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giorgio11

Uni 10200

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Non capisco perchè nella ripartizione delle spese di riscaldamento UNI 10200 ( contabilizzazione diretta), la Manutenzione dell'impianto di riscaldamento, debba essere interamente attribuita (così mi hanno detto) ai "consumi involontari".

Il costo per la manutenzione caldaia, terzo responsabile, ecc. viene sostenuto sia perchè ci sono "dispersioni di calore" ( consumi involontari), sia perchè c'è un consumo individuale ( consumi volontari).

Perchè allora non deve essere attribuito proporzionalmente sia ai consumi volontari che ai consumi involontari?

Qualcuno sa spiegarmelo?

Non capisco perchè nella ripartizione delle spese di riscaldamento UNI 10200 ( contabilizzazione diretta), la Manutenzione dell'impianto di riscaldamento, debba essere interamente attribuita (così mi hanno detto) ai "consumi involontari".

Il costo per la manutenzione caldaia, terzo responsabile, ecc. viene sostenuto sia perchè ci sono "dispersioni di calore" ( consumi involontari), sia perchè c'è un consumo individuale ( consumi volontari).

Perchè allora non deve essere attribuito proporzionalmente sia ai consumi volontari che ai consumi involontari?

Qualcuno sa spiegarmelo?

La manutenzione non c'entra nulla con i consumi involontari.

 

Tuttavia, deve essere ripartita in base ai millesimi di riscaldamento (e, quindi, come i consumi involontari).

Non capisco perchè nella ripartizione delle spese di riscaldamento UNI 10200 ( contabilizzazione diretta), la Manutenzione dell'impianto di riscaldamento, debba essere interamente attribuita (così mi hanno detto) ai "consumi involontari".

Il costo per la manutenzione caldaia, terzo responsabile, ecc. viene sostenuto sia perchè ci sono "dispersioni di calore" ( consumi involontari), sia perchè c'è un consumo individuale ( consumi volontari).

Perchè allora non deve essere attribuito proporzionalmente sia ai consumi volontari che ai consumi involontari?

Qualcuno sa spiegarmelo?

Ritengo perchè tutti quelli da te citati sono costi fissi che si hanno a prescindere dal consumo volontario.

Se tutti avessero i termo spenti quei costi ci sarebbero lo stesso e non dipendono dalla volontà di alcuno

Ritengo perchè tutti quelli da te citati sono costi fissi che si hanno a prescindere dal consumo volontario.

Se tutti avessero i termo spenti quei costi ci sarebbero lo stesso e non dipendono dalla volontà di alcuno

Già ma se non dipendono dalla volontà di alcuno, perchè devono sopportarne gli oneri maggiori i proprietari dei primi e degli ultimi piani?

Non sarebbe meglio allora suddividere questi costi per millesimi di proprietà?

Sentivo a questo proposito voci di possibili "coefficienti correttivi" alla norma 10200 in arrivo nei prossimi mesi, per "limitare i danni" ai propretari di primi e ultimi piani. Ne sapete nulla?

Saluti.

Già ma se non dipendono dalla volontà di alcuno, perchè devono sopportarne gli oneri maggiori i proprietari dei primi e degli ultimi piani?

Non sarebbe meglio allora suddividere questi costi per millesimi di proprietà?

Sentivo a questo proposito voci di possibili "coefficienti correttivi" alla norma 10200 in arrivo nei prossimi mesi, per "limitare i danni" ai propretari di primi e ultimi piani. Ne sapete nulla?

Saluti.

Infatti, non è corretto, ma la UNI 10200 è stata fatta così e non ci sono correttivi.

 

L'unica possibilità per evitare il problema è quello di DEROGARE alla UNI 10200, se possibile.

 

In tal caso, si può dividere la quota fissa in base ai vecchi millesimi di riscaldamento o ai mq.

