Vai al contenuto
ccl3no2

Ripartizione spese con i contabilizzatori di calore: che disperazione!

Partecipa al forum, invia un quesito

Carissimi, qui mi serve che risponda qualcuno che se ne intende di programmazione di questi contabilizzatori di calore, perchè mi è sorto un sospetto. Vi spiego: due anni fa nel mio condominio sono stati installati quei tanto controversi contabilizzatori di calore che quasi nessuno voleva. Un dato: il mio condominio conta 61 unità immobiliari più l'appartamentino del portinaio. Una cosa che mi ha stupito è stata una mutazione smodata dei conteggi: io ho l'unità immobiliare all'ultimo piano del condominio (Il 12°), quindi sono l'appartamento meno isolato di tutti. Proprio per questo ho fatto posare, durante la ristrutturazione, gli isolamenti -il cosiddetto cappotto- su tutto il perimetro orizzontale, essendo il mio un attico che si estende su tutta l'area del palazzo, facendo rifare tutto l'isolamento, con dei pannelli di gran lunga più efficenti del classico catrame impermeabile, sul tetto del condominio, che era una volta lo stenditoio comune, e sostituendo tutti i serramenti con nuovi infissi isolanti e vetri a doppia camera termo/audio isolante. Ebbene, nonstante ciò, il primo anno di contabilizzazione del calore quasi mi viene un infarto: prima di questo pagavo circa 800 Euro a stagione di riscaldamento, da quando sono stati installati i contabilizzatori e io ho fatto mettere il cappotto dappertutto, mi è arrivata una batosta di 2300 Euro, quasi il triplo. A me sembra assurdo e che qualcosa non quadri in questi conti, ma c'è un secondo particolare che mi stupisce ancora di più: uno studio di commercialisti che è due piani sotto di me, anche loro si sono visti di colpo triplicare il costo del riscaldamento, dopo aver cambiato i serramenti con nuovi con infissi e vetri isolanti contemporaneamente alla ristrutturazione che ho fatto io. Nello stesso tempo alcuni condomini del piano sotto al mio e dello stesso piano del commercialista si sono visti dimezzare le spese. Io ho chiesto all'amministratore di verificare queste stranezze, ma, secondo lui, è tutto regolare. A me viene il terribile sospetto che, essendo due condomini di quei piani uno un ingegnere idraulico e uno un termotecnico, abbiano cambiato alcuni parametri nei contabilizzatori a loro vantaggio (So è che è possibile farlo), cambiamenti che non vengono segnalati come manomissione dai contabilizzatori. A questo punto vi chiedo, e scrivetemi eventualmente in privato perchè io sono una persona onesta e mai farei io né farei pubblicare qualcosa per fregare il prossimo: quale è il metodo per fregare questi contabilizzatori agendo sui parametri, per cortesia? Ve lo chiedo semplicemente perchè per fortuna sono in amicizia con questi condomini, un po' di elettronica me ne intendo e, se è visibile sui contabilizzatori questo cambio di parametri, faccio presto a vederlo ed eventualmente segnalare questi furbi all'amministratore, dato che proprio non mi va di pagare più di quanto devo a causa di chi vuole fregare il prossimo, inclusi quei poveri commercialisti che anche loro non sanno più cosa fare per cercare di risparmiare un pochino dopo che le spese del riscaldamento gli si sono "lievitate" in questo modo, e il passato inverno hanno perfino usato un termoventilatore in ufficio per riscaldarsi un pochino tenendo i caloriferi quasi spenti. Grazie mille in anticipo!

Cosiderando che ho convinto ccl3no2 che avrebbe trovato senz'altro risposte al suo quesito, presumendo che fra i tanti sia andato "perso", provo a "convocare" chi conosce la materia del riscaldamento (come sempre mi scuso con chi non ho ricordato):

 

@Nanojoule  @salpa65  @Mosquiton  è possibile rispondere?

  • Grazie 1
ccl3no2 dice:

