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kadmon

Nuovo Balcone su cortile presumibilmente di proprietà del costruttore

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Buongiorno, vorrei sottoporvi una situazione particolare.

Sono proprietario di un alloggio al primo piano di un condominio di 4 piani fuori terra, al piano terra sono presenti box auto e nei restanti piani alloggi. Tutti gli alloggi tranne quelli presenti al primo piano sono nati con il balcone, successivamente il condominio ha deliberato che i proprietari degli alloggi al primo piano potessero costruire il balcone.

Adesso vorrei costruire il balcone per la mia unità abitativa il mio tecnico ha presentato la DIA in comune che mi ha risposto chiedendo di integrare la domanda comunicandogli se il cortile condominiale è di proprietà del condominio o in alternativa che devo integrare la domanda con l'autorizzazione del proprietario del cortile. Cercando al catasto c'è una situazione strana e cioè il cortile ha una sua particella ed al catasto terreni è accatastato come "ENTE URBANO" mentre al catasto fabbricati non esiste. Alché telefonando in conservatoria mi dicono che difficilmente si riesce a risalire al proprietario se non ci sono riferimenti di atti.

Ho recuperato il primo atto di acquisto dell'immobile e non v'è menzione della riserva di proprietà da parte del costruttore.

Cercando pareri e sentenze ho trovato che il proprietario del cortile non può vietarmi di costruire il balcone se il manufatto non ne cambia la destinazione d'uso e non compromette l'utilizzo che ne fare il proprietario del cortile.

A questo punto mi trovo in un limbo e vorrei sapere innanzitutto se il Comune ha diritto di chiedermi l'autorizzazione del proprietario del cortile, considerato che legislativamente non è necessaria tale autorizzazione? Se così fosse mi indichereste i riferimenti normativi?

Da quanto leggo in questo articolo trovato su questo sito pare che non sia legittimo riservarsi un'area comune se non si è più proprietari di un locale nel condominio, ho capito bene?

Inoltre ammesso che il costruttore si sia riservato la proprietà del cortile e che sia realmente il legittimo proprietario, innanzitutto come faccio a verificarlo? E considerato che l'unico uso che ne potrebbe fare è quello di creare parcheggi e rivenderli ma non sotto il balcone che costruirei in quanto la superficie deve essere libera per il passaggio delle vetture per accedere ai box, devo per forza pagargli un'indennità? E come si calcola tale indennità?

 

Grazie

Mi è stato detto che dopo 20 anni di utilizzo da parte del condominio quest'ultimo ha usucapito il cortile, ammesso che fosse stato di qualcun'altro.

A nessuno è mai capitato un caso del genere?

Mi è stato detto che dopo 20 anni di utilizzo da parte del condominio quest'ultimo ha usucapito il cortile, ammesso che fosse stato di qualcun'altro.

A nessuno è mai capitato un caso del genere?

Per usucapire un bene bisogna rivolgersi al giudice.

Leggo che l'usucapione si costituisce indipedentemente dalla sentenza:

In ordine al primo quesito, la Cassazione con la sentenza n. 2485/2007 ha ribadito il concetto secondo il quale, la sentenza di usucapione, si limita a “dichiarare” l'intervenuto acquisto a titolo originario: non ha, dunque, efficacia “costitutiva” dell'acquisto stesso. Conseguentemente, colui che ha maturato tutti i requisiti legalmente richiesti per perfezionare l'acquisto per usucapione è già diventato proprietario del bene a prescindere dalla pronuncia giudiziale; pertanto, egli può disporre del bene come meglio crede, anche senza esser fornito del titolo giudiziale (sentenza) dichiarativo dell'acquisto stesso. Difatti, se si dovesse aderire alla tesi contraria, affermano i giudici di legittimità nella sentenza poc’anzi citata “si verificherebbe la strana situazione per cui chi ha usucapito sarebbe proprietario, ma non potrebbe disporre validamente del bene fino a quando il suo acquisto non fosse accertato giudizialmente”

--link_rimosso--

Mi è stato detto che dopo 20 anni di utilizzo da parte del condominio quest'ultimo ha usucapito il cortile, ammesso che fosse stato di qualcun'altro.

A nessuno è mai capitato un caso del genere?

L'utilizzo non fa scattare l'usucapione , serve il possesso continuativo del bene

Leggo che l'usucapione si costituisce indipedentemente dalla sentenza:

 

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Qui un parere diverso

L'acquisto della proprietà per*usucapione, per poter essere fatto valere nei confronti degli altri - compreso il proprietario del bene -*deve essere accertato in una sentenza giudiziale. Ciò significa che, prima di tale provvedimento, anche se i presupposti della fattispecie si sono verificati, la nuova titolarità del bene non può essere opposta a nessuno.Ne discende che colui che risulta proprietario di un immobile in base ai pubblici registri e ad una serie continua di trascrizioni (anche in virtù di acquisto ereditario) può comportarsi come*dominus*e disporre della sua cosa come meglio ritiene.

Qui un parere diverso

L'acquisto della proprietà per*usucapione, per poter essere fatto valere nei confronti degli altri - compreso il proprietario del bene -*deve essere accertato in una sentenza giudiziale. Ciò significa che, prima di tale provvedimento, anche se i presupposti della fattispecie si sono verificati, la nuova titolarità del bene non può essere opposta a nessuno.Ne discende che colui che risulta proprietario di un immobile in base ai pubblici registri e ad una serie continua di trascrizioni (anche in virtù di acquisto ereditario) può comportarsi come*dominus*e disporre della sua cosa come meglio ritiene.

D'accordo e nel caso in cui dai pubblici registri (conservatoria, catasto) non risulta un proprietario, se non da prima, almeno dal 1988? E l'area condominiale di cui parlo è ovviamente nel possesso del condominio in quanto necessaria per accedere agli alloggi e di cui viene annualmente eseguita manutenzione?

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