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Alessandra1990

Pulizia scale:decisioni prese durante incontro non ufficiale

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Buongiorno a tutti, sono venuta a conoscenza del fatto che c’è stato un incontro non ufficiale tra l’amministratore ed alcuni condomini. Di tale incontro erano stati invitati a partecipare, tramite avviso affisso in bacheca, tutti i condomini tranne uno (io), poiché nel periodo in cui si è tenuto l’incontro, il mio appartamento era in ristrutturazione ed io non vivevo momentaneamente lì. Durante questo incontro, tenutosi nell’atrio Del condominio, sono state prese delle decisioni, tra cui quella di cambiare il calendario pulizia scale (in autogestione) che ogni anno è sempre risultato da accordo fra tutti i condomini. Ed era già stato approvato per l’anno in corso. Il nuovo calendario prevedeva che io dovessi fare le pulizie nel periodo in cui, i condomini sanno bene, non posso fare (che casualità), mettendomi davanti a una situazione di difficoltà. Ogni anni do la disponibilità 8 mesi su 12 per fare le pulizie, e loro hanno deciso che dovessi farle durante i 4 mesi nei quali non posso. Non appena mi sono accorta con sorpresa del nuovo calendario affisso in bacheca, ho telefonato all’amministratore chiedendo spiegazioni, il quale mi ha risposto che due condomini gli avevano portato un nuovo calendario e quello era punto. Gli ho spiegato che il mio turno di pulizie era stabilito ad ottobre, ma avendolo i condomini spostato a luglio a mia insaputa, il fatto mi creava problemi perché d’estate faccio due lavori che mi impegnano 7 su 7 e non posso occuparmi della pulizia delle scale perché durante quei 4 mesi non vivo neanche lì. La sua risposta è stata di trovare accordo con i condomini per spostare i turni, cosa che ovviamente non è avvenuta. In assemblea ho fatto presente nuovamente la questione, ma nessuno è stato disponibile a cambiare il suo turno con il mio. Dunque solitamente chi non può pulire le scale delega il compito a terzi a pagamento, ma solitamente il calendario viene concordato ed approvato da tutti i condomini. Quindi io mi sono semplicemente rifiutata di farle, ribadendo che la mia disponibilità era da settembre in poi come ogni anno e come stabilito in precedenza, prima di quell incontro avvenuto in modo non ufficiale. Qualcuno ha chiamato un’impresa di pulizie il cui costo, l’amministratore sostiene sarà a mio carico! Quindi, ricapitolando, si è tenuto un incontro non ufficiale tra amministratore e condomini, durante il quale sono state prese decisioni che hanno avuto effetto sulla vita condominiale e per le quali io mi troverò un addebito nel prossimo rendiconto, che non ho nessuna intenzione di pagare, perché chi dovrebbe prendersi la responsabilità di quanto accaduto sono l’amministratore che ha permesso un incontro senza che ne fossero a conoscenza tutti i condomini, e le persone che hanno avuto la premura di fare il nuovo calendario ad insaputa di tutti condomini. L’amministratore, che sostiene che con la pulizia scale in autogestione lui non possa fare nulla, anche se durante quell’incontro Aveva portato una proposta di nuovo calendario, si è giustificato dicendo che non ha mandato convocazione per fare prima. I condomini si sono giustificati dicendo che non avevano il mio numero di telefono (falso). Ciò che vorrei sapere è: possono alcuni condomini fare un incontro con l’amministratore senza che tutti ne siano a conoscenza? E possono le decisioni prese durante questo incontro avere valore? Io ritengo di non dovete pagare per effetto di una decisione presa in tali circostanze.

Fatto salvo non ti sei persa l'impegno scritto, se lo vuoi non devi pulire le scale e neppure pagare qualcuno che le pulisca a tuo posto e nessuno ti potrà obbligare;

 

Art. 23 Costituzione:

Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge

Deve ritenersi viziata la delibera con la quale vengono addossate prestazioni personali a carico dei condomini (nella specie le operazioni di giardinaggio e pulizia delle parti comuni a turno da parte dei singoli condomini), senza che all' ordine del giorno fosse prevista in alcun modo la discussione dello specif'ico argomento, il cui carattere non certo ordinario rispetto allo schema legale di organizzazione condominiale ne imponeva invece la espressa enunciazione nell' avviso di convocazione e ne esclude la possibile riconducibilità alla categoria delle cosiddette «varie ed eventuali», di per se indicante la possibilità di discussione, senza esiti deliberati vi impegnativi, di argomenti di interesse comune.Tale delibera, deve, in ogni caso, ritenersi comunque viziata poiche è indebita ogni imposizione a carico del singolo condomino di prestazioni personali, oneri e responsabilità che non gli competono, essendo l'oggetto della delibera estraneo rispetto alla posizione del singolo condomino all'interno della collettività condominiale. (Tribunale di Milano, sez. VIII, 12 agosto 2003, n.11416)

L'Assemblea dei condomini ha la facoltà di decidere in ordine alle spese ed alle modalità di riparto, deliberando l'approvazione del bilancio preventivo e consuntivo, ma le è esclusa la possibilità di imporre al singolo condomino l'obbligo di pulire le scale in un dato momento, o di provvedervi attraverso un proprio pulitore. Nel caso l'Assemblea assuma una simile delibera, questa sarebbe radicalmente nulla, avendo i condomini statuito oltre le proprie competenze, violando i diritti del singolo condomino sui quali la legge non consente ad essa di incidere. (Cass. Civile n. 16485 del 22.11.2002)

Tralasciamo pure il fatto che la decisione è stata adottata in una assemblea non regolarmente convocata, il che la fa essere assolutamente non valida.

Ne deriva, concludo il corretto ragionamento di Tullio, che se vuoi puoi avvisare l’amministratore che non puoi essere obbligata a pagare quelle spese e che se dovesse essere richiesto un D.I. il condominio rischia seriamente di vederselo respingere oltre che dover pagare le spese legali. Sarà quindi opportuno che l’amministratore si muova per ridiscutere la cosa in assemblea, evitando così un pericoloso effetto boomerang sia per lui che per il condominio.

... Qualcuno ha chiamato un’impresa di pulizie il cui costo, l’amministratore sostiene sarà a mio carico! Quindi, ricapitolando, si è tenuto un incontro non ufficiale tra amministratore e condomini..

L'unica cosa che può fare l'assemblea è quella di deliberare l'affidamento di pulizia ad un'impresa ma tale costo dovrà assere addebitato a tutti, pro quota.

L'amministratore, in buona o cattiva fede, sostiene l'insostenibile.

Tullio ha già citato ampia Giurisprudenza.

 

Unica cosa da aggiungere è che se, nonostante tutto, l'assemblea approverà un rendiconto con addebti personale delle spese di pulizia che non fai, ti toccherà impugnare il deliberato cominciando dalla mediazione civile, alla quale dovrai farti assistere obbligatoriamente da un avvocato di tua fiducia.

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