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Leila Riva

Impianti a norma vs comunicazione generale amministratore. condominio

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Buongiorno,

dopo 3 anni di attesa nello stabile in cui ho l'appartamento di proprietà danneggiato dal terremoto del 2016, hanno avviato da circa 2 mesi i lavori di ricostruzione dell'intero stabile che dureranno almeno 1 anno e mezzo.

Tramite una email generica e non nominale, siamo stati avvisati dal nostro amministratore di condominio che la ditta esecutrice in fase di demolizione degli intonaci hanno riscontrato TUTTI gli impianti elettrici di tutti gli appartamenti dello stabile sono fuori norma, e gli impianti idrici e di riscaldamento si presentano per la maggior parte in pessime condizioni.

Sono veramente perplessa circa la veridicità di questa dichiarazione, poiché avendo acquistato nel 2008, ho i certificati del venditore che tutti gli impianti presenti sono stati rifatti a nuovo e certificati nell'aprile 2008. Prima del terremoto, non ho mai riscontrato alcun problema e in 10 anni non penso proprio che gli impianti possano già essere completamente fuori norma. 

Purtroppo ci vedo dell'altro dietro, e abitando molto distante al momento non posso programmare di andare a verificare personalmente, certo è che le loro parole suonano alquanto strane. Il mio legittimo dubbio è che trattandosi di uno stabile di fine '500, la ditta esecutrice dei lavori possa aver sbagliato qualcosa nella demolizione e danneggiato i miei impianti poiché non in possesso delle piantine dei miei impianti, delle quali peraltro non mi hanno mai fatto richiesta, e non ero nemmeno al corrente che avessero iniziato e finito la demolizione dei muri.

Oppure, ipotesi più grave, non avendo più fondi da parte della Regione per coprire alcune "spese impreviste", abbiano trovato la formula degli impianti vetusti da rifare.

Inutile dire che oltre ad essere provati ed esausti per tutti i problemi correlati al terremoto, il trauma, lo sconvolgimento dell nostre vite, e i tanti soldi spesi che non recupereremo mai, mi sembra un azione di sciacallaggio questa, ad opera di chi viene già profumatamente pagato dallo Stato per ricostruire porzioni di territorio, e si approfitta di famiglie già duramente colpite.

Come posso proteggermi da tutto questo? Mi potete consigliare come dimostrare che stanno bleffando?

 

Grazie

 

 

Si faccia inviare dall'amministratore la relazione tecnica con il quale viene riscontrata la non conformità alla disciplina vigente all'epoca della realizzazione degli impianti elettrici e nella quale vengono indicati, nel dettaglio, le difformità riscontrate. Dopodiché, può incaricare un tecnico per verificarne la corrispondenza allo stato di fatto (si faccia fare relazione scritta anche da lui).

 

Onestamente non è del tutto inverosimile che l'impianto possa non essere a norma per l'attuale disciplina, ma questo non sempre significa che vi sia un'onere di adeguamento.

  • Grazie 1

Si può bleffare  ma forse non vi sarete capiti e spiego il perchè: Il lavoro di ricostruzione dell'intero stabile ha come conseguenza il rifacimento di parti elettriche danneggiate, faccio un esempio: le montanti Enel  che arrivano nelle cassette principali dello stabile , le montanti dell'ascensore e così via dicendo e la messa a terra.

L'impianto di messa a terra nelle nuove costruzioni o nei rifacimenti viene integrato o rimesso a nuovo  per cui chi esegue i lavori necessariamente dovrà rifare la dichiarazione di conformità sia per le parti comuni che per gli appartamenti oggetto di ricostruzione. Io avrei  parlato di  verifica e ripristino di parti di impianti danneggiati a seguito del terremoto nelle u.i. e non di impianti elettrici esistenti fuori norma.Si faccia rilasciare dall'amministratore una relazione tecnica delle cose fuori norma.

Modificato da Nicola L.
Oimmena dice:

Si faccia inviare dall'amministratore la relazione tecnica con il quale viene riscontrata la non conformità alla disciplina vigente all'epoca della realizzazione degli impianti elettrici e nella quale vengono indicati, nel dettaglio, le difformità riscontrate. Dopodiché, può incaricare un tecnico per verificarne la corrispondenza allo stato di fatto (si faccia fare relazione scritta anche da lui).

