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donatone

Varie ed eventuali come comportarsi

Un condomino che spesso rappresenta molti in assemblea quando si arriva al varie ed eventuali propone tutto quello che gli passa per la testa e chiede di deliberare pur non essendo all' ordine del giorno. Come bisogna comportarsi ? Ho letto che bisogna verbalizzare di non partecipare alla discussione e tanto meno al voto perché argomento non all' ordine del giorno, se si partecipa alla discussione il rischio è di accettare l'argomento....e poi si può non votare ?

Grazie

Nelle "Varie ed eventuali" a meno che non sia presente l'unanimità dei partecipanti al condominio non si può deliberare assolutamente nulla. Casomai si possono discutere questioni di importanza collettiva e proporre argomenti da porre all'odg della successiva assemblea.

Se un condomino e i suoi delegati chiedono di mettere all' odg della prox assemblea un argomento irrilevante e vogliono che l'amministratore fissi a breve per parlarne: l'amministratore è tenuto a indire nel breve l'assemblea richiesta ?

A richiederla devono essere almeno due condòmini che rappresentino almeno 1/6 del valore millesimale del condominio, ed entro dieci giorni l'amministratore è tenuto a convocarla. In assenza possono provvedere autonomamente seguendo le modalità indicate dall'art. 66 dacc. Tale richiesta, fatta in assemblea in occasione dello sviluppo del punto all'odg "varie ed eventuali", ha validità ufficiale, perchè indicato nel verbale di assemblea che è uno dei registri obbligatori prescritti dalla norma.

Se un condomino e i suoi delegati chiedono di mettere all' odg della prox assemblea un argomento irrilevante e vogliono che l'amministratore fissi a breve per parlarne: l'amministratore è tenuto a indire nel breve l'assemblea richiesta ?
Aggiungo a quanto già detto.

Se l'argomento richiesto è irrilevante e l'amministratore ritiene il caso non sia necessario convocare l'assemblea può rimandare la messa all'OdG alla prossima assemblea, ovvero quando ce ne sarà bisogno, oppure non tenerne addirittura conto se proprio l'argomento è irrilevante e non è di interesse, in tal caso, i proponenti, trascorsi 10 giorni senza ricevere la convocazione, potranno procedere loro stessi inviando una lettera RR, o fax, o Pec, oppure lettera consegnata a mano a tutti i proprietari invitandoli all’assemblea che si terrà in data “gg.mm.aa.” comunicando anche la 2° convocazione che si terrà almeno un giorno dopo e non oltre 10 gg dalla prima, specificando anche luoghi e ore e OdG (lo stesso richiesto), la comunicazione deve giungere almeno 5 gg prima della 1° riunione per discutere ed eventualmente deliberare solamente sui punti richiesti senza aggiungerne altri.

A richiederla devono essere almeno due condòmini che rappresentino almeno 1/6 del valore millesimale del condominio ........ se tizio chiede anche a nome dei deleganti il criterio dei 2 condomini è rispettato ?

 

Faccio ex per sapere come comprtarmi:

 

tizio alle varie ed ev avvia discussione sull'opportunità di ritinteggiare le porte interne di accesso ai piani condominiali..... non all'odg ...... il verbale permesso può essere :

 

A) i presenti dopo discussione chiedono all'mm di indire un ass con all'odg la ritinteggiatura ... e nel frattempo incaricano l'amm di assumere preventivi da sottoporre in ass ( quest'ultimo incarico a chiedere preventivi è corretto oppure no e deve essere rimandato all'ass da tenersi dopo aver deliberato di fare i lavori ? )

B) in nessun caso si può scrivere i presenti dopo discussione deliberano di fare i lavori e chiedono all'amm di assumere preventivi da sottoporre alla prox ass ( nel caso parto dal presupposto che ci sia la maggioranza in ass per deliberare il tipo di lavoro )

 

Grazie

A richiederla devono essere almeno due condòmini che rappresentino almeno 1/6 del valore millesimale del condominio ........ se tizio chiede anche a nome dei deleganti il criterio dei 2 condomini è rispettato ?

