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Fffranco

Sostituzione caldaia e problemi derivanti

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Buongiorno,

abito al primo piano di un condominio diviso a scale e ogni scala è relativa a 6 condomini.

Mi trovo a sostituire una caldaia tradizionale a tiraggio forzato causa invecchiamento della stessa (circa 20 anni) e costo pezzi di sostituzione eccessivi. A questo punto, da più parti, mi viene detto che la nuova caldaia deve essere, per legge, a condensazione. Il problema è che la canna fumaria a cui l'attuale caldaia è collegata per lo scarico fumi non è idonea per lo scarico di caldaie a condensazione. D'altronde non posso neanche scaricare a parete in quanto la caldaia è posta su terrazzo chiuso da 5 lati. Anche lo scarico a tetto (individuale) sembra essere proibitivo dal punto di vista tecnico se non con una grossa spesa per aggirare gli ostacoli lungo il percorso. L'adeguamento della canna fumaria sarà sicuramente osteggiato dagli altri due condomini che si affacciano su di essa in quanto hanno cambiato da non molto tempo la loro caldaia con una a tradizionale a tiraggio forzato e l'adeguamento li costringerebbe a cambiare caldaia senza motivo. Mi chiedo a questo punto cosa dovrei fare per potere cambiare la mia caldaia... Sembra un vicolo cieco! Posso forzare l'amministratore a imporre un adeguamento della canna fumaria? Obbligando quindi gli altri 2 condomini a sostenere le spese pur non avendo questi  nessun interesse? Altrimenti quali soluzioni tecniche mi suggerite?

Fffranco dice:

Buongiorno,

abito al primo piano di un condominio diviso a scale e ogni scala è relativa a 6 condomini.

Mi trovo a sostituire una caldaia tradizionale a tiraggio forzato causa invecchiamento della stessa (circa 20 anni) e costo pezzi di sostituzione eccessivi. A questo punto, da più parti, mi viene detto che la nuova caldaia deve essere, per legge, a condensazione. Il problema è che la canna fumaria a cui l'attuale caldaia è collegata per lo scarico fumi non è idonea per lo scarico di caldaie a condensazione. D'altronde non posso neanche scaricare a parete in quanto la caldaia è posta su terrazzo chiuso da 5 lati. Anche lo scarico a tetto (individuale) sembra essere proibitivo dal punto di vista tecnico se non con una grossa spesa per aggirare gli ostacoli lungo il percorso. L'adeguamento della canna fumaria sarà sicuramente osteggiato dagli altri due condomini che si affacciano su di essa in quanto hanno cambiato da non molto tempo la loro caldaia con una a tradizionale a tiraggio forzato e l'adeguamento li costringerebbe a cambiare caldaia senza motivo. Mi chiedo a questo punto cosa dovrei fare per potere cambiare la mia caldaia... Sembra un vicolo cieco! Posso forzare l'amministratore a imporre un adeguamento della canna fumaria? Obbligando quindi gli altri 2 condomini a sostenere le spese pur non avendo questi  nessun interesse? Altrimenti quali soluzioni tecniche mi suggerite?

Buongiorno,

la UNI-CIG 7129-15 consente lo scarico di caldaia a condensazione entro camino monoflusso per caldaie a semplice flusso forzato, previa verifica dimensionale e funzionale.

Si informi presso tecnico locale competente.

Modificato da Nanojoule
Nanojoule dice:

Buongiorno,

la UNI-CIG 7129-15 consente lo scarico di caldaia a condensazione entro camino monoflusso per caldaie a semplice flusso forzato, previa verifica dimensionale e funzionale.

Si informi presso tecnico locale competente.

Salve,

grazie per la risposta però le chiedo di correggermi se non ho capito bene: il camino monoflusso è una canna fumaria non ramificata? In questo caso, dentro questo camino, potrei far passare il mio tubo di scarico specifico per caldaia a condensazione fino al tetto?

 

Fffranco dice:

Salve,

grazie per la risposta però le chiedo di correggermi se non ho capito bene: il camino monoflusso è una canna fumaria non ramificata? In questo caso, dentro questo camino, potrei far passare il mio tubo di scarico specifico per caldaia a condensazione fino al tetto?

 

Buongiorno,

forse non mi sono espresso bene.

Nel camino esistente, già a servizio plurimo di caldaie a flusso forzato, può scaricare anche caldaia a condensazione previa verifica dimensionale e funzionale come indicato dalle norme UNI.

