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Strazza69

Riparto Spese riscaldamento - Appartamento vuoto.

Buongiorno a Tutti , ho scoperto da poco il Forum.Preciso che è stato parecchio utile per districarmi tra i tanti dubbi circa la "vita di condominio". Preciso di abitare in un condominio con 5 appartamenti (in media di 150 mq circa) con riscaldamento centralizzato a gasolio; l'appartamento all'interno 3 risulta vuoto da circa 3 anni; nell'assemblea tenutasi alcuni giorni fa il nuovo proprietario dell'interno 3 richiedeva all'assemblea "Valutazione della quota inerente il consumo involontario per la produzione del calore e per l'acqua calda sanitaria - Decisione e delibera conseguente" . Discutendo questo punto veniva richiesto all'assemblea praticamente uno sconto consistente sulla quota riscaldamento dallo stesso dovuta in quanto l'appartamento non era abitato ed a suo dire (non mi risulta che abbia fatto comunicazioni ufficiali all'Amministratore ), con tutti i termosifoni chiusi(preciso che, su richiesta dell'installatore delle valvole termostatiche e di contabilizzazione, l'impianto è stato sottoposto a "lavaggio" con apposite sostanze e quindi per almeno un mese, forse un mese e mezzo, tra Gennaio e Febbraio 2017 tutti i termosifoni del condominio dovevano essere lasciati rigorosamente aperti al fine di consentire il lavaggio dell'impianto, compreso l'interno 3) e quindi la quota stabilita ( ottenuta con calcolo matematico spesa totale riscaldamento/ millesimi riscaldamento come da apposita tabella) doveva essere sensibilmente ridotta per il mancato utilizzo. Io ed un altro condomino ci opponevamo (430 millesimi in due) dicendo che :1) la delibera della spese era da ritenersi in partenza nulla in quanto si chiedeva il calcolo di una spesa diverso da quello definito per legge ovvero di non utilizzare la tabella millesimale dedicata ( o meglio non utilizzarla per l'interno 3 facendo per quest'ultimo un conto puramente empirico in attesa del calcolo del consumo volontario, ottenuto dalle valvole, del prossimo inverno e poi riaddebitare agli altri condomini secondo tabella millesimale la somma scontata all'interno 3);in seconda battuta si ribadiva che il condominio non ha mai approvato oltre la tabella millesimale in questione nè un regolamento condominiale nè altro tipo di accordi che potessero regolare una simile evenienza. Addirittura l'interno 3 chiedeva che in conseguenza di questa delibera a suo favore , si dovesse andare anche a modificare quanto approvato nella gestione ordinaria 2015/2016 (approvata all'unanimità, in riunione fatta a Giugno 2016, per avere anche lì una riduzione sulla quota riscaldamento 2015/2016 per il medesimo motivo). Anche qui ci siamo opposti facendo mettere a verbale che quanto deliberato a Giugno 2016 all'unanimità non era stato comunque impugnato nei termini previsti (30 giorni), pertanto non essendoci errori oggettivi della delibera , la stessa era oramai a tutti gli effetti valida ed insindacabile.Aggiungo ancora che a Giugno 2016 era stato deliberato di installare le valvole termostatiche e di contabilizzazione (impresa scelta dall'interno 3 ed altri condomini con maggioranza 570 millesimi) e che il lavoro è stato eseguito solo a Maggio 2017, pertanto questo sarà il primo anno di gestione con il sistema di contabilizzazione. Alla fine della discussione il bilancio 2016/2017 non è stato approvato (interno 3 piu' altri due con 570 millesimi), pertanto l'amministratore non ha potuto fare altro che chiudere la riunione con l'intento di valutare quanto richiesto dall'interno 3 (con consulenza personale ad un legale, non per conto del Condominio) e riconvocazione di una nuova riunione con lo scopo di approvare la gestione ordinaria 2016/2017 con il relativo scadenzario delle rate.Chiedo a Tutti Voi se sia possibile una simile imposizione di un solo proprietario,(certo supportato anche da altre deleghe tanto da avere una maggioranza di 570 millesimi, non capendo come gli altri siano d'accordo ad aumentarsi le già alte spese), che arbitrariamente pretenda da noi rimanenti proprietari l'accollo di buona parte delle sue spese di riscaldamento. L'Amministratore ha espressamente dichiarato che valuterà se rimettere il mandato e quindi sono qui a chiederVi un consiglio su come comportarmi nella prossima riunione a fronte delle possibili situazioni che si potranno verificare:1) l'Amministratore approva la Gestione 2016/2017 modificata con quanto richiesto dall'interno 3 a maggioranza con 570 millesimi,2) l'Amministratore rimette il mandato convincendosi della bontà delle mie affermazioni , rifiutando la decurtazione richiesta dall'interno 3 con conseguente nuova non approvazione della Gestione Ordinaria 2016/2017 da parte della maggioranza e nuovo rinvio a data da destinarsi magari con un nuovo Amministratore.Scusate ma con un post piu' stringato non sarei stato in grado di spiegare tutto questo. Grazie per i futuri consigli , Strazza69.