Carissimi, qui mi serve che risponda qualcuno che se ne intende di programmazione di questi contabilizzatori di calore, perchè mi è sorto un sospetto. Vi spiego: due anni fa nel mio condominio sono stati installati quei tanto controversi contabilizzatori di calore che quasi nessuno voleva. Un dato: il mio condominio conta 61 unità immobiliari più l'appartamentino del portinaio. Una cosa che mi ha stupito è stata una mutazione smodata dei conteggi: io ho l'unità immobiliare all'ultimo piano del condominio (Il 12°), quindi sono l'appartamento meno isolato di tutti. Proprio per questo ho fatto posare, durante la ristrutturazione, gli isolamenti -il cosiddetto cappotto- su tutto il perimetro orizzontale, essendo il mio un attico che si estende su tutta l'area del palazzo, facendo rifare tutto l'isolamento, con dei pannelli di gran lunga più efficenti del classico catrame impermeabile, sul tetto del condominio, che era una volta lo stenditoio comune, e sostituendo tutti i serramenti con nuovi infissi isolanti e vetri a doppia camera termo/audio isolante. Ebbene, nonstante ciò, il primo anno di contabilizzazione del calore quasi mi viene un infarto: prima di questo pagavo circa 800 Euro a stagione di riscaldamento, da quando sono stati installati i contabilizzatori e io ho fatto mettere il cappotto dappertutto, mi è arrivata una batosta di 2300 Euro, quasi il triplo. A me sembra assurdo e che qualcosa non quadri in questi conti, ma c'è un secondo particolare che mi stupisce ancora di più: uno studio di commercialisti che è due piani sotto di me, anche loro si sono visti di colpo triplicare il costo del riscaldamento, dopo aver cambiato i serramenti con nuovi con infissi e vetri isolanti contemporaneamente alla ristrutturazione che ho fatto io. Nello stesso tempo alcuni condomini del piano sotto al mio e dello stesso piano del commercialista si sono visti dimezzare le spese. Io ho chiesto all'amministratore di verificare queste stranezze, ma, secondo lui, è tutto regolare. A me viene il terribile sospetto che, essendo due condomini di quei piani uno un ingegnere idraulico e uno un termotecnico, abbiano cambiato alcuni parametri nei contabilizzatori a loro vantaggio (So è che è possibile farlo), cambiamenti che non vengono segnalati come manomissione dai contabilizzatori. A questo punto vi chiedo, e scrivetemi eventualmente in privato perchè io sono una persona onesta e mai farei io né farei pubblicare qualcosa per fregare il prossimo: quale è il metodo per fregare questi contabilizzatori agendo sui parametri, per cortesia? Ve lo chiedo semplicemente perchè per fortuna sono in amicizia con questi condomini, un po' di elettronica me ne intendo e, se è visibile sui contabilizzatori questo cambio di parametri, faccio presto a vederlo ed eventualmente segnalare questi furbi all'amministratore, dato che proprio non mi va di pagare più di quanto devo a causa di chi vuole fregare il prossimo, inclusi quei poveri commercialisti che anche loro non sanno più cosa fare per cercare di risparmiare un pochino dopo che le spese del riscaldamento gli si sono "lievitate" in questo modo, e il passato inverno hanno perfino usato un termoventilatore in ufficio per riscaldarsi un pochino tenendo i caloriferi quasi spenti. Grazie mille in anticipo!

Buongiorno, 

Provo a dare la mia opinione.

indubbiamente l'applicazione della Uni 10200 crea delle ripartizioni diverse da prima, chi sta ai piani estremi paga di più..... Ovviamente.

Nel caso in esame Mi sembra però di individuare una differenza esorbitante, direi non giustificabile.

personalmente farei fare un controllo super partes alla configurazione dei ripartitori, quindi il corretto Abbinamento con il radiatore a cui sono installati.

Purtroppo, Dal mio punto di vista, la concorrenza nel settore, la ricerca dei Minori costi possibili e la mancanza di controllo, creano condizioni favorevoli allo sviluppo di errori impiantistici.

nel caso in esame non mi meraviglierei se coloro che hanno eseguito le misure ho inserito i dati nei ripartitori,. Hanno eseguito errori.

Il controllo richiede tempo Ma ritengo sia indispensabile.

ccl3no2 dice:

 

Premetto che secondo me chi ha truffato veramente il prossimo è chi ha convinto i tanti che il centralizzato era da preferire all'autonomo.

Per il tuo caso , dovresti dirci che tipo di ripartizione avete utilizzato. 10200?

Con quale percentuale di involontario?

I con la 10200, i tuoi mm sono  cresciuti tanto e questo spiegherebbe. Più strana la situazione del commercialista

E' difficile dare una risposta.

 

Per quanto riguarda la programmazione, dipende dal modello e dalla marca. In ogni caso, i parametri non possono essere modificati a mano da chiunque, dato che l'unico pulsante a disposizione consente SOLO di leggere.

 

E' più facile che alcuni siano stati programmati male o che coloro che adesso pagano poco li tengano spenti.

 

Inoltre, bisognerebbe capire come sei arrivato a 2300 euro (letture contabilizzatori + quota fissa).

Modificato da Mosquiton

Buongiorno a tutti e grazie per avermi risposto. Scusatemi se vi scrivo solo adesso, ma sono rimasto un mese in trasferta lavorativa. Per ciò che concerne UNI 10200 devo verificare con l'amministratore tutta la documentazione dell'impianto, inclusi tutti i dati che ha lasciato l'installatore.

Per il resto: si è deciso in assemblea condominiale per lasciare il 30% a ripartizione per millesimi, il restante 70% in base alla contabilizzazione.

Ho provato a verificare con i due condomini che non mi convincono e ho avuto una conferma piena che nessuno dei due lascia spenti alcuni caloriferi: sono tutti bilanciati ma aperti. Ciò che comunque mi stupisce sta nel fatto che alcune contabilizzazioni di casa mia hanno delle differenze bestiali: durante la ristrutturazione alcuni vecchi caloriferi di ghisa, che erano ormai danneggiati, sono stato sostituiti con quelli di acciaio piatti, non a tubolari. Ebbene: quello del soggiorno, ancora l'originale in ghisa, in inverno è ben più caldo di quello in acciaio nel corridoio e le dimensioni della superficie radiante è più o meno la stessa, però nei conteggi dell'anno passato il calorifero del soggiorno ha generato un costo di 121 Euro, mentre quello del corridoio 476 Euro. E sì che la differenza termica dei locali non è un granchè e inoltre dietro a tutti i caloriferi, per avere un ulteriore isolamento, ho applicato i pannelli isolanti e termoriflettenti. Non mi spiego una differenza tale, oltre al fatto che i soliti due sospetti abbiano una cifra così irrisoria pur avendo tutti i caloriferi aperti. È per quello che mi è sorto il dubbio di qualche manipolazione di sorta, oppure è più facile che ci sia qualche mal programmazione parametrica?

