Vai al contenuto
Francesco71

Decreto ingiuntivo nei confronti del condominio

Partecipa al forum, invia un quesito

Succede questo: si è saputo solo da poco che la ditta che si è occupata della contabilizzazione del calore nel lontano 2015, e che non sarebbe all'epoca stata pagata, ha fatto emettere un decreto ingiuntivo nei confronti dell'intero condominio di cui io ma anche altri condomini non sapevamo assolutamente niente. Siccome nessuna opposizione è stata fatta nei termini di legge, tale decreto è diventato titolo esecutivo nei confronti del condominio.

Da quel pochissimo che so di legge per le obbligazioni contrattuali non esiste la responsabilità solidale e quindi mi chiedo come possa essere stato emesso un decreto nei confronti dell'intero condominio in sé, anziché dei singoli condomini.

Inoltre non capisco come mai io come condomino non ho ricevuto nessuna notifica al riguardo. L'avessi ricevuta avrei valutato la possibilità di presentare opposizione non fosse altro perché si è scoperto che l'importo è superiore a quello approvato in sede di assemblea condominiale: da ciò che sono riuscito a ricostruire, nel contratto stipulato 2 mesi dopo l'approvazione dell'assemblea, qualcuno in rappresentanza del condominio (immagino l'amministratore che era allora in carica) avrebbe firmato tale contratto senza evidentemente nemmeno leggere e/o fare caso alla differenza di importo.

Ma quello che ora mi interessa di più è appunto il fatto del decreto ingiuntivo contro l'intero condominio in sé e come mai non ho ricevuto nessuna notifica ufficiale, venendo a sapere tutto a cose ormai fatte. È tutta una procedura regolare?

Modificato da Francesco71

Il fornitore ha come cliente il condominio nel suo complesso, in qualità di ente di gestione. Il debitore è il condominio nel suo insieme e sebbene l’art. 63 dacc imponga all’amministratore di comunicare ai creditori che lo richiedano, l’elenco dei morosi da cui tentare di escutere il dovuto prima di “attaccare” i virtuosi, non è infrequente assistere a pignoramenti di c/c condominiali.

L’amministratore che si vede arrivare un decreto ingiuntivo a nome del condominio avrebbe l’obbligo di darne avviso all’assemblea (art. 1131 cc) per discutere le conseguenze e deliberare le eventuali iniziative. Ricordo che sempre l’art. 1131 cc al comma 4 dispone:

 

L’amministratore che non adempie a quest’obbligo può essere revocato ed è tenuto al risarcimento dei danni
 

  • Mi piace 2

Ciao

Chiamiamolo col suo nome corretto non è un decreto ingiuntivo ma una ingiunzione di pagamento.

A chi è stato notificato? Presumo l'amministratore in carica che quindi aveva il dovere come suggerito di convocare l'assemblea per discutere il da farsi.

  • Mi piace 1

Ti ringrazio per la risposta. Quindi se addirittura il creditore non è obbligato a richiedere l'elenco dei morosi, allora questo fatto che la responsabilità passiva non dovrebbe sussistere per le obbligazioni contrattuali, è più teoria che pratica, come tante altre cose.

Io speravo di aggrapparmi al fatto che non mi era stato notificato nulla, ma dovrei prima pagare comunque per poi cercare di recuperare dal precedente amministratore, che l'anno scorso è stato effettivamente revocato, ma nessuno condomino, tranne me, è dell'idea di agire in qualsiasi sede verso di lui.

Diciamo che siamo stati pure sfortunati nell'incontrare questa ditta che in ogni caso ha portato in firma un contratto che non rispettava quanto approvato dall'assemblea, cosa che non mi pare molto corretta.

Modificato da Francesco71
errore di battitura
camillo50 dice:

Ciao

Chiamiamolo col suo nome corretto non è un decreto ingiuntivo ma una ingiunzione di pagamento.

A chi è stato notificato? Presumo l'amministratore in carica che quindi aveva il dovere come suggerito di convocare l'assemblea per discutere il da farsi.

in pratica un'intimazione di pagamento fatta a mezzo del Tribunale.

camillo50 dice:

Ciao

Chiamiamolo col suo nome corretto non è un decreto ingiuntivo ma una ingiunzione di pagamento.