 

Per info, vedi qui:

--link_rimosso--

 

In particolare:

"Il decreto correttivo, allo scopo di risolvere una serie di problemi applicativi, prevede la possibilità di suddividere l’importo complessivo attribuendo una quota di almeno il 70% agli effettivi prelievi volontari di energia termica, in caso di differenze di fabbisogno termico fra le diverse unità. Invece, gli importi rimanenti saranno ripartiti in base ai millesimi, ai metri quadri o ai metri cubi utili oppure secondo le potenze installate, secondo i vecchi criteri, in sintesi."

Infatti, non è corretto, ma la UNI 10200 è stata fatta così e non ci sono correttivi.

 

L'unica possibilità per evitare il problema è quello di DEROGARE alla UNI 10200, se possibile.

 

In tal caso, si può dividere la quota fissa in base ai vecchi millesimi di riscaldamento o ai mq.

 

Per info, vedi qui:

--link_rimosso--

 

In particolare:

"Il decreto correttivo, allo scopo di risolvere una serie di problemi applicativi, prevede la possibilità di suddividere l’importo complessivo attribuendo una quota di almeno il 70% agli effettivi prelievi volontari di energia termica, in caso di differenze di fabbisogno termico fra le diverse unità. Invece, gli importi rimanenti saranno ripartiti in base ai millesimi, ai metri quadri o ai metri cubi utili oppure secondo le potenze installate, secondo i vecchi criteri, in sintesi."

Grazie Mosquiton.

Un'ultima cosa: ma questo decreto che permette la deroga da UNI10200 è già operativo ( da quando?) o siamo in attesa che lo divenga quando qualcuno lo emetterà?

E se già operativo ( o quando lo sarà) può essere utilizzato in un Condominio che già usa UNI 10200, con l'ok di quali maggioranze ?

Grazie Mosquiton.

Un'ultima cosa: ma questo decreto che permette la deroga da UNI10200 è già operativo ( da quando?) o siamo in attesa che lo divenga quando qualcuno lo emetterà?

E se già operativo ( o quando lo sarà) può essere utilizzato in un Condominio che già usa UNI 10200, con l'ok di quali maggioranze ?

Il decreto è del 2014. Le sue disposizioni sona già in vigore ma non illuderti anche se ci fossero le condizioni che dovrebbero essere asseverate da un tecnico, la decisione di derogare a favore di altra ripartizione come da Mosquiton indicato, deve essere approvata dal condominio con almeno 500 mls e chi soffre di questa situazione è sicuramente una minoranza. Buona fortuna

Grazie Mosquiton.

Un'ultima cosa: ma questo decreto che permette la deroga da UNI10200 è già operativo ( da quando?) o siamo in attesa che lo divenga quando qualcuno lo emetterà?

E se già operativo ( o quando lo sarà) può essere utilizzato in un Condominio che già usa UNI 10200, con l'ok di quali maggioranze ?

La deroga può essere effettuata dal luglio 2016.

 

Come ha detto salpa65, è necessaria la maggioranza dell'assemblea (500 millesimi).

Dal gennaio 2016 ho un impianto autonomo in un condominio con impianto centralizzato. Dal 2002 avevo i termosifoni sigillati ed ho sempre pagato sino a tutto il 2015 una quota forfettaria del 30 per cento .Nel maggio del 2016 ho presentato una relazione tecnica che attesta che dal mio distacco non risultano squilibri termici nè aggravio di spese dal momento che i termo erano sigillati dal 2012 e nel dicembre 2016 è stato ufficializzato il mio distacco senza alcuna opposizione da parte del condominio. Nel 2010 si sono staccati l'amministratore ed un altro condomino che da quell'epoca non hanno mai pagato nulla ,neanche i consumi involontari. La domanda è la seguente :anche io, dal 2016 posso pretendere di non pagare più nulla in base al 102 della 10200 ma attenermi solo alla 1118 ?Vi ringrazio per la risposta e vi saluto cordialmente.Marins