Qualunque spesa condominiale deve essere pagata dal proprietario anche se l'appartamento è vuoto e disabitato, fatto salvo una accordo all'unanimità (1000/1000) per ridurre o esonerare dalla spesa il condomino interessato, per cui se questo condomino non vuol pagare il consumo volontario potrà chiudere le valvole, ma dovrà comunque versare la quota di sua spettanza del consumo involontario.

Quoto a stramille Tullio. Certamente il post è lungo e articolato, ma la sostanza è che per derogare da tabelle esistenti non bastano 570 millesimi. Mi chiedo, oltretutto, come si possa rimettere in discussione un rendiconto dell'anno precedente, approvato all'unanimità. Capisco l'amministratore che di fronte alla bocciatura dell'ultimo rendiconto, ripartito correttamente, tentenni e pensi alle dimissioni. Non c'è che da spiegare la situazione agli altri condòmini (siete solo in 5) e cercare di mettere fine a questa pagliacciata. Anche perchè sono certo che l'anno prossimo l'interno 3 farà delle storie per lo stesso motivo. Sarebbe preferibile che l'assemblea aprovasse il rendiconto corretto e che l'amministratore, in assenza di pagamento delle quote, emettesse un decreto ingiuntivo ai danni del rivoluzionario.

Grazie per la sollecitudine;per non tediarvi oltre, la sua maggioranza e' di 570 millesimi (si, è dura da comprendere, ma gli altri due condomini hanno dato carta bianca a questo "signore" al punto di non battere ciglio anche a fronte dell'aumento delle loro spese), quindi vi chiedo:se si andasse avanti ad oltranza , anche con un nuovo Amministratore , cosa posso fare se la "maggioranza" continuerà a non approvare la gestione 2016/2017 così come presentata, senza "riduzioni di favore",(periodo in cui i termosifoni erano ancora senza valvole).Devo riuscire a difendermi da questi soprusi così arbitrari; da quest'anno con le valvole , se le terrà chiuse pagherà il solo e giusto consumo involontario (stabilito da apposita relazione di un tecnico per tutti gli appartamenti) ma non intendo accollarmi altre spese oltre quelle già salate che dovro' comunque pagare.Considerate che ho già provato tutto il possibile con gli altri due condomini , al fine di trovare una soluzione alternativa, ma i legami tra i tre della maggioranza sono proprio indissolubili e quindi l'unica via sara' quella legale immagino. Volevo avere consigli su questa evenienza specifica: cosa fare per riuscire a far approvare la gestione 2016/2017 senza correzioni, alla prossima assemblea, se la maggioranza continua nella sua richiesta. Grazie ancora, Strazza69.,

L'unico modo è far presentare dall'amministratore il rendiconto con la ripartizione corretta (la stessa presentata precedentemente) e andare in delibera. Se il rendiconto non verrà approvato nuovamente bisognerà impugnare la delibera e andare in mediazione.

 

Altrimenti si può ricorrere al giudice (preceduto dalla mediazione) ai sensi dell'art. 1105 comma 4

 

Art. 1105. Amministrazione

omissis ... Se non si prendono i provvedimenti necessari per l’amministrazione della cosa comune o non si forma una maggioranza, ovvero se la deliberazione adottata non viene eseguita, ciascun partecipante può ricorrere all’autorità giudiziaria. Questa provvede in camera di consiglio e può anche nominare un amministratore.