A chi è stato notificato? Presumo l'amministratore in carica che quindi aveva il dovere come suggerito di convocare l'assemblea per discutere il da farsi.

Hanno parlato di decreto ingiuntivo  diventato oramai esecutivo nei confronti del condominio. Non so a chi è stato notificato, anch'io immagino al precedente amministratore, io non ho mai ricevuto nulla.

Francesco71 dice:

Diciamo che siamo stati pure sfortunati nell'incontrare questa ditta che in ogni caso ha portato in firma un contratto che non rispettava quanto approvato dall'assemblea, cosa che non mi pare molto corretta.

Diciamo che siete stati sfortunati perchè:

- l'amministratore ha firmato un contratto che non rispettava quanto approvato dall'assemblea

- l'amministratore nonm ha convocato l'assemblea quando ha ricevuto l'ingiunzione del pagamento a nome del condominio

Ciao

Francesco71 dice:

Hanno parlato di decreto ingiuntivo  diventato oramai esecutivo nei confronti del condominio. Non so a chi è stato notificato, anch'io immagino al precedente amministratore, io non ho mai ricevuto nulla.

A qualcuno è stato senz'altro notificato quindi presumo l'amministratore precedente però visto che tu sai di questo documento Come fai a saperlo hai riferimenti quindi cerca le spiegazioni da chi ha emesso tale ingiunzione

Leonardo53 dice:

Diciamo che siete stati sfortunati perchè:

- l'amministratore ha firmato un contratto che non rispettava quanto approvato dall'assemblea

- l'amministratore nonm ha convocato l'assemblea quando ha ricevuto l'ingiunzione del pagamento a nome del condominio

Sicuramente l'ex amm.re è stato così superficiale (per usare un eufemismo) dal firmare un contratto del genere. Certo che anche la ditta in questione come livello di professionalità non mi pare proprio un'eccellenza (per usare anche qui un eufemismo).

camillo50 dice:

Ciao

A qualcuno è stato senz'altro notificato quindi presumo l'amministratore precedente però visto che tu sai di questo documento Come fai a saperlo hai riferimenti quindi cerca le spiegazioni da chi ha emesso tale ingiunzione

L'ho saputo in un incontro informale che l'attuale amm.re ha organizzato con il rappresentante di tale ditta creditrice.

Modificato da Francesco71
Francesco71 dice:

Sicuramente l'ex amm.re è stato così superficiale (per usare un eufemismo) dal firmare un contratto del genere. Certo che anche la ditta in questione come livello di professionalità non mi pare proprio un'eccellenza (per usare anche qui un eufemismo).

Non si comprende neanche il comportamento dei condomini, se come dici avendo la prova della superficiale gestione dell'amministratore uscente  non muovono richieste risarcitorie ne chiedono chiarimenti  per la sottoscrizione di un contratto più oneroso o differente da quello che l'impresa ha presentato per accettazione ed approvazione in assemblea. 

Francesco71 dice:

Certo che anche la ditta in questione come livello di professionalità non mi pare proprio un'eccellenza (per usare anche qui un eufemismo).

se la ditta dal 2015 non è stata pagata l'unica cosa che poteva fare era quella di far notificare al condominio un D.I.

Comunque chiederò di discutere in assemblea entrambe le cose, anche se già so come andrà a finire:

1. Se il condominio intende agire contro l'ex amm.re

2. Trovando comunque il comportamento della ditta che ha redatto un contratto con condizioni diverse e guarda caso a loro più favorevoli, indicativo di un basso livello di professionalità, di chiudere ogni rapporto con loro.

Francesco71 dice:

Sicuramente l'ex amm.re è stato così superficiale (per usare un eufemismo) dal firmare un contratto del genere. Certo che anche la ditta in questione come livello di professionalità non mi pare proprio un'eccellenza (per usare anche qui un eufemismo).

Concordo ma il problema è che siamo in Italia e che per fare causa ci vogliono tanti soldi e che ci sono tempi lunghi e che non si può mai sapere quale sarà la sentenza, perchè dipende da come è stata incardinata la causa e da come si sveglia il giudice il giorno che deve emetterla. Quindi per sapere se conviene o meno citare qualcuno in giudizio, dipende dalle cifre in ballo. Inoltre dovreste essere certi che l’amministratore abbia risorse per pagare l’eventuale soccombenza altrimenti si può anche vincere la causa ... ma si rimane con il cerino in mano.