Dal gennaio 2016 ho un impianto autonomo in un condominio con impianto centralizzato. Dal 2002 avevo i termosifoni sigillati ed ho sempre pagato sino a tutto il 2015 una quota forfettaria del 30 per cento .Nel maggio del 2016 ho presentato una relazione tecnica che attesta che dal mio distacco non risultano squilibri termici nè aggravio di spese dal momento che i termo erano sigillati dal 2012 e nel dicembre 2016 è stato ufficializzato il mio distacco senza alcuna opposizione da parte del condominio. Nel 2010 si sono staccati l'amministratore ed un altro condomino che da quell'epoca non hanno mai pagato nulla ,neanche i consumi involontari. La domanda è la seguente :anche io, dal 2016 posso pretendere di non pagare più nulla in base al 102 della 10200 ma attenermi solo alla 1118 ?Vi ringrazio per la risposta e vi saluto cordialmente.Marins

In presenza di perizia che attesta quanto previsto dall'art. 1118 c.c. direi di SI.

 

Tuttavia, l'attuale giurisprudenza si sta orientando sul fatto che i "consumi" citati nell'art. 1118 sono quelli "volontari", mentre quelli "involontari" vanno pagati come previsto dalla UNI 10200.

 

In tal caso, tutti i proprietari dovrebbero pagare i consumi involontari (anche l'amministratore e l'altro condomino).

 

Per maggiori info, vedi qui (pag. 8):

https://www.anaciroma.it/images/news/contabilizzazione-termoregolazione-calore_27022017.pdf

Infatti, non è corretto, ma la UNI 10200 è stata fatta così e non ci sono correttivi.

 

L'unica possibilità per evitare il problema è quello di DEROGARE alla UNI 10200, se possibile.

 

In tal caso, si può dividere la quota fissa in base ai vecchi millesimi di riscaldamento o ai mq.

 

Per info, vedi qui:

--link_rimosso--

 

In particolare:

"Il decreto correttivo, allo scopo di risolvere una serie di problemi applicativi, prevede la possibilità di suddividere l’importo complessivo attribuendo una quota di almeno il 70% agli effettivi prelievi volontari di energia termica, in caso di differenze di fabbisogno termico fra le diverse unità. Invece, gli importi rimanenti saranno ripartiti in base ai millesimi, ai metri quadri o ai metri cubi utili oppure secondo le potenze installate, secondo i vecchi criteri, in sintesi."

"Non è corretto", dici...."ma la norma 10200 è stata fatta così...."

Concordo.

Praticamente l'attribuire la Manutenzione ai "consumi involontari" è come applicare una "tassa" fissa ai condomini dei primi e ultimi piani.

Cioè l'esatto contrario di quanto vorrebbe fare la norma UNI 10200, il cui principio ispiratore è " pago quanto consumo".....solita bufala !

Saluti a tutti e grazie.

"Non è corretto", dici...."ma la norma 10200 è stata fatta così...."

Concordo.

Praticamente l'attribuire la Manutenzione ai "consumi involontari" è come applicare una "tassa" fissa ai condomini dei primi e ultimi piani.

Cioè l'esatto contrario di quanto vorrebbe fare la norma UNI 10200, il cui principio ispiratore è " pago quanto consumo".....solita bufala !

Saluti a tutti e grazie.

Concordo sulla tassa e sulla bufala!

Ma la cosa non mi sorprende ormai, perchè le cose in italia sarebbero dovute andare in un modo diverso?

Gli italiani sono un popolo di conservatori. All'italiano piace il mercato ammnistrato.

La centrale termica, la fornitura unica del metano, il manutentore.....

L'italiano pensa di essere un uomo libero ma in realtà non lo è . Per lui hanno sempre deciso gli altri o per meglio dire lo hanno sempre condizionato affinchè decidesse in un certo modo. Gli hanno fatto credere che l'impianto centralizzto è migliore e per anni via con lo spreco; Poi l'U.E.

ha obbligato ad una riduzione dei consumi e ci troviamo in queste situazioni paradossali in cui non usi il riscaldamento e paghi 500 euro.

Chi dissente o tenta di uscire fuori dai ranghi viene osteggiato-

Non ci si preoccupa di come ridurre gli sprechi ma solamente di come farli pagare anche a quelli che si sono distaccati.

A tale proposito vi invito a leggere la relazione ANACI sul link proposto da Mosquiton, post 10 in particolare la parte relativa ai costi da attribuire ai distaccati.

