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cinzia...ma

Ordinanza sindaco disattivazione caldaia per tiraggio assente

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Buonasera. Ho ricevuto un'ordinanza del sindaco di disattivare entro il 6 gennaio 2015 la mia caldaia per tiraggio assente con rigurgito di monossido e conseguente pericolo di intossicazione.

La canna fumaria ramificata serve 4 appartamenti, io sono al terzo, ed ha una sezione rettangolare di cm 15x17 e secondo il mio termotecnico inadeguata per smaltire tutti gli scarichi. Gli altri condomini e amministratore si rifiutano di adeguare la canna fumaria esistente o di farmene costruire una esterna, e tergiversano adducendo problemi alla combustione della mia caldaia di tipo b, e non considerando le rilevazioni di due tecnici: quello della provincia che ha emesso il verbale di irregolarità e quella del mio termotecnico. Vista l'imminente scadenza dell'ordinanza, il pericolo di intossicazione, il freddo invernale che mi impedisce di disattivare la caldaia sono stata costretta ad intervenire cambiando la caldaia con una nuova di tipo c e staccandomi dalla canna fumaria condominiale scaricando i gas nella canna della cappa attraversando col tubo tutta la cucina. Tutto questo con enormi disagi e discussioni con persone che non hanno minimamente valutato la gravità della situazione.

Quali sono in questo caso le responsabilità dell'amministratore, e quali i limiti di azione miei, tenendo conto della scadenza improrogabile? Perchè il comune ha emesso l'ordinanza solo nei miei confronti quando mi sembra più giusto in questo caso coinvolgere anche il condominio?

Potrei chiedere, vista l'impossibilità di utilizzare la canna fumaria perchè inadeguata, di avere la possibilità di scaricare i miei fumi come tutti i condomini, con una canna fumaria integrativa a spese del condominio?

Ora che non utilizzo più la canna fumaria condominiale, in caso di futuri lavori, è imputabile al mio appartamento la quota di spese?

Grazie

Non vorrei sbagliarmi, ma quello che hai fatto mi pare molto rischioso. L'impianto di aspirazione delle cappe è collettivo? A che piano sei?

Per mettere una canna fumaria in facciata non avevi bisogno di alcun permesso. Legge e giurisprudenza lo consentono.

 

In ogni caso, i provvedimenti amm.vi vanno contestati e impugnati con un iter preciso. Lo stesso provvedimento, se non erro, avrebbe dovuto contenere i termini per l'impugnazione.

 

Per il ripristino della canna fumaria condominiale, puoi (a mio avviso farei così, non è detto sia la cosa migliore), chiedere per racc.ta AR senza busta all'amm.re l'immediato ripristino della funzionalità a norma del manufatto o di dotarti di scarico individuale. Una messa in mora, dove lo avverti che in difetto sarai costretta ad adire le vie legali. Magari anche d'urgenza, visto il meteo.

Non vorrei sbagliarmi, ma quello che hai fatto mi pare molto rischioso. L'impianto di aspirazione delle cappe è collettivo? A che piano sei?

Le trasformazioni che stiamo apportando sono tutte consigliate e saranno poi certificate dal termotecnico. Il comune infatti chiede una dichiarazione di conformità di impianto per la nuova soluzione. La canna della cappa di diametro 10 cm è stata intubata con un tubo acciaio cm 8 adatto alla nuova caldaia di tipo c e serve solo il mio appartamento che si trova al 3 piano di una scala di 4 piani.

 

Per mettere una canna fumaria in facciata non avevi bisogno di alcun permesso. Legge e giurisprudenza lo consentono.

L'ho appreso da poco. Il camino esterno sembra dia molto fastidio ai condòmini del piano superiore e per evitare litigi e discussioni e rispettare la scadenza dell'ordinanza, siamo stati costretti a "preferire" la soluzione interna.

 

In ogni caso, i provvedimenti amm.vi vanno contestati e impugnati con un iter preciso. Lo stesso provvedimento, se non erro, avrebbe dovuto contenere i termini per l'impugnazione.

Sì ho trovato le istruzioni per ricorsi/impugnazione, ma ho preso coscienza di questa possibilità solo ieri. Sicuramente lamenterò all'ufficio comunale l'ingiustizia di gravare solo sull'ultimo anello della catena condominiale.