Questo è un dettaglio tecnico, le consiglio di rivolgersi a un competente tecnico locale per eseguire l'analisi e convalidare la possibilità.

 

image.png.52e333b01fea2741de5ce7e5d3e70945.png

Modificato da Nanojoule
Nanojoule dice:

Buongiorno,

forse non mi sono espresso bene.

Nel camino esistente, già a servizio plurimo di caldaie a flusso forzato, può scaricare anche caldaia a condensazione previa verifica dimensionale e funzionale come indicato dalle norme UNI.

Questo è un dettaglio tecnico, le consiglio di rivolgersi a un competente tecnico locale per eseguire l'analisi e convalidare la possibilità.

 

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Ok, mi sembra di aver capito. Il problema credo comunque persista per il fatto che il camino attualmente non è adeguato. È in cemento e non è rivestito internamente. Andrebbe adeguato alla normativa in modo da soddisfare quanto evidenziato nella sua risposta in giallo. Mi sembra che da quanto da lei riportato del documento si evinca che se la canna fumaria è predisposta per caldaie a condensazione allora è "possibile" (previa verifica dimensionale) che sulla stessa possano insistere caldaie di tipo diverso (non costringendo quindi tutti gli utenti a cambiare caldaia)

Fffranco dice:

Ok, mi sembra di aver capito. Il problema credo comunque persista per il fatto che il camino attualmente non è adeguato. È in cemento e non è rivestito internamente. Andrebbe adeguato alla normativa in modo da soddisfare quanto evidenziato nella sua risposta in giallo. Mi sembra che da quanto da lei riportato del documento si evinca che se la canna fumaria è predisposta per caldaie a condensazione allora è "possibile" (previa verifica dimensionale) che sulla stessa possano insistere caldaie di tipo diverso (non costringendo quindi tutti gli utenti a cambiare caldaia)

Beh, non è proprio proprio come lei ha capito, ma è intuibile....sono parametri tecnici.

 

Ma allora forse anche io non ho capito io bene la cosa.

 

La sua canna fumaria collettiva raccoglie lo scarico di tre caldaie, una sua e due di altri condomini.

La canna fumaria è interna al perimetro dell'edificio abitato e costruita solo in laterizi.

All'interno di questa canna fumaria scaricano a pressione tre caldaie a flusso forzato tipo C.

Questo da sempre o in origine tutte le caldaie erano a tiraggio naturale?

 

Ora lei vorrebbe cambiare la sua caldaia, ma deve metterne una a condensazione.

 

Appare strano che un camino in laterizio o conglomerato raccolga senza alcuna protezione lo scarico di tre caldaie a flusso forzato.

 

Se riesce a confermare quanto capito e magari a dare qualche informazione migliore, potremo esprimere pareri più centrati....

 

Grazie ancora per tutte le risposte!

In effetti io non ho ispezionato la canna fumaria ma il tecnico che fa assistenza alla mia quasi defunta caldaia si. E mi ha detto che è in cemento non rivestita. Posso dire con certezza invece che le tre caldaie originarie (installate al momento in cui i tre appartamenti sono stati acquistati) erano tradizionali e a tiraggio forzato. Poi gli altri due condomini hanno sostituito la loro caldaia, ormai qualche anno fa, sempre con caldaie tradizionali a tiraggio forzato.

Fffranco dice:

Grazie ancora per tutte le risposte!

In effetti io non ho ispezionato la canna fumaria ma il tecnico che fa assistenza alla mia quasi defunta caldaia si. E mi ha detto che è in cemento non rivestita. Posso dire con certezza invece che le tre caldaie originarie (installate al momento in cui i tre appartamenti sono stati acquistati) erano tradizionali e a tiraggio forzato. Poi gli altri due condomini hanno sostituito la loro caldaia, ormai qualche anno fa, sempre con caldaie tradizionali a tiraggio forzato.

Beh, che la canna fumaria in cemento raccolga lo scarico di tre caldaie a tiraggio forzato mi pare strano, molto strano!

Già così non dovrebbe essere a norma, se poi è interna al perimetro abitato (adiacente e contigua ai locali abitati) lo è ancora meno.

 

Se così fosse, allora il suo problema individuale scompare perchè diviene collettivo, tutti dovetre rifare la canna fumaria.

 

Se così non fosse, quindi camino in regola per tre caldaie a flusso forzato, ma in laterizio o conglomerato non protetto, potreste utilizzare la guaina termo-indurente per impermeabilizzare il camino (roba da poca spesa...) e darne anche tenuta a pressione.