Parafrasando dico che ci sono diverse mozzarelle nell'analisi dell'avvocato , viene fatto intendere che sono i decreti ad obbligare alla contribuzione del distaccato mentre sono semplicemente sue opinioni personali.

Cosa può centrare la divisione delle perdite con il distaccato, e il risparmio energetico?

Il problema è che l'amministratore spesso non ha tempo e voglia di sbattersi per capire , la relazione dell'associazione diventa vangelo, che unito alla stupidità condominiale porta diritto diritto dal giudice

Concordo sulla tassa e sulla bufala!

Ma la cosa non mi sorprende ormai, perchè le cose in italia sarebbero dovute andare in un modo diverso?

Gli italiani sono un popolo di conservatori. All'italiano piace il mercato ammnistrato.

La centrale termica, la fornitura unica del metano, il manutentore.....

L'italiano pensa di essere un uomo libero ma in realtà non lo è . Per lui hanno sempre deciso gli altri o per meglio dire lo hanno sempre condizionato affinchè decidesse in un certo modo. Gli hanno fatto credere che l'impianto centralizzto è migliore e per anni via con lo spreco; Poi l'U.E.

ha obbligato ad una riduzione dei consumi e ci troviamo in queste situazioni paradossali in cui non usi il riscaldamento e paghi 500 euro.

Chi dissente o tenta di uscire fuori dai ranghi viene osteggiato-

Non ci si preoccupa di come ridurre gli sprechi ma solamente di come farli pagare anche a quelli che si sono distaccati.

A tale proposito vi invito a leggere la relazione ANACI sul link proposto da Mosquiton, post 10 in particolare la parte relativa ai costi da attribuire ai distaccati.

Parafrasando dico che ci sono diverse mozzarelle nell'analisi dell'avvocato , viene fatto intendere che sono i decreti ad obbligare alla contribuzione del distaccato mentre sono semplicemente sue opinioni personali.

Cosa può centrare la divisione delle perdite con il distaccato, e il risparmio energetico?

Il problema è che l'amministratore spesso non ha tempo e voglia di sbattersi per capire , la relazione dell'associazione diventa vangelo, che unito alla stupidità condominiale porta diritto diritto dal giudice

Fino a che non ci saranno chiarimenti da parte del legislatore o indirizzi giurisprudenziali condivisi, ci si affida alle "interpretazioni". E' una interpretazione quella di ANACI (peraltro valutata da un Centro Studi composto da svariati esperti ... anche giudici) ed è una interpretazione quella tua.

 

Siamo d'accordo che i consumi si dividono in consumi volontari e involontari? Bene. Siamo d'accordo che se qualsiasi condòmino si distacca provoca un aggravio di spesa dei consumi involontari per tutti gli altri? Penso di sì dal momento che è una evidenza puramente matematica. Quindi è analogico affermare che chiunque si distacchi dall'impianto di riscaldamento (ex art. 1118 cc) dal 30 giugno 2017 DEVE sostenere le spese di consumo involontario. Fino a prova contraria le cose stanno così.

 

Si può essere contrari al principio della UNI10200 ma non alle sue conseguenze ... ricordo quando ci fecero una testa grande come un cocomero per le "marmitte catalizzate". Avevano trovato il modo (bloccando la circolazione delle vecchie auto) di sostituire buona parte del parco macchine esistente .... adesso il traffico non lo bloccano più, perchè non c'è più smog?

 

Poveri italiani illusi.

Siamo d'accordo che i consumi si dividono in consumi volontari e involontari? Bene. Siamo d'accordo che se qualsiasi condòmino si distacca provoca un aggravio di spesa dei consumi involontari per tutti gli altri? Penso di sì dal momento che è una evidenza puramente matematica. Quindi è analogico affermare che chiunque si distacchi dall'impianto di riscaldamento (ex art. 1118 cc) dal 30 giugno 2017 DEVE sostenere le spese di consumo involontario. Fino a prova contraria le cose stanno così.

Su questo, siamo tutti d'accordo.

 

Il problema è chi si è distaccato PRIMA.

