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gianfrancotrinchillo

Risarcimento danni morali

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Vicenda:

il condomino A a seguito di screzi nel condominio, non provvede piu al pagamento delle quote condominiali per un ammontare presunto di circa 14000 totali.

il condominio, non passando per la mediazione, incarica l'amministratore ad affrontare la lite giudiziaria per il recupero delle somme.

non avviene il recupero delle somme e l'appartamento va all'asta, a seguito di pignoramento; preciso che il pignoramento è stato fatto su un proprietario diverso dal debitore (il debitore è la mamma, l'appartamento è intestato alla figlia).

l'asta va deserta.

solo adesso l'amministratore ha consegnato al debitore l'ammontare effettivo del debito che risulta essere nettamente inferiore (circa 8000€) poi si è scoperto che il debito iniziale non superava neanche i 4000€.

quesito:

1 di fronte a questo importo l'amministratore può raggiungere un accordo transattivo senza richiedere l'autorizzazione in assemblea?

2 il condomino A può intraprendere un'azione risarcitoria nei confronti del condominio, o dell'amministratore, per danni non patrimoniali?

3 l'amministratore può essere revocato per malagestio ed inescusabile superficialità avendo negli anni, mai fornito al debitore alcun dettaglio?

Modificato da gianfrancotrinchillo
errata digitalizzazione

Un'esecuzione forzata avviene sulla base di un titolo esecutivo che, presumo, nel caso di specie sia stato un decreto ingiuntivo. Per questa procedura non c'è alcun obbligo di mediazione, anzi ne è prevista l'espressa esclusione.

 

Se il debito era in misura inferiore a quanto eventualmente riportato in sede di ricorso per ingiunzione, era onere del debitore provare tale circostanza (ad esempio perché aveva già provveduto a pagare - seppure parzialmente - quanto dovuto), introducendo un'opposizione a decreto ingiuntivo.

 

Quindi, se l'effettiva consistenza del credito è stata verificata proprio in esito al procedimento di opposizione mi viene da dire che:

 

1. l'amministratore può solo accettare l'intero pagamento, ogni proposta transattiva che comporti reciproche concessioni, deve essere approvato dall'assemblea (o prima o dopo, meglio - molto meglio - prima).

2. non mi pare ci siano i presupposti per un risarcimento dal momento che in primo luogo non vi è stato di fatto alcun danno posto che la morosità era comunque sussistente, sebbene in misura minore. I danni "morali" non vengono in rilievo in questi casi;

3. dipende... possibile che il debitore  abbia avuto pari inescusabile superficialità nel non sapere neppure che cosa aveva pagato e cosa no?

 

quello che mi lascia perplesso, piuttosto, è il fatto che il debito fosse della madre e il pignoramento è intervenuto su di un bene della figlia. Questo proprio non lo comprendo e, con tutta onestà, mi pare più un errore dell'avvocato che dell'amministratore...

gianfrancotrinchillo dice:

Vicenda:

il condomino A a seguito di screzi nel condominio, non provvede piu al pagamento delle quote condominiali per un ammontare presunto di circa 14000 totali.

il condominio, non passando per la mediazione, incarica l'amministratore ad affrontare la lite giudiziaria per il recupero delle somme.

non avviene il recupero delle somme e l'appartamento va all'asta, a seguito di pignoramento; preciso che il pignoramento è stato fatto su un proprietario diverso dal debitore (il debitore è la mamma, l'appartamento è intestato alla figlia).

l'asta va deserta.

solo adesso l'amministratore ha consegnato al debitore l'ammontare effettivo del debito che risulta essere nettamente inferiore (circa 8000€) poi si è scoperto che il debito iniziale non superava neanche i 4000€.

quesito:

1 di fronte a questo importo l'amministratore può raggiungere un accordo transattivo senza richiedere l'autorizzazione in assemblea?

2 il condomino A può intraprendere un'azione risarcitoria nei confronti del condominio, o dell'amministratore, per danni non patrimoniali?

3 l'amministratore può essere revocato per malagestio ed inescusabile superficialità avendo negli anni, mai fornito al debitore alcun dettaglio?

1. Deve essere discussa e approvata dall'assemblea.

2. Le azioni giudiziarie sono state convalidate da un giudice, ergo non ci sono i presupposti.

3. Hai scritto tu che ha provveduto a fare (fra l'altro previsto dal codice civile) quando deliberato dall'assemblea. Anche in questo caso non ci sono i presupposti.

 

Fra l'altro permettimi di notare che da un lato si cerca la transazione e dall'altro di aggredire la parte avversa, immagino per spingerla ad una offerta migliore in sede di transazione. Attenzione con questo modo di fare perché il rischio è che i rapporti si incrinino definitivamente e salti ogni ipotesi di transazione e non ci scappi anche qualche altro strascico giudiziario. Comunque non dimenticare che prima di arrivare alla vendita all'asta ci sono diversi passaggi con decisioni giudiziarie favorevoli alla controparte.

gianfrancotrinchillo dice:

Vicenda:

il condomino A a seguito di screzi nel condominio, non provvede piu al pagamento delle quote condominiali per un ammontare presunto di circa 14000 totali.

il condominio, non passando per la mediazione, incarica l'amministratore ad affrontare la lite giudiziaria per il recupero delle somme.

non avviene il recupero delle somme e l'appartamento va all'asta, a seguito di pignoramento; preciso che il pignoramento è stato fatto su un proprietario diverso dal debitore (il debitore è la mamma, l'appartamento è intestato alla figlia).

l'asta va deserta.

solo adesso l'amministratore ha consegnato al debitore l'ammontare effettivo del debito che risulta essere nettamente inferiore (circa 8000€) poi si è scoperto che il debito iniziale non superava neanche i 4000€.

quesito:

1 di fronte a questo importo l'amministratore può raggiungere un accordo transattivo senza richiedere l'autorizzazione in assemblea?

