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Angelo09

Fattura regime dei minimi e iva?

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Oggi una ditta mi ha dato un prevenuto per dei lavori da fare sull'impianto elettrico. Nel preventivo viene elencato i lavori da fare e alla fine ha scritto: "L'importo totale per le opere sopra descritte è pari ad € 1.500,00 esclusa iva (Regime dei minimi Art. 1, co 59 L 190 DPR/72)".

La mia domanda/dubbio è perché ha messo escluso iva se chi ha il regime dei minimi non deve calcolare in fattura l'iva? Oppure ci sono diversi tipi di regime dei minimi e in alcune ci va iva in fattura?

Io ad esempio ho iva regime dei minimi per imprenditoria giovanile e in fattura non calcolo ne iva ne ritenuta.

Sbaglio ho è la stessa cosa e di conseguenza non doveva mettere nel preventivo che sulla fattura si deve calcolare anche l'iva?

Oggi una ditta mi ha dato un prevenuto per dei lavori da fare sull'impianto elettrico. Nel preventivo viene elencato i lavori da fare e alla fine ha scritto: "L'importo totale per le opere sopra descritte è pari ad € 1.500,00 esclusa iva (Regime dei minimi Art. 1, co 59 L 190 DPR/72)".

La mia domanda/dubbio è perché ha messo escluso iva se chi ha il regime dei minimi non deve calcolare in fattura l'iva? Oppure ci sono diversi tipi di regime dei minimi e in alcune ci va iva in fattura?

Io ad esempio ho iva regime dei minimi per imprenditoria giovanile e in fattura non calcolo ne iva ne ritenuta.

Sbaglio ho è la stessa cosa e di conseguenza non doveva mettere nel preventivo che sulla fattura si deve calcolare anche l'iva?

Forse la ditta non ha saputo esprimersi bene ma voleva comunicarvi che "non dovete pagare l'iva" perchè è ESCLUSA dato il loro regime fiscale.

Hai già esplicitato il tuo dubbio alla ditta? Cosa ti hanno risposto?

Chi meglio di loo può toglierti ogni dubbio?

Quindi mi confermi che non esistono altre forme di regime dei minimi e pertanto non dovrebbe calcolate l'iva.

Prima di chiamarlo e chiedere chiarimenti mi volevo informare bene perché mi era sorto il dubbio che ci fossero altri tipi di regimi dei minimi.

Domani contatterò la ditta. Grazie

Quindi mi confermi che non esistono altre forme di regime dei minimi e pertanto non dovrebbe calcolate l'iva.

Prima di chiamarlo e chiedere chiarimenti mi volevo informare bene perché mi era sorto il dubbio che ci fossero altri tipi di regimi dei minimi.

Domani contatterò la ditta. Grazie

A me risulta che ne "minimi" ne "forfettari" debbano esporre l'IVA.

Magari chiedi chiarimenti e se la cosa non ti convincerà ci dirai cosa ti è stato riferito.

Oggi una ditta mi ha dato un prevenuto per dei lavori da fare sull'impianto elettrico. Nel preventivo viene elencato i lavori da fare e alla fine ha scritto: "L'importo totale per le opere sopra descritte è pari ad € 1.500,00 esclusa iva (Regime dei minimi Art. 1, co 59 L 190 DPR/72)".

La mia domanda/dubbio è perché ha messo escluso iva se chi ha il regime dei minimi non deve calcolare in fattura l'iva? Oppure ci sono diversi tipi di regime dei minimi e in alcune ci va iva in fattura?

Io ad esempio ho iva regime dei minimi per imprenditoria giovanile e in fattura non calcolo ne iva ne ritenuta.

Sbaglio ho è la stessa cosa e di conseguenza non doveva mettere nel preventivo che sulla fattura si deve calcolare anche l'iva?

Esistono due regimi fiscali agevolati