 

Faccio ex per sapere come comprtarmi:

 

tizio alle varie ed ev avvia discussione sull'opportunità di ritinteggiare le porte interne di accesso ai piani condominiali..... non all'odg ...... il verbale permesso può essere :

 

A) i presenti dopo discussione chiedono all'mm di indire un ass con all'odg la ritinteggiatura ... e nel frattempo incaricano l'amm di assumere preventivi da sottoporre in ass ( quest'ultimo incarico a chiedere preventivi è corretto oppure no e deve essere rimandato all'ass da tenersi dopo aver deliberato di fare i lavori ? )

B) in nessun caso si può scrivere i presenti dopo discussione deliberano di fare i lavori e chiedono all'amm di assumere preventivi da sottoporre alla prox ass ( nel caso parto dal presupposto che ci sia la maggioranza in ass per deliberare il tipo di lavoro )

 

Grazie

I deleganti non possono essere rappresentati perchè non potevano conoscere l'argomento, ovvero il delegato puo votare e decidere per il delegante per i soli punti all'OdG conosciuti dal delegante, per cui nelle varie ed eventuali non può votare ne proporre argomenti a nome del delegante

Acuta osservazione ....quindi il tizio che in queso caso chiede l'assemblea con le deleghe non ci fa nulla, devono assiterlo nella richiesta i presenti oppure la palla passa all'amm che valuta l'argomento.

 

Sulla corretto verbale qualcuno può darmi lumi......

 

Grazie ancora

Sulla corretto verbale qualcuno può darmi lumi......

Grazie ancora

Sul corretto verbale non mi esprimo, perchè il verbale va scritto in concertazione con i condomini presenti in assemblea e dettato dal Presidente al segretario, per cui va espresso caso per caso secondo le varie situazioni e non può essere preconfezionato.

giusto per capire se anche un'attività come quella di incaricare l'amm a chiedere preventivi prima di deliberare se fare i lavori è una procedura corretta e tollerabile in un vaire ed eventuali.

giusto per capire se anche un'attività come quella di incaricare l'amm a chiedere preventivi prima di deliberare se fare i lavori è una procedura corretta e tollerabile in un varie ed eventuali.
E' possibile richiedere durante le "varie ed eventuali" dei preventivi da discutere ed approvare nelle prossime assemblee quando saranno posto all'OdG

Le "varie ed eventuali" servono anche a questo.

Io ho un dubbio simile:

se un tizio in assemblea nelle "varie ed eventuali" fa richiesta per avere un segno sul piazzale riguardanti la proprietà di un altro condomino, con la conseguenza di dover incaricare un geom. che svolga questo lavoro ( chiedendo la partecipazione alle spese a tutto il condominio), l'amministratore è tenuto ad eseguire la richiesta oppure deve limitarsi a recuperare eventuali preventivi e a portarlo all'ordine del giorno nell'assemblea successiva?

Io ho un dubbio simile:

se un tizio in assemblea nelle "varie ed eventuali" fa richiesta per avere un segno sul piazzale riguardanti la proprietà di un altro condomino, con la conseguenza di dover incaricare un geom. che svolga questo lavoro ( chiedendo la partecipazione alle spese a tutto il condominio), l'amministratore è tenuto ad eseguire la richiesta oppure deve limitarsi a recuperare eventuali preventivi e a portarlo all'ordine del giorno nell'assemblea successiva?

Varie ed eventuali è un modo per chiedere " Vi sono proposte, idee o problemi da prendere in considerazione per il bene comune e magari portare a delibera in una prossima assemblea?"

 

Sì prende nota e si verbalizza, niente di più, alcuna delibera.

 

Nel caso sottoposto l'amministratore non deve eseguire nulla, al massimo può approfondire la faccenda ed informare i condòmini in una assemblea successiva, d'altronde scrivi di proprietà privata e di costi da definire.

I deleganti non possono essere rappresentati perchè non potevano conoscere l'argomento, ovvero il delegato puo votare e decidere per il delegante per i soli punti all'OdG conosciuti dal delegante, per cui nelle varie ed eventuali non può votare ne proporre argomenti a nome del delegante

 

Molto interessante quanto scrivi .... per caso trova riscontro in qualche norma codicistica ?

