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Giacomo2

Pino Piantato nel Giardino Condominiale da un ex Condomino

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Salve a tutto lo staff ed agli amici che seguono le discussioni.

Il mio quesito sarà molto breve, vivo in un condominio di 12 persone siamo in pratica 2 edifici composti rispettivamente da 6 condomini ( 2 condomini per piano, con le abitazione disposte in ogni stabile una fronte l'altra).

Diverso tempo dà, ancora prima che io ed il mio dirimpettaio vicino, venissimo ad abitare in questo condominio, l'ex proprietario dell'appartamento situato di fronte al mio, piantò un piccolo Pino nel Giardino Condominiale proprio nella parte di giardino vicino alla mia abitazione e vicino al mio garage, ora il problema è il seguente, questo signore ha venduto l'abitazione ad un'altra famiglia (ovvero i miei attuali dirimpettai) e solo successivamente a questa vendita ho preso casa anch'io in questo condominio qualche annetto dopo.

Nel frattempo il Pino è cresciuto ed adesso sarà intorno ad i 10 metri ( io lo trovato già cosi) ed i vicini attaccati al nostro condominio, lamentano rivolgendosi guarda caso proprio con lo scrivente data la vicinanza della mia abitazione con la loro proprietà della pericolosità di quest'albero, delle radici che emergono nel Giardino della loro abitazione e dei rami che alla grande, si propagano nel " loro territorio".

Ora vi chiedo: 

Nella fatalità che quest'albero cadesse o comunque farebbe dei danni con i rami o le radici.....  chi ne risponderebbe?

1. Noi condomini? 

2. Anche chi ha trovato l'albero come eredità ovvero già piantato?

3. O ne risponderebbe chi lo ha piantato di proprio pugno (è tra l'altro senza chiedere a nessuno) ma che ormai da 13 anni non vive più nel condominio?

Modificato da Giacomo2
Giacomo2 dice:

Nella fatalità che quest'albero cadesse o comunque farebbe dei danni con i rami o le radici.....  chi ne risponderebbe?

1. Noi condomini?  

In questo caso specifico ritengo che si sia operato un acquisto per accessione dell'albero tra i beni condominiali. Pertanto la responsabilità dello stesso ora grava su tutti i condòmini.

Giacomo2 dice:

Nella fatalità che quest'albero cadesse o comunque farebbe dei danni con i rami o le radici.....  chi ne risponderebbe?

Ne risponde l'intero Condominio, ovvero chi sarà condòmino al momento della constatazione del danno.

 

Presumo anche che questo pino abbia più di 13 anni.

Durnte tutto questo tempo è stato oggetto di manutenzione periodica ? Perchè sarebbe molto semplicistico e comodo attendere un tot di anni senza nulla fare (e spendere) per poi all'improvviso cominciare a lagnarsi di pericolosità e pericolo. Sembra quasi che qualcuno auspichi il suo abbattimento. 

Grazie delle risposte, Aime è proprio come intuivo.....

Comunque in questi anni non lo visto mai manutenzionare, forse al massimo è stato tagliato qualche ramo.

Modificato da Giacomo2

Allora le "manine corte" del tuo condominio è bene che sappiano che per far fuori un albero di alto fusto serve spendere quattrini.

Bisogna attenersi al regolamento verde del proprio comune di appartenenza, seguire l'iter procedurale per le autorizzazioni da ottenersi e quasi sempre tale iter per i casi di abbattimento richiede anche la perizia di un agronomo che deve attestare e giustificare la richiesta avanzata.

Visto che i quattrini comunque saranno da spendere, forse è preferibile spenderli per programmare una manutenzione annuale del pino che già c'è, piuttosto che il suo abbattimento.

Tanto, abbattendolo non si risolve il problema perchè sarete costretti a sostituirlo con un altro albero, quindi... tanto vale tenervi quello che già avete.

La manutenzione periodica di pini e abeti non esiste. Più vengono lasciati stare e più in salute e robusti crescono. Al contrario "potarli" è il modo migliore per accorciargli la vita, sbilanciarli e renderli pericolosi perché rimpiazzano il verde perso aumentando a dismisura la lunghezza dei rami superstiti, e più è lungo il ramo più e lunga la leva, ed ecco che al primo fenomeno eccezionale il ramo si spezza e viene giù facendo danni, lasciando l'albero ancora più sbilanciato.

