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ClaudiaO_O

Impianto elettrico condominiale passante in scatola di derivazione insieme ad impianto privato

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Buonasera a tutti. Ho un problema un po'  intricato da sottoporvi.

Sto ristrutturando un appartamento acquistato da poco, il condominio è senza amministratore (ancora per poco ma al momento così) e si compone di 4 appartamenti, 3 con accesso dal vano scala ed uno ancora compropietrario ma che non ha più accesso dalla scala, e un magazzino. Nel corso della ristrutturazione è emerso che dentro la scatola di derivazione principale del mio impianto elettrico passano, con cavi giuntati proprio dentro la scatola insieme a quelli del mio impianto (non quindi cavi passanti o cavi dentro il muro), anche l'impianto elettrico delle utenze condominiali e i cavi di alimentazione dei due appartamenti sovrastanti. 

Il mio elettricista sostiene che non è possibile certificare il mio nuovo impianto senza separarlo da quello condominiale, in quanto nella mia scatola, quindi nella mia proprietà, rimarrebbero cavi in tensione anche nel caso io staccassi la corrente dal mio quadro. 

A mio vedere la spesa per la separazione degli impianti dovrebbe essere divisa fra i condomini interessati dalle utenze passanti nella mia scatola. Ma questo ha trovato l'opposizione dei condomini che oltre a sostenere la servitù acquisita (impianto però rifatto nel 1996 in accordo fra famigliari compropietari e non dal costruttore ..) sostengono sia anche "certificato" ( però non vogliono darmi la certificazione, ma ammettiamo che sia così fino a prova contraria). Quindi chiedono che io faccia i lavori di separazione a mie spese e non solo, ma che ripristini anche a mie spese la certificazione "esistente".  

Il mio elettricista nonché l'elettrotecnico sostengono però che l'impianto condominiale allo stato attuale, in quanto appunto "mischiato" con un impianto privato, di fatto non può essere considerato in regola con le normative attuali. 

Per poterlo rendere "certificabile" dopo la separazione bisognerebbe quindi procedere ad un intervento ben più radicale della semplice separazione e spostamento in una scatola nuova con accesso dal vano scala come mia intenzione. Ma si dovrebbe procedere ad un intervento molto più radicale ed oneroso per me che andrebbe ben al di là del ripristino della situazione esistente. In pratica dovrei mettere a norma a mie spese il vecchio impianto che anche se "certificato" a norma non è certamente più. 

Sinceramente mi sembra assurdo oltre che palesemente non equo. Può una servitù acquisita recare un danno alla proprietà? (Impossibilità di mettere in sicurezza il proprio appartamento ed impianto). 

Io devo assolutamente procedere a separare gli impianti per proseguire la ristrutturazione i  tempi brevissimi e non posso aspettare di risolvere la questione con condomini per nulla collaborativi, se non decisamente ostili. 

Cosa ne pensate? Come posso cautelarmi in questa situazione?  

Vi ringrazio per tutte le opinioni ed i suggerimenti che vogliate darmi. 



 

 


 

Modificato da ClaudiaO_O

La spesa per la separazione degli impianti è a carico del condominio considerato che se un domani si manifestasse un probabile disservizio i tecnici dovrebbero entrare nel tuo appartamento per effettuare dei controlli. 

Fai realizzare un corto circuito sull'impianto condominiale. Niente luce niente antenna, niente servizi comuni. Il tuo impianto, risultera' essere separato. Quando qualcuno, interverrà per il ripristino, sarà in grado di spiegare come fare e certamente non chiederà a te il conto

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salpa65 dice:

Fai realizzare un corto circuito sull'impianto condominiale. Niente luce niente antenna, niente servizi comuni. Il tuo impianto, risultera' essere separato. Quando qualcuno, interverrà per il ripristino, sarà in grado di spiegare come fare e certamente non chiederà a te il conto

Già. Se lo meriterebbero di sicuro!