 

C'è chi si è distaccato prima del giugno 2013 con l'autorizzazione del condominio (distacco concordato), chi si è distaccato dopo giugno 2013 con la perizia (art. 1118 cc) e chi si è distaccato dopo giugno 2013 senza perizia, magari contrattando con il condominio, ma prima di giugno 2017!!!

E' il problema delle norme che non vengono specificatamente rese "retroattive" che, da un lato è meglio, ma dall'altro genera differenze incolmabili. Si potrebbero distinguere due principali categorie:

 

1) chi si è distaccato prima dell'entrata in vigore della riforma 220/2012, o dopo la riforma, ma con perizia. In questo caso si continuano a rispettare gli accordi intercorsi o, in assenza, non si pagherà il consumo involontario.

 

2) chi si è distaccato dopo l'entrata in vigore della riforma ma senza perizia, dovrà pagare il consumo involontario ... anche se facesse la perizia adesso, perchè NESSUNO può affermare che non ci sia un aggravio di spese per tutti i rimanenti condòmini allacciati all'impianto.

 

Rimane il fatto che, date le differenze, mi aspetto cause giudiziarie tra chi deve e chi non deve pagare le spese di consumo involontario. Sarà lì che si capirà definitivamente come occorrerà muoversi.

E' il problema delle norme che non vengono specificatamente rese "retroattive" che, da un lato è meglio, ma dall'altro genera differenze incolmabili. Si potrebbero distinguere due principali categorie:

 

1) chi si è distaccato prima dell'entrata in vigore della riforma 220/2012, o dopo la riforma, ma con perizia. In questo caso si continuano a rispettare gli accordi intercorsi o, in assenza, non si pagherà il consumo involontario.

 

2) chi si è distaccato dopo l'entrata in vigore della riforma ma senza perizia, dovrà pagare il consumo involontario ... anche se facesse la perizia adesso, perchè NESSUNO può affermare che non ci sia un aggravio di spese per tutti i rimanenti condòmini allacciati all'impianto.

 

Rimane il fatto che, date le differenze, mi aspetto cause giudiziarie tra chi deve e chi non deve pagare le spese di consumo involontario. Sarà lì che si capirà definitivamente come occorrerà muoversi.

IO rispetto le idee di tutti ma molte proprio non le capisco e soprattutto non riesco a capire l'atteggiamento superficiale con il quale si decide di affrontare un problema da parte di chi autorevolmente esprime pareri che condizionano i rapporti tra le> condominiali.

Mi sarei aspettato da te una risposta nell'altra discussione in cui si è parlato di distacco mentre siamo a ripetere sempre le stesse cose , I decreti citati dalla relazione ANACI , in nessun articolo prevedono che i consumi involontari debbano essere addebitati ai distaccati, quindi affermare ciò non è un interpretazione , è semplicemente falso.

Ti dico di più un orientamento del genere si oppone allo spirito della legge: pagare tutti per pagare meno, non è ciò che auspica la legge sul risparmio energetico.

Continuate ad equiparare il condomino distaccato con colui che tiene i radiatori chiusi e questo è un errore , non tecnico ma giuridico.

Il punto è che questa equiparazione non è legittima in quanto il decreto 141 al comma 5 modificando l'art. 9 del decreto 102 dice che i consumi devono essere suddivisi tra gli utenti finali con la norma 10200. Allora se vogliamo fare una discussione seria invece che aspettare le decisioni dei tribunali dibattiamo se il distaccato è un utente finale non se la norma 10200 si applica ai distaccati.

E' vero anche la mia è un'interpretazione ma spero possa servire a chi non accetterà di subire le prepotenze condominiali ascoltando chi gli racconta false verità

IO rispetto le idee di tutti ma molte proprio non le capisco e soprattutto non riesco a capire l'atteggiamento superficiale con il quale si decide di affrontare un problema da parte di chi autorevolmente esprime pareri che condizionano i rapporti tra le> condominiali.

Mi sarei aspettato da te una risposta nell'altra discussione in cui si è parlato di distacco mentre siamo a ripetere sempre le stesse cose , I decreti citati dalla relazione ANACI , in nessun articolo prevedono che i consumi involontari debbano essere addebitati ai distaccati, quindi affermare ciò non è un interpretazione , è semplicemente falso.