Se volete chiamare qualcuno, che sia un agronomo come ha detto albano59, non una ditta qualunque di quelle che fanno scempio degli alberi nelle città e che oltre ad avere interesse a crearsi il lavoro, sarà anche  interessata a fregarsi il legno.

 

Chiusa la parentesi botanica, chiedete gentilmente alla vicina di condividere con voi la relazione o il parere tecnico sulla quale basa i suoi timori.

Io sono alle prese con un "Ing." che non distingue un abete da un pino ma che ha sentenziato la pericolosità di un abete di 13mt perché mesi fa in Trentino, a centinaia di km di distanza, è successo quello che è  successo. 

 

Maxi dice:

La manutenzione periodica di pini e abeti non esiste. Più vengono lasciati stare e più in salute e robusti crescono. Al contrario "potarli" è il modo migliore per accorciargli la vita, sbilanciarli e renderli pericolosi perché rimpiazzano il verde perso aumentando a dismisura la lunghezza dei rami superstiti, e più è lungo il ramo più e lunga la leva, ed ecco che al primo fenomeno eccezionale il ramo si spezza e viene giù facendo danni, lasciando l'albero ancora più sbilanciato.

Se volete chiamare qualcuno, che sia un agronomo come ha detto albano59, non una ditta qualunque di quelle che fanno scempio degli alberi nelle città e che oltre ad avere interesse a crearsi il lavoro, sarà anche  interessata a fregarsi il legno.

 

Chiusa la parentesi botanica, chiedete gentilmente alla vicina di condividere con voi la relazione o il parere tecnico sulla quale basa i suoi timori.

Io sono alle prese con un "Ing." che non distingue un abete da un pino ma che ha sentenziato la pericolosità di un abete di 13mt perché mesi fa in Trentino, a centinaia di km di distanza, è successo quello che è  successo. 

 

Condivido quello che dice Maxi, l'albero è stabile ed ha i rami con una forma armoniosa, il problema che è diventato troppo grosso e quindi da fastidio con le radici i lunghi rami ed avvolte imbratta le auto con la resina.

Per me può stare dove è, per adesso nessuno hai mai fatto pervenire proteste in modo formale.

Ma siccome oralmente qualche vicino ha sollevato dei dubbi, ho voluto inquadrare la questione a livello giuridico.

Comunque colui che lo pianto lo ha fatto senza rispettare i 3 metri dalla recinzione del vicinato, questo si vede ad occhio.............

Giacomo2 dice:

Comunque colui che lo pianto lo ha fatto senza rispettare i 3 metri dalla recinzione del vicinato, questo si vede ad occhio.............

Se sono passati 20 anni dalla piantumazione avete acquisito per usucapione il diritto a tenere l'albero a distanza dal confine inferiore a quella di legge

Modificato da Maxi
Maxi dice:

chiedete gentilmente alla vicina di condividere con voi la relazione o il parere tecnico sulla quale basa i suoi timori.

Questa sarebbe una ottima mossa per comprendere se sussistanosolo opinioni personali o qualcosa di sostanzioso.

 

 

Maxi dice:

o sono alle prese con un "Ing." che non distingue un abete da un pino ma che ha sentenziato la pericolosità di un abete di 13mt

In questi giorni una frangia minoritaria di condòmini ha presentato ben tre perizie diverse per richiedere l'abbattimento di un cedro del Libano "perchè è creciuto troppo ed è diventato pericoloso e pericolante".  Quest'albero - come altri cinque - ha più di 40 anni, è sanissimo e stabile... E' che lo vogliono far fuori per avere più luce negli appartamenti dopo che per una vita non gli hanno fatto nessun intervento. 

 

Giacomo2 dice:

Condivido quello che dice Maxi, l'albero è stabile ed ha i rami con una forma armoniosa, il problema che è diventato troppo grosso e quindi da fastidio con le radici i lunghi rami ed avvolte imbratta le auto con la resina.

Se è sano non è abbattibile. Si potrà ridimensionare forse, si può prevedere l'installazione di una tettoia prootettiva a favore delle auto oppure se c'è disponibilità di spazio individuare una miglior location per uno o più stalli auto.

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