Purtroppo io devo proseguire i lavori per cui al momento devo procedere a mie spese. Il perito elettrotecnico ha visionato l'impianto e ha detto che in queste condizioni non importa se era certificato nel 1996 ( e chissà poi in che modo l'hanno fatto, visto che nemmeno per i tempi era regolare che passasse in una proprietà privata), non può certamente esserlo adesso. Per cui sicuramente i condomini si possono scordare che io proceda alla "ricertificazione" dell'impianto.  

Mentre per lo spostamento dei tubi che portano i cavi condominiali e di proprietà, in una nuova scatola esterna, sembra che forse si riesca a fare senza toccare l'impianto, se così fosse sarei abbastanza a posto. 

Qui parlano di servitù acquisita... per cui le spese per lo spostamento spetterebbero a me, ma io ancora non sono certa che anche quelle della separazione degli impianti sia a mio carico essendo di base una cosa condominiale "irregolare". 

Su questo punto sarebbe utile se qualcuno avesse qualche idea in merito all'aspetto normativo... 

 

 

 

ClaudiaO_O dice:

Su questo punto sarebbe utile se qualcuno avesse qualche idea in merito all'aspetto normativo... 

 

I cavi che passano all'interno della cassetta - in casa tua - sono  cavi di colonna montante?

Modificato da Nicola L.
Nicola L. dice:

I cavi che passano all'interno della cassetta - in casa tua - sono  cavi di colonna montante?

Ci sono sia i montanti  delle 3 utenze private (inclusa la mia) che i cavi di utenze condominiali come citofono, luce, scale, campanelli. Ed anche i cavi di alimentazione "privati" di un condomino del piano di sopra (che portano corrente al suo garage che è staccato dall'abitazione) che entrano nella scatola da un tubo ed poi vanno in un altro tubo nel quale transitano i cavi della corrente (condominiale) che vanno ad un locale condominiale sottostante. I montanti sono passanti anche se entrano ed escono da tubi tagliati, mentre le utenze sono tutte giuntate dentro la scatola. Spero di essere stata chiara se no chiedi che cerco di spiegarmi meglio.

Modificato da ClaudiaO_O

Coi cavi degli altri che passano dentro la scatola nel tuo appartamento diventa facilissimo allacciarti all’impianto altrui e usare la loro corrente, possibile che agli interessati la cosa resti indifferente?

ClaudiaO_O dice:

Ci sono sia i montanti  delle 3 utenze private (inclusa la mia) che i cavi di utenze condominiali come citofono, luce, scale, campanelli. Ed anche i cavi di alimentazione "privati" di un condomino del piano di sopra (che portano corrente al suo garage che è staccato dall'abitazione) che entrano nella scatola da un tubo ed poi vanno in un altro tubo nel quale transitano i cavi della corrente (condominiale) che vanno ad un locale condominiale sottostante. I montanti sono passanti anche se entrano ed escono da tubi tagliati, mentre le utenze sono tutte giuntate dentro la scatola. Spero di essere stata chiara se no chiedi che cerco di spiegarmi meglio.

Bene, allora lo spostamento è impegnativo perchè coinvolge l'intervento dell'Enel che dovrà disalimentare le montanti. Però,all'epoca della costruzione del palazzo, se la cassetta è stata ubicata dove si trova - all'interno del tuo appartamento - un motivo deve pur esserci  anche se non lo riesco ad immaginare.

Ciao

Nicola L. dice:

Bene, allora lo spostamento è impegnativo perchè coinvolge l'intervento dell'Enel che dovrà disalimentare le montanti. Però,all'epoca della costruzione del palazzo, se la cassetta è stata ubicata dove si trova - all'interno del tuo appartamento - un motivo deve pur esserci  anche se non lo riesco ad immaginare.