Se così fosse allora si applica la norma UNI-CIG, lei scarica a condensazione, gli altri solo forzato.

Un domani tutti a condensazione.....

 

Ripeto, si rivolga ad un tecnico competente della sua zona per migliori informazioni.

 

(...ovviamente deve essere tecnico super partes, che non vende caldaie o camini......in questo caso il suo parere potrebbe non essere super-partes......)

ok, mi informerò meglio venerdi prossimo. Ho chiesto un parere ad un ex condomino che verrà a vedere e che fa anche installazioni. Non è proprio super partes ma lo ritengo una persona onesta. Spero di avere informazioni in più riguardo alla canna fumaria. È possibile che abbia capito male io... quando parlo di cemento magari potrebbe essere come dice lei laterizio o conglomerato... Interessante il discorso, in questo caso, della guaina termo indurente. Non so bene come sia possibile tecnicamente effettuare il lavoro ma se la spesa è minima sarebbe ottimo! Vi aggiornerò degli sviluppi della vicenda nei prossimi giorni. Penso che tanti altri possano trovarsi nelle stesse mie condizioni! Un grazie per ora!

Fffranco dice:

......... Un grazie per ora!

Non si preoccupi, ne basta solo uno.......non 24 al giorno!

  • Grazie 1

Aggiornamento: il camino ho potuto finalmente visonarlo e lo ha visto anche il probabile installatore. È fatto di laterizio ma non rivestito. La sezione è insufficiente per pensare di utilizzarlo per tre caldaie a condensazione o miste (la mia a condensazione e le altre a tiraggio forzato). Quindi questa strada si è chiusa. Potrebbe esserci la possibilità di scarico a muro forando il muro  sul quale è posizionata la mia attuale caldaia. L'installatore dichiarerebbe l'impossibilità di utilizzare il camino esistente e di arrivare a tetto in maniera autonoma. Questo però potrebbe creare contrasti con il condomino del piano superiore (che non è un tipo molto facile!). Ultima possibilità è quella di andare a tetto facendo fare un po` di giri al tubo di scarico della futura caldaia. La spesa aumenterebbe, in questo caso, di circa 600 euro. Il tubo sarebbe in plastica rivestito di rame (per fare in modo che la plastica non si rovini con i raggi ultravioletti mi è stato detto). In pratica questo tubo passerebbe sul soffitto sopra il mio terrazzo e arriverebbe all'esterno sulla facciata dove poi salirebbe per 3-4 metri... In settimana avrò i preventivi. L'ultima soluzione sarebbe la più costosa ma anche quella che mi metterebbe sicuramente a norma di legge e eviterebbe beghe col vicino. In tutto (compresa caldaia) verrebbe meno di 3000 euro con il recupero del 50%...

per il resto...dati tutti questi problemi immagino hai i classici termo e casa non coimbentata vero? altrimenti ti avrebbero proposto anche di ovviare ai problemi mettendo riscaldamento con una pdc...

Fffranco dice:

Aggiornamento: il camino ho potuto finalmente visonarlo e lo ha visto anche il probabile installatore. È fatto di laterizio ma non rivestito. La sezione è insufficiente per pensare di utilizzarlo per tre caldaie a condensazione o miste (la mia a condensazione e le altre a tiraggio forzato). Quindi questa strada si è chiusa. Potrebbe esserci la possibilità di scarico a muro forando il muro  sul quale è posizionata la mia attuale caldaia. L'installatore dichiarerebbe l'impossibilità di utilizzare il camino esistente e di arrivare a tetto in maniera autonoma. Questo però potrebbe creare contrasti con il condomino del piano superiore (che non è un tipo molto facile!). Ultima possibilità è quella di andare a tetto facendo fare un po` di giri al tubo di scarico della futura caldaia. La spesa aumenterebbe, in questo caso, di circa 600 euro. Il tubo sarebbe in plastica rivestito di rame (per fare in modo che la plastica non si rovini con i raggi ultravioletti mi è stato detto). In pratica questo tubo passerebbe sul soffitto sopra il mio terrazzo e arriverebbe all'esterno sulla facciata dove poi salirebbe per 3-4 metri... In settimana avrò i preventivi. L'ultima soluzione sarebbe la più costosa ma anche quella che mi metterebbe sicuramente a norma di legge e eviterebbe beghe col vicino. In tutto (compresa caldaia) verrebbe meno di 3000 euro con il recupero del 50%...

Buongiorno,

Delle tre ipotesi la prima è da scartare perché inapplicabile, la seconda è di fatto proibita dal Dlgs 102/14, la terza è applicabile se il condominio accetta.