 

Per il ripristino della canna fumaria condominiale, puoi (a mio avviso farei così, non è detto sia la cosa migliore), chiedere per racc.ta AR senza busta all'amm.re l'immediato ripristino della funzionalità a norma del manufatto o di dotarti di scarico individuale. Una messa in mora, dove lo avverti che in difetto sarai costretta ad adire le vie legali. Magari anche d'urgenza, visto il meteo.

Sicuramente scriverò qualcosa all'amministratore che ha amministrato poco e male e si è lasciato offuscare dalle lamentele degli altri condòmini. Grazie mille Efisio. Il condominio è una giungla

La cosa più importante è che lo scarico nell'impianto di aspirazione fumi cottura sia asseverato e dichiarato conforme da tecnico abilitato. Lì per lì avevo fatto un salto sulla sedia.

 

Per il resto, è sì una giungla. Proprio per questo, molti di noi sono qui perchè stanchi di sentirsi raccontar balle od essere prevaricati si sono informati meglio su diritti e oneri. Ma credo sia difficile, almeno all'inizio, non essere talmente in buonafede da non dubitare mai, scoprendosi quasi al confine dell'ingenuità.

 

Per concludere, se lo avete, dai anche un'attenta occhiata al regolamento di condominio. Se riporta l'elenco delle parti comuni e degli obblighi dell'amm.re, ancora meglio.

Poi, se lo reputi corretto, scrivi per racc.ta AR la tua richiesta di ripristino all'amm.re con relativa messa in mora e termine perentorio. E magari con l'opzione a dotarti di impianto alternativo. E ricordando all'amm.re che la tutela e la conservazione dei beni comuni è suo obbligo e compito, nonchè l'eventualità del danno che si profila in caso di ulteriore inerzia o rifiuto.

 

In caso di inerzia o rifiuto, occorre dimostrare che quell'impianto era comune, ma casomai poi ci si riaggiornerà o magari non servirà proprio.

Giusto una precisazione che mi era sfuggita: non è che il condotto in facciata si possa mettere sempre e comunque. Dipende anche dal fatto se facendolo togli agli altri la possibilità di fare altrettanto. Se vi fosse spazio per tutti, allora non ci sarebbero problemi. Anche se pro forma due righe di avviso sono sempre meglio.

La cosa più importante è che lo scarico nell'impianto di aspirazione fumi cottura sia asseverato e dichiarato conforme da tecnico abilitato. Lì per lì avevo fatto un salto sulla sedia.

Tranquillo, nessuna trasformazione azzardata, tutto conforme. La sicurezza prima di tutto

 

Per il resto, è sì una giungla. Proprio per questo, molti di noi sono qui perchè stanchi di sentirsi raccontar balle od essere prevaricati si sono informati meglio su diritti e oneri. Ma credo sia difficile, almeno all'inizio, non essere talmente in buonafede da non dubitare mai, scoprendosi quasi al confine dell'ingenuità.

o della civiltà...

 

Per concludere, se lo avete, dai anche un'attenta occhiata al regolamento di condominio. Se riporta l'elenco delle parti comuni e degli obblighi dell'amm.re, ancora meglio.

Poi, se lo reputi corretto, scrivi per racc.ta AR la tua richiesta di ripristino all'amm.re con relativa messa in mora e termine perentorio. E magari con l'opzione a dotarti di impianto alternativo. E ricordando all'amm.re che la tutela e la conservazione dei beni comuni è suo obbligo e compito, nonchè l'eventualità del danno che si profila in caso di ulteriore inerzia o rifiuto.

Ho ricordato via telefono all'amministratore che la parte in oggetto è comune e quindi di competenza condominiale, ed è d'accordo, ma ogni decisione e lavoro sono stati bloccati, secondo quanto dice lui, dalla totale chiusura del condòmino al piano inferiore al nostro che non vuole collaborare in modo assoluto, vietando l'ingresso ad ogni possibile tecnico e, cito, "nemmeno alle forze dell'ordine armate".

L 'amministratore ha detto che è impossibilitato ad agire, e mi ha portato ad esempio un caso simile arrivato a giudizio legale, nel quale il tribunale ha dato ragione al condòmino che si rifiuta di aprire la porta.

Quindi i lavori non vengono fatti non per inerzia o rifiuto da parte sua.

 

In caso di inerzia o rifiuto, occorre dimostrare che quell'impianto era comune, ma casomai poi ci si riaggiornerà o magari non servirà proprio.

Arrabbiati e disillusi, abbiamo scelto la soluzione permanente e certificata di deviare lo scarico come detto all'inizio della discussione e di ingoiare una serie di rospi.

Grazie ancora e auguri di un felice nuovo anno.