2 il condomino A può intraprendere un'azione risarcitoria nei confronti del condominio, o dell'amministratore, per danni non patrimoniali?

3 l'amministratore può essere revocato per malagestio ed inescusabile superficialità avendo negli anni, mai fornito al debitore alcun dettaglio?

salve

io sono in una situazione molto simile

mi hanno creato debbito - miei pagamenti ordinari sono regolari - come un debbito privato , non hanno voluto mai rispondere che debbito e hanno fatto d.i insieme con atto di precetto subito esecutivo hanno bloccato conto in banca e hanno preteso 8 mila euro pagarli subito senza domande, hanno corrotto 2 miei avv 

lo so difficile credere ma a milano e una truffa molto comune

io fatto cosi - pagato con riserva e adesso voglio vedere documenti sono in tibunale e spero al ctu, spero che altro mio avv nn mi abbandona

dopo di che vado in penale 

 

in nostro condominio non sono unica vittima di queste truffe

in piu attacano gente povera e non vogliono che pagano ma fanno piani di rientro 

10% di condomini paga questi piani di rientro da anni senza conoscere proprio debbito

 

capita spesso che mandano al asta - molto piu faccile che pensate specialmente se ce gia cliente - speso qualche condomino - disposto a comprare 

se trovano mutuo oltre 100 000 allora danno possibilita di piano di rientro altrimenti vendono casa

 

purtroppo legge permette a questo

horror

 

se questo sito vuole davero aiutare a condomini magari potrebbe pubblilcare queste situazioni-e possibile rubare casa a gente povera ! 

 

 

Oimmena dice:

Un'esecuzione forzata avviene sulla base di un titolo esecutivo che, presumo, nel caso di specie sia stato un decreto ingiuntivo. Per questa procedura non c'è alcun obbligo di mediazione, anzi ne è prevista l'espressa esclusione.

 

Se il debito era in misura inferiore a quanto eventualmente riportato in sede di ricorso per ingiunzione, era onere del debitore provare tale circostanza (ad esempio perché aveva già provveduto a pagare - seppure parzialmente - quanto dovuto), introducendo un'opposizione a decreto ingiuntivo.

 

Quindi, se l'effettiva consistenza del credito è stata verificata proprio in esito al procedimento di opposizione mi viene da dire che:

 

1. l'amministratore può solo accettare l'intero pagamento, ogni proposta transattiva che comporti reciproche concessioni, deve essere approvato dall'assemblea (o prima o dopo, meglio - molto meglio - prima).

2. non mi pare ci siano i presupposti per un risarcimento dal momento che in primo luogo non vi è stato di fatto alcun danno posto che la morosità era comunque sussistente, sebbene in misura minore. I danni "morali" non vengono in rilievo in questi casi;

3. dipende... possibile che il debitore  abbia avuto pari inescusabile superficialità nel non sapere neppure che cosa aveva pagato e cosa no?

 

quello che mi lascia perplesso, piuttosto, è il fatto che il debito fosse della madre e il pignoramento è intervenuto su di un bene della figlia. Questo proprio non lo comprendo e, con tutta onestà, mi pare più un errore dell'avvocato che dell'amministratore...

Concorsdo su tutto

 

Sulla differenza tra debito e soggetto pignorato, nutro dei dubbi, secondo me è stato male espresso. 

Ossia il nostro utente scrive che il debito era della mamma (perchè magari è colei che vive nell'appartamento)  ma l'appartamento della figlia.

Si parla di spese condominiali, ergo il debito è del proprietario dell'appartamento ossia la figlia.

Per cui è corretto che il decreto sia stato fatto alla figlia proprietaria e che l'esecuzione sia stata fatta a costei.

 

 

Modificato da SisterOfNight
SisterOfNight dice:

Concorsdo su tutto

 

Sulla differenza tra debito e soggetto pignorato, nutro dei dubbi, secondo me è stato male espresso. 

Ossia il nostro utente scrive che il debito era della mamma (perchè magari è colei che vive nell'appartamento)  ma l'appartamento della figlia.

Si parla di spese condominiali, ergo il debito è del proprietario dell'appartamento ossia la figlia.

Per cui è corretto che il decreto sia stato fatto alla figlia proprietaria e che l'esecuzione sia stata fatta a costei.

 

 

In effetti è cosi in quanto la mamma risulta usufruttuaria dell'immobile, la figlia solo della nuda proprietà. quindi è da ritenere la procedura assolutamente regolare. avevo io informazioni frammentate

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