Ovviamente caldamente consigliata ovviamente la terza.

 

Attenzione a montare la caldaia a condensazione, che per condensare deve essere abbinata alle valvole termostatiche.

 

Se non le installa purtroppo utilizza la caldaia a portata costante e temperatura sul ritorno alta, quindi non permette che moduli correttamente e che condensi.

Se non monta le termostatiche usa la condensazione come la precedente caldaia, lontano quindi dal corretto funzionamento e dai risparmi ottenibili.

 

Non si faccia “imbesuire” dagli installatori mal informati….. le termostatiche non servono nulla, il termostato ambiente fa tutto, la condensazione non condensa perché va bene solo sugli impianti con i pannelli……..e altre innumerevoli sciocchezze.

 

Dimenticavo, installi valvole termostatiche a pre regolazione di portata….mi raccomando!

 

(...ovviamente installando le termostatiche il valore detraibile  aumenta da 50% al 65%....)

Modificato da Nanojoule
Nanojoule dice:

(...ovviamente installando le termostatiche il valore detraibile  aumenta da 50% al 65%....)

Bravissimo! 👍

  • Grazie 1

Sull'ipotesi 2 volevo un vostro parere. Da più parti ho letto che esistono deroghe al fatto che la caldaia a condensazione non possa scaricare a parete. Riporto solo un testo che ho trovato:

 

Come anticipato, la normativa vigente (Legge 90/2013, articolo 17 bis e successiva conferma avvenuta con la pubblicazione del Decreto legislativo n.102 del 4 Luglio 2014) prevede che gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente.

Questo nasce dal fatto che i prodotti derivanti della combustione incidono in modo negativo sulla salute delle persone e sull'ambiente (ossido di azoto, ossido di carbonico, anidride carbonica, polveri sottili, ecc.).

Tuttavia, ci sono casi in cui è possibile derogare a quanto stabilito:

- Si procede, anche nell'ambito di una riqualificazione energetica dell'impianto termico, alla sostituzione di generatori di calore individuali che risultano installati in data antecedente a quella di cui al comma 9, con scarico a parete o in canna collettiva ramificata

- L'adempimento dell'obbligo di cui al comma 9 risulta incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell'intervento, adottate a livello nazionale, regionale o comunale

- Il progettista attesta e assevera l'impossibilita' tecnica a realizzare lo sbocco 1 metro sopra il colmo del tetto

 

Il primo e il terzo punto non sono adattabili al mio caso? In particolare se il progettista attesta questa impossibilità non sarei legittimato a poter scaricare a parete? Forando i muro non scaricherei più su un terrazzo chiuso da 5 lati. Ripeto, non credo che sceglierò questa soluzione per via dei possibili contrasti col vicino del piano di sopra, però non sarebbe un mio diritto?

Per quanto riguarda le valvole queste erano già presenti al momento della costruzione della casa (eccetto il termosifone del bagno)...

Fffranco dice:

Sull'ipotesi 2 volevo un vostro parere. Da più parti ho letto che esistono deroghe al fatto che la caldaia a condensazione non possa scaricare a parete. Riporto solo un testo che ho trovato:

 

Come anticipato, la normativa vigente (Legge 90/2013, articolo 17 bis e successiva conferma avvenuta con la pubblicazione del Decreto legislativo n.102 del 4 Luglio 2014) prevede che gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente.

Questo nasce dal fatto che i prodotti derivanti della combustione incidono in modo negativo sulla salute delle persone e sull'ambiente (ossido di azoto, ossido di carbonico, anidride carbonica, polveri sottili, ecc.).

Tuttavia, ci sono casi in cui è possibile derogare a quanto stabilito:

- Si procede, anche nell'ambito di una riqualificazione energetica dell'impianto termico, alla sostituzione di generatori di calore individuali che risultano installati in data antecedente a quella di cui al comma 9, con scarico a parete o in canna collettiva ramificata

- L'adempimento dell'obbligo di cui al comma 9 risulta incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell'intervento, adottate a livello nazionale, regionale o comunale

- Il progettista attesta e assevera l'impossibilita' tecnica a realizzare lo sbocco 1 metro sopra il colmo del tetto

 

Il primo e il terzo punto non sono adattabili al mio caso? In particolare se il progettista attesta questa impossibilità non sarei legittimato a poter scaricare a parete? Forando i muro non scaricherei più su un terrazzo chiuso da 5 lati. Ripeto, non credo che sceglierò questa soluzione per via dei possibili contrasti col vicino del piano di sopra, però non sarebbe un mio diritto?

