotto gli alberi, avrebbe dovuto costruire 20 anni fa o mai più?

Altro che rimetterci per una tettoia a proprie spese.

Io fare un servizio fotografico al giorno e presenterei una fattura di lavaggio al giorno e se non fossi rimborsato lo citerei in Giudizio in modo che oltre ai 10/15 euro al giorni di lavaggio, chiederei il rimborso delle spese legali.

 

Art. 2043 c.c.

Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.

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Volendo seguire la norma, introduco un elemento che non mi sembra sia ancora stato considerato: ogni comune ha un regolamento per la manutenzione del verde pubblico e privato, che impone determinati comportamenti non solo per gli abbattimenti, ma anche per le potature, in particolar modo per piante secolari e/o protette.

Quindi, a mio parere, sarebbe da consultare, prima di tutto, tale regolamento.

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Capisco che fiocchino dubbi, certamente leciti e rispettabili.

 

Mi limito a motivare il ragionamento che mi ha giudato nel prendere posizione avversa al confinante.

Siamo così certi che l'art. 896 c.c. sia da ritenersi prevalente e totalmente dominante sulla perizie rese da non uno, ma da più agronomi ?

Il pino ha radici modeste e superficiali per cui mi appare improponibile la recisione laterale di una sola parte dei rami: il pino inevitabilmente prima o poi si ribalterà dalla parte del suo proprietario.  Con quali danni ? E chi risponderà di questi danni ?

Al momento pare che il pino goda di ottima salute: qualunque intervento praticato su di esso andrà a pregiudicare la salute dello stesso. L'unico intervento che mi sembrerebbe praticabile sarebbe quello dell'abbattimento qualora questo pino risultasse statiicamente pericolante o di salute cagionevole.

Ecco allora che per determinare quale sia il vero male da risolvere per me ci sarà da discutere e confrontarsi (anche con legali, anche a muso duro), ma a mio avviso non si può identificare il pino quale causa unica del danno lamentato perchè il pino è sempre stato lì a fare semplicemente il pino mentre il vicino il danno se l'è anche andato a cercare.

albano59 dice:

Siamo così certi che l'art. 896 c.c. sia da ritenersi prevalente e totalmente dominante sulla perizie rese da non uno, ma da più agronomi ?

Il pino ha radici modeste e superficiali per cui mi appare improponibile la recisione laterale di una sola parte dei rami: il pino inevitabilmente prima o poi si ribalterà dalla parte del suo proprietario.  Con quali danni ? E chi risponderà di questi danni ?

Credo che si stiano confondendo due aspetti differenti: uno è il diritto del vicino di pretendere il taglio dei rami che protendono nella sua proprietà, e l'altro sono le eventuali conseguenze in capo al proprietario dell'albero stesso, in ottemperanza a quanto richiesto, che rimangono esclusivamente di sua pertinenza e non possono condizionare le altrui prerogative. Se in seguito ad una potatura parziale il pino dovesse cadere, la responsabilità dei danni sarà, come è logico che sia, del proprietario dato che in nessun modo si potrebbe ritenere responsabile chi ha semplicemente domandato il reintegro in un suo legittimo diritto, le cui modalità di esecuzione però sono demandate in autonomia all'altra parte, che ne assume quindi gli eventuali rischi.

 

Riguardo poi alla stabilità dei pini, non riesco a capire perché le uniche alternative siano la potatura dei rami dal solo lato che invade la proprietà del vicino oppure l'abbattimento, e non anche una potatura complessiva che non li renda instabili. Anche questa mi pare una forzatura per non dover ottemperare a quanto legittimamente richiesto.

albano59 dice:

Ecco allora che per determinare quale sia il vero male da risolvere per me ci sarà da discutere e confrontarsi (anche con legali, anche a muso duro), ma a mio avviso non si può identificare il pino quale causa unica del danno lamentato perchè il pino è sempre stato lì a fare semplicemente il pino mentre il vicino il danno se l'è anche andato a cercare.

I rami che protendono sono sempre stati lì per tolleranza, non perchè ne avessero il diritto. E sappiamo che tale diritto non si può usucapire mentre quello di pretendere il taglio degli stessi è imprescrittibile, quindi al vicino non ritengo proprio che si possa contestare nulla, dato che disporre della sua proprietà come meglio ritiene, in assenza di servitù o patti contrari, è una prerogativa inconfutabile.

Danielabi dice:

Volendo seguire la norma, introduco un elemento che non mi sembra sia ancora stato considerato: ogni comune ha un regolamento per la manutenzione del verde pubblico e privato, che impone determinati comportamenti non solo per gli abbattimenti, ma anche per le potature, in particolar modo per piante secolari e/o protette.

Quindi, a mio parere, sarebbe da consultare, prima di tutto, tale regolamento.

