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erreti

Legittimazione attiva dell'amministratore

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In un condominio gestito da poche settimane, mi perviene un preventivo di un legale, chiesto da un gruppo di condomini, per intraprendere un'azione legale nei confronti del costruttore che si è indebitamente appropriato di un locale comune. In questo breve periodo di gestione non è mai stata fatta menzione di questa problematica e andando a verificare sui verbali assembleari, non ho trovato nulla sull'argomento. Di fatto quindi non conosco neanche la volontà dell'intera compagine, trattandosi fra l'altro di un condominio estivo abitato solo pochi mesi l'anno e con condomini provenienti da ogni dove. Mi chiedo se un caso del genere prima di essere intrapreso presuppone comunque un deliberato assembleare o se rientra fra quegli atti per i quali l'amministratore è titolato ad agire autonomamente, anche se a mio avviso è sempre opportuno parlarne in assemblea.

Infatti hai ragione, se non sei informato dei fatti ed hai prove certe che ciò che che ti scrivono i condomini corrisponda a realtà sarebbe opportuno convocare un assemblea a chiarimento del problema, so che è difficile trattandosi di condominio vacanze estive, però prima di agire è bene sapere tutto e di più.

Nulla toglie al diritto dei condomini di agire da soli.

Il problema è che questa minoranza di condomini dà per scontato che si debba avviare il giudizio e l'amministratore ha titolo per agire autonomamente. Io continuo ad avere riserve.

Se tu pensi che sia necessaria un'assemblea per acquisire tutte le informazioni è un conto. Se pensi che sia necessaria per acquisire una maggioranza è un altro.

E a mio avviso hai ragione solo nel primo caso, salvo si possa provare in assemblea l'effettiva proprietà del vano, senza ricorrere alle visure del caso.

 

Per come la vedo io, se un gruppo di condomini ti avvisa per iscritto che un bene comune è stato acquisito illegalmente, a mio avviso ti basta questo per agire e nessuno ti potrà contestare le spese, tanto per gli accertamenti che per l'azione.

Io convocherei un'assemblea.

Con l'obiettivo di mettere ai voti qualcosa?

In tal caso, in assenza di maggioranza e conseguente inerzia dell'amm.re, a mio avviso non va bene.

Con l'obiettivo di mettere ai voti qualcosa?

In tal caso, in assenza di maggioranza e conseguente inerzia dell'amm.re, a mio avviso non va bene.

Forse non c'è nulla da votare ma un'assemblea per rendere edotto l'amministratore sulle azioni da intraprendere forse sarà bene farla, perchè a quanto dice l'O.P. questo amministratore non conosce affatto i fatti e se agirà in giudizio probabilmente la causa sarà persa, per cui è tutto l'interesse dei condomini rendere edotto il loro amministratore. 😎
Forse non c'è nulla da votare ma un'assemblea per rendere edotto l'amministratore sulle azioni da intraprendere forse sarà bene farla, perchè a quanto dice l'O.P. questo amministratore non conosce affatto i fatti e se agirà in giudizio probabilmente la causa sarà persa, per cui è tutto l'interesse dei condomini rendere edotto il loro amministratore. 😎

Assemblea per informare tutti i condomini di quanto sta accadendo, in tali casi l'amministratore non ha bisogno di una delibera, ma potrebbero sorgere in assemblea altre soluzioni del caso.

Beh, si, oppure si può fare una sorta di delibera/messa in mora/ultimatum all'abusivo magari non presente.

Beh, si, oppure si può fare una sorta di delibera/messa in mora/ultimatum all'abusivo magari non presente.

Io proporrei un'altra cosa..................e se si chiedesse al costruttore di acquistare la parte comune di cui si è appropriato?

Sempre se al condomino non serve e se tutti d'accordo, ci guadagneremmo qualcosina.

... Sul fatto che sia causa persa o via amministrativa sbarrata, non ci giurerei. ...
Neppure io, infatti nella mia opinione ho scritto "probabilmente la causa sarà persa", se ero sicuro da poterlo giurare avrei scritto in modo molto differente 🤣

Sono anch'io dell'idea che potrebbe valere la pena di sentire il costruttore. O per proporgli l'acquisto o per proporgli la locazione o per intimargli di liberare la parte comune. In fondo , come amministratore, sei tenuto a far rispettare la proprietà comune, e questo parrebbe un grave abuso. Se il tentativo fosse vano allora sì ricorrerei al legale, anche in autonomia, informando i condomini in un'assemblea successiva.

Fino a fine settembre...................poi sotto con la mediazione ci sarà da ridere!!!

In un condominio gestito da poche settimane, mi perviene un preventivo di un legale, chiesto da un gruppo di condomini, per intraprendere un'azione legale nei confronti del costruttore che si è indebitamente appropriato di un locale comune. In questo breve periodo di gestione non è mai stata fatta menzione di questa problematica e andando a verificare sui verbali assembleari, non ho trovato nulla sull'argomento. Di fatto quindi non conosco neanche la volontà dell'intera compagine, trattandosi fra l'altro di un condominio estivo abitato solo pochi mesi l'anno e con condomini provenienti da ogni dove. Mi chiedo se un caso del genere prima di essere intrapreso presuppone comunque un deliberato assembleare o se rientra fra quegli atti per i quali l'amministratore è titolato ad agire autonomamente, anche se a mio avviso è sempre opportuno parlarne in assemblea.

Tu hai i rgistri del condominio.

Se non risulta sia stata fatta una assemblea con cui si deliberava valdamente sul conferimento ad un legale di intraprendere una causa allora nulla devi autorizzare.

Sei libero di convocare una assembla straordinaria con lo scopo di avviare legalmente una simile procedura (magari informati prima bene sui perchè ) oppure di attendere (magari avvisandolli) che siano i condomini interessati a farne richiesta.

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