... omissis

Grazie per la sollecitudine;per non tediarvi oltre, la sua maggioranza e' di 570 millesimi (si, è dura da comprendere, ma gli altri due condomini hanno dato carta bianca a questo "signore" al punto di non battere ciglio anche a fronte dell'aumento delle loro spese), quindi vi chiedo:se si andasse avanti ad oltranza , anche con un nuovo Amministratore , cosa posso fare se la "maggioranza" continuerà a non approvare la gestione 2016/2017 così come presentata, senza "riduzioni di favore",(periodo in cui i termosifoni erano ancora senza valvole).Devo riuscire a difendermi da questi soprusi così arbitrari; da quest'anno con le valvole , se le terrà chiuse pagherà il solo e giusto consumo involontario (stabilito da apposita relazione di un tecnico per tutti gli appartamenti) ma non intendo accollarmi altre spese oltre quelle già salate che dovro' comunque pagare.Considerate che ho già provato tutto il possibile con gli altri due condomini , al fine di trovare una soluzione alternativa, ma i legami tra i tre della maggioranza sono proprio indissolubili e quindi l'unica via sara' quella legale immagino. Volevo avere consigli su questa evenienza specifica: cosa fare per riuscire a far approvare la gestione 2016/2017 senza correzioni, alla prossima assemblea, se la maggioranza continua nella sua richiesta. Grazie ancora, Strazza69.,
Dato che la maggioranza dei condomini raggiunge i 570 mlm (immagino che anche le teste siano maggioritarie) e questi non battono ciglio per l'aumento delle loro spese, e visto che per esonerare dalle spese condominiali è necessaria l'unanimità (1000/1000), quando si tratterà di questo argomento tu potrai dire in assemblea e farlo verbalizzare che non acconsenti nessuna riduzione o esenzione dalle spese per cui non accetti nessuna aumento delle tue spese, ma potrai aggiungere, che i signori con la maggioranza dei 570 mlm possono loro stessi accollarsi tutto l'aumento dovuto all'esenzione e se sono d'accordo non opporrai nessuna difficoltà ad accettare il loro generoso contributo a favore del condomino che ha l'appartamento vuoto, purchè a te non sia chiesto nulla più di quanto previsto dalle convenzioni sul RdC (se ci sono) o dai criteri legali del codice civile (art 1123 e seguenti)

Ad oggi le spese di riscaldamento vanno ripartite secondo norma 10200 e secondo quanto previsto dal 141. Nessuna maggioranza, nessuna unanimità, nessun regolamento contrattuale.

Ad oggi le spese di riscaldamento vanno ripartite secondo norma 10200 e secondo quanto previsto dal 141. Nessuna maggioranza, nessuna unanimità, nessun regolamento contrattuale.
Per l'esenzione dalle spese del riscaldamento (e di tutte le altre spese condominiali) vale quanto detto, si può esentare un condomino dalle spese del riscaldamento in tutto od in parte, con delibera all'unanimità (1000/1000), ripartendo poi in proporzione mlm, oppure se ci sono dei condomini generosi possono pagare loro la quota parte.

Non esiste nessuna disposizione di Legge che vieta di fare così, l'importante è che le spese vengano pagate.

Per l'esenzione dalle spese del riscaldamento (e di tutte le altre spese condominiali) vale quanto detto, si può esentare un condomino dalle spese del riscaldamento in tutto od in parte, con delibera all'unanimità (1000/1000), ripartendo poi in proporzione mlm, oppure se ci sono dei condomini generosi possono pagare loro la quota parte.

Non esiste nessuna disposizione di Legge che vieta di fare così, l'importante è che le spese vengano pagate.

Sbagliato . I decreti citati sono leggi speciali. Vanno applicate in modo imperativo

Sbagliato . I decreti citati sono leggi speciali. Vanno applicate in modo imperativo
Dimmi quale Legge vieti espressamente a tutti i condomini all'unanimità od alcuni che NON possano sostituirsi dal pagamento delle quote di un altro condomino da loro esentato.

Semplicemente le quote conteggiate per il condomino esentato saranno girate e pagate dagli altri, che male c'è?

C'è qualche norma di legge che vieti di fare questo?

