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danielaroma

La condomina che ha perso la causa si vendica cosi' o almeno pensa di farlo

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Per chi ha seguito la mia annosa vicenda , la signora sotto il mio balcone ha costruito una tettoia abusiva di venti metri quadri che occupa tutta la mia veduta delle mie uniche tre finestre.

Passato un periodo in cui ho cercato di trattare , la signora non ne ha voluto sapere di venire ad un accordo e l'ho citata in giudizio.

Dopo 4 anni ho vinto la causa e ho accettato la sua proposta di tagliare la tettoia a meta' .

Quindi la signora ha avvitao i lavori e adesso ha solo una tettoia di 1,20 circa .

 

Lei ora si affaccia nel terrazzo e mi urla delle cose per rabbia tipo : non ti devi affacciare, che cavolo vuoi ...." il tutto urlando.

In piu' appena faccio le pulizie o sposto le sedie o mi metto le scarpe per uscire lei attacca con la scopa a battere e strilla strilla " io non ti devo sentire hai capito ? non ti devo sentire hai capito ????? " e strilla.

Io ovviamente so che piu' di questo non puo' fare pero' non mi sta bene di sentirmi urlare cosi' , anche perche' sono emovitamente facilemnte suggestionabile ( m forse lo sarebbe chiunque in questa situazione ) e mi vengono le palpitazioni .

 

Come posso difendermi ? posso fare una denuncia per turpiloquio ? Anche se finora non mi detto parolacce pero' e' invasiva e usa delle espressioni lesive.

 

E' talmente arrabbiata per l'abbattimento di questa tettoia che pensa che cosi' facendo stara' meglio......secondo me sta pure peggio .

Mi sembra una situazione alquanto difficile da risolvere e non puoi andare avanti a denunce....Chissà perchè nei condomini va sempre tutto bene finchè si lascia fare tutto a tutti, nel momento in cui si vieta qualcosa a qualcuno scoppia un putiferio! Non so che consiglio darti, io vivo una situazione simile anche se la vicina non è ancora arrivata ad urlare dal balcone, credo che dovresti fare finta di niente almeno per un pò....a volte l'indifferenza è peggio di una qualsiasi reazione....ciao e auguri!

Hai proprio ragione , fino a che non si vieta qualcosa a qualcuno . Che poi e' proprio stupida perche' quando io le ho fatto causa non ha fiatato, ora che si ritrova la tettoia dimezzata si e' resa conto di quanto si sta male quando una cosa ci viene imposta.

Pero' lei la sua mega tettoia a me l'aveva imposta a 23 cm dalle mie finestre.

Prepotenza. Si' , questa si chiama prepotenza.

Come si vive meglio ? da prepotenti o da rispettosi ?

Situazione alquanto comune vedo. Non saprei dirti che fare. Il mio vicino, non spesso, ma quando discutiamo urla. Io sono sempre molto calmo, penso che la cosa lo irriti ancora di più. Non essendo io una persona abituata a menare le mani, anche perché bisogna sempre stare molto attenti (puoi darle ma anche prenderne un tot e magari ti becchi pure una bella denuncia) puoi cercare di ignorare e continuare a farti gli affari tuoi come del resto cerco di fare io. Certo che se la cosa è frequente non è per nulla bello. Da me hanno cominciato a fare piccole ripicche, roba da bambinetti. Io lascio fare, se hanno deciso di rovinarsi la vita così, la miglior cosa è ignorare, penso gli dia ancora più da fare.

Esposto alla P.S. e passa la paura.

Forse ha bisogno di una seconda messa in riga. Prima di farlo domanda alla P.S. se puoi fare una registrazione ammesso sia utile. Oppure, meglio ancora se loro possono venire da te (in borghese), per constatare "dal vivo" che succede.

 

Se hanno cose più gravi da fare, dubito lo facciano, ma puoi sempre provare a chiederglielo.

io penso che in casa propria si puo' registrare tutto , cioe' c'e' divieto di registrare quando si e' fuori o in un luogo pubblico, forse sbaglio ....ci arrivo con la logica ....

Basta affacciarsi e dire "pacatamente2 alla signora. vedo che una causa persa civile non le basta. se continua sarò costretto a trascinarla in una causa penale. a lei la scelta. e chiudi il discorso. se insiste... esposto. e intanto registra tutto.

certificato medico che attesti sindrome ansiosa da stress.

registrazione e raccolta di elementi di prova a tuo favore quando possibile.

denuncia per stalking.

vendi casa e compri altrove.

col risarcimento ti fai una bella crociera ai Caraibi.

io penso che in casa propria si puo' registrare tutto , cioe' c'e' divieto di registrare quando si e' fuori o in un luogo pubblico, forse sbaglio ....ci arrivo con la logica ....