 

Onestamente non è del tutto inverosimile che l'impianto possa non essere a norma per l'attuale disciplina, ma questo non sempre significa che vi sia un'onere di adeguamento.

Nicola L. dice:

Si può bleffare  ma forse non vi sarete capiti e spiego il perchè: Il lavoro di ricostruzione dell'intero stabile ha come conseguenza il rifacimento di parti elettriche danneggiate, faccio un esempio: le montanti Enel  che arrivano nelle cassette principali dello stabile , le montanti dell'ascensore e così via dicendo e la messa a terra.

L'impianto di messa a terra nelle nuove costruzioni o nei rifacimenti viene integrato o rimesso a nuovo  per cui chi esegue i lavori necessariamente dovrà rifare la dichiarazione di conformità sia per le parti comuni che per gli appartamenti oggetto di ricostruzione. Io avrei  parlato di  verifica e ripristino di parti di impianti danneggiati a seguito del terremoto nelle u.i. e non di impianti elettrici esistenti fuori norma.Si faccia rilasciare dall'amministratore una relazione tecnica delle cose fuori norma.

Grazie per il suo prezioso suggerimento. Il problema è che in questa comunicazione l'amministratore evidenzia che nel caso il singolo proprietario dia l'assenso a procedere per rifare gli impianto elettrico, idrico e di riscaldamento o qualcuno di essi, la cifra spesa per questi impianti verrà decurtata dal budget personale previsto per ogni singolo appartamento, e dal momento che siamo già oltre il budget perchè ci hanno già inviato le spese che ognuno di noi dovrà affrontare, i lavori degli impianti sono completamente a carico nostro. Mi farò rilasciare una relazione tecnica e se ha qualche suggerimento in più da darmi, le sarei grata. Cordialità

Oimmena dice:

Si faccia inviare dall'amministratore la relazione tecnica con il quale viene riscontrata la non conformità alla disciplina vigente all'epoca della realizzazione degli impianti elettrici e nella quale vengono indicati, nel dettaglio, le difformità riscontrate. Dopodiché, può incaricare un tecnico per verificarne la corrispondenza allo stato di fatto (si faccia fare relazione scritta anche da lui).

 

Onestamente non è del tutto inverosimile che l'impianto possa non essere a norma per l'attuale disciplina, ma questo non sempre significa che vi sia un'onere di adeguamento.

Grazie per la sua risposta. Mi dica se sbaglio nel mio ragionamento. Se nella relazione tecnica dovesse mai venire fuori che secondo loro gli impianti non erano già a norma al momento del mio acquisto, vuole dire che chi ha redatto i documenti ha dichiarato il falso. E quindi perseguibile per legge? e anche il venditore? 

Leila Riva dice:

Mi farò rilasciare una relazione tecnica e se ha qualche suggerimento in più da darmi, le sarei grata. Cordialità

Leila quando si vanno a ricostruire e/o restaurare appartamenti capita - sempre - che le tubazioni dell'acqua,della fogna,del riscaldamento e anche parti di impianto elettrico - di trovare parti impiantistiche logorate dal tempo,che potrebbero anche andar bene e per non rischiare viene sempre consigliato al proprietario di intervenire rifacendo tutto ex novo ( in gergo si dice che mangiando mangiando vien l'appetito ). Lei ha provato a verificare se le tubazioni di acqua e fogna in che stato sono? Per le dichiarazioni non penso che il tecnico abbia rischiato di scrivere cose non vere anche perché disservizi non ci sono stati.

Questo a mio modo di vedere.

Nicola L. dice:

Leila quando si vanno a ricostruire e/o restaurare appartamenti capita - sempre - che le tubazioni dell'acqua,della fogna,del riscaldamento e anche parti di impianto elettrico - di trovare parti impiantistiche logorate dal tempo,che potrebbero anche andar bene e per non rischiare viene sempre consigliato al proprietario di intervenire rifacendo tutto ex novo ( in gergo si dice che mangiando mangiando vien l'appetito ). Lei ha provato a verificare se le tubazioni di acqua e fogna in che stato sono? Per le dichiarazioni non penso che il tecnico abbia rischiato di scrivere cose non vere anche perché disservizi non ci sono stati.

Questo a mio modo di vedere.

Concordo, mi sa che la tua ricostruzione è quella corretta.

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