Ti dico di più un orientamento del genere si oppone allo spirito della legge: pagare tutti per pagare meno, non è ciò che auspica la legge sul risparmio energetico.

Continuate ad equiparare il condomino distaccato con colui che tiene i radiatori chiusi e questo è un errore , non tecnico ma giuridico.

Il punto è che questa equiparazione non è legittima in quanto il decreto 141 al comma 5 modificando l'art. 9 del decreto 102 dice che i consumi devono essere suddivisi tra gli utenti finali con la norma 10200. Allora se vogliamo fare una discussione seria invece che aspettare le decisioni dei tribunali dibattiamo se il distaccato è un utente finale non se la norma 10200 si applica ai distaccati.

E' vero anche la mia è un'interpretazione ma spero possa servire a chi non accetterà di subire le prepotenze condominiali ascoltando chi gli racconta false verità

Ti invito a leggere l'interpretazione (non le falsità) del Centro Studi ANACI, a mio giudizio condivisibili al seguente link:

 

https://www.anaciroma.it/images/news/contabilizzazione-termoregolazione-calore_27022017.pdf

 

Pag 8 (spese per i già distaccati e per i nuovi distacchi).

Ti invito a leggere l'interpretazione (non le falsità) del Centro Studi ANACI, a mio giudizio condivisibili al seguente link:

 

https://www.anaciroma.it/images/news/contabilizzazione-termoregolazione-calore_27022017.pdf

 

Pag 8 (spese per i già distaccati e per i nuovi distacchi).

Non solo le ho lette ma le sto studiando è questa la differenza tra noi.

L'articolo comincia dicendo che anche se non esplicitamente indicato l'articolo 9 del decreto 102 considera che tutti rientrano nell'applicazione della 10200 anche i distaccati. Ciò è falso , non vero , bugia , non so come scrivere.

Come su detto invece l'art 5 comma V del decreto 141 che modifica l'art. 9 prima citato è molto più esplicito

Oh beh, parlare di superficialità mi pare quantomeno arrogante visto che non sai neanche chi sono. Io non mi permetterei di dirlo a nessuno ... ma ... contento te. Tra l'altro al seminario che si è svolto a Roma il 29/11/2017 al quale io ho partecipato (e dove non mi sembra di averti visto) non solo è stata fatta un'ampia disamina della parte giuridica (Avv. Zoina) ma si è discusso anche di tematiche molto tecniche con un ingegnere che fa parte del Comitato Termotecnico UNI10200.

Posso però segnalare sul punto la recente sentenza

della dott.ssa Pedrella, sez. 5^, Tribunale di

Roma, la nr 18748/2016 del 11.10.2016, secondo la quale

la percentuale del consumo involontario deve

essere ripartita tra tutti i condomini, compresi i di

staccati che non utilizzino l’impianto, secondo

quanto previsto dalle norme uni 10200.

Peraltro con la sentenza in parola, il Tribunale riconosceva il

diritto dei condomini al distacco avendo accertato a me

zzo CTU che dal distacco non derivavano squilibri al

sistema né aggravi di spese per gli altri condomini, ma anzi un risparmio.

Si potrebbe, in sostanza, ritenere, che il consumo

indicato nell’art. 1118 quarto comma c.c. sia solo il

consumo “volontario” e non anche quello “involontario”.

Si potrebbe, in sostanza, ritenere, che il consumo

indicato nell’art. 1118 quarto comma c.c. sia solo il

consumo “volontario” e non anche quello “involontario”.

Però... diciamoci la verità...

 

E' chiaramente un "arrampicarsi sugli specchi", perché quando è stato redatto l'art. 1118 c.c. i consumi involontari non esistevano e con il termine "spesa per i consumi" si intendeva tutto (consumi volontari o involontari che fossero), escludendo solo le spese per la manutenzione straordinaria e messa a norma!!!

😂

Però... diciamoci la verità...