La legge IMPONE il criterio di ripartizione ma non DISPONE chi debba pagare.
Concordo, ma stava bene anche ripetere IMPONE:

 

La legge IMPONE il criterio di ripartizione ma non IMPONE chi debba pagare.

 

Per cui se paga un altro volontario al posto dell'esentato, il risultato non cambia, e l'amministratore è contento lo stesso

 

p.s. nessuno mai andrà a controllare se ha pagato Tizio o Caio.

Concordo, ma stava bene anche ripetere IMPONE:

 

La legge IMPONE il criterio di ripartizione ma non IMPONE chi debba pagare.

 

Per cui se paga un altro volontario al posto dell'esentato, il risultato non cambia, e l'amministratore è contento lo stesso

 

p.s. nessuno mai andrà a controllare se ha pagato Tizio o Caio.

Spero che tu e bilbetto mi vogliate prendere in giro e non pensiate veramente quello che scrivete.

E quale sarebbe il motivo di questa nuova ripartizione se l'assemblea può decidere diversamente?

Il volontario che paga , ma!

Spero che la vostra posizione non sia molto condivisa

Spero che tu e bilbetto mi vogliate prendere in giro e non pensiate veramente quello che scrivete.

E quale sarebbe il motivo di questa nuova ripartizione se l'assemblea può decidere diversamente?

Il volontario che paga , ma!

Spero che la vostra posizione non sia molto condivisa

Ripeto, non esiste nessuna Legge che vieti di esonerare uno o più condomini dalle spese condominiali di qualunque tipo, comprese ovviamente quelle di riscaldamento all'unanimità, ovvero facendosi carico tutti gli altri delle quote dovute dal proprietario dell'u.i. per mlm, oppure qualche condomino di buon cuore paghi al posto di questo proprietario che lascia l'appartamento vuoto.

 

Per cui o trovi una norma di legge che vieti questo, oppure sarebbe meglio non insistere.

 

Per contro l'art. 1123 cc ammette le convenzioni.

Grazie a Tutti.....una cosa.......quando Salpa65 parla ripartizione delle spese ai sensi del 141, a che norma si riferisce?Scusate l'ignoranza ma non trovo riscontri su internet.

Aggiungo una cosa che ieri non ho inserito nel post perchè già troppo "corposo":il 2 Maggio 2017 recapitavo all'amministratore una raccomandata a mano in cui comunicavo l'eccessiva temperatura di esercizio dell'impianto di riscaldamento tanto da vedermi costretto a non utilizzare 3 dei 10 termosifoni presenti nel mio appartamento. L'amministratore mi rispondeva all'atto della consegna del mio documento che purtroppo i condomini dell'appartamento all'ultimo piano, (noi abitiamo al primo piano e 10 anni fa abbiamo sostituito tutti gli infissi dell'appartamento mentre gli altri condomini oppositori all'approvazione del bilancio abitano ai piani superiori con infissi ancora in legno degli anni '80),non riuscivano ad avere una temperatura soddisfacente nel loro appartamento.

Alla luce di cio' non insistevo oltre;ora prima che venga convocata una nuova riunione ho comunicato all'amministratore di inserire al prossimo ordine del giorno la seguente richiesta: " richiesta di riduzione della nostra quota riscaldamento gestione 2016/2017 in quanto non abbiamo utilizzato 3 dei 10 termosifoni presenti così come comunicato in data 02 Maggio 2017......

Voglio proprio vedere se in Assemblea approveranno la loro richiesta e non la mia a questo punto........ Credete abbia fatto una cavolata ? Ancora grazie a Tutti per l'aiuto!!

 

- - - Aggiornato - - -

 

Grazie Tullio TS....

Aggiungo una cosa che ieri non ho inserito nel post perchè già troppo "corposo":il 2 Maggio 2017 recapitavo all'amministratore una raccomandata a mano in cui comunicavo l'eccessiva temperatura di esercizio dell'impianto di riscaldamento tanto da vedermi costretto a non utilizzare 3 dei 10 termosifoni presenti nel mio appartamento. L'amministratore mi rispondeva all'atto della consegna del mio documento che purtroppo i condomini dell'appartamento all'ultimo piano, (noi abitiamo al primo piano e 10 anni fa abbiamo sostituito tutti gli infissi dell'appartamento mentre gli altri condomini oppositori all'approvazione del bilancio abitano ai piani superiori con infissi ancora in legno degli anni '80),non riuscivano ad avere una temperatura soddisfacente nel loro appartamento.

