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Angelo71

Tettoia posta sotto al mio balcone

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Salve, da un pò di tempo convivo con una tettoia posta sotto al mio balcone di casa e costruita dal proprietario del supermaercato di sotto. Vivo in un condominio di 20 appartamenti e al pian terreno sorge proprio questo supermercato che ha dal lato dove vivo io ha il suo deposito e il carico e scarico merci. Questa tettoia è stata costruita avendo ricevuto in assemblea condominiale larga maggioranza e alla quale assemblea non volli partecipare perchè davo per scontato l'esito, visto che la costruzione di questa tettoia non dà "fastidio" a nessun altro condomino se non proprio a me perchè è stata costruita proprio sotto la mia parte di abitazione e il cui uso è destinato a piccolo deposito.

La tettoia si appoggia da un lato sul muro del condominio e dall'altro su dei travetti in ferro: la parte che si appoggia al muro del condomio è ubicata proprio sotto al mio balcone e in parte a quello della mia vicina ed ha una lunghezza di circa 7 metri in larghezza e di circa 4 metri in lunghezza. Con l'andare del tempo la tettoia si è man mano sempre riempita di oggeti caduti dai piani superiori e soggetta alle intemperie è diventata piena di sporcizia verde tipo muschio e tutto questo proprio davanti al mio balcone, quindi vi lascio immagginare lo spettacolo indecoroso cui assisto. Spinto proprio da questo fatto ho chiesto al proprietario una sua pronta pulizia, ma dopo diverse lettere di sollecito pervenute anche dall'aministratore non ho ottenuto quanto richiesto.

Quindi ho iniziato a cercare su internet se c'era qualcuno che ha avuto il mio stesso problema e come l'ha risolto ed invece mi trovo a scoprire in primis il vostro portale e da questo inizio a fare delle ricerche con le quali scopro che in realtà esiste una norma del codice civile che regola le distanze ad appiombo (Art.907 codice civile - Distanza delle costruzioni dalle vedute) e quindi mi pare a questo punto chiaro che la suddetta tettoia non possa esistere sotto il mio balcone ma dovrebbe rispettare una certa distanza da esso e dalle finestre che ho accanto. Purtroppo non trovo niente nel regolamento edilizio del mio comune ma domani mattina mi recherò all'ufficio tecnico per discutere della cosa.

Allego due foto che riportano la visione della tettoia dal mio balcone e rimando a voi un giudizio su questa situazione, ringraziando anticipatamente quanti risponderanno.

 

DSC_0008.jpg

DSC_0003.jpg

1- Il richiamato Art.907 del codice civile non è compatibile per il caso di specie, in quanto attiene ad altre problematiche.

 

Considerata la situazione:

- Potresti rivalerti sulla tettoia / proprietario della stessa per averti sottratto una vista in appiombo sino al livello strada dell'edificio.

A supporto di ciò esiste sentenza allo scopo.

""Il proprietario del singolo piano di un edificio condominiale ha diritto di esercitare dalle proprie aperture la veduta in appiombo fino alla base dell'edificio e di opporsi, conseguentemente, ad ogni costruzione degli altri condomini che direttamente o indirettamente pregiudichi l'esercizio di tale suo diritto, senza che possa rilevare la lieve entità del pregiudizio arrecato (Cassazione Civile, Sez. II Sent. 16.01.2013, n. 955)""

da --link_rimosso--

 

- Potresti rivalerti per il "danneggiamento" del decoro architettonico che la stessa tettoia produce per l'edificio condominiale.

In questo caso devi tener presente che il giudizio sul decoro è molto discrezionale da parte del giudice chiamato in causa a giudicare.

 

Il tuo asso nella manica è la veduta in appiombo!

Ma poi, è tutto regolare? Permessi comunali etc?

 

Per la vista in appiombo mi sa che ti devi rivolgere ad un legale non credo che il Comune sia interessato alla cosa.

E' vero quando dici che il Comune non è interessato alla veduta. Stamattina sono andato a parlare con un dirigente dell'ufficio tecnico del mio Comune e dopo avergli esposto il mio caso mi ha fatto capire che il discorso della veduta sia una cosa che non trova regole all'interno del Piano di Governo del Territorio e quindi piuttosto mi ha consigliato di presentare domanda per la visione degli atti posti a certificare l'agibilità della tettoia. Adesso aspetto una risposta da parte dell'ufficio tecnico.