Ci sono stati recentemente un paio di Topic sull' argomento dove si sono innescate discussioni inutili.

 

In sintesi: per tua difesa puoi registrare tutto e tutti e ovunque. Il diritto alla propria difesa/incolumità sovrasta qualsiasi infrazione tu possa commettere nell' atto del registrare.

Basta pensare che hai pure il diritto ad uccidere se per legittima difesa ( traduzione lin forma "legale": non commetti reato se nel difenderti uccidi chi ti ha aggredito)...con la "sola" condizione di non sconfinare nell' eccesso di legittima difesa.

 

Per un caso simile sconsiglio di coinvolgere la Polizia nella registrazione. Diventerebbe intercettazione illecita se non autorizzata da un Giudice/Procuratore.

 

Alternativa ad una registrazione la conferma di testimoni.

 

Un telefonino non è apparato tanto "specifico" per registrare chi abita al piano di sotto.

Gentile Diramaz,

sinceramente la tua risposta lho letta come contraddittoria . ....

Mi dici che si puo' registrare ma poi scrivi che sarebbe "illecito" ......potresti chiarire ?

Nessuna risposta contradditoria...ma una tua frettolosa ed errata lettura.

 

E' "Registrazione" fintanto che il privato cittadino usa uno strumento per "memorizzare" quanto viene detto.

 

Diventa "Intercettazione" se la Polizia di fornisce i mezzi tecnologici ed ascolta in contemporanea quanto avviene.

 

La prima è una azione personale "giustificata" per i motivi che ho spiegato.

 

La seconda diventa una "abuso di potere" se non se ne è chiesta l' autorizzazione, e in quanto tale non "usabile" ma persino peseguibile.

 

Esiste sentenza sul merito....dove appunto gli "investigatori" sono caduti in clamoroso fallo/autogol.

Un telefonino non è apparato tanto "specifico" per registrare chi abita al piano di sotto.

Nel mio caso le discussioni avvengono 'frontalmente' a distanza ravvicinata, ma si sente comunque male. Cioè pur urlando (lui) si fa fatica a comprendere la prepotenza con la quale lo fa.

 

Nel caso invece descritto nel primo messaggio da Daniela, la vicina si affaccia al balcone o urla da dentro casa. Altri strumenti più idonei non credo abbiano costi irrisori…

 

Aggiungo e faccio notare che non credo sia prevedibile sempre la cosa, quindi uno come si deve attrezzare per la registrazione?

Beh...dipende dal telefonino...per entrambe le considerazioni:

 

1) inabilità a fare registasine efficace

2)strumenti dal costo irrisorio?...perche 500/700 euro di certi smartphone sono costi irrisori?

 

Non è poi tanto difficile organizzarsi per lo scopo...perchè se la cosa fosse tanto saltuaria ed occasionale non andrei "riparare" in un forum.

 

Danilaroma si presenta come persona dai nervi saldi...se cerca aiuto la faccenda oltre che cronica direi sia quasi giornaliera.

 

Se basta solo che si affacci o inizi le pulizie non è nemmeno difficile indurre una dimostrazione di.... "affetto"

Ci sono stati recentemente un paio di Topic sull' argomento dove si sono innescate discussioni inutili.

 

In sintesi: per tua difesa puoi registrare tutto e tutti e ovunque. Il diritto alla propria difesa/incolumità sovrasta qualsiasi infrazione tu possa commettere nell' atto del registrare.

Basta pensare che hai pure il diritto ad uccidere se per legittima difesa ( traduzione lin forma "legale": non commetti reato se nel difenderti uccidi chi ti ha aggredito)...con la "sola" condizione di non sconfinare nell' eccesso di legittima difesa.

 

 

 

 

Per un caso simile sconsiglio di coinvolgere la Polizia nella registrazione. Diventerebbe intercettazione illecita se non autorizzata da un Giudice/Procuratore.

 

Alternativa ad una registrazione la conferma di testimoni.

 

Un telefonino non è apparato tanto "specifico" per registrare chi abita al piano di sotto.

 

"Basta pensare che hai pure il diritto ad uccidere se per legittima difesa " non esiste in Italia il diritto di uccidere (neanche lo Stato ha detto diritto ) esiste il dirittto a difendersi ma cio' non significa avere il diritto di uccidere .