ccl3no2 dice:

Buongiorno a tutti e grazie per avermi risposto. Scusatemi se vi scrivo solo adesso, ma sono rimasto un mese in trasferta lavorativa. Per ciò che concerne UNI 10200 devo verificare con l'amministratore tutta la documentazione dell'impianto, inclusi tutti i dati che ha lasciato l'installatore.

Per il resto: si è deciso in assemblea condominiale per lasciare il 30% a ripartizione per millesimi, il restante 70% in base alla contabilizzazione.

Ho provato a verificare con i due condomini che non mi convincono e ho avuto una conferma piena che nessuno dei due lascia spenti alcuni caloriferi: sono tutti bilanciati ma aperti. Ciò che comunque mi stupisce sta nel fatto che alcune contabilizzazioni di casa mia hanno delle differenze bestiali: durante la ristrutturazione alcuni vecchi caloriferi di ghisa, che erano ormai danneggiati, sono stato sostituiti con quelli di acciaio piatti, non a tubolari. Ebbene: quello del soggiorno, ancora l'originale in ghisa, in inverno è ben più caldo di quello in acciaio nel corridoio e le dimensioni della superficie radiante è più o meno la stessa, però nei conteggi dell'anno passato il calorifero del soggiorno ha generato un costo di 121 Euro, mentre quello del corridoio 476 Euro. E sì che la differenza termica dei locali non è un granchè e inoltre dietro a tutti i caloriferi, per avere un ulteriore isolamento, ho applicato i pannelli isolanti e termoriflettenti. Non mi spiego una differenza tale, oltre al fatto che i soliti due sospetti abbiano una cifra così irrisoria pur avendo tutti i caloriferi aperti. È per quello che mi è sorto il dubbio di qualche manipolazione di sorta, oppure è più facile che ci sia qualche mal programmazione parametrica?

Escluderei le manipolazioni... molto più facile che siano stati programmati male!

ccl3no2 dice:

Buongiorno a tutti e grazie per avermi risposto. Scusatemi se vi scrivo solo adesso, ma sono rimasto un mese in trasferta lavorativa. Per ciò che concerne UNI 10200 devo verificare con l'amministratore tutta la documentazione dell'impianto, inclusi tutti i dati che ha lasciato l'installatore.

Per il resto: si è deciso in assemblea condominiale per lasciare il 30% a ripartizione per millesimi, il restante 70% in base alla contabilizzazione.

Ho provato a verificare con i due condomini che non mi convincono e ho avuto una conferma piena che nessuno dei due lascia spenti alcuni caloriferi: sono tutti bilanciati ma aperti. Ciò che comunque mi stupisce sta nel fatto che alcune contabilizzazioni di casa mia hanno delle differenze bestiali: durante la ristrutturazione alcuni vecchi caloriferi di ghisa, che erano ormai danneggiati, sono stato sostituiti con quelli di acciaio piatti, non a tubolari. Ebbene: quello del soggiorno, ancora l'originale in ghisa, in inverno è ben più caldo di quello in acciaio nel corridoio e le dimensioni della superficie radiante è più o meno la stessa, però nei conteggi dell'anno passato il calorifero del soggiorno ha generato un costo di 121 Euro, mentre quello del corridoio 476 Euro. E sì che la differenza termica dei locali non è un granchè e inoltre dietro a tutti i caloriferi, per avere un ulteriore isolamento, ho applicato i pannelli isolanti e termoriflettenti. Non mi spiego una differenza tale, oltre al fatto che i soliti due sospetti abbiano una cifra così irrisoria pur avendo tutti i caloriferi aperti. È per quello che mi è sorto il dubbio di qualche manipolazione di sorta, oppure è più facile che ci sia qualche mal programmazione parametrica?

Ciao puoi citare quali dati che l' installatore avrebbe lasciato? E quali sono i documenti dell'impianto?

biagio64 dice:

Ciao puoi citare quali dati che l' installatore avrebbe lasciato? E quali sono i documenti dell'impianto?

Certo. Devi solo lasciarmi qualche giorno: rientro dal lavoro venerdì notte; sabato mattina ti comunico tutto quanto.

 

ccl3no2 dice:

Certo. Devi solo lasciarmi qualche giorno: rientro dal lavoro venerdì notte; sabato mattina ti comunico tutto quanto.

 

Ok, grazie! 

biagio64 dice:

Ok, grazie! 

Eccomi qui. L'amministratore è stato "duro" a lasciarmi i documenti, ma alla fine ci sono riuscito. Ecco qui allegato tutto il documento analitico del condominio. Comunque lo standard menzionato in questo documento è l' ISO 10200:2013

Diagnosi energetica K2.pdf

ccl3no2 dice:

Buongiorno a tutti e grazie per avermi risposto. Scusatemi se vi scrivo solo adesso, ma sono rimasto un mese in trasferta lavorativa. Per ciò che concerne UNI 10200 devo verificare con l'amministratore tutta la documentazione dell'impianto, inclusi tutti i dati che ha lasciato l'installatore.