Ciao

Credo sia perchè all'inizio era un unico propietario, che nel 1972 ha fatto 4 appartamenti e poi li ha venduti. Ristrutturati in seguito, nel 1984, integralmente.  Ma essendo il mio più di un terzo dell'edificio ed abitando sopra, in un altro appartamento, i cognati di quello che me lo ha venduto (quindi avendo la maggioranza assoluta) se ne sono fregati di modificare lo stato di fatto. In verità lo spostamento con scatola dal vano scala, quando hanno adeguato l'impianto condominale nel 1996, poteva essere fatto senza alcun problema. Credo sia stata solo una scelta di risparmio di qualche migliaia di lire e del fatto che vivendoci "in famiglia" o quasi per loro non era un problema.

Modificato da ClaudiaO_O
madly dice:

Coi cavi degli altri che passano dentro la scatola nel tuo appartamento diventa facilissimo allacciarti all’impianto altrui e usare la loro corrente, possibile che agli interessati la cosa resti indifferente?

Già... ma per loro io me li devo tenere visto che era già così.
Anche il fatto che io potrei assentarmi per un anno e che in caso di problemi non potrebbero avere accesso all'impianto condominiale sembra che non sia un problema. Ne tantomeno che se scoppia un cortocircuito a causa di un loro filo e va a fuoco il mio appartamento (o viceversa!!) e sia poi una loro responsabilità non è considerato...

Modificato da ClaudiaO_O
Nicola L. dice:

Bene, allora lo spostamento è impegnativo perchè coinvolge l'intervento dell'Enel che dovrà disalimentare le montanti. Però,all'epoca della costruzione del palazzo, se la cassetta è stata ubicata dove si trova - all'interno del tuo appartamento - un motivo deve pur esserci  anche se non lo riesco ad immaginare.

Ciao

Se i cavi sono a valle del contatore ENEL questi non devono intervenire. Sarebbe quindi scopo di lavoro del condominio e degli altri condomini. Non credo assolutamente che ci sia un certificato di idoneita' dell'impianto per vari motivi, uno tra tutti e' quello che appunto ci si potrebbe tranquillamente attaccare alla linea del condominio o del suo vicino e "sfruttare" la loro linea gratis. Non potranno mai dimostrare niente poiche' (se ho capito bene) la scatola incriminata e' all'interno del suo appartamento. Quando vedono la prima bolletta dove i consumi saranno raddoppiati credo proprio che saranno loro stessi a farsi vivi e a chiedere il rifacimento degli impianti per metterli a norma e certificarli. Auguri!

madly dice:

Coi cavi degli altri che passano dentro la scatola nel tuo appartamento diventa facilissimo allacciarti all’impianto altrui e usare la loro corrente, possibile che agli interessati la cosa resti indifferente?

Operazione rischiosa e molto pericolosa che sconsiglio. 

Paolo72 dice:

Se i cavi sono a valle del contatore ENEL questi non devono intervenire.

Paolo l'opener dice che si tratta di colonne montanti Enel - l'ho chiesto esplicitamente nel post #5. Aggiungo che da quella cassetta partono i collegamenti a monte del contatore.

Modificato da Nicola L.
ClaudiaO_O dice:

Credo sia perchè all'inizio era un unico propietario, che nel 1972 ha fatto 4 appartamenti e poi li ha venduti.

Claudia se riesci ad armonizzare la trattativa probabilmente il lavoro riuscirai a farlo.

Nicola L. dice:

Operazione rischiosa e molto pericolosa che sconsiglio. 

Paolo l'opener dice che si tratta di colonne montanti Enel - l'ho chiesto esplicitamente nel post #5. Aggiungo che da quella cassetta partono i collegamenti a monte del contatore.

Cavi montanti sono solitamente intesi quelli che partono dal contatore e vanno al magnetotermico all'ingresso di ogni singolo appartamento. Altro indice che mi porta a pensare che si tratti di cavi montanti a valle del contatore e' il fatto che ENEL non credo possa mai autorizzare o addirittura posare un impianto dove l'arrivo linea (per intenderci i cavi che sono collegati all'ingresso del contatore e quindi non "contabilizzati") sia esposto cosi' facilmete ad azioni fraudolente. Il mio non era un consiglio ma una provocazione.