JOSEFAT dice:

se la ditta dal 2015 non è stata pagata l'unica cosa che poteva fare era quella di far notificare al condominio un D.I.

La ditta poteva anche redigere un contratto che rispettasse quanto approvato dall'assemblea, invece di piazzare improvvisamente delle condizioni più onerose.

Francesco71 dice:

La ditta poteva anche redigere un contratto che rispettasse quanto approvato dall'assemblea, invece di piazzare improvvisamente delle condizioni più onerose.

a mio parere lo sbaglio l'ha commesso l'amministratore che ha sottoscritto detto contratto.

SPL House dice:

Non si comprende neanche il comportamento dei condomini, se come dici avendo la prova della superficiale gestione dell'amministratore uscente  non muovono richieste risarcitorie ne chiedono chiarimenti  per la sottoscrizione di un contratto più oneroso o differente da quello che l'impresa ha presentato per accettazione ed approvazione in assemblea. 

Infatti sono solo io su un totale di 10 condomini a pensarla così e faccio pure la figura del rompiscatole. Addirittura sto lottando per fargli mettere per iscritto nell'odg della prossima assemblea quello che vogliamo fare con il precedente amm.re. Inerzia totale, hanno tutti un sacco di soldi, e io sono l'unico che se li suda

Modificato da Francesco71
JOSEFAT dice:

a mio parere lo sbaglio l'ha commesso l'amministratore che ha sottoscritto detto contratto.

Infatti per evitare "errori involontari" della ditta,  all'amministratore era sufficiente confrontare le offerte e le condizioni proposte. Se esistevamo differenze, bastava fare correggere la parte differente prima di apporre la firma.  

JOSEFAT dice:

a mio parere lo sbaglio l'ha commesso l'amministratore che ha sottoscritto detto contratto.

Senz'altro. La ditta legalmente è a posto, qualcuno in rappresentanza del condominio avrà firmato il contratto, lo capisco anch'io che di diritto non so quasi niente. Resta comunque il fatto in sé di una ditta che si comporta in questa maniera, e quando gli ho chiesto spiegazioni mi ha risposto che l'importo che dicevo io era sbagliato, quello che dicevano loro corretto, come se l'importo che riferivo io me lo fossi sognato la notte prima.

SPL House dice:

Infatti per evitare "errori involontari" della ditta,  all'amministratore era sufficiente confrontare le offerte e le condizioni proposte. Se esistevamo differenze, bastava fare correggere la parte differente prima di apporre la firma.  

Un errore anche involontario  su una cosa del genere depone comunque molto male sul loro standard professionale. Poi dell'ex amministratore non ne parliamo neanche, sapeste quante cose sono state pagate 2 volte perché alla ditta creditrice non erano arrivati i soldi.

Modificato da Francesco71
Francesco71 dice:

Resta comunque il fatto in sé di una ditta che si comporta in questa maniera, e quando gli ho chiesto spiegazioni mi ha risposto che l'importo che dicevo io era sbagliato, quello che dicevano loro corretto, come se l'importo che riferivo io me lo fossi sognato la notte prima.

se ho capito bene, la ditta aveva inizialmente presentato un preventivo che veniva accettato dall'assemblea dei condomini, successivamente in fare di sottoscrizione del contratto, la stessa ditta richiedeva pagamenti superiori rispetto al preventivo iniziale. Se così fosse, senza entrare nel merito, la ditta sicuramente non si è comportata correttamente, ma andrebbe analizzato anche il perché, chi invece ha sbagliato è l'amministratore che doveva  riconvocare l'assemblea per far approvare il nuovo preventivo ed in ogni caso non avrebbe dovuto  firmare il contratto se l'offerta era diversa a quella autorizzata dai condomini. 

Francesco71 dice:

Succede questo: si è saputo solo da poco che la ditta che si è occupata della contabilizzazione del calore nel lontano 2015, e che non sarebbe all'epoca stata pagata, ha fatto emettere un decreto ingiuntivo nei confronti dell'intero condominio di cui io ma anche altri condomini non sapevamo assolutamente niente. Siccome nessuna opposizione è stata fatta nei termini di legge, tale decreto è diventato titolo esecutivo nei confronti del condominio.