Per il resto: si è deciso in assemblea condominiale per lasciare il 30% a ripartizione per millesimi, il restante 70% in base alla contabilizzazione.

Ho provato a verificare con i due condomini che non mi convincono e ho avuto una conferma piena che nessuno dei due lascia spenti alcuni caloriferi: sono tutti bilanciati ma aperti. Ciò che comunque mi stupisce sta nel fatto che alcune contabilizzazioni di casa mia hanno delle differenze bestiali: durante la ristrutturazione alcuni vecchi caloriferi di ghisa, che erano ormai danneggiati, sono stato sostituiti con quelli di acciaio piatti, non a tubolari. Ebbene: quello del soggiorno, ancora l'originale in ghisa, in inverno è ben più caldo di quello in acciaio nel corridoio e le dimensioni della superficie radiante è più o meno la stessa, però nei conteggi dell'anno passato il calorifero del soggiorno ha generato un costo di 121 Euro, mentre quello del corridoio 476 Euro. E sì che la differenza termica dei locali non è un granchè e inoltre dietro a tutti i caloriferi, per avere un ulteriore isolamento, ho applicato i pannelli isolanti e termoriflettenti. Non mi spiego una differenza tale, oltre al fatto che i soliti due sospetti abbiano una cifra così irrisoria pur avendo tutti i caloriferi aperti. È per quello che mi è sorto il dubbio di qualche manipolazione di sorta, oppure è più facile che ci sia qualche mal programmazione parametrica?

Ho letto e riscontro che per la vostra spesa involontaria avete deciso per il 30% , vecchi millesimi o i nuovi? se  nuovi  il tecnico ha detto 20%,  un bel 10% di spesa in più sulla spesa involontaria

natalino dice:

Ho letto e riscontro che per la vostra spesa involontaria avete deciso per il 30% , vecchi millesimi o i nuovi? se  nuovi  il tecnico ha detto 20%,  un bel 10% di spesa in più sulla spesa involontaria

Sono state tenute le millesimature originali, per fortuna: non c'è stato alcun ricalcolo, altrimenti sarebbe stato un pandemonio di cause a controcause di chi non vuole fare assolutamente la nuova ripartizione, anche se ce ne sarebbe bisogno.

ccl3no2 dice:

Sono state tenute le millesimature originali, per fortuna: non c'è stato alcun ricalcolo, altrimenti sarebbe stato un pandemonio di cause a controcause di chi non vuole fare assolutamente la nuova ripartizione, anche se ce ne sarebbe bisogno.

Non c'è alcun pandemonio di cause.

 

In caso di deroga alla UNI 10200, l'assemblea può decidere a maggioranza (500+1 millesimi) se utilizzare le vecchie o le nuove tabelle millesimali.

 

Una volta presa la decisione, le cause non servono, sono soldi buttati e tutti si devono adeguare.

 

In ogni caso, se ci sono squilibri maggiori del 50%, è più corretto utilizzare le vecchie tabelle millesimali.

 

 

 

Modificato da Mosquiton
Mosquiton dice:

Non c'è alcun pandemonio di cause.

 

In caso di deroga alla UNI 10200, l'assemblea può decidere a maggioranza (500+1 millesimi) se utilizzare le vecchie o le nuove tabelle millesimali.

 

Una volta presa la decisione, le cause non servono, sono soldi buttati.

Sì, lo so, ma quando è stato accennato già in assemblea ci sono stati 8 condomini che hanno detto chiaramente che avrebbero impugnato il tutto con tanto di avvocati; dopo una settimana l'amministratore ha saputo che altri 23 avrebbero fatto la stessa cosa, quindi a fronte di 31 condomini avversi su 57 l'amministratore ha preferito restare nel quieto vivere 😉

ccl3no2 dice:

Sì, lo so, ma quando è stato accennato già in assemblea ci sono stati 8 condomini che hanno detto chiaramente che avrebbero impugnato il tutto con tanto di avvocati; dopo una settimana l'amministratore ha saputo che altri 23 avrebbero fatto la stessa cosa, quindi a fronte di 31 condomini avversi su 57 l'amministratore ha preferito restare nel quieto vivere 😉

Comunque, l'assemblea avrebbe dovuto votare e il risultato si sarebbe dovuto mettere a verbale.

 

Senza votazione, chiunque può fare ricorso, perché la scelta non è stata approvata.

 

 

 

Modificato da Mosquiton
ccl3no2 dice:

Sono state tenute le millesimature originali, per fortuna: non c'è stato alcun ricalcolo, altrimenti sarebbe stato un pandemonio di cause a controcause di chi non vuole fare assolutamente la nuova ripartizione, anche se ce ne sarebbe bisogno.