Paolo72 dice:

Cavi montanti sono solitamente intesi quelli che partono dal contatore e vanno al magnetotermico all'ingresso di ogni singolo appartamento.

Paolo 72 probabilmente stai confondendo qualcosa. Quelle montanti non passano da quelle cassette: tutto ciò che è a valle del contatore parte dal quadro elettrico all'interno dell'appartamento.

 

Paolo72 dice:

Il mio non era un consiglio ma una provocazione.

Non l'ho ritenuta una provocazione  

Nicola L. dice:

Paolo 72 probabilmente stai confondendo qualcosa. Quelle montanti non passano da quelle cassette: tutto ciò che è a valle del contatore parte dal quadro elettrico all'interno dell'appartamento.

 

Non l'ho ritenuta una provocazione  

@ClaudiaO_O la cassetta incriminata risulta nella zona A o B del disegno qui sotto? 

@Nicola L.  per cortesia mi spieghi meglio cosa vuol dire "tutto ciò che è a valle del contatore parte dal quadro elettrico all'interno dell'appartamento". Cosa c'e' tra il contatore e il quadro elettrico? Sono appunto collegati da cavi elettrici che si chiamano "montante". Se il contatore e' montato all'interno dell'appartamento, cosa possibile negli impianti molto vecchi e mai adeguati alle nuove normative, quando ENEL ha posato l'arrivo linea (quindi i cavi in INGRESSO al contatore) non puo' aver utilizzato una cassetta all'interno di un appartamento privato poiche' non potrebbe mai ispezionare i propri cavi (perche' quelli sono di proprieta' dell'ENEL) se non chiedendo l'autorizzazione al proprietario di casa, e poi, come dicevo prima, sarebbero esposti ad azioni fraudolente non controllabili dagli operatori ENEL. Se cosi' fosse allora la sig.ra ClaudiaO_O dovrebbe semplicemente chiamare l'ENEL e far presente la cosa. Automaticamente l'ENEL produrra' un certificato di NON conformita' e quindi il condominio e condomini dovranno ripartirsi le spese di adeguamento. Adeguamento che consistera' apputo o nello spostare i contatori all'esterno degli appartamenti oppure passare i cavi in adeguate tubazioni esterne agli appartamenti. 

Paolo parliamo della sez A. Per il resto concordo

 

Modificato da Nicola L.
Nicola L. dice:

Paolo parliamo della sez A.

 

meglio che a rispondere sia la sig.ra Claudia, senza offesa ovviamente! dalla risposta della sig.ra al suo quesito nel post #5 non e' chiaro di dove sia la cassetta. Mi spieghi meglio invece cosa intende appunto con la frase "tutto ciò che è a valle del contatore parte dal quadro elettrico all'interno dell'appartamento". Davvero non mi e' chiaro. Grazie

Nicola L. dice:

Paolo parliamo della sez A.

 

Comunque, se fosse davvero nella sezione A allora basta chiamare l'ENEL e automaticamente faranno il loro verbale di non conformita' e saranno costretti a modificare l'impianto per adeguarlo alla normativa attuale.

 

 

Paolo72 dice:

meglio che a rispondere sia la sig.ra Claudia, senza offesa ovviamente! dalla risposta della sig.ra al suo quesito nel post #5 non e' chiaro di dove sia la cassetta. Mi spieghi meglio invece cosa intende appunto con la frase "tutto ciò che è a valle del contatore parte dal quadro elettrico all'interno dell'appartamento". Davvero non mi e' chiaro. Grazie

Spiego.

