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pdomi2001

Titolarità per essere componente del Consiglio di amministrazione del Condominio

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Mi scuso innanzitutto se l'argomento è già stato trattato da qualche altra parte, ma dopo aver cercato un po' non ho trovato nulla.

 

La questione che vorrei porvi è: quali sono le caratteristiche che deve avere un componente del CDA del condominio con la nuova riforma?

 

Mi spiego meglio: io faccio parte del CDA (eletto anteriormente all'entrata in vigore della riforma) del mio condominio. L'amministratore, nel richiedere i dati per l'anagrafe condominiale ha notato che l'appartamento nel quale abitiamo io e mia moglie è intestato interamente a quest'ultima. Secondo lui, visto che la norma recita

 

Art. 1130-bis. (1)

Rendiconto condominiale.

[...]

L'assemblea può anche nominare, oltre all'amministratore, un consiglio di condominio composto da almeno tre condomini negli edifici di almeno dodici unità immobiliari. Il consiglio ha funzioni consultive e di controllo.

e che è specificatamente scritto condomini, io, non avendo nessuna percentuale di proprietà dell'appartamento non posso farne parte.

Che ne pensate ? E' possibile aggirare la cosa in qualche modo (con dichiarazioni o altro) nel caso in cui fosse giusto così ?

Grazie dell'aiuto

Improprio uso del sostantivo: non esiste il CDA del condominio. Tale temine è proprio delle società di capitali con fini di lucro per capirci.

 

Unico vincolo: essere un condomino.

 

Se tu non lo sei possibile far passare per buona la stessa regola che ti permette di intervenire in assemblea al posto di tua moglie: la delega.

 

Per alcuni possibile anche di tipo perpetuo o fino a revoca...personalmente preferirei rilasciata di volta in volta.

Mi scuso innanzitutto se l'argomento è già stato trattato da qualche altra parte, ma dopo aver cercato un po' non ho trovato nulla.

 

La questione che vorrei porvi è: quali sono le caratteristiche che deve avere un componente del CDA del condominio con la nuova riforma?

 

Mi spiego meglio: io faccio parte del CDA (eletto anteriormente all'entrata in vigore della riforma) del mio condominio. L'amministratore, nel richiedere i dati per l'anagrafe condominiale ha notato che l'appartamento nel quale abitiamo io e mia moglie è intestato interamente a quest'ultima. Secondo lui, visto che la norma recita

 

e che è specificatamente scritto condomini, io, non avendo nessuna percentuale di proprietà dell'appartamento non posso farne parte.

Che ne pensate ? E' possibile aggirare la cosa in qualche modo (con dichiarazioni o altro) nel caso in cui fosse giusto così ?

Grazie dell'aiuto

Come hai letto la norma dice che il CDC può essere nominato dall'assemblea, non è detto che questo sia fatto, poi per farne parte è necessario essere condomino e non c'è nessuna norma per aggirare questo fatto, inoltre il CDC non ha nessuna facoltà ne diritti maggiori agli altri condomini, ne può decidere alcunchè, in pratica controlla l'operato dell'amministratore (e certi amministratori non gradiscono), fa da tramite tra i condomini e l'amministratore riferendo le impressioni e suggerimenti, comunque anche gli altri condomini possono comunicare con l'amministratore, in fin dei conti tutti i condomini posso eseguire controlli sull'operato dell'amministratore controllando le documentazioni e documenti giustifictivi.

Se posso dare una mia personale opinione, il CDC non serve assolutamente a nulla visto e considerato che tutti i proprietari/condomini possono effettuare le stesse operazioni

Improprio uso del sostantivo: non esiste il CDA del condominio. Tale temine è proprio delle società di capitali con fini di lucro per capirci.

 

Unico vincolo: essere un condomino.

 

Se tu non lo sei possibile far passare per buona la stessa regola che ti permette di intervenire in assemblea al posto di tua moglie: la delega...

 

Secondo me essere condòmino è fondamentale e la delega è valida solo in assemblea.

Se fosse possibile delegare un estraneo a fare il consigliere al posto del condòmino, con lo stesso criterio sarebbe possibile anche delegare un estraneo a fare l'amministratore al posto del condòmino senza gli ulteriori requisiti richiesti dalla legge.

Ragionandoci su ero arrivato alla stessa conclusione di Tuxx e infatti non riesco a capire per quale motivo sembra non mi vogliano. :-)

In fondo il CDC ha soltanto funzioni consultive e non deliberative. In caso contrario dovrebbero esistere anche dei verbali delle riunioni del CDC con validità e cose varie...

Se non riesco a fare parte del CDC (mera funzione di controllo ma necessaria visto che nel mio condominio c'è un po' la tendenza a prendere le decisioni nelle alte sfere) posso sempre, su mandato di mia moglie, "rompere le scatole" chiedendo di consultare la documentazione e segnalando le cose che non vanno bene all'amministratore e agli altri condomini in qualità di inquilino.

Poi sarà l'assemblea a decidere se l'amministratore è un po' troppo "accomodante" verso il CDC ed è necessario sostituirlo.

Grazie dell'aiuto.

 

P.S.: L'unica altra soluzione sarebbe acquisire una quota della proprietà dell'appartamento, ma mi sembra esagerato per una cosa del genere...

P.S.: L'unica altra soluzione sarebbe acquisire una quota della proprietà dell'appartamento, ma mi sembra esagerato per una cosa del genere...
Se è per questo potrebbe essere sufficiente un 1%, quindi a parte la spesa per il notaio, le tasse sarebbero secondo me ridicole.
Secondo me essere condòmino è fondamentale e la delega è valida solo in assemblea.

Se fosse possibile delegare un estraneo a fare il consigliere al posto del condòmino, con lo stesso criterio sarebbe possibile anche delegare un estraneo a fare l'amministratore al posto del condòmino senza gli ulteriori requisiti richiesti dalla legge.

Sbagliato perchè venisse votata la persona che rappresenta non sarebbe il mandato a lui riconducibile, se venisse votato per il nome proprio (cosa possibilissima se in possesso delle caratteristiche di legge) allora diventerebbe amministratore esterno.

 

Se la delega è valida per sostituire il proprietario in una assemblea (non necessariamente solo in caso di voto ma anche per ascoltare e poi riferire) nulla di diverso sarebbe per un Consiglio di Condominio. Non gli compete alcun potere che non sia di ogni condomino.

ciao

 

non puoi farne parte, almeno leggendo la legge alla lettera, ma penso che arriveranno presto precisazioni. Comunque, con la delega di tua moglie, ha la possibilità di essere molto più incisivo e dare maggior fastidio all'amministratore senza essere consigliere. Basta ti attivi recandoti presso il suo ufficio e sistematicamente chiedere di esaminare la documentazione. Vedrai che sarà lui a far marcia indietro. Marcalo stretto, oltre al tuo interesse, fai anche quello dei condomini.

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