Sorvolando la diagnosi energetica da Te inviata, si vede che avete le condizioni per derogare dalla UNI 10200 e quindi è perfettamente legale la ripartizione come la fate (30% di fisso ripartito con i vecchi millesimi). Manca una parte formale: 1. come dice Mosquiton, approvazione dell'assemblea e 2. che il tecnico "asseveri" quanto dice. Significa semplicmente che deve scrivere su un foglio a parte "Io, sottoscritto XYZ, dichiaro sotto la mia responsabilità che esiste una differenza di fabbisogno termico al m² ....." ( in fondo pag. 20 della diagnosi). Timbro e firma.

 

Come descrivi il tuo caso, temo che andresti molto peggio se l'assemblea aprovasse di applicare la UNI 10200, e quindi calcolare i millesimi in base ai fabbisogni originari! E non potrebbero essere considerati nemmeno i lavori da te eseguiti!

 

Ma nel post iniziale dicevi che il tuo sospetto nasce da tutt'altra cosa: che qulche furbetto abbia riprogrammato i ripartitori con coefficienti falsificati. Ebbene si, su qualche tipo di ripartitore potrebbe essere possibile, soprattutto se non erano stati protetti con password. Ma se sono ripartitori di qualità, nelle liste di lettura devono essere segnalati anche questi interventi, e quindi chi è incaricato per il servizio di contabilizzazione, controllando i tabulati, se ne può accorgere.

 

Ma cosa fare in concreto?

- dire all'amminstarazione di fare controllare i tabulati di lettura all'azienda di servizi

- l'amminstrazione dovrebbe essere in possesso dei coefficienti di correzione che mettono in relazione ciascun ripartitore con il rispettivo radiatore (coefficienti "K"). Questi coefficienti devono essere consegnati all'amministrazione, che poi a sua volta può girarli alle singole utenze.

Questo è un classico esempio perchè sono contrario alla programmazione dei ripartitori: se non sono programmati, nella bolletta a fine esercizio le unità di ripartizione rilevate da ogni singolo ripartitore sono appaiate con il coefficiente di correzione (K), per avere come risultato l'unità di consumo da conteggiare. Quindi si vede ogni sua eventuale variazione.

 

Purtroppo dalla diagnosi energetica da te inviata non si evincono i fattori "K" inizialmente determinati.

Sto seguendo questa discussione da qualche minuto e ritengo giuste le lamentele di chi paga molto di più da quando con la UNI 10200 sono stati installati i contabilizzatori (ripartitori) nel proprio appartamento. A me sta succedendo la stessa cosa da almeno 3 anni, da quando cioè il costo del gas metano è raddoppiato improvvisamente a cavallo tra il 2021 e il 2022. 

Il perchè me ne sia accorto solo nel 2022 dipende proprio dal fatto che "prima" non ho fatto caso ai 50-60€ in più in quanto una persona normale dà un'occhiata ai prezzi quando i numeri salgono di parecchio, cosa che fino al 2020 non è quasi mai avvenuta almeno per quanto riguarda il gas.

Una cosa che ho subito notato è che su 15 appartamenti in totale aventi più o meno la medesima superficie, ce ne sono 6 (compreso il mio) che pagano mediamente quasi due volte in più dei restanti 9.

Proprio per questo motivo ho richiesto insieme agli altri 5 tartassati l'intervento di un tecnico che a giugno 2023 ha sostituito TUTTI I CONTABILIZZATORI di tutti gli appartamenti e ci ha fornito le letture di tutti i contabilizzatori vecchi per capire cosa fosse accaduto nelle 2 gestioni precedenti.

Sono uscite fuori delle belle sorpresine, tipo il distacco di alcuni contabilizzatori, letture mai pervenute di altri, rottura di almeno 3 contabilizzatori per lavori in corso, manomissioni "involontarie", sostituzione di almeno una decina di radiatori senza alcuna comunicazione all'Amministratore, etc. etc.

Tutte queste belle manifestazioni di scorrettezza che dovevano essere sanzionate per bene, sono poi state ridotte a una manciata di € di castigo, in pratica una tiratina d'orecchie da parte dell'Assemblea (costituita per la maggior parte dai 9 che vi dicevo) mentre degli altri 6, 3 hanno issato bandiera bianca e gli altri 3 (tra i quali il sottoscritto) si sono rivolti ad un legale per vederci chiaro ed esporre i fatti.

Io avevo chiesto all'Amministratore di far pagare a ciascuno il giusto e non quanto deciso dall'Assemblea mediante calcoli effettuati da uno dei condomini che non ha tenuto conto per intero delle osservazioni dell'installatore (dei nuovi contabilizzatori) che ha esposto i fatti con dovizia di particolari e che andava preso come punto di riferimento anzichè bypassato con il "volemose bene fratè" da un'assemblea fasulla che in questo caso è in palese conflitto di interesse.

In questo mio caso, rivolgendomi a tutti coloro che hanno una certa esperienza in materia di consumi di riscaldamento, non sarebbe stato molto meglio assegnare a chi ha sbagliato la penalità di 400 decisa in un primo tempo dall'Assemblea l'anno scorso di questi tempi (quando tutti si sentivano sicuri), anzichè bonificare "ad capocchiam" gli errori fatti o le varie manomissioni effettuate senza alcuna ragione che non fosse quella di continuare a fregare i 6 citrulli che sono stati oggetto di sopraffazione con il tacito consenso di un Amministratore che non sa fare il suo mestiere??  