Adesso aspetto una risposta da parte dell'ufficio tecnico.

Nel caso vedi se non impiegano troppo. Perchè potrebbero allungarsi i tempi a dismisura.

 

Con un legale potresti essere un po' più veloce, sempre che non sia un perditempo (e ce ne sono).

Per far rivalere il mio diritto di veduta in appiombo mi sa che devo rivolgermi ad un legale perchè in Comune non mi è sembrato che ne sappiano tanto.

La sentenza che citavo, in merito alla vista in appiombo, e che è nota al forum, è il frutto di una rivalsa ti tipo legale ne consegue che è giurisprudenza.

Tale diritto non trova applicazione in ambito urbanistico......in parole povere non applicabile ai consensi di tipo comunali.

 

Poi è lapalissiano che per far valere tale diritto, trattandosi come dicevo di una sentenza, ci si deve rivolgere ad un legale .......ma per contestare la legittimità della tettoia in merito alla lesione del diritto di appiombo, citato.

Aggiorno la mia situazione raccontando i passi fatti: per primo mi sono recato in Comune dove ho fatto richiesta per la visione della documentazione relativa alla costruzione della tettoia e qui tutto a posto, la tettoia risulta regolarmente. Poi sono andato da un legale al quale ho sottoposto la mia situazione: per il discorso della vista in appiombo ho certamente ragione, però è nato il dubbio sul fatto che all'assemblea condominiale nella quale si era votato per il permesso a costruire la tettoia (e naturalmente anche altre questioni) io non ero andato ed avevo delegato un altro condomino. Quindi dal verbale dell'assemblea risulta che all'unanimità la maggioranza approvò la costruzione e questo fatto a posto in dubbio la mia posizione perchè non sono stato contrario. Quindi ora attendo notizie da parte del legale il quale stà verificando se questo fatto possa incidere in negativo con la mia richiesta.

Qualcuno di voi è a conoscenza di qualche giudizio/sentenza o norma che anteponga il giudizio espresso in assemblea alle normali norme giuridiche?

Grazie.

Ciao, posso sbagliare ma credo che in qualsiasi momento basta anche la richiesta di uno solo dei condomini che hanno acconsentito, affinchè si possa chiedere l'abbattimento del manufatto. Dovresti conoscere a che titolo, oneroso o gratuito, è stata data la concessione e per quale durata. Non parliamo poi se dovesse subentrare un nuovo condomino dissenziente. Io giro spesso per questo forum e mi sembra di aver già visto una sentenza in merito. Il problema è che ci si deve rivolgere sempre ad un legale. L'Amministratore, per non farsi nemici, non prenderà mai iniziative del genere. Se mi capita ti farò sapere. Buon lavoro.

L'osservazione

Dovresti conoscere a che titolo, oneroso o gratuito, è stata data la concessione e per quale durata.

non è pertinente per il caso....... i titoli edilizi sono sempre permanenti, salvo che non si limitano diritti dei terzi, e non sono a scadenza.

Un titolo edilizio è un diritto dell'avente causa e questo diritto non è temporale in funzione che si tratti di "oneroso o gratuito".

 

esistono casi di concessioini conferite (o permessi) su suoli esempio pubblici ......allora si che si potrà parlare di concessioni edilizie > concesse per un dato tempo a permanenza sul suolo pubblico ecc..

Il problema è che ci si deve rivolgere sempre ad un legale. L'Amministratore, per non farsi nemici, non prenderà mai iniziative del genere.

hai me è cosi

Quindi secondo voi il fatto che in assemblea fu dato approvazione alla costruzione della tettoia e io non mi opposi non fa niente e posso ricorrere contro per l'abbattimento della stessa?

Scusate se vi chiedo ancora aiuto ma vorrei capire se il mio voto contrario non espresso in assemblea possa andare a mio sfavore in caso di giudizio nella controversia per la costruzione della tettoia.

Grazie come sempre a tutti.

Scusate se vi chiedo ancora aiuto ma vorrei capire se il mio voto contrario non espresso in assemblea possa andare a mio sfavore in caso di giudizio nella controversia per la costruzione della tettoia.

Grazie come sempre a tutti.

Non si capisce bene cosa è accaduto in assemblea.

Prima dici che non ci sei andato (ASSENTE) per non dare il tuo consenso.