Ho consultato diversi regolamenti comunali (di cui trovate qualche esempio di seguito) e tutti non fanno altro che riprendere quanto disposto dall'art. 896 c.c. riguardo al taglio dei rami che protendono nell'altrui proprietà:

 

--link_rimosso--

 

--link_rimosso--

 

--link_rimosso--

 

--link_rimosso--

 

--link_rimosso--

 

(quest'ultimo regolamento prevede anche che possa essere lo stesso proprietario del fondo su cui i rami protendono a tagliarli, senza attendere che lo faccia il vicino)

 

Inoltre le leggi regionali che riguardano l'indebolimento di alberi di particolare valore paesaggistico (e nemmeno sappiamo se quelli in oggetto rientrano nel novero) non derogano la disciplina dell'art. 896 c.c., in quanto trattano di diverso contenuto:

 

Il diritto di pretendere la potatura dei rami degli alberi del vicino che si protendono sulla proprietà altrui, così come disciplinata dall'art. 896 cod. civ., non è limitato dalle norme pubblicistiche a tutela del paesaggio ed, in particolare, dal vincolo posto dall'art. 146 del d.lgs. n. 490 del 1999 in quanto tra i due ordini di norme non sussiste un nesso di specialità, essendo la disciplina codicistica rivolta alla tutela delle proprietà privata e quella pubblicistica alla protezione del patrimonio paesaggistico nel suo complesso. (Cass. civ. n. 19035/2008)

 

Quindi, in virtù di quanto sopra, esiste sempre la facoltà di richiedere il taglio dei rami che protendono. Per quanto riguarda invece l'abbattimento, questo divieto riguarda solo eventualmente (ma anche in questo caso sono possibili deroghe) gli alberi secolari o di particolare valore naturalistico:

 

https://www.personaedanno.it/articolo/rami-dalbero-che-invadono-il-fondo-altrui-riccardo-mazzon

 

Modificato da Esmeralda
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😂  va bene, sepolta sotto una valanga di carta, mi arrendo!!

 

Mi resta, comunque, la curiosità di sapere se e come va a finire, spero che @loris92 ce lo faccia sapere.☺️

Rispolvero questo vecchio post per ringraziare tutti e aggiornavi sulla questione:

l’amministratore della mia casa in montagna ha dovuto insistere in comune per farsi dare le autorizzazioni ad abbattere per non avere rogne legali con i vicini.
Autorizzazioni arrivare e purtroppo   i due pini sono stati abbattuti.

Ora oltre al “danno” della rimozione, anche la beffa: siamo stati informati dal comune, poco tempo dopo l’abbattimento, che quei parcheggi su strada privata pare risultino abusivi e non dichiarati.  (A voler essere cattivi, si può essere felici che il vicino adesso avrà un po’ di rogne da risolvere col comune!)

 

 

loris92 dice:

l’amministratore della mia casa in montagna ha dovuto insistere in comune per farsi dare le autorizzazioni ad abbattere per non avere rogne legali con i vicini.

Embè, se non avete voluto proporre nemmeno di fargli una tettoia a vostre spese per coprire il terreno dalla resina, cos'altro potevate aspettarvi?

probabilmente se il proprietario del terreno ha un parcheggio abusivo dovrà mettersi in regola anche lui o togliere il parcheggio abusivo, il tutto nel rispetto della Legge, ma anche senza parcheggio il vicino aveva tutto il diritto di mettere una sdraio nel suo terreno e riposarsi al fresco o prendere il sole senza doversi fare anche una doccia di resina.

Alla fine, per non aver voluto cercare un compromesso, tra i due litiganti ci hanno rimesso gli alberi.

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loris92 dice:

quei parcheggi su strada privata pare risultino abusivi e non dichiarati.

Potete ripiantare gli alberi. 😈

loris92 dice:

Ora oltre al “danno” della rimozione, anche la beffa: siamo stati informati dal comune, poco tempo dopo l’abbattimento, che quei parcheggi su strada privata pare risultino abusivi e non dichiarati.  (A voler essere cattivi, si può essere felici che il vicino adesso avrà un po’ di rogne da risolvere col comune!)

 

 

Tanto, come dice @Leonardo53, i pini non potevano resinare (verbo inventato or ora da me, ci metto su il copyright) la strada privata altrui comunque. Detto questo, non sapevo che si dovessero dichiarare i parcheggi su strada privata. Cioè, se li affitta sì, ma se ci parcheggia le sue auto? Si scoprono sempre cose nuove!

_GC_ dice:

Tanto, come dice @Leonardo53, i pini non potevano resinare (verbo inventato or ora da me, ci metto su il copyright) la strada privata altrui comunque. Detto questo, non sapevo che si dovessero dichiarare i parcheggi su strada privata. Cioè, se li affitta sì, ma se ci parcheggia le sue auto? Si scoprono sempre cose nuove!

La strada privata serve come accesso a tre distinte proprietà. Quando è stata ristrutturata l’ultima, hanno rifatto la strada e hanno rimosso delle aiuole per crearci dei parcheggi.  Evidentemente questa modifica non è stata comunicata in comune ed ora il comune dice che sono abusivi....    se scopro altro vi aggiorno!

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