Come credete si possa uscire da questa situazione vergognosa???

Io ho pensato che ci fosse una via d'uscita ricorrendo al MAX CONSUMO DI RISCALDAMENTO CHE OGNI APPARTAMENTO HA e che si può ricavare dai KWh consumati, ma preferisco sentire in proposito cio' che pensate voialtri, in modo da farmi un'esperienza più vasta. Ho provato a chiederlo a tanti, ma nessuno vuole esporsi più di tanto.  

 

 

 

 

 

 

 

Mimmo Allegretti dice:

Sto seguendo questa discussione da qualche minuto e ritengo giuste le lamentele di chi paga molto di più da quando con la UNI 10200 sono stati installati i contabilizzatori (ripartitori) nel proprio appartamento. A me sta succedendo la stessa cosa da almeno 3 anni, da quando cioè il costo del gas metano è raddoppiato improvvisamente a cavallo tra il 2021 e il 2022. 

Il perchè me ne sia accorto solo nel 2022 dipende proprio dal fatto che "prima" non ho fatto caso ai 50-60€ in più in quanto una persona normale dà un'occhiata ai prezzi quando i numeri salgono di parecchio, cosa che fino al 2020 non è quasi mai avvenuta almeno per quanto riguarda il gas.

Una cosa che ho subito notato è che su 15 appartamenti in totale aventi più o meno la medesima superficie, ce ne sono 6 (compreso il mio) che pagano mediamente quasi due volte in più dei restanti 9.

Proprio per questo motivo ho richiesto insieme agli altri 5 tartassati l'intervento di un tecnico che a giugno 2023 ha sostituito TUTTI I CONTABILIZZATORI di tutti gli appartamenti e ci ha fornito le letture di tutti i contabilizzatori vecchi per capire cosa fosse accaduto nelle 2 gestioni precedenti.

Sono uscite fuori delle belle sorpresine, tipo il distacco di alcuni contabilizzatori, letture mai pervenute di altri, rottura di almeno 3 contabilizzatori per lavori in corso, manomissioni "involontarie", sostituzione di almeno una decina di radiatori senza alcuna comunicazione all'Amministratore, etc. etc.

Tutte queste belle manifestazioni di scorrettezza che dovevano essere sanzionate per bene, sono poi state ridotte a una manciata di € di castigo, in pratica una tiratina d'orecchie da parte dell'Assemblea (costituita per la maggior parte dai 9 che vi dicevo) mentre degli altri 6, 3 hanno issato bandiera bianca e gli altri 3 (tra i quali il sottoscritto) si sono rivolti ad un legale per vederci chiaro ed esporre i fatti.

Io avevo chiesto all'Amministratore di far pagare a ciascuno il giusto e non quanto deciso dall'Assemblea mediante calcoli effettuati da uno dei condomini che non ha tenuto conto per intero delle osservazioni dell'installatore (dei nuovi contabilizzatori) che ha esposto i fatti con dovizia di particolari e che andava preso come punto di riferimento anzichè bypassato con il "volemose bene fratè" da un'assemblea fasulla che in questo caso è in palese conflitto di interesse.

In questo mio caso, rivolgendomi a tutti coloro che hanno una certa esperienza in materia di consumi di riscaldamento, non sarebbe stato molto meglio assegnare a chi ha sbagliato la penalità di 400 decisa in un primo tempo dall'Assemblea l'anno scorso di questi tempi (quando tutti si sentivano sicuri), anzichè bonificare "ad capocchiam" gli errori fatti o le varie manomissioni effettuate senza alcuna ragione che non fosse quella di continuare a fregare i 6 citrulli che sono stati oggetto di sopraffazione con il tacito consenso di un Amministratore che non sa fare il suo mestiere??  

Come credete si possa uscire da questa situazione vergognosa???

Io ho pensato che ci fosse una via d'uscita ricorrendo al MAX CONSUMO DI RISCALDAMENTO CHE OGNI APPARTAMENTO HA e che si può ricavare dai KWh consumati, ma preferisco sentire in proposito cio' che pensate voialtri, in modo da farmi un'esperienza più vasta. Ho provato a chiederlo a tanti, ma nessuno vuole esporsi più di tanto.  

 

 

 

 

 

 

 

Forse sarebbe stato meglio aprire un'altra discussione, visto che questa ha quasi 5 anni.

 

Cmq cerco i risponderti 'al volo' con qualche appunto.

 

Se, come dici, il rilevamento dei consumi era totalmente inaffidabile, la cosa migliore sarebbe di darci un taglio e ripartire quelle stagioni in base ai millesimi di proprietá. Forse è l'unica via equa.

 

I ripartitori rilevano i consumi non in unitá fisiche. Quindi le unità di ripartizione non li puoi prendere come kWh o simili

 

L'assemblea può decidere una metodologia per stimare dei consumi nel caso che singoli dispositivi nbon funzionano. Per questa stima l'assemblea può decidere che si prenda il consumo più alto di un'altro radiatore nell'edificio. Si può anche aumentare di qualche percentuale di "penale", ma deve essere logico e giustificabile. Una giustificazione generalmente giustificata per dare 'penalità' è quella che si può presumere che, se su quel (quei) radiatore(i) fosse stato rilevato correttamente il consumo, l'utente avrebbe riparmiato un 15-25%.

