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mr.alledor

Piante molto pericolose su parti comuni

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Buon giorno, vi espongo brevemente la mia situazione ed i miei dubbi in merito.

 

Il condominio in cui abito ha un grande giardino condominiale. Percorrendo il vialetto di cemento che spezza l'area verde si giunge ad un ultimo tratto che porta all'ingresso della palazzina.

 

Una malaugurata domenica estiva del 2013, tornando a casa, su ambo i lati di questo ultimo tratto, noto la "comparsa" di una piantumazione di Agavi con foglie anche di 50 cm di lunghezza.

 

 

Vista la foto, a meno che non siate dei folli, ci mandereste in giardino il figlio di 3 anni?

Tenete presente, se non le conoscete, che le punte delle foglie (non a caso dette "lance") sono dure come il ferro!

 

Ho lamentato il fatto verbalmente in assemblea. Oltre a non essere stato interpellato, a mio avviso, c'è un grave problema di sicurezza, soprattutto perchè nel complesso ci sono almeno 7-8 bambini di età inferiore ai 4 anni che sono "ad altezza occhi".

 

Il risultato è che, passato un anno, le piante ci sono ancora e nessuno si è preoccupato del problema.

Il fatto è che mio figlio, prossimo al compimento dei tre anni, non è più "gestibile" come un anno fa... corre, gioca, tira la palla (una si è bucata solo avvicinandosi a ste piante!). Il risultato è che non è più possibile scendere in giardino a giocare perchè lo ritengo un rischio.

 

Alla luce di tutto ciò, vengo al dunque, ho deciso di informare per iscritto l'amministratore invitandolo a porre rimedio alla situazione. Vi chiedo, nel caso qualcuno si facesse male, di chi è la responsabilità? Di chi le ha piantate? Dell'amministratore? Di nessuno?

 

Nella raccomandata, posso "minacciare" (termine un po' pesante ma lasciatemelo passare) l'amministratore del passaggio di responsabilità in quanto ufficialmente informato?

 

Grazie, attendo impaziente e fiducioso un vostro consiglio.

cc art. 1130. Attribuzioni dell'amministratore

L'amministratore, oltre a quanto previsto dall'articolo 1129 e dalle vigenti disposizioni di legge, deve:

2) disciplinare l'uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi nell'interesse comune, in modo che

ne sia assicurato il miglior godimento a ciascuno dei condomini;

Se avvisi l'amministratore potrebbe portare il problema in assemblea oppure più semplicemente apporre dei cartelli sul bordo del vialetto con la scritta "vietato calpestare le aiuole"

Hai ragione, non ci avevo pensato, non vorrei che propendesse sul serio per il cartello!

 

A quel punto potrei sentirmi automaticamente libero di piantare un baobab oppure metterci una piscina, un barbecue, un parco giochi... quantomeno chiederei di apporre anche "vietato piantare quello che si vuole nel giardino condominiale".

 

Grazie, ciao

Se p.es. metterà il cartello, nessuno potrà calpestarlo e neppure tu potrai piantare alcunché.

"Vista la foto, a meno che non siate dei folli, ci mandereste in giardino il figlio di 3 anni?" forse volevi intendere" ci portereste " perché a prescindere dai pericoli i bimbi non "si mandano " ma "si portano " .

Assolutamente un errore lessicale d'impeto!

 

Non "mando" mio figlio nemmeno nell'altra stanza da solo! Su questo aspetto sono stato accusato più volte di essere fin troppo protettivo e mi rammarico di aver scritto una cosa che non mi sogno neppure di fare. Credo che in giardino da solo ci andrà dopo i 18 anni... a prescindere dalle piante (ovviamente scherzo riguardo ai 18 non si sa mai che qualcuno ci creda).

 

Giusta puntualizzazione.

In ogni caso, il problema l'ho portato in assemblea un anno fa.

 

L'amministratore è capace solo a dire "si" e non fa niente. E' succube dei soliti condomini aggressivi che fanno della loro prepotenza un'arma vincente.

