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Riscaldamento - dovrò continuare a pagare per intero le spese di riscaldamento?

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a causa di litigiosità varie, nel mio condominio non si riesce ad aggiornare il genertaore termico ormai totalmente inaffidabile nonchè non a norme.

avrei deciso di staccare il mio appartamento dal riscaldamento centralizzato per evitare di restare al freddo, ma un articolo del regolamento condominiale dice testualmente "i condomini non potranno sottrarsi, neppure rinunciando al servizio, al pagamento delle spese di riscaldamento".

Dovrò continuare a pagare per intero le spese di riscaldamento? o alla luce di quanto sopra posso sperare di non pagare almeno il costo del combustibile? (gasolio)

Grazie per un aiuto

 

Alfredo Vedani

a causa di litigiosità varie, nel mio condominio non si riesce ad aggiornare il genertaore termico ormai totalmente inaffidabile nonchè non a norme.

avrei deciso di staccare il mio appartamento dal riscaldamento centralizzato per evitare di restare al freddo, ma un articolo del regolamento condominiale dice testualmente "i condomini non potranno sottrarsi, neppure rinunciando al servizio, al pagamento delle spese di riscaldamento".

Dovrò continuare a pagare per intero le spese di riscaldamento? o alla luce di quanto sopra posso sperare di non pagare almeno il costo del combustibile? (gasolio)

Grazie per un aiuto

 

Alfredo Vedani

E' opportuno che tu sappia che staccarsi dal riscaldamento è possibile ma non è impresa facile soprattutto se il condominio è litigioso

I passi da seguire sono cercare un termotecnico capace e senza pregiudizi che rediga una perizia, che dovrai consegnare al condominio, in cui risulti che il tuo distacco non causa squilibri termici ( cattivo funzionamento per gli altri) e che non provaca aggravi di costi per gli altri e nel caso contrario quantificarli . A questo punto se il condominio non accetta le conclusioni del tuo tecnico potrà chiedere anch'esso una perizia e se discorde dalla tua, chiederti di contribuire al pagamento di quota parte del combustibile. A questo punto o accetti o torni indietro sulla tua decisione o trovi un avvocato che ti assista ,prima mediazione poi tribunale. Non è finita in lombardia come in altre regioni esistono leggi regionali sul risparmio energetico quindi il tuo nuovo impianto dovrà avere caratteristiche di notevole risparmio energetico secondo norme uni 11200 .Non ti ho risposto per scoraggiarti , ma voglio informarti per esperienza personale . A livello economico penso ti convenga integrare il riscaldamento facendo funzionare le pompe di calore del tuo condizionatore se invecei sei come me un temerario incosciente che ama la libertà allora procedi pure, saluti e buona fortuna

La normativa attuale premia comportamenti virtuosi, specialmente in termini di risparmio energetico.

Non mi sembra che il tuo condominio stia perseguendo questa strada.

È opportuno che, per distaccarti, tu debba intraprendere la "linea d'attacco" mettendo in evidenza da subito gli inadempimenti del condominio sia in termini di sicurezza sia in termini di risparmio energetico.

Entrambe le questioni citate hanno carattere imperativo e prevalgono sul regolamento condominile.

La recente riforma del condominio in ogni caso ti è d' aiuto.

È comunque necessaria un'analisi approfondita del regolamento e dello stato attuale degli impianti e in generale dell'intero edificio( gas, scarichi fumi, rete di distribuzione riscaldamento. ..). Il distacco deve comunque rappresentare un beneficio, tenuto conto anche de miglioramento della condizione psicofisica!

"Meglio lavorare con chi non paga piuttosto di discutere con chi non capisce".

La normativa attuale premia comportamenti virtuosi, specialmente in termini di risparmio energetico.

Non mi sembra che il tuo condominio stia perseguendo questa strada.

È opportuno che, per distaccarti, tu debba intraprendere la "linea d'attacco" mettendo in evidenza da subito gli inadempimenti del condominio sia in termini di sicurezza sia in termini di risparmio energetico.

Entrambe le questioni citate hanno carattere imperativo e prevalgono sul regolamento condominile.

La recente riforma del condominio in ogni caso ti è d' aiuto.

È comunque necessaria un'analisi approfondita del regolamento e dello stato attuale degli impianti e in generale dell'intero edificio( gas, scarichi fumi, rete di distribuzione riscaldamento. ..). Il distacco deve comunque rappresentare un beneficio, tenuto conto anche de miglioramento della condizione psicofisica!

"Meglio lavorare con chi non paga piuttosto di discutere con chi non capisce".

buonasera,

condivido il punto di vista.

Se lei dimostra che il proprio nuovo impianto ha minor consumo energetico, che il suo distacco non crea squilibri di funzionamento od economici al centralizzato rimanente e esegue i lavori a regola d'arte (impianto e isolamenti)......non la può fermare nessuna legge statale o regionale.

Restano solo due piccoli impedimenti, uno possibile che è il veto dal regolamento condominiale se esistente, ed uno certo, cioè che spenderà un sacco di soldi.