Poi dici che hai delegato (PRESENTE).

Se hai delegato equivale ad essere stato presente.

Se il tuo delegato ha votato a favore è come se tu avessi dato il consenso e quindi la tettoia è stata costruita con il tuo consenso.

Nel verbale il tuo voto risulta favorevole o contrario?

Hai detto che c'è stato il voto favorevole all'unanimità dei presenti (quindi anche del tuo delegato).

Ecco perchè anche il tuo avvocato ha dei dubbi e sta verificando.

Se ha dei dubbi l'avvocato che ha tutte le carte in mano, non credo che potrai avere risposte più soddisfacenti da questo forum.

Non si capisce bene cosa è accaduto in assemblea.

Prima dici che non ci sei andato (ASSENTE) per non dare il tuo consenso.

Poi dici che hai delegato (PRESENTE).

Se hai delegato equivale ad essere stato presente.

Se il tuo delegato ha votato a favore è come se tu avessi dato il consenso e quindi la tettoia è stata costruita con il tuo consenso.

Nel verbale il tuo voto risulta favorevole o contrario?

Hai detto che c'è stato il voto favorevole all'unanimità dei presenti (quindi anche del tuo delegato).

Ecco perchè anche il tuo avvocato ha dei dubbi e sta verificando.

Se ha dei dubbi l'avvocato che ha tutte le carte in mano, non credo che potrai avere risposte più soddisfacenti da questo forum.

Effettivamente non sono andato all'assemblea e ho delegato un'altro condomino il quale come dici tu ha votato parere favorevole. Ma primo non sapevo che a quell'assemblea si sarebbe votato per la costruzione della tettoia e secondo quando sono venuto a conoscenza della votazione favorevole avevo chiesto all'amministratore se potevo oppormi ma lui mi ha detto che i miei millesemi di propietà non sarebbero bastati a farli valere per oppormi ed inoltre non conoscevo la regola del diritto civile riguardo la veduta in appiombo, l'ho scoperta solo qualche settimana fà. La mia domanda nasce dal fatto che mi pare di avere letto qualcosa al riguardo della votazione contraria anche di un singolo condomino in assemblea come strumento per l'abbattimento della tettoia.

... La mia domanda nasce dal fatto che mi pare di avere letto qualcosa al riguardo della votazione contraria anche di un singolo condomino in assemblea come strumento per l'abbattimento della tettoia.

Infatti il diritto a non rinunciare alla veduta in appiombo poteva essere espresso anche da un singolo condòmino votando CONTRO la delibera.

Tu, attraverso il tuo delegato, hai votato a FAVORE e quindi hai concesso il permesso.

Il tuo errore è stato delegare il condòmino che poi ha votato senza fare i tuoi interessi.

Ammesso che l'argomento non fosse stato all'ordine del giorno, il tuo delegato avrebbe dovuto votare almeno ASTENUTO per darti la possibilità di impugnare.

 

Ma ho il sospetto che tu sapessi già di cosa si doveva discutere ed hai preferito nascondere la testa piuttosto che prendere di petto il problema perchè nel primo post hai scritto:

 

"Questa tettoia è stata costruita avendo ricevuto in assemblea condominiale larga maggioranza e alla quale assemblea non volli partecipare perchè davo per scontato l'esito, visto che la costruzione di questa tettoia non dà "fastidio" a nessun altro condomino se non proprio a me perchè è stata costruita proprio sotto la mia parte di abitazione e il cui uso è destinato a piccolo deposito."

 

Se sapevi già che nessuno condòmino si sarebbe opposto o non dovevi delegare oppure dovevi andare in assemblea ed esprimere il tuo DISSENSO facendo valere le tue ragioni.

Quindi a questo punto non posso oppormi e far valere il mio diritto di veduta in appiombo mi pare di aver capito, giusto? E se dovessi vendere l'appartamento il nuovo proprietario può far valere tale diritto?

Quindi a questo punto non posso oppormi e far valere il mio diritto di veduta in appiombo mi pare di aver capito, giusto? E se dovessi vendere l'appartamento il nuovo proprietario può far valere tale diritto?

L'art. 907 del codice civile dice che:

 

Quando si è acquistato il diritto di avere vedute dirette verso il fondo vicino, il proprietario di questo non può fabbricare a distanza minore di tre metri, misurata a norma dell'articolo 905.

pertanto a mio avviso chi acquista dopo acquista nello stato in cui so trova e non può pretendere diritti non acquisiti.