 

Proprio nel mio condominio un tizio usa le deleghe ricevute per proporre argomenti vari sostenendo che si fa portavoce di quanto gli hanno chiesto di dire i suoi deleganti, l'amministratore non fa una piega e si delibera su ogni sciocchezza.

Nell'ipotesi di assenza di espressa convocazione sul punto nell'ordine del giorno diramato ai condomini, deve ritenersi la ricorrenza del vizio di incompletezza della convocazione stessa, determinante invalidità della deliberazione conseguente, senza che il rilievo di tale invalidità possa essere precluso dal carattere totalitario della riunione, posto che, comunque, taluni dei condomini risultano rappresentati "per delega" da altri e, dunque, in ogni caso, il difetto di compiuta informazione acquista rilevanza rispetto alla posizione del condominio non personalmente presente e non in grado di impartire preventivamente al proprio rappresentante ragionevoli istruzioni su di un tema non "prevedibile " quale oggetto di discussione. (Tribunale Milano 8 febbraio 1999, n. 1320)

... Il delegato può votare solo sugli argomenti iscritti all’ordine del giorno, perché altrimenti uscirebbe uscirebbe dai limiti del mandato ricevuto. Se vota su un argomento estraneo, il suo assenso o dissenso può essere annullato dal condomino delegante, con un’espressione di volontà ...

https://www.diritto.it/assemblea-condominiale-deleghe-e-tipi-di-maggioranze/

Nell'ipotesi di assenza di espressa convocazione sul punto nell'ordine del giorno diramato ai condomini, deve ritenersi la ricorrenza del vizio di incompletezza della convocazione stessa, determinante invalidità della deliberazione conseguente, senza che il rilievo di tale invalidità possa essere precluso dal carattere totalitario della riunione, posto che, comunque, taluni dei condomini risultano rappresentati "per delega" da altri e, dunque, in ogni caso, il difetto di compiuta informazione acquista rilevanza rispetto alla posizione del condominio non personalmente presente e non in grado di impartire preventivamente al proprio rappresentante ragionevoli istruzioni su di un tema non "prevedibile " quale oggetto di discussione. (Tribunale Milano 8 febbraio 1999, n. 1320)

... Il delegato può votare solo sugli argomenti iscritti all’ordine del giorno, perché altrimenti uscirebbe uscirebbe dai limiti del mandato ricevuto. Se vota su un argomento estraneo, il suo assenso o dissenso può essere annullato dal condomino delegante, con un’espressione di volontà ...

https://www.diritto.it/assemblea-condominiale-deleghe-e-tipi-di-maggioranze/

Mi sembra di capire però che solo il delegante può impugnare la delibera dove il delegato ha "abusato del suo voto" per far passare un argomento da lui proposto.................. io non posso in assemblea oppormi a prescindere che lui lo utilizzi.

Mi sembra di capire però che solo il delegante può impugnare la delibera dove il delegato ha "abusato del suo voto" per far passare un argomento da lui proposto.................. io non posso in assemblea oppormi a prescindere che lui lo utilizzi.
Bhe diciamo anche che gli argomenti non all'OdG non possono essere deliberati fatto salvo non ci sia l'unanimità (1000/1000), per cui già il Presidente può dire ai presenti che l'argomento non si può deliberare, così la cosa finisce sul nascere.

 

E' nulla (oggi annullabile --> Cassazione civile Sentenza, Sez. SS.UU., 07/03/2005, n. 4806) la delibera relativa ad argomenti assunti sotto la voce «varie ed eventuali» dell'ordine del giorno indicato nell'avviso di convocazione.

Tale formula, infatti, stante la sua genericità ed insignifìcanza, non è idonea a conseguire l'obbiettivo della preventiva informazione dei condomini richiesta ex art. 1105 c.c. per la validità delle deliberazioni assunte dalla maggioranza. La formula « varie ed eventuali » che nella prassi si usa inserire come ultimo argomento dell' ordine del giorno, inoltre, è di regola riservato a mere «comunicazioni» che in assemblea intende fare l'amministratore o qualche condomino su argomenti di ordinaria amministrazione e non prelude ad alcuna deliberazione la quale, al massimo, può essere rinviata ad seduta, previa idonea informazione del suo oggetto. (Tribunale di Napoli, 11 luglio 2002, n. 11201)

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