Alla luce di cio' non insistevo oltre;ora prima che venga convocata una nuova riunione ho comunicato all'amministratore di inserire al prossimo ordine del giorno la seguente richiesta: " richiesta di riduzione della nostra quota riscaldamento gestione 2016/2017 in quanto non abbiamo utilizzato 3 dei 10 termosifoni presenti così come comunicato in data 02 Maggio 2017......

Voglio proprio vedere se in Assemblea approveranno la loro richiesta e non la mia a questo punto........ Credete abbia fatto una cavolata ? Ancora grazie a Tutti per l'aiuto!!

 

- - - Aggiornato - - -

 

Grazie Tullio TS....

Se ci sono i contabilizzatori (o anche se non c'erano), nessuna delle due potrà essere approvata validamente, ne quella del condomino che chiede una riduzione o esenzione dalle spese perchè l'appartamento è vuoto, e ne quella tua che hai chiuso 3 radiatori su 10 nel tuo appartamento (pagherai solo per i 7 in funzione secondo i loro consumi e probabilmente nulla per quei 3 chiusi), sempre fatto salvo all'unanimità non si approvi una partizione diversa.
Ripeto, non esiste nessuna Legge che vieti di esonerare uno o più condomini dalle spese condominiali di qualunque tipo, comprese ovviamente quelle di riscaldamento all'unanimità, ovvero facendosi carico tutti gli altri delle quote dovute dal proprietario dell'u.i. per mlm, oppure qualche condomino di buon cuore paghi al posto di questo proprietario che lascia l'appartamento vuoto.

 

Per cui o trovi una norma di legge che vieti questo, oppure sarebbe meglio non insistere.

 

Per contro l'art. 1123 cc ammette le convenzioni.

Insisto eccome .

Vedi c'è qualcuno tra noi che dice una cosa non vera e quindi è utile per me , per te, e per tutti quelli che ci leggono capire come stanno le cose.

Adesso provo ad elencare diversi punti e tu mi evidenzierai quelli in cui non ti trovi d'accordo:

1) Il dlgs 102 è una legge speciale?

2) All'art. 9 comma 5d è previsto che i costi del riscaldamento vengano divisi secondo quanto previsto dalla norma UNI10200?

3) E' vero che una legge speciale deroga una generale ? http://www.brocardi.it/dizionario/2957.html

4)E' vero che la sentenza 19893/2011, afferma che anche una disposizione contenuta in regolamento di condominio contrattuale è meritevole di tutela solo in presenza di un interesse generale dell'ordinamento giuridico ?

E' vero che la norma prevede come debbano essere divisi i costi ma non chi li deve pagare, ma forse solo perchè il legislatore ha evitato di scrivere ovvietà

Il proprietario dell'appartamento vuoto non puo' chiedere sconti, puo' solo tenere i termosifoni spenti e PAGARE LA QUOTA FISSA CHE GLI SPETTA!!!

E' vero che la norma prevede come debbano essere divisi i costi ma non chi li deve pagare, ma forse solo perchè il legislatore ha evitato di scrivere ovvietà

Questo Condominio non viola nessuna legge, anzi la applica fedelmente.

Tutti quanti siamo abituati a situazioni dove qualcuno chiede uno sconto, e lo sconto è ammesso se concesso dall'unanimità di 1000/1000 che quasi mai si concretizza.

 

Però il problema emerso da questa discussione è inverso... Anch'io ritengo che se qualcuno vuol pagare al posto di qualcun altro, nessuna legge lo vieti. I riparti non vengono modificati, ma è solo la generosità di uno o più condòmini che consentono ad un altro (o più altri) di risparmiare sui suoi personali costi determinati dal riparto corretto e non modificato.

 

Se trovi la norma che vieta ed inibisce la generosità sei nel giusto, ma questa norma non la troverai mai.

Pensaci un attimo... Se invece di passare dal confronto assembleare, il sig. Bianchi che vuole agevolare il sig. Rossi tacesse in assemblea, ma al di fuori della medesima passasse un 200 €. a Rossi, cosa cambierebbe ?

