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angelo

B&B come comportarsi

Buongiorno a tutti,

ho provato ha spulciare all'interno dei vari forum, ma non sono riuscito a trovare ciò di cui faccio richiesta.

Quello che vorrei sapere è: se nonostante nel regolamento di condominio sia fatto esplicito divieto di utilizzare gli appartamentii come b&b, quali sono le pratiche che bisogna adottare nel memento in cui si apre una tale attività? E' necessario comunicare all'amministratore il cambio d'uso dell'appartamento ed inoltre è obbligatorio seganalare la presenza dello stesso all'interno del condominio.

Grazie

angelo dice:

Buongiorno a tutti,

ho provato ha spulciare all'interno dei vari forum, ma non sono riuscito a trovare ciò di cui faccio richiesta.

Quello che vorrei sapere è: se nonostante nel regolamento di condominio sia fatto esplicito divieto di utilizzare gli appartamentii come b&b, quali sono le pratiche che bisogna adottare nel memento in cui si apre una tale attività? E' necessario comunicare all'amministratore il cambio d'uso dell'appartamento ed inoltre è obbligatorio seganalare la presenza dello stesso all'interno del condominio.

Grazie

Se è VIETATO dal RDC, non si può fare.

 

Acquistando l'appartamento, si accetta anche il RdC e, quindi, bisogna rispettarlo.

 

 

 

 

Modificato da Mosquiton
angelo dice:

Buongiorno a tutti,

ho provato ha spulciare all'interno dei vari forum, ma non sono riuscito a trovare ciò di cui faccio richiesta.

Quello che vorrei sapere è: se nonostante nel regolamento di condominio sia fatto esplicito divieto di utilizzare gli appartamentii come b&b, quali sono le pratiche che bisogna adottare nel memento in cui si apre una tale attività? E' necessario comunicare all'amministratore il cambio d'uso dell'appartamento ed inoltre è obbligatorio seganalare la presenza dello stesso all'interno del condominio.

Grazie

Se è vietato da RdC Contrattuale, non si può fare nessun uso per B&B, per cui nulla da comunicare all'amministratore ne segnalare nulla a nessuno.

Modificato da Tullio Ts
Giovanni Inga dice:

La questione è alquanto dibattuta.

Questo articolo può darti degli spunti.

--link_rimosso--

 

Grazie per la delucidazione. so che la questione è molto dibattuta, ma quello che a me interessa sapere è se l'amministratore debba sapere quante attività commerciali ci sono nel palazzo, visto che in assemblea nessuno ha mai fatto, per cortesia "istituzionale", sapere di aprire tali attività. Inoltre se queste attività debbono riportare per legge, all'interno del condominio la tipologia della struttura ricettiva.

angelo dice:

Grazie per la delucidazione. so che la questione è molto dibattuta, ma quello che a me interessa sapere è se l'amministratore debba sapere quante attività commerciali ci sono nel palazzo, visto che in assemblea nessuno ha mai fatto, per cortesia "istituzionale", sapere di aprire tali attività. Inoltre se queste attività debbono riportare per legge, all'interno del condominio la tipologia della struttura ricettiva.

L'importante è che amministratore e condominio sappiano che è stato aperto un B&B.

 

Dopodiché, saranno liberi di procedere per vie legali contro chi ha aperto il B&B, violando il regolamento.

 

 

 

 

Modificato da Mosquiton
Giovanni Inga dice:

Vedi:

"Si può trasformare il proprio appartamento in un bed & breakfast (b&b) o in un’attività di affittacamere senza dover chiedere l’autorizzazione al condominio?

La risposta è affermativa, salvo che il regolamento non contenga un esplicito e chiaro divieto."

 

 

 

 

Modificato da Mosquiton
Mosquiton dice:

Vedi:

"Si può trasformare il proprio appartamento in un bed & breakfast (b&b) o in un’attività di affittacamere senza dover chiedere l’autorizzazione al condominio?

La risposta è affermativa, salvo che il regolamento non contenga un esplicito e chiaro divieto."

 

 

 

 

Che deve essere sottoscritto all'unanimità. Quindi solo in presenza di un regolamento contrattuale o assembleare con 1000/1000 millesimi.

Tale clausola ha validità v/terzi solo se trascritto nei registri immobiliari...

 

Giovanni Inga dice:

Che deve essere sottoscritto all'unanimità. Quindi solo in presenza di un regolamento contrattuale o assembleare con 1000/1000 millesimi.

Tale clausola ha validità v/terzi solo se trascritto nei registri immobiliari...

 

Non c'è bisogno.

 

Basta che sia quello originario, redatto dal costruttore e registrato, come avviene nel 99% dei casi.

 

Mai visto un RdC, allegato al rogito, che non sia quello originario.