L'Enel tanti anno fa posizionava il contatore all'interno dell'appartamento,dietro la porta in ingresso. Sotto il contatore c'è una morsettiera dove collegare i cavi che alimenterà un quadretto di distribuzione equipaggiato con interruttori differenziali e altro per alimentare impianto luce e prese.

Quello che non riuscivo a spiegarmi era appunto la cassetta con all'interno i cavi delle varie forniture condominiali ecco perchè ho chiesto un chiarimento con il post# 5. Spero di essere stato chiaro. Per questo sul tuo disegno intendo sez.A

 

Modificato da Nicola L.
Nicola L. dice:

Spiego.

L'Enel tanti anno fa posizionava il contatore all'interno dell'appartamento,dietro la porta in ingresso. Sotto il contatore c'è una morsettiera dove collegare i cavi che alimenterà un quadretto di distribuzione equipaggiato con interruttori differenziali e altro per alimentare impianto luce e prese.

Quello che non riuscivo a spiegarmi era appunto la cassetta con all'interno i cavi delle varie forniture condominiali ecco perchè ho chiesto un chiarimento con il post# 5. Spero di essere stato chiaro.

 

ok, ora mi e' chiaro. Quindi Lei sta dando per assodato che il contatore sia montato dentro casa, giusto? Questo io non lo davo per scontato poiche' non e' stato scritto in nessun post dalla sig.ra Claudia (o mi sono perso qualcosa?). Comunque, se cosi' fosse allora ribadisco che basterebbe chiamare l'ENEL per richiedere una verifica dell'arrivo linea. In quel caso sara' ENEL stessa a dare le corrette indicazione per normalizzare l'impianto.  

Paolo72 dice:

ok, ora mi e' chiaro. Quindi Lei sta dando per assodato che il contatore sia montato dentro casa, giusto? Questo io non lo davo per scontato poiche' non e' stato scritto in nessun post dalla sig.ra Claudia (o mi sono perso qualcosa?). Comunque, se cosi' fosse allora ribadisco che basterebbe chiamare l'ENEL per richiedere una verifica dell'arrivo linea. In quel caso sara' ENEL stessa a dare le corrette indicazione per normalizzare l'impianto.  

Paolo sul sito usiamo darci del tu.

Ho chiesto a  Claudia questo chiarimento - vai a leggere il post#9.

Si tratta di impianto vecchio e in passato non era difficile trovarsi in queste situazioni. Se Claudi va a chiedere una verifica a Enel può succedere che Enel dica che bisogna rifare le montanti e magari spostare anche i contatori in un luogo più accessibile: lavori con contributi in parte Enel ed in parte condominio.

Modificato da Nicola L.
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Paolo72 dice:

@ClaudiaO_O la cassetta incriminata risulta nella zona A o B del disegno qui sotto?  

@Nicola L.  per cortesia mi spieghi meglio cosa vuol dire "tutto ciò che è a valle del contatore parte dal quadro elettrico all'interno dell'appartamento". Cosa c'e' tra il contatore e il quadro elettrico? Sono appunto collegati da cavi elettrici che si chiamano "montante". Se il contatore e' montato all'interno dell'appartamento, cosa possibile negli impianti molto vecchi e mai adeguati alle nuove normative, quando ENEL ha posato l'arrivo linea (quindi i cavi in INGRESSO al contatore) non puo' aver utilizzato una cassetta all'interno di un appartamento privato poiche' non potrebbe mai ispezionare i propri cavi (perche' quelli sono di proprieta' dell'ENEL) se non chiedendo l'autorizzazione al proprietario di casa, e poi, come dicevo prima, sarebbero esposti ad azioni fraudolente non controllabili dagli operatori ENEL. Se cosi' fosse allora la sig.ra ClaudiaO_O dovrebbe semplicemente chiamare l'ENEL e far presente la cosa. Automaticamente l'ENEL produrra' un certificato di NON conformita' e quindi il condominio e condomini dovranno ripartirsi le spese di adeguamento. Adeguamento che consistera' apputo o nello spostare i contatori all'esterno degli appartamenti oppure passare i cavi in adeguate tubazioni esterne agli appartamenti. 