 

E' chiaramente un "arrampicarsi sugli specchi", perché quando è stato redatto l'art. 1118 c.c. i consumi involontari non esistevano e con il termine "spesa per i consumi" si intendeva tutto (consumi volontari o involontari che fossero), escludendo solo le spese per la manutenzione straordinaria e messa a norma!!!

😂

E' vero ... ma come si può dire che un distacco non comporta "un aggravio di spese per gli altri", proprio sui consumi involontari? Ed è una condizione indicata dal 1118 per consentire il distacco.

Si, ma allora l'art. 1118 non avrebbe senso!!!!

 

E, invece, esiste...

 

Almeno, potevano avere la faccia tosta di abolirlo...

😂

Posso però segnalare sul punto la recente sentenza

della dott.ssa Pedrella, sez. 5^, Tribunale di

Roma, la nr 18748/2016 del 11.10.2016, secondo la quale

la percentuale del consumo involontario deve

essere ripartita tra tutti i condomini, compresi i di

staccati che non utilizzino l’impianto, secondo

quanto previsto dalle norme uni 10200.

Peraltro con la sentenza in parola, il Tribunale riconosceva il

diritto dei condomini al distacco avendo accertato a me

zzo CTU che dal distacco non derivavano squilibri al

sistema né aggravi di spese per gli altri condomini, ma anzi un risparmio.

Si potrebbe, in sostanza, ritenere, che il consumo

indicato nell’art. 1118 quarto comma c.c. sia solo il

consumo “volontario” e non anche quello “involontario”.

Smettiamola con i copia e incolla . Tu come me la sentenza in oggetto non l'hai letta poichè non si riesce a scaricarla , ho chiesto al mio avvocato di aiutarmi . Nei prossimi giorni ne avremo il testo .Poi la citeremo a ragione.

Se un condomino era distaccato e prima non creava aggravi , una semplice nuova ripartizione dei costi tra coloro che le spese le sostengono non può comportare un aggravio per alcuno,

La norma 10200 si utilizza per dividere i costi tra gli utilizzatori finali del servizio di riscaldamento . Il distaccato non lo è

Mi piacerebbe si ragionasse sullo spirito della legge:

Far pagare il distaccato migliora l'efficienza energetica e si riducono i consumi?

Perchè continuare a sostenere che è la legge che lo prevede . E' il contrario, più si dividono gli sprechi più si conservano impianti obsoleti.

Ti ripeto dobbiamo discutere solo su chi è l'utente finale.

Scusami per il modo in cui mi sono rivolto . Sono cinque anni che mi occupo di questa cosa e dopo aver vinto una causa in cui il giudice ha stabilito che non devo pagare i costi del combustibile, ora l'amministratore ci riprova con la storia della norma . Sono sfinito.

Smettiamola con i copia e incolla . Tu come me la sentenza in oggetto non l'hai letta poichè non si riesce a scaricarla , ho chiesto al mio avvocato di aiutarmi . Nei prossimi giorni ne avremo il testo .Poi la citeremo a ragione.

Se un condomino era distaccato e prima non creava aggravi , una semplice nuova ripartizione dei costi tra coloro che le spese le sostengono non può comportare un aggravio per alcuno,

La norma 10200 si utilizza per dividere i costi tra gli utilizzatori finali del servizio di riscaldamento . Il distaccato non lo è

Mi piacerebbe si ragionasse sullo spirito della legge:

Far pagare il distaccato migliora l'efficienza energetica e si riducono i consumi?

Perchè continuare a sostenere che è la legge che lo prevede . E' il contrario, più si dividono gli sprechi più si conservano impianti obsoleti.

Ti ripeto dobbiamo discutere solo su chi è l'utente finale.

Scusami per il modo in cui mi sono rivolto . Sono cinque anni che mi occupo di questa cosa e dopo aver vinto una causa in cui il giudice ha stabilito che non devo pagare i costi del combustibile, ora l'amministratore ci riprova con la storia della norma . Sono sfinito.

Scusa, ma tu ti sei distaccato con la perizia, no?

 

E, in ogni caso, se hai vinto la causa punto, non devi pagare.

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