"Basta pensare che hai pure il diritto ad uccidere se per legittima difesa " non esiste in Italia il diritto di uccidere (neanche lo Stato ha detto diritto ) esiste il dirittto a difendersi ma cio' non significa avere il diritto di uccidere .

 

L' avevo pure specificato:

 

( traduzione lin forma "legale": non commetti reato se nel difenderti uccidi chi ti ha aggredito)...

 

Puoi cambiare i termini...ma la sostanza resta quella.

 

Dovevo proprio essere "pignolo" e scrivere "se nel difenderti causi la morte"....?

 

Suvvia Peppe, la scuola l' ho finita da un pezzo...e non stò partecipando ad alcuna gara/concorso.

 

Il senso era chiaro....dovessi ogni volta usare i sofismi del linguaggio legislativo/giudiziario metà delle persone non capirebbe di che parlo.

 

Ps

 

...E ho pure spiegato il sottile limite dell' eccesso di legittima difesa.

"non commetti reato se nel difenderti uccidi chi ti ha aggredito" non e' cosi . non posso uccidere solo perché una persona mi ha aggredito .

Emmmhhh....in vena di polemiche inutili?

 

Cosa significa se scrivo "eccesso di legittima difesa"?

 

Allora facciamo una simulazione: tu mi aggredisci con un coltello e nella lotta questo ti si infila nel cuore...mi condannano?

 

Peppe...dovresti ormai sapere "come" scrivo e come "penso".

 

Ti lascio con il tuo "ragionevole dubbio". 😎

se ti condannano o meno lo devi chiedere ad un giudice visto che comunque saresti indagato per omicidio (visto che si parte dal presupposto che il reato e' stato commesso ;omicidio .)poi a te l'onere di provare la legittima difesa per ottenere l'assoluzione .

Ci sono stati recentemente un paio di Topic sull' argomento..... Il diritto alla propria difesa/incolumità sovrasta qualsiasi infrazione tu possa commettere nell' atto del registrare.

Lo dissi che era solo un inizio.... e bravo Dimaraz,

così (alle precedenti già valide argomentazioni) possiamo ora aggiungere anche quella prevista espressamente dall'art.51 del codice penale:

 

Esercizio di un diritto o adempimento di un dovere.

"L’esercizio di un diritto o l’adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica Autorità, esclude la punibilità"

 

Tempi sempre più duri per i burloni del piano di sopra che fingono una telefonata minacciosa..... 😎

"non commetti reato se nel difenderti uccidi chi ti ha aggredito" non e' cosi....

Occhio peppe64, faccia maggior attenzione nell'insinuarsi in tale selva oscura.... ha ragione Dimaraz.

 

In caso di uccisione per legittima difesa il reatodi omicidionon sussiste

Trattasi infatti di una dellecause di esclusione del reatoprevista tassativamente dal nostro ordinamento, le c.d. scriminanti (da non confondersi con le cause che escludono la colpevolezza (c.d. scusanti) che attengono invece ad un reo che pur sempre esiste.

Le cause di esclusione del reato (come la legittima difesa) escludono l’antigiuridicità di una condotta; in loro presenza, una condotta (altrimenti considerata reato), diviene lecita e ciò in quanto una norma, la ammette e/o la impone. Quindi nel caso della legittima difesa non sussiste mai il reato di omicidio.

 

Altro il caso delle cause di esclusione della colpevolezza, che invece mantengono in essere l’illiceità del fatto e fanno venir meno solo la possibilità di muovere una contestazione penale a chi agisce (es. di chi commette un reato in quanto costretto da pressioni psicologiche che ne coartano la volontà): in tal ipotesi il reato sussiste ma il reo non è punibile.

Occhio peppe64, faccia maggior attenzione nell'insinuarsi in tale selva oscura.... ha ragione Dimaraz.

 

In caso di uccisione per legittima difesa il reatodi omicidionon sussiste

Trattasi infatti di una dellecause di esclusione del reatoprevista tassativamente dal nostro ordinamento, le c.d. scriminanti (da non confondersi con le cause che escludono la colpevolezza (c.d. scusanti) che attengono invece ad un reo che pur sempre esiste.

Le cause di esclusione del reato (come la legittima difesa) escludono l’antigiuridicità di una condotta; in loro presenza, una condotta (altrimenti considerata reato), diviene lecita e ciò in quanto una norma, la ammette e/o la impone. Quindi nel caso della legittima difesa non sussiste mai il reato di omicidio.