La scatola si trova fra il contatore enel ed i quadro del mio appartamento. I contatori sono tutti al piano terra, io sono al primo  (tutto il piano) e sopra ci sono 2 appartamenti.

Nicola L. dice:

Paolo sul sito usiamo darci del tu.

Ho chiesto a  Claudia questo chiarimento - vai a leggere il post#9.

Si tratta di impianto vecchio e in passato non era difficile trovarsi in queste situazioni. Se Claudi va a chiedere una verifica a Enel può succedere che Enel dica che bisogna rifare le montanti e magari spostare anche i contatori in un luogo più accessibile: lavori con contributi in parte Enel ed in parte condominio.

No, non credo Enel c'entri in questa situazione. Siamo "dopo" i contatori.  Prima dei loro (altri) quadri ma nella mia cassetta da dove partono tutti i collegamenti del mio appartamento.

ClaudiaO_O dice:

La scatola si trova fra il contatore enel ed i quadro del mio appartamento. I contatori sono tutti al piano terra, io sono al primo  (tutto il piano) e sopra ci sono 2 appartamenti.

Allora non si tratta di montante Enel come ti avevo chiesto ed immaginavo che tua risposta fosse stata suggerita dal tuo elettricista. Quindi niente interessamento Enel ma solo diciamo " lavori in casa ". 

Avvisa i condomini che se non si sposta la cassetta dalla tua proprietà in caso di disservizi non consentirai l'accesso per la riparazione del guasto.

Nicola L. dice:

Allora non si tratta di montante Enel come ti avevo chiesto ed immaginavo che tua risposta fosse stata suggerita dal tuo elettricista. Quindi niente interessamento Enel ma solo diciamo " lavori in casa ". 

Avvisa i condomini che se non si sposta la cassetta dalla tua proprietà in caso di disservizi non consentirai l'accesso per la riparazione del guasto.

Sì, credo che farò anche questo, grazie.
Comunque domani viene un loro perito elettrotecnico (speriamo solo che non sia come "l'avvocato" che dicono di interpellare ogni volta... 😖) e vediamo se ha il coraggio di affermare che l'impianto condominale in questa situazione è certificabile o con una certificazione minimamente valida. Il mio elettricista è pronto a rispondere che lui è disponibile a fare tutto quello che gli dice, purchè sia lui ad assumersi la responsabilità e a firmare il lavoro.

 

Il mio punto e la mia preoccupazione comunque rimangono sul fatto che io per proseguire i lavori (prossima settimana gettano il massetto) devo togliere da casa mia questi cavi, spostandoli esternamente, e che non ritengo di dover essere io a pagare per sistemare questo pasticcio appunto "condominiale" solo perchè me li sono ritrovati in casa. 
Questi (i condomini) si appellano alla servitù di passaggio acquisita e quindi sostengono che debba essere io a provedere a mie spese allo spostamento e "ricertificazione" oppure che debba lasciare tutto così.
Io invece ritengo che il problema non coinvolga la servitù di passaggio "acquisita" ma che essendoci una situazione irregolare di un "bene" condominiale, che per di più mi crea un danno, vada risolta a spese di tutti. E siccome l'unica soluzione possibile per sanare la situazione è spostare l'impianto sul vano scala il discorso della servitù di passaggio decada di suo. Ora questo mi sembra un quesito quasi più legale che tecnico, assodato ora che l'impianto condominiale non può essere in questa situazione conforme ne rimanere in questo stato dal momento che io devo necessariamente mettere a norma il mio. Anche secondo voi mi pare di capire.
Mi sarebbe stato utile sapere se qualcuno avesse un riferimento appunto anche su questo aspetto diciamo così "legale" o normativo

Modificato da ClaudiaO_O

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