 

Ma se, come nel caso vostro, apperentemente tutto il sistema di rilevamento dei consumi è in generale fasullo, non è corretto prendere dei dati qua e la. 

  • Mi piace 1
ccl3no2 dice:

Carissimi, qui mi serve che risponda qualcuno che se ne intende di programmazione di questi contabilizzatori di calore, perchè mi è sorto un sospetto. Vi spiego: due anni fa nel mio condominio sono stati installati quei tanto controversi contabilizzatori di calore che quasi nessuno voleva. Un dato: il mio condominio conta 61 unità immobiliari più l'appartamentino del portinaio. Una cosa che mi ha stupito è stata una mutazione smodata dei conteggi: io ho l'unità immobiliare all'ultimo piano del condominio (Il 12°), quindi sono l'appartamento meno isolato di tutti. Proprio per questo ho fatto posare, durante la ristrutturazione, gli isolamenti -il cosiddetto cappotto- su tutto il perimetro orizzontale, essendo il mio un attico che si estende su tutta l'area del palazzo, facendo rifare tutto l'isolamento, con dei pannelli di gran lunga più efficenti del classico catrame impermeabile, sul tetto del condominio, che era una volta lo stenditoio comune, e sostituendo tutti i serramenti con nuovi infissi isolanti e vetri a doppia camera termo/audio isolante. Ebbene, nonstante ciò, il primo anno di contabilizzazione del calore quasi mi viene un infarto: prima di questo pagavo circa 800 Euro a stagione di riscaldamento, da quando sono stati installati i contabilizzatori e io ho fatto mettere il cappotto dappertutto, mi è arrivata una batosta di 2300 Euro, quasi il triplo. A me sembra assurdo e che qualcosa non quadri in questi conti, ma c'è un secondo particolare che mi stupisce ancora di più: uno studio di commercialisti che è due piani sotto di me, anche loro si sono visti di colpo triplicare il costo del riscaldamento, dopo aver cambiato i serramenti con nuovi con infissi e vetri isolanti contemporaneamente alla ristrutturazione che ho fatto io. Nello stesso tempo alcuni condomini del piano sotto al mio e dello stesso piano del commercialista si sono visti dimezzare le spese. Io ho chiesto all'amministratore di verificare queste stranezze, ma, secondo lui, è tutto regolare. A me viene il terribile sospetto che, essendo due condomini di quei piani uno un ingegnere idraulico e uno un termotecnico, abbiano cambiato alcuni parametri nei contabilizzatori a loro vantaggio (So è che è possibile farlo), cambiamenti che non vengono segnalati come manomissione dai contabilizzatori. A questo punto vi chiedo, e scrivetemi eventualmente in privato perchè io sono una persona onesta e mai farei io né farei pubblicare qualcosa per fregare il prossimo: quale è il metodo per fregare questi contabilizzatori agendo sui parametri, per cortesia? Ve lo chiedo semplicemente perchè per fortuna sono in amicizia con questi condomini, un po' di elettronica me ne intendo e, se è visibile sui contabilizzatori questo cambio di parametri, faccio presto a vederlo ed eventualmente segnalare questi furbi all'amministratore, dato che proprio non mi va di pagare più di quanto devo a causa di chi vuole fregare il prossimo, inclusi quei poveri commercialisti che anche loro non sanno più cosa fare per cercare di risparmiare un pochino dopo che le spese del riscaldamento gli si sono "lievitate" in questo modo, e il passato inverno hanno perfino usato un termoventilatore in ufficio per riscaldarsi un pochino tenendo i caloriferi quasi spenti. Grazie mille in anticipo!

Secondo me il vero problema è che i contabilizzatori funzionano bene sempre e cmq fino a quando qualche paravento non lo stacca dal radiatore. Se ad es. la somma delle unità caloriche calcolata non è quella giusta perchè qualcuno opera nel modo che ti ho descritto, tu continuerai come me e tanti altri a pagare una volta e mezza o 2 più del dovuto e non lo saprai mai, perchè gli aggeggi vengono aggirati anche se funzionanti e l'omino addetto quasi mai controlla o almeno così è successo nel mio caso.  non te la devi prendere con i contabilizzatori, credimi, ma con quei figli di .......... che li "toccano" e poi magari li ricollegano a loro piacimento senza che il controllore controlli una beata mazza. L'unica è chiedere al controllore di esporre i dati di tutti almeno una volta al mese, ma senza preavviso, lì vedresti subito le magagne che dovrebbero essere sanzionate col massimo consumo possibile per ogni radiatore, ma nessuno lo fà.        Come avrebbe detto Fantozzi, i contabilizzatori sono una bella invenzione, ma sono anche una cagata pazzesca se non vengono monitorati h24