L'art. 907 del codice civile dice che:

 

Quando si è acquistato il diritto di avere vedute dirette verso il fondo vicino, il proprietario di questo non può fabbricare a distanza minore di tre metri, misurata a norma dell'articolo 905.

pertanto a mio avviso chi acquista dopo acquista nello stato in cui so trova e non può pretendere diritti non acquisiti.

Ti ringrazio per le tue informazioni e la tua gentilezza nello spiegarmi chiaramente la situazione. Volevo solo chiedere a questo punto se c'è qualcos'altro a cui appellarmi per fargli togliere quella tettoia o per costringerlo alla sua pulizia che tra l'altro non ha mai fatto.

Ti ringrazio per le tue informazioni e la tua gentilezza nello spiegarmi chiaramente la situazione. Volevo solo chiedere a questo punto se c'è qualcos'altro a cui appellarmi per fargli togliere quella tettoia o per costringerlo alla sua pulizia che tra l'altro non ha mai fatto.

Nel post n. 9 hai scritto:

 

...dal verbale dell'assemblea risulta che all'unanimità la maggioranza approvò la costruzione e questo fatto a posto in dubbio la mia posizione perchè non sono stato contrario. Quindi ora attendo notizie da parte del legale il quale sta verificando se questo fatto possa incidere in negativo con la mia richiesta...

 

poichè tra quella maggioranza che approvò c'è anche il tuo voto favorevole (per delega)... a mio avviso non ti resta che attendere le verifiche del tuo legale per poi valutare il da farsi.

Quando si fornisce una delega, si può anche esplicitamente scrivere nella stessa, cosa il delegato deve votare per ogni singolo ordine del giorno. Tutti si dimenticano di farlo, ed il delegato è come se avesse carta bianca invece di svolgere la mera funzione di portavoce per il quale è chiamato.

 

Inoltre come è possibile che si sia votato per qualcosa che non sapevi ? Le cose sono due, o c'era all'odg, e lo sapevi, oppure non c'era e quindi la delibera è NULLA.

 

Per quanto attiene la questione di merito, mi sfugge una cosa. Leggo che tutti i permessi sono in regola, ma non c'è permesso che tenga riguardo "la parte che si appoggia al muro del condomio è ubicata proprio sotto al mio balcone".

 

Non è possibile appoggiarsi al muro condominiale. Ho un caso identico nel mio condominio. La tettoia è stata fatta smontare e ricostruire poggiandosi interamente sul suolo di pertinenza della proprietà senza essere fissata al muro.

Non è possibile appoggiarsi al muro condominiale. Ho un caso identico nel mio condominio. La tettoia è stata fatta smontare e ricostruire poggiandosi interamente sul suolo di pertinenza della proprietà senza essere fissata al muro.

Il muro condominiale è parte comune e chi appoggia una tettoia al muro della facciata, ed in corrispondenza della sua unità immobiliare, esercita i suoi diritti enunciati dall'art. 1102 del codoce civile.

 

Art. 1102.

Uso della cosa comune.

Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa.

Il partecipante non può estendere il suo diritto sulla cosa comune in danno degli altri partecipanti, se non compie atti idonei a mutare il titolo del suo possesso.

Il muro condominiale è parte comune e chi appoggia una tettoia al muro della facciata, ed in corrispondenza della sua unità immobiliare, esercita i suoi diritti enunciati dall'art. 1102 del codoce civile.

 

Art. 1102.

Uso della cosa comune.

Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa.

Il partecipante non può estendere il suo diritto sulla cosa comune in danno degli altri partecipanti, se non compie atti idonei a mutare il titolo del suo possesso.

Non sono per nulla d'accordo. Questa è un interpretazione.

Al muro perimetrale non si possono agganciare strutture FISSE senza autorizzazione dell'assemblea. Non è un "servirsi della cosa comune".

Con questa interpretazione allora, i negozi potrebbero tappezzare i muri di insegne...tanto si stanno solo servendo di una cosa comune no ? In fondo mica fanno un danno....

No non si tratta di interpretazione/i ma di dati di fatto.

Se qualcuno per quieto vivere decide di non poggiare la tettoia alla facciata.....questo non fa testo in termini oggettivi.

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