E' un atto di generosità, che non inficia il riparto presentato; Bianchi paga di più e Rossi paga meno del dovuto. Che sia in privato o che sia in assemblea nulla cambia.

L'unico problema che ravviso io è quello di trovare il benefattore.

Scusate, ma cosa state dicendo?

 

Per LEGGE, le spese di riscaldamento vanno divise in base alla uni 10200.

 

Non e' previsto alcun cambiamento, nemmeno all'unanimita'.

 

Altrimenti, basterebbe derogare all'unanimita' alla 10200 e ogni condominio fa come gli pare.

 

Se ci sono benefattori, nulla vieta che possano regalare soldi agli altri per pagare le spese.

Infatti... è quanto detto: i benefattori non intaccano la UNI 10200 e relativo riparto.

Insisto eccome .

Vedi c'è qualcuno tra noi che dice una cosa non vera e quindi è utile per me , per te, e per tutti quelli che ci leggono capire come stanno le cose.

Adesso provo ad elencare diversi punti e tu mi evidenzierai quelli in cui non ti trovi d'accordo:

1) Il dlgs 102 è una legge speciale?

2) All'art. 9 comma 5d è previsto che i costi del riscaldamento vengano divisi secondo quanto previsto dalla norma UNI10200?

3) E' vero che una legge speciale deroga una generale ? http://www.brocardi.it/dizionario/2957.html

4)E' vero che la sentenza 19893/2011, afferma che anche una disposizione contenuta in regolamento di condominio contrattuale è meritevole di tutela solo in presenza di un interesse generale dell'ordinamento giuridico ?

E' vero che la norma prevede come debbano essere divisi i costi ma non chi li deve pagare, ma forse solo perchè il legislatore ha evitato di scrivere ovvietà

Nessuna Legge vieta che altri condomini paghino le spese di riscaldamento per un un condomino esentato dall'assemblea all'unanimità, oppure dei benefattori se ne facciano carico, e così, come detto da Albano59, non si modifica minimamente la norma UNI 10200 - Dl 102/14 - Dl 141/16
Il proprietario dell'appartamento vuoto non puo' chiedere sconti, puo' solo tenere i termosifoni spenti e PAGARE LA QUOTA FISSA CHE GLI SPETTA!!!
Quota fissa dell'involontario, che può essere pagata da altri condomini, nessuna Legge lo vieta.
Questo Condominio non viola nessuna legge, anzi la applica fedelmente.

Tutti quanti siamo abituati a situazioni dove qualcuno chiede uno sconto, e lo sconto è ammesso se concesso dall'unanimità di 1000/1000 che quasi mai si concretizza.

 

Però il problema emerso da questa discussione è inverso... Anch'io ritengo che se qualcuno vuol pagare al posto di qualcun altro, nessuna legge lo vieti. I riparti non vengono modificati, ma è solo la generosità di uno o più condòmini che consentono ad un altro (o più altri) di risparmiare sui suoi personali costi determinati dal riparto corretto e non modificato.

 

Se trovi la norma che vieta ed inibisce la generosità sei nel giusto, ma questa norma non la troverai mai.

Pensaci un attimo... Se invece di passare dal confronto assembleare, il sig. Bianchi che vuole agevolare il sig. Rossi tacesse in assemblea, ma al di fuori della medesima passasse un 200 €. a Rossi, cosa cambierebbe ?

E' un atto di generosità, che non inficia il riparto presentato; Bianchi paga di più e Rossi paga meno del dovuto. Che sia in privato o che sia in assemblea nulla cambia.

L'unico problema che ravviso io è quello di trovare il benefattore.

Ciao Albano , il mio benvenuto nella discussione.

A mio avviso l'errore sta nell'associare uno sconto concesso all'unanimità che coincide in una deroga alla norma, con un atto di generosità extracondominiale.

Resto basito nel leggere la successione dei post.

Prima leggo che l'art. 1123 ammette convenzioni che permettono a uno o più condomini di essere esonerati dalle spese condominiali di qualunque tipo, comprese ovviamente quelle di riscaldamento all'unanimità, poi il discorso si modifica e la palese irregolarità si nasconde sotto un mantello di generosità.

Su una cosa avete ragione,non si modifica minimamente la norma UNI 10200 - Dl 102/14 - Dl 141/16; Semplicemente non la si applica

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