Secondo me il vero problema è che i contabilizzatori funzionano bene sempre e cmq fino a quando qualche paravento non lo stacca dal radiatore. Se ad es. la somma delle unità caloriche calcolata non è quella giusta perchè qualcuno opera nel modo che ti ho descritto, tu continuerai come me e tanti altri a pagare una volta e mezza o 2 più del dovuto e non lo saprai mai, perchè gli aggeggi vengono aggirati anche se funzionanti e l'omino addetto quasi mai controlla o almeno così è successo nel mio caso.  non te la devi prendere con i contabilizzatori, credimi, ma con quei figli di .......... che li "toccano" e poi magari li ricollegano a loro piacimento senza che il controllore controlli una beata mazza. L'unica è chiedere al controllore di esporre i dati di tutti almeno una volta al mese, ma senza preavviso, lì vedresti subito le magagne che dovrebbero essere sanzionate col massimo consumo possibile per ogni radiatore, ma nessuno lo fà.        Come avrebbe detto Fantozzi, i contabilizzatori sono una bella invenzione, ma sono anche una cagata pazzesca se non vengono monitorati h24

Mimmo Allegretti dice:

Secondo me il vero problema è che i contabilizzatori funzionano bene sempre e cmq fino a quando qualche paravento non lo stacca dal radiatore. Se ad es. la somma delle unità caloriche calcolata non è quella giusta perchè qualcuno opera nel modo che ti ho descritto, tu continuerai come me e tanti altri a pagare una volta e mezza o 2 più del dovuto e non lo saprai mai, perchè gli aggeggi vengono aggirati anche se funzionanti e l'omino addetto quasi mai controlla o almeno così è successo nel mio caso.  non te la devi prendere con i contabilizzatori, credimi, ma con quei figli di .......... che li "toccano" e poi magari li ricollegano a loro piacimento senza che il controllore controlli una beata mazza. L'unica è chiedere al controllore di esporre i dati di tutti almeno una volta al mese, ma senza preavviso, lì vedresti subito le magagne che dovrebbero essere sanzionate col massimo consumo possibile per ogni radiatore, ma nessuno lo fà.        Come avrebbe detto Fantozzi, i contabilizzatori sono una bella invenzione, ma sono anche una cagata pazzesca se non vengono monitorati h24

Di solito tutta la strumentazione di raccolta dati dei contabilizzatori segnala manomissioni, apertura ecc. con tanto di date. Deve essere chi gestisce il sistema di ripartizione a segnalare e sistemare questi problemi.

 

Lo dico perché ancora adesso nel mio condominio abbiamo due ripartizioni annuali da sistemare perché l'azienda incaricata prima si è (letteralmente) inventata i consumi e poi abbiamo scoperto che la mappatura dei termosifoni conteneva macroscopici errori (termosifoni alti 100 cm contati come 10 cm) e i contabilizzatori "aperti" rimanevano tali perché "tanto conteggiano comunque" senza però sapere dove conteggiavano comunque.

  • Mi piace 1
Rafa1 dice:

Forse sarebbe stato meglio aprire un'altra discussione, visto che questa ha quasi 5 anni.

 

Cmq cerco i risponderti 'al volo' con qualche appunto.

 

Se, come dici, il rilevamento dei consumi era totalmente inaffidabile, la cosa migliore sarebbe di darci un taglio e ripartire quelle stagioni in base ai millesimi di proprietá. Forse è l'unica via equa.

 

I ripartitori rilevano i consumi non in unitá fisiche. Quindi le unità di ripartizione non li puoi prendere come kWh o simili

 

L'assemblea può decidere una metodologia per stimare dei consumi nel caso che singoli dispositivi nbon funzionano. Per questa stima l'assemblea può decidere che si prenda il consumo più alto di un'altro radiatore nell'edificio. Si può anche aumentare di qualche percentuale di "penale", ma deve essere logico e giustificabile. Una giustificazione generalmente giustificata per dare 'penalità' è quella che si può presumere che, se su quel (quei) radiatore(i) fosse stato rilevato correttamente il consumo, l'utente avrebbe riparmiato un 15-25%.

 

Ma se, come nel caso vostro, apperentemente tutto il sistema di rilevamento dei consumi è in generale fasullo, non è corretto prendere dei dati qua e la. 

Quello che dici è giusto, cioè far pagare tutti secondo i mq ed è esattamente ciò che io ho proposto ai tempi, ma il fatto che la maggioranza dell'Assemblea sia costituita proprio da coloro che "inghignano" non mi ha lasciato scampo e l'unico modo che ho avuto per mettermi di traverso è stato quello di rivolgermi al mio legale.

Per tornare al calcolo con i Kwh, vorrei chiederti se è giusta questa formula che si fonda esclusivamente su basi tecniche e cioè:

 se io prendo la potenza complessiva dei miei radiatori che è di 5,409 kw e per ipotesi la sfruttassi al max immaginando che la caldaia a condensazione centralizzata funzionasse sempre a manetta per 10 ore al giorno durante tutto il periodo di riscaldamento dal 15 novembre al 15 aprile, ottengo:

 

             5,409 kw   x   1.500 ore  x   0,121 €/kwora  =  981,73 €    = "COSTO A CONSUMO"

 

                  Per avere il COSTO GLOBALE basta moltiplicare  0,121 x 1,1 (+10%)= 0,133

Questo risultato in ogni caso è molto vicino a ciò che pagherei facendo un grafico intelligente dei costi degli anni precedenti riguardanti il mio appartamento e a quello di altri appartamenti

           Che ne dici, in tutta sincerità?

 

 

 

 

 

Partecipa al forum, invia un quesito

×