 

Gli ho scritto una lettera esortandolo a prendere provvedimenti, proponendo una soluzione: lasciamole lì dove sono (per non iniziare una guerra senza fine) ma tagliamo le punte.

 

Ho fatto alcune ricerche che mi hanno confermato che tagliare le punte a quelle piante è come tagliare le unghie ad una persona. Quindi mi sembra una soluzione "indolore" per tutti.

 

Credete sia una strada percorribile o comunque un approccio corretto?

 

Ciao

Per mia esperienza, non basta tagliare le spine apicali perché, se ci hai fatto caso, i bordi delle foglie hanno una struttura "a sega" abbastanza pericolose.

In un giardino condominiale (residenza estiva) abbiamo risolto mettendo attorno alle piante una piccola recinzione alta circa 80 cm..

e provvedendo periodicamente a tagliare le foglie alla base...

Ma se scrivi da Brescia, l'Agave cresce da quelle parti?

Buonasera ,

.....forse sponda soleggiata del Lago di Garda?

 

Mah .....stiamo a vedere la risposta....

Giusto, lì c'è un microclima particolare. E dopo le banane in Alto Adige mi spetto di tutto.

Grazie Giovanni, ho preso spunto e sto pensando anche ad una soluzione del genere.

 

Sono certo che se dovessi proporre di "recintare" le piante, mi boccerebbero l'iniziativa (non tirano fuori i soldi) a meno che lo faccia "privatamente", ma non ho intenzione di pagare io per un loro sfizio pericoloso.

Tieni presente che solo per mettere una "paratia/recinzione" sul lato più trafficato mi ci vogliono 13/15 metri di recinto!

 

Agli amici che mi chiedono del clima... purtroppo non sono sul lago di garda e ste piante vivono anche per dispetto estate/inverno/neve/uragani.

 

Vi assicuro che non muoiono e sono sempre più rigogliose!

 

Io sono un pacifista, propongo la "foglicure" (manicure delle foglie) con manodopera a mie spese (le spunto personalmente con piacere) oppure la recinzione. Se mi mettono i bastoni tra le ruote li ripago con la stessa monete, cioè le spunto d'ufficio.

 

Sono state messe senza autorizzazione e in modo prepotente e saranno potate senza autorizzazione ma in modo educato (senza far male alle foglioline)

 

Ciao

Scusatemi... ho riletto il tutto ma ho ancora un dubbio.

 

Io avviso ufficialmente l'amministratore e attendo che faccia qualcosa che al 99% non farà.

 

Domani passa il postino, fa la curva col motorino, scivola e cade nelle piante trapassandosi da parte a parte... o ancor peggio mio figlio mi sfugge di mano e si ficca la punta nell'occhio....

 

Chi è responsabile?

 

Intendo legalmente, lasciando perdere i miei sensi di colpa per essermi fatto sfuggire il figlio e non aver preso a picconate ste piante fino ad oggi?

 

Grazie

una volta mi suggerirono l'uso di ammoniaca.....e mi suggerirono anche di essere in vacanza durante questo uso......

non l'ho mai seguito, ma onestamente........

... Domani passa il postino, fa la curva col motorino, scivola e cade nelle piante trapassandosi da parte a parte... o ancor peggio mio figlio mi sfugge di mano e si ficca la punta nell'occhio....

 

Chi è responsabile?

 

Intendo legalmente, lasciando perdere i miei sensi di colpa per essermi fatto sfuggire il figlio e non aver preso a picconate ste piante fino ad oggi?

Legalmente ritengo che sarà il Giudice a stabilire di chi è la responsabilità, tenendo conto che ognuno risponde delle proprie azioni, p.es. se tuo figlio sfugge alla tua attenzione dovrai provare che la pianta era pericolosa ai bambini, lo stesso dovrà dimostrare il postino giustificando il motivo della sua caduta (errore nella manovra del mezzo, oppure colpa del condominio e/o di chi ha piantato queste piante?)

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