 

 

 

 

 

 

Modificato da Mosquiton

Se nel regolamento condominiale contrattuale (verificare che sia stato veramente registrato alla Conservatoria dei Registri) è scritto esplicitamente e chiaramente che è vietato il B&B allora la vedo molto dura! Spesso però i regolamenti non sono altro che regolamenti copiati da precedenti regolamenti condominiali che a loro volta furono copiati... Insomma ci si imbatte spesso in terminologie da anni '20! Ad esempio che è "vietato l'esercizio di affittacamere". Non si usa quasi più il termine affittacamere e in ogni caso allora si intendeva con esso "affittacamere a ore", spesso cioè l'affitto orario di camere private per incontri erotici con signorine professioniste o amanti segrete... in quel caso il divieto condominiale era ovvio e sacrosanto. In presenza di queste formule passate, che nulla hanno a che vedere con le moderne formule di accoglienza privata dedicata al turismo ospitato in casa propria e regolarmente praticate secondo i regolamenti comunali e per i periodi annui concessi, in alcuni casi i giudici hanno dato ragione ai proprietari. Anche perchè uno in casa propria accoglie chi vuole. In qualche caso però è stata richiesta l'obbligatorietà, ai fini dell'accoglienza famigliare, vivere nell'appartamento affittato (chi prepara altrimenti il breakfast all'ospite del bed and breakfast?)

buongiorno, in alternativa al bed and breakfast, suggerisco la locazione breve, molto più agile dal punto di vista fiscale, contrattuale, nei rapporti con il cliente, nessun vincolo con il condominio.

Condominus dice:

terminologie da anni '20! Ad esempio che è "vietato l'esercizio di affittacamere". Non si usa quasi più il termine affittacamere e in ogni caso allora si intendeva con esso "affittacamere a ore"

in un RdC contrattuale potresti imbatterti in altre formule quali pensione o locanda. e a questo punto... saranno anche termini "arcaici" ma possono ben essere compresi i bed and breakfast.

certamente in alcuni contratti del secolo scorso potresti trovare anche la formula di "lupanare", vietata ovviamente perché esistevano già luoghi preposti a tali esercizio commerciale.

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spurgo dice:

in un RdC contrattuale potresti imbatterti in altre formule quali pensione o locanda. e a questo punto... saranno anche termini "arcaici" ma possono ben essere compresi i bed and breakfast.

certamente in alcuni contratti del secolo scorso potresti trovare anche la formula di "lupanare", vietata ovviamente perché esistevano già luoghi preposti a tali esercizio commerciale.

Condominus dice:

Se nel regolamento condominiale contrattuale (verificare che sia stato veramente registrato alla Conservatoria dei Registri) è scritto esplicitamente e chiaramente che è vietato il B&B allora la vedo molto dura! Spesso però i regolamenti non sono altro che regolamenti copiati da precedenti regolamenti condominiali che a loro volta furono copiati... Insomma ci si imbatte spesso in terminologie da anni '20! Ad esempio che è "vietato l'esercizio di affittacamere". Non si usa quasi più il termine affittacamere e in ogni caso allora si intendeva con esso "affittacamere a ore", spesso cioè l'affitto orario di camere private per incontri erotici con signorine professioniste o amanti segrete... in quel caso il divieto condominiale era ovvio e sacrosanto. In presenza di queste formule passate, che nulla hanno a che vedere con le moderne formule di accoglienza privata dedicata al turismo ospitato in casa propria e regolarmente praticate secondo i regolamenti comunali e per i periodi annui concessi, in alcuni casi i giudici hanno dato ragione ai proprietari. Anche perchè uno in casa propria accoglie chi vuole. In qualche caso però è stata richiesta l'obbligatorietà, ai fini dell'accoglienza famigliare, vivere nell'appartamento affittato (chi prepara altrimenti il breakfast all'ospite del bed and breakfast?)

I termini arcaici non contano.

 

Aggiungo che il divieto di "affittacamere" non è assolutamente obsoleto e riguarda il divieto di affittare - anche per lunghi periodi - le singole stanze a studenti, lavoratori o altro.

 

 

 

 

 

Modificato da Mosquiton

L'Italia è il paese delle mille leggi e dei mille cavilli: alcuni giudici hanno dato ragione all'inquilino perchè le formule di b&b, casa vacanza, ecc. sono dissimili dall'affittacamere. Sono formule moderne, non esistenti in passato, che non si rifanno ad una vera e propria attività professionale di affitto camere (vietata dal RdC) ma ad una formula privata di ospitalità, di scambio, di accoglienza in casa propria di ospiti a cui cedere magari una stanza del proprio appartamento e ai quali fornire la prima colazione, dividendola in famiglia con tutti i famigliari. Sono formule turistiche, di scambio culturale, di giovani che magari viaggiano per imparare le lingue, ecc., ecc. 

Quindi credo che le parole, specie per giudici e avvocati e professionisti delle leggi, siano invece importanti.

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