Da quel pochissimo che so di legge per le obbligazioni contrattuali non esiste la responsabilità solidale e quindi mi chiedo come possa essere stato emesso un decreto nei confronti dell'intero condominio in sé, anziché dei singoli condomini.

Inoltre non capisco come mai io come condomino non ho ricevuto nessuna notifica al riguardo. L'avessi ricevuta avrei valutato la possibilità di presentare opposizione non fosse altro perché si è scoperto che l'importo è superiore a quello approvato in sede di assemblea condominiale: da ciò che sono riuscito a ricostruire, nel contratto stipulato 2 mesi dopo l'approvazione dell'assemblea, qualcuno in rappresentanza del condominio (immagino l'amministratore che era allora in carica) avrebbe firmato tale contratto senza evidentemente nemmeno leggere e/o fare caso alla differenza di importo.

Ma quello che ora mi interessa di più è appunto il fatto del decreto ingiuntivo contro l'intero condominio in sé e come mai non ho ricevuto nessuna notifica ufficiale, venendo a sapere tutto a cose ormai fatte. È tutta una procedura regolare?

Quello che è accaduto è QUASI* del tutto normale : una ditta sollecita di essere pagata, poi ri-sollecita, poi ri-sollecita ancora e alla fine notifica decreto ingiuntivo. 

Ovviamente lo notifica al condominio in persona dell'amm.re pro tempore. 

Potrebbe richiedere l'elenco dei morosi, ma non lo fa perchè non ha alcun interesse a farlo, giacchè poi dovrebbe notificare tot precetti per quanti sono i morosi (assurdo!) , mentre Giurisprudenza rmai costante gli consente di aggredire i beni comuni del condominio debitore, ed in primis il conto corrente condominiale (così comportando al condominio una marea di problemi e anche di altre spese). 

A fronte di una Ditta che reclama quanto ad essa dovuto in base a contratto eseguito...c'è davvero nulla da opporre. 

(Due condòmini avvocati ed io revocammo un amministratore di nostre proprietà esattamente perchè aveva osato proporre opposizione al D.I. di una Ditta a cui non c'era da opporre assolutamente NULLA, visto che doveva solo essere pagata dei due anni precedenti, con tanto di cassa che avrebbe permesso di farlo; non solo lo revocammo anzitutto per questo, ma andammo in Giudizio e - sia pure dopo qualche anno - fu condannato a risarcire le spese di una "opposizione" che non aveva alcun senso di essere, e che ovviamente non eravamo disposti a pagare, visto che non ci saremmo mai sognati di proporla e visto che aveva ovvi costi piuttosto rilevanti). 

 

* Qui torno al mio "quasi" : se a monte c'era un contratto siglato per un importo diverso rispetto a quello deliberato, questa è sì una anomalia, ascrivibile all'amm.re che firmò quel contratto. 

Esperienza, però, mi insegna che al D.I. il Fornitore arriva di solito dopo ANNI.

Inoltre...non so quale sia la differenza tra il deliberato il contrattualizzato, ma penso che se fossero state cifre consistenti se ne sarebbe accorto anche chi l'ha firmato (ma non è che non avete considerato l'iva?) . 

Comunque e riassumendo : se quel contratto è stato siglato e mai contestato prima d'ora e  se le fatture di quella ditta ugualmente non sono mai state contestate per anni...forse (mio parere) è da kamikaze opporsi ad un DI eccependo dopo anni questa "differenza" mai eccepita prima. 

 

Se posso darti un suggerimento, che a volte è praticabile (dipende dalla Ditta e dal suo Legale) : è sempre possibile proporre a controparte una definizione "a saldo e stralcio" (deve o meglio PUO'  farlo l'amm.re, nn altri) e ottenere una riduzione, persino a fronte di un piano di rientro!!! 

A me è riuscito con Società multinazionali che hanno Fior di Uffici Legali anche interni! Si può provare questo. Ma altro...ripeto...secondo me...significa farsi male con le proprie mani. 

