#1 Inviato 25 Marzo, 2014 Buongiorno, l'edificio in cui abito è composto da 11 appartamenti e al piano terra-strada è situato attualmente un ufficio; prima degli uffici, diversi anni fa, i locali erano occupati da una concessionaria auto che utilizzava - oltre agli ingressi/vetrine sulla strada - anche il cortile posto accanto al portone di ingresso del palazzo che comunica con il retro degli uffici. All'epoca della concessionaria non c'era alcun cancello che delimitasse il cortile e l'accesso era libero. L'edificio di 5 piani (costruito nel lontano 1938) non ha altri cortili nè garages o altri spazi comuni. La struttura è tale per cui è abbastanza evidente che il cortile originariamente era una pertinenza del palazzo, anche perchè all' interno, sul fondo, c'è una piccola costruzione tipo capanno che si intuiva utilizzata come ricovero di bici e motorini, attualmente anche quella occupata dagli uffici, che usano anche il cortile come parcheggio (capienza 5-6 auto). Nel condominio abitava una famiglia con bambini piccoli che hanno fatto cadere degli oggetti dal terrazzo (tutte le terrazze si affacciano su questo cortile), danneggiando un'auto lì parcheggiata, e il relativo proprietario ha chiesto il risarcimento adducendo il fatto che l'auto era parcheggiata in un cortile di proprietà privata. Da alcuni anni l'accesso al cortile è stato chiuso con un cancello con un grosso lucchetto ed è stato messo anche un passo carraio comunale; il cancello non viene mai aperto perchè le auto entrano da un altro cortile accanto a questo, con cancello telecomandato, che - in seguito all'esecuzione di lavori di ristrutturazione - è diventato comunicante. Nel 1951 l'ex proprietario unico dell'edificio ha venduto singolarmente gli appartamenti che sono poi passati di mano negli anni, per cui non si riesce a risalire ai vari rogiti per vedere se il cortile era rimasto effettivamente di sua proprietà (non avendolo venduto?) oppure se invece era di proprietà condominiale e se ne è "appropriato" tramite l'uso anche dei suoi affittuari. Al Catasto risulta di sua proprietà fino ad una certa data, poi è stato "acquistato" da una sua società di compravendite immobiliari. Peccato che al Catasto l'atto con il numero del rogito sia stato smarrito. Posso chiedere all'amministratore del condominio di inviare a questo signore una raccomandata con la quale gli si chiede di dimostrare la proprietà del cortile? e se sì, l'interessato può negare la risposta? Come altrimenti si può fare per accertare la proprietà di questo cortile? Volendo costruire l'ascensore esterno (all'interno non c'è spazio) dovremmo ri-acquistare una parte di cortile o indennizzare il proprietario, o la società affittuaria che occupa gli uffici? Grazie e scusate la lunghezza dell'esposizione, fatta per maggior chiarezza. Saluti.
#2 Inviato 25 Marzo, 2014 La proprietà non si vede dal Catasto, ma dalla Conservatoria. Quindi potreste fare delle visure di Conservatoria per vedere tutte le trascrizioni e annotazioni seguite negli anni. Comunque, se al Catasto prima risultava di proprietà e poi di proprietà di un'altra società, non vedo come possa essere considerato condominiale, se non esiste un atto di vendita da tale Società al Condominio. Se è una proprietà privata, non potrete fare l'ascensore esterno, a meno che non proponiate di acquistare l'area su cui sorgerà l'ascensore e l'area per uscire dal palazzo dall'ascensore stesso. Ovviamente, se l'attuale proprietario non è d'accordo alla vendita, non potete fare nulla.
#3 Inviato 25 Marzo, 2014 In effetti sono andata sia al Catasto che alla Conservatoria (oltre che all'Archivio Notarile), ma avere le informazioni che mi occorrono non è semplice, bisognerebbe sapere: nomi degli acquirenti e dei venditori che dal 1951 ad oggi si sono avvicendati, date e estremi dei rogiti, perchè purtroppo le trascrizioni e annotazioni non sono informatizzate (notizie impossibili da acquisire, stante il tempo trascorso). Leggo sulle vs. rubriche che l'unico documento attestante la proprietà è il rogito (che non riesco a recuperare per le ragioni di cui sopra), per questo chiedevo se è fattibile inviare - da parte dell'amministratore - una richiesta al presunto proprietario per dimostrare la proprietà del cortile o se è una richiesta illegittima alla quale non è obbligato a rispondere. Grazie.
#4 Inviato 25 Marzo, 2014 Chi vuole fare valere un diritto in giudizio, deve provare i fatti su cui tale diritto si fonda. Se applicate questo principio prima di giungere in Tribunale per l'accertamento della proprietà, senz'altro risparmiate tempo e soldi. Hi diritto e fai bene a chiedere (tramite raccomandata) cortesemente su quali fatti (documenti) si basa l'affermazione di essere proprietario del cortile.
#5 Inviato 26 Marzo, 2014 Puoi chiedere al proprietario e costui ti potrà rispondere o meno. Nel caso tu lo citassi in Tribunale sarà obbligato a presentare il proprio atto di vendita. Ma se non lo trova ed effettivamente si comporta da proprietario da più di 20 anni, potrà chiedere al giudice di avvalersi dell'usocapione.
#6 Inviato 31 Marzo, 2014 <.....da alcuni anni l al cortile stato chiuso con un cancello grosso lucchetto ed messo anche passo carraio comunale il non viene mai aperto perch le auto entrano da altro accanto a questo telecomandato....> Da quanti anni l'accesso al cortile è stato chiuso con un cancello?