 

- - - Aggiornato - - -

 

Sono d'accordo. Anche se rispettare persone che non hanno avuto altrettanta considerazione e rispetto risulta molto difficile, impresa al limite del divino, direi.

A mio avviso non è coretto giustificare la situazione con precedenti che riguardano altre situazioni magari del tutto diverse. Nel tuo caso non dovevi riparare una parabola, ma fruire dello scarico per la produzione dell'acqua sanitaria. Acqua=bene della vita, cè poco da soppesare. Senza acqua calda non ti lavi nè ti scaldi. Con un avvocato coi telefunken, magari asfalti sia il condomino sia eventuali altri.

 

Tra l'altro, non so se fosse possibile, ma oggi coi ragni (bracci telescopici), arrivi ovunque e il tuo vicino si attacca. Per montare uno spezzone e due collari ci vuole nemmeno mez'ora. Ricorda che la facciata è un bene comune, ovvero di tutti,

 

http://www.brocardi.it/codice-civile/libro-terzo/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art843.html

 

--link_rimosso--

 

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A mio avviso non è coretto giustificare la situazione con precedenti che riguardano altre situazioni magari del tutto diverse. Nel tuo caso non dovevi riparare una parabola, ma fruire dello scarico per la produzione dell'acqua sanitaria. Acqua=bene della vita, cè poco da soppesare. Senza acqua calda non ti lavi nè ti scaldi. Con un avvocato coi telefunken, magari asfalti sia il condomino sia eventuali altri.

 

Tra l'altro, non so se fosse possibile, ma oggi coi ragni (bracci telescopici), arrivi ovunque e il tuo vicino si attacca. Per montare uno spezzone e due collari ci vuole nemmeno mez'ora. Ricorda che la facciata è un bene comune, ovvero di tutti,

 

http://www.brocardi.it/codice-civile/libro-terzo/titolo-ii/capo-ii/sezione-i/art843.html

 

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:thumbup: Se dipendesse solo da me, avrei già contattato un avvocato; comunque faccio tesoro dei link che mi hai suggerito.

 

Ho un ultimo dubbio e gradirei una tua opinione in merito: ora che non utilizzo più la canna condominiale per scelta forzata, posso mandare una raccomandata all'amministratore dove pretendo di non imputarmi la quota condominiale di spese nel caso in cui ci sia bisogno di interventi di riparazione e non di adeguamento? Mi spiego meglio: pagherò la mia quota SOLO se la canna viene adeguata e mi si dà di nuovo la possibilità di collegarmi; ma se si faranno semplici riparazioni che non cambieranno la mia condizione, potrò rifiutarmi?

Grazie per i tuoi suggerimenti.

:thumbup: Se dipendesse solo da me, avrei già contattato un avvocato; comunque faccio tesoro dei link che mi hai suggerito.

 

Ho un ultimo dubbio e gradirei una tua opinione in merito: ora che non utilizzo più la canna condominiale per scelta forzata, posso mandare una raccomandata all'amministratore dove pretendo di non imputarmi la quota condominiale di spese nel caso in cui ci sia bisogno di interventi di riparazione e non di adeguamento? Mi spiego meglio: pagherò la mia quota SOLO se la canna viene adeguata e mi si dà di nuovo la possibilità di collegarmi; ma se si faranno semplici riparazioni che non cambieranno la mia condizione, potrò rifiutarmi?

Grazie per i tuoi suggerimenti.

A mio avviso si visto che di fatto ti sei scollegata e non usufruisci più del servizio...

Potrai sempre usare l'argomento come ripicca nei confronti del condominio.. se vorranno farti partecipare dovranno farti causa...

Avvisa l'amministratore con raccomandata che da ora in poi non parteciperai più alle spese di manutenzione ecc...ecc.. e diffidalo ufficialmente dall'inserire le spese inerenti tale gestione...

Personalmente ho avuto successo comportandomi in tal maniera anche se non mi piace... tuttavia delle volte rendere pan per focaccia ripaga...

Bisogna vedere se hai un regolamento e se prevede qualcosa in merito ai distacchi dagli impianti comuni. Ma in linea di massima non ci si può esonerare da soli. Se te lo permette tutto il resto del condominio è un'altra cosa. Puoi proporlo a titolo transattivo.

Si potrebbe andare avanti a spaccare il capello dicendo che il tutto andrebbe reso opponibile a terzi in caso di future vendite, ma capisco che sarebbe esagerato nel caso si volesse mettere una pietra sopra tutta questa storia.

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