 

 

Francesco71 dice:

La ditta poteva anche redigere un contratto che rispettasse quanto approvato dall'assemblea, invece di piazzare improvvisamente delle condizioni più onerose.

il fatto è che il contratto dovreste scriverlo voi con le vostre clausole (compresa la rinuncia alla solidarietà tra condomini da parte della ditta) e non farlo redigere alla ditta ...

siete voi i committenti.

per lo meno, noi così abbiam sempre fatto, la ditta se lo legge, propone modifiche e se logiche le accettiamo.

 

Modificato da paul_cayard
paul_cayard dice:

il fatto è che il contratto dovreste scriverlo voi con le vostre clausole (compresa la rinuncia alla solidarietà tra condomini da parte della ditta) e non farlo redigere alla ditta ...

siete voi i committenti.

per lo meno, noi così abbiam sempre fatto, la ditta se lo legge, propone modifiche e se logiche le accettiamo.

 

questa è sicuramente la prassi da seguire, ecco perché sostengo che chi abbia sbagliato è l'amministratore che ha sottoscritto un contratto non approvato dall'assemblea.

JOSEFAT dice:

questa è sicuramente la prassi da seguire, ecco perché sostengo che chi abbia sbagliato è l'amministratore che ha sottoscritto un contratto non approvato dall'assemblea.

👌

Ciao

Leggendo i vari interventi successivi al mio, mi si è insinuato qualche dubbio che qualcosa non sia trasparente. Primo: Francesco 71 dice di essere il solo che rileva le cose mentre gli altri nove non dicono nulla?  La ditta chiede il saldo di anni precedenti ed in corso, ma nei bilanci cosa c'è scritto e se li hanno approvati' la ditta è stata pagata che la ditta non è stata pagata è da capire. Potrebbe anche essere che non li hanno mai avuto addebitati. È vero che la ditta avrà sollecitato all'amministratore però l'amministratore avrebbe dovuto comunque fare l'assemblea. Anche alla fase iniziale di stipula potrebbero esserci delle cose che ti invitano a riflettere. come Francesco 71 a dire che l'assemblea Ha deliberato una cosa è che nel contratto c'è scritto un'altra e che sono stati Alzati i prezzi. Hai mano qualcosa? Vediamo qualche sviluppo in quanto addossare aprioristicamente la colpa è l'amministratore E ormai anziché di consuetudine qualche volta Ora invece è diventata una regola fissa 

Ma hanno letti i bilanci presentati in questi anni? Hanno chiesto spiegazioni degli addebiti? La ditta che reclama il pagamento risulta o non risulta nemmeno la debito.

  • Mi piace 1
paul_cayard dice:

il fatto è che il contratto dovreste scriverlo voi con le vostre clausole (compresa la rinuncia alla solidarietà tra condomini da parte della ditta) e non farlo redigere alla ditta ...

siete voi i committenti.

per lo meno, noi così abbiam sempre fatto, la ditta se lo legge, propone modifiche e se logiche le accettiamo.

 

🤔...se parliamo del pulitore o della piccola ditta artigiana...questo può funzionare. Nei contratti di appalto per manutenzioni straordinarie ci si può provare, ma è già più difficile che riesca (almeno per quel che vivo nella pratica: e chi è che rinuncia alla solidarietà condominiale, se non è alla canna del gas?), ma ...quando hai a che fare con la  grande società e ti interfacci con il suo Commerciale...a me risulta che non esista proprio la possibilità de "il contratto lo scrivo io"...

Cioè : il commerciale della grande azienda deve inviare la copia commissione come predisposta dalla Ditta, e non si può mettere (non ne ha neanche il potere) a mercanteggiare con questo e con quello...

Qui si parla di un contratto di contabilizzazione calore, e questo mi fa pensare d'istinto ad una azienda strutturata, del tipo che, appunto, tu ti interfacci con il Commerciale e con i suoi moduli. 

 

(A latere : ogni tipo di fornitura ha le sue peculiarità (mille peculiarità) e ...neanche vedo per quale ragione l'amm.re dovrebbe stare a redigere contratti per le singole specifiche esigenze, correndo il rischio di far molto peggio che firmando - semplicemente - la proposta della Ditta come approvata dall'assemblea...

 

 

 

Ospite
Questa discussione è chiusa.
×