Per quanto riguarda le valvole queste erano già presenti al momento della costruzione della casa (eccetto il termosifone del bagno)...

Buongiorno,

Il DL 102/14 non lascia scampo.

Dopo il primo settembre 2013 tutti gli scarichi a tetto.

Esistono delle possibilità di deroga, ma il suo caso non rientra in queste.

Può trovare un progettista compiacente, forse, che "asseveri" l'impossibilità di scarico a tetto, ma credo che quest'ultimo sia a conoscenza della pericolosità di false asseverazioni.

 

 

In merito alle termostatiche già presenti, l'assenza di quella al radiatore del bagno crea "corto circuito" nella circolazione del fluido termovettore.

questo di fatto innalza la temperatura del ritorno e inibisce la condensazione.

Trattasi di un errore molto frequente nato una trentina di anni fa, quando non erano diffuse le pompe in curva proporzionale.

Installi questa termostatica o il suo impianto non condensa.

 

 

 

 

ll mio caso è simile, ma siccome non si sa se e quando i condomini accetteranno di  riintubare con guaina  termoindurente  (non a una modesta cifra a mio parere ma a 5000 euro) la canna fumaria  utilizzata da 4 condomini  oppure  non si si sa se e quando acettaranno di cambiare tutte le loro caldaie inserendo all'interno della canna fumaria 4 tubi adeguati singoli, io nel frattempo, essendo prevalente il mio diritto di scaldarmi, devo fare uno scarico in facciata. Almeno così ho letto in varie leggihttps://www.condominioweb.com/quali-sono-i-rimedi-per-il-divieto-di-scarico-fumi-in-facciata.1562

Vi pare giusto?

Ultima ipotesi mi pare assurda che ognuno si faccia come e quando vuole una canna fumaria esterno con costi e deturpando la facciata

 

Nanojoule dice:

Buongiorno,

Il DL 102/14 non lascia scampo.

Dopo il primo settembre 2013 tutti gli scarichi a tetto.

Esistono delle possibilità di deroga, ma il suo caso non rientra in queste.

Può trovare un progettista compiacente, forse, che "asseveri" l'impossibilità di scarico a tetto, ma credo che quest'ultimo sia a conoscenza della pericolosità di false asseverazioni.

 

 

In merito alle termostatiche già presenti, l'assenza di quella al radiatore del bagno crea "corto circuito" nella circolazione del fluido termovettore.

questo di fatto innalza la temperatura del ritorno e inibisce la condensazione.

Trattasi di un errore molto frequente nato una trentina di anni fa, quando non erano diffuse le pompe in curva proporzionale.

Installi questa termostatica o il suo impianto non condensa.

 

 

 

 

l mio caso è simile, ma siccome non si sa se e quando i condomini accetteranno di  riintubare con guaina  termoindurente  (non a una modesta cifra a mio parere ma a 5000 euro) la canna fumaria  utilizzata da 4 condomini  oppure  non si si sa se e quando acettaranno di cambiare tutte le loro caldaie inserendo all'interno della canna fumaria 4 tubi adeguati singoli, io nel frattempo, essendo prevalente il mio diritto di scaldarmi, devo fare uno scarico in facciata. Almeno così ho letto in varie leggihttps://www.condominioweb.com/quali-sono-i-rimedi-per-il-divieto-di-scarico-fumi-in-facciata.1562

Vi pare giusto?

Ultima ipotesi mi pare assurda che ognuno si faccia come e quando vuole una canna fumaria esterno con costi e deturpando la facciata

robertic dice:
Nanojoule dice:

Buongiorno,

Il DL 102/14 non lascia scampo.

Dopo il primo settembre 2013 tutti gli scarichi a tetto.

Esistono delle possibilità di deroga, ma il suo caso non rientra in queste.

Può trovare un progettista compiacente, forse, che "asseveri" l'impossibilità di scarico a tetto, ma credo che quest'ultimo sia a conoscenza della pericolosità di false asseverazioni.

 

 

In merito alle termostatiche già presenti, l'assenza di quella al radiatore del bagno crea "corto circuito" nella circolazione del fluido termovettore.

questo di fatto innalza la temperatura del ritorno e inibisce la condensazione.

Trattasi di un errore molto frequente nato una trentina di anni fa, quando non erano diffuse le pompe in curva proporzionale.

Installi questa termostatica o il suo impianto non condensa.

 

 

 

 

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