 

mi auguro che il suo condominio agisca per riqualificare l'esistente .....

se il regolamento di condominio è contrattuale, e cioè sottoscritto in rogito, vale il regolamento e supera il 1118: pertanto puoi scollegarti ma dovrai continuare a pagare le spese per il mantenimento del riscaldamento centralizzato.

Ok: concordo con Balby se si tratta della c.d. conservazione.

Restano le spese fisse (dispersioni, impegni termici , risc. Parti comuni ecc.) , che oggi devono essere determinate con la Uni 10200 2013.

"Devono" è imperativo e supera ogni previsione regolamentare, anche contrattuale.

Da luglio è infatti in vigore il dlsg 102 2014.

Ok: concordo con Balby se si tratta della c.d. conservazione.

Restano le spese fisse (dispersioni, impegni termici , risc. Parti comuni ecc.) , che oggi devono essere determinate con la Uni 10200 2013.

"Devono" è imperativo e supera ogni previsione regolamentare, anche contrattuale.

Da luglio è infatti in vigore il dlsg 102 2014.

In ambito condominiale (diritto privato)

Devono = dovere imposto da un Norma che però può essere derogato da un'altra norma o da un contratto tra le parti (convenzione).

imperativo = inderogabile = OBBLIGO ASSOLUTO che nessun'altra norma o convenzione può derogare.

 

Nel dgls 102/2014 non ho riscontrato nessuna inderogabilità specifica per cui ritengo che se un gruppo di condòmini sottoscrive un contratto in cui, nonostante sia presente il teleriscaldamento, si impegna a ripartirsi la spesa in parti uguali, nulla osta.

Credo anche che questa sia materia più per avvocati che per tecnici... peccato che al momento (saranno tutti in ferie) ho notato carenza di presenze di avvocati sul forum.

In ambito condominiale (diritto privato)

Devono = dovere imposto da un Norma che però può essere derogato da un'altra norma o da un contratto tra le parti (convenzione).

imperativo = inderogabile = OBBLIGO ASSOLUTO che nessun'altra norma o convenzione può derogare.

 

Nel dgls 102/2014 non ho riscontrato nessuna inderogabilità specifica per cui ritengo che se un gruppo di condòmini sottoscrive un contratto in cui, nonostante sia presente il teleriscaldamento, si impegna a ripartirsi la spesa in parti uguali, nulla osta.

Credo anche che questa sia materia più per avvocati che per tecnici... peccato che al momento (saranno tutti in ferie) ho notato carenza di presenze di avvocati sul forum.

Buonasera a tutti , giustamente richiami la presenza di avvocati perchè come avviene spesso in italia la soluzione dei problemi passa per i tribunali . Le leggi valgono quel che valgono proprio per questo su più forum ho chiesto di leggere le motivazioni dell'ordinanza del tribunale di torino del 20 gennaio 2014 che in merito al divieto al distacco contenuto nel regolamento contrattuale ha opposto un preciso precedente risalente al 2011. In quell'occasione (sent.19893 del 29/9/2011) la cassazione aveva ritenuto che i regolamenti di condominio anche se contrattuali non possono contenere divieti di distaccarsi dall'impianto di riscaldamento , poichè le relative clausole non perseguirebbero interessi meritevoli di tutela da parte dell'ordinamento giuridico. Se chi afferma il contrario potesse anche lasciare dei riferimenti normativi mi farebbe cosa molto gradita. Grazie. Quando mia nonna sposò mio nonno il divorzio non era previsto poi una legge lo autorizzò e non credo esistano contratti che possano alienare quel diritto, anche sul riscaldamento dobbiamo capire che quello che era prima adesso non è più. Saluti

Buonasera a tutti , giustamente richiami la presenza di avvocati perchè come avviene spesso in italia la soluzione dei problemi passa per i tribunali . Le leggi valgono quel che valgono proprio per questo su più forum ho chiesto di leggere le motivazioni dell'ordinanza del tribunale di torino del 20 gennaio 2014 che in merito al divieto al distacco contenuto nel regolamento contrattuale ha opposto un preciso precedente risalente al 2011. In quell'occasione (sent.19893 del 29/9/2011) la cassazione aveva ritenuto che i regolamenti di condominio anche se contrattuali non possono contenere divieti di distaccarsi dall'impianto di riscaldamento , poichè le relative clausole non perseguirebbero interessi meritevoli di tutela da parte dell'ordinamento giuridico. Se chi afferma il contrario potesse anche lasciare dei riferimenti normativi mi farebbe cosa molto gradita. Grazie. Quando mia nonna sposò mio nonno il divorzio non era previsto poi una legge lo autorizzò e non credo esistano contratti che possano alienare quel diritto, anche sul riscaldamento dobbiamo capire che quello che era prima adesso non è più. Saluti

Parliamo di criterio LEGALE di riparto delle spese condominiali la cui derogabilità non è stata ancora bandita.

A mio avviso il dgls 102/2014 indica il criterio legale di riparto ma non vieta una diversa convenzione.

Anche nell'art. 1126 c'è un "imperativo" sin dal 1942, ma a quell'imperativo, sin dal 1942, si è sempre potuto derogare.