 

Altro il caso delle cause di esclusione della colpevolezza, che invece mantengono in essere l’illiceità del fatto e fanno venir meno solo la possibilità di muovere una contestazione penale a chi agisce (es. di chi commette un reato in quanto costretto da pressioni psicologiche che ne coartano la volontà): in tal ipotesi il reato sussiste ma il reo non è punibile.

certo ma deve esserci la legittima difesa (che peraltro deve essere provata ) , e questa frase non mi pare che si possa fare passare come principio di legittima difesa

 

."non commetti reato se nel difenderti uccidi chi ti ha aggredito" con questa frase passa il principio che si puo' ammazzare una persona soltanto perché ti ha aggredito .

 

 

"Basta pensare che hai pure il diritto ad uccidere se per legittima difesa" e anche questa frase non esprime certo il principio di legittima difesa .

 

non mi sembra che la legittima difesa dia qualche diritto ovvero facolta' o potere di uccidere ,ma e' solo una causa di giustificazione . una cosa e' il potere di uccidere altra e' giustificare un uccisione . difatti nessuna legge italiana concede a chicchessia il diritto d'uccidere .

....non mi sembra che la legittima difesa dia qualche diritto ovvero facolta' o potere di uccidere ,ma e' solo una causa di giustificazione . una cosa e' il potere di uccidere altra e' giustificare un uccisione . difatti nessuna legge italiana concede a chicchessia il diritto d'uccidere .

Purtroppo le sembra male.

 

So quanto sia radicato nel comune sentire il concetto opposto; ma qui stiamo disquisendo di diritto penale generale e non si possono consentire errori sì grossolani (perchè le conseguenze pratiche sarebbero di non poco conto)

 

Quando ricorre la legittima difesa, nel nostro ordinamento uccidere non è più reato:la legge attribuisce il potere di sopprimere la vita altrui e quando ciò accade per la legge non vi è violazione alcuna dei principi di diritto.

 

Ogni altra considerazione (morale o di principio) è inutile perchè il reato non sussiste:è la legge che stabilisce questo; potrà anche non essere d'accordo con il legislatore, ma la legge italiana concede a chi si trova in stato di legittima difesa il diritto di uccidere.Invece il suo pensiero è più consono con le cause che escludono la colpevolezza (diverse dalla legittima difesa): pur in presenza di un reato commesso, al reo si consente di non essere punito; ma, come le ho su detto, questo è altro argomento.

 

Saluti

Legittima difesa non significa che la legge mi concede il diritto di uccidere , e' una causa di giustificazione ovvero giustifica una mia azione che non necessariamente sia stato un omicidio ,Posso invocare la legittima difesa anche per altri reati. La legittima difesa giustifica ma non da il diritto di compire reati , la legge dice che se dovesse capitare che uccidi puoi non essere punito se dimostri la legittima difesa . Ripeto il principio e' nessuna legge concede il diritto di uccidere .

Legittima difesa non significa che la legge mi concede il diritto di uccidere , e' una causa di giustificazione ovvero giustifica una mia azione che non necessariamente sia stato un omicidio ,Posso invocare la legittima difesa anche per altri reati. La legittima difesa giustifica ma non da il diritto di compire reati , la legge dice che se dovesse capitare che uccidi puoi non essere punito se dimostri la legittima difesa . Ripeto il principio e' nessuna legge concede il diritto di uccidere .

E io non ho mai inteso dire il contrario...ma la tua è una disquisizione lessicale che io avevo già spiegato.

 

Visto che la vuoi buttare sull' accademico puro allora anche tu parli in modo non corretto/coerente:

 

se ti condannano o meno lo devi chiedere ad un giudice visto che comunque saresti indagato per omicidio (visto che si parte dal presupposto che il reato e' stato commesso ;omicidio .)poi a te l'onere di provare la legittima difesa per ottenere l'assoluzione

 

Io non devo chiedere, non è nelle mie facoltà pretendere di essere indagato o giudicato...sarà un Procuratore a decidere se indagare per la morte di una persona e se non ci sarà "l' occasionale eccesso di protagonismo o distorsione nei titoli di giornale" si parlerà di indagine e non di reatoe fintanto che non sarà emessa sentenza io non avrò commesso omicidio.

SE i fatti sono come li ho descritti nemmeno si arriverà ad un processo e l' unico giudizio sarà quello del GIP

:

--link_rimosso--

 

Ripeto che non mi piace far costantemente sfoggio di un linguaggio criptico ma..." ad usum Delphini" (😎

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