 

Art. 1126

Quando l'uso dei lastrici solari o di una parte di essi non è comune a tutti i condomini, quelli che ne hanno l'uso esclusivo sono tenuti(IMPERATIVO) a contribuire per un terzo nella spesa delle riparazioni o ricostruzioni del lastrico...

Con Leonardo53 abbiamo parlato qualche giorno fa sul questo forum.

Ho aperto una discussione ad hoc in proposito di regolamento contrattuale e norme imperative e non ho ancora avuto cenni di risposta.

Rimango certo che l'argomento sia complesso.

Personalmente sono dalla parte di salpa65.

Cerco di spiegare anche il perché:

-dove l'affare si chiude all'interno del condominio, senza alcun danno alla mondo esterno, benissimo così. Va bene quindi il regolamento contrattuale che fa pagare le pulizie delle scale ai soli condomini del piano terra.

-dove l'affare compromette l'interesse collettivo, quindi esterno al condomino , la cosa non funziona più.

Secondo il principio di legge, non è tollerabile nel condominio ripartire l'energia secondo metodi non scientifici perché tali comportamenti non perseguono OBIETTIVI DI RISPARMIO ENERGETICO A LIVELLO NAZIONALE.

Così è successo anche per i contatori dell'acqua obbligatori per ogni u.i. (legge 36 94).

Non esiste ancora una legge europea/nazionale/regionale che persegua obiettivi di miglioramento dei lastrici solari!

Se ci sarà, vedremo cosa fare.

...Secondo il principio di legge, non è tollerabile nel condominio ripartire l'energia secondo metodi non scientifici perché tali comportamenti non perseguono OBIETTIVI DI RISPARMIO ENERGETICO A LIVELLO NAZIONALE.

Così è successo anche per i contatori dell'acqua obbligatori per ogni u.i. (legge 36 94).

Non esiste ancora una legge europea/nazionale/regionale che persegua obiettivi di miglioramento dei lastrici solari!

Se ci sarà, vedremo cosa fare.

Infatti anche per l'acqua, laddove l'ENTE ha un contratto di somministrazione con il condominio con unico contatore, sebbene sia installato un subcontatore in ciascuna unità immobiliare, nessuno può impedire ai condòmini di stipulare una convenzione in cui si ripartono la spesa in parti uguali.

Se fai una ricerca su questo forum vedrai che ci sono diversi condominii dove pur essendo installati i contatori, per regolamento contrattuale ripartono l'acqua in proporzione al numero dei residenti nelle unità immobiliari.

Diverso sarebbe stato se ogni condòmino avesse un singolo contratto di fornitura con l'ENTE fornitore.

 

Allo stesso modo, nel caso di riscaldamento centralizzato, nessuno può vietare ai condòmini, con una convenzione, di ripartirsi la spesa del carburante in parti uguali nonostante sia possibile (come per l'acqua) misurare il consumo di ciascuno.

 

- Un conto è perseguire l'obbiettivo del risparmio energetico che si raggiunge con la tecnologia (ci sono Paesi in cui si recupera l'acqua di scarico della lavatrice e si usa per lo scarico dei water, ma anche un semplice rompi getto ad un rubinetto riduce i consumi)

 

- Un conto è scegliere come ripartirsi la spesa dell'energia che la comunità (il condoinio) ha comunque ridotto.

 

Ovviamente questa resta sempre una mia opinione.

...Così è successo anche per i contatori dell'acqua obbligatori per ogni u.i. (legge 36 94)...

La Legge a cui fai riferimento è stata abrogata (il 1° comma dell'art. 1123 riguardante le convenzioni è ancora valido) e sostituita dal d.l. 152/2006.

Nonostante tale decreto rafforza maggiormente quanto indicato nella Legge da te citata, secondo il parere dell'avvocato, anche in presenza di contatori individuali, nonostante codice civile e d.l. n. 152/2006

 

"anche il codice civile prevede che la ripartizione in questione debba avvenire sull'effettivo consumo di ogni singola unità immobiliare e solo un regolamento contrattuale da tutti sottoscritto al momento del rogito, può porre deroghe alla procedura appena indicata"

Fonte /contatore-acqua-nel-condominio.204#ixzz3CW6oyi1chttps://www.condominioweb.com/contatore-acqua-nel-condominio.204#ixzz3CW6oyi1c

https://www.condominioweb.com

Certo Leonardo53: vediamo se qualcun altro ( speriamo un legale!) dice la sua.

Ma sei tu che mi hai detto di salutarti il Famila?

Non sono appassionato di basket ma conosco bene perché lavoro a 100 m dal palasport.

Certo Leonardo53: vediamo se qualcun altro ( speriamo un legale!) dice la sua.

Ma sei tu che mi hai detto di salutarti il Famila?

Non sono appassionato di basket ma conosco bene perché lavoro a 100 m dal palasport.

Si, sono io, negli anni scorsi sono stato spesso al Pala Campagnola (almeno 3 o 4 volte l'anno compresi i play-off) ed alloggiavo all'hotel di fronte al palazzetto, facevo da autista alla squadra di Taranto in trasferta a Schio ed alla squadra di Schio in trasferta a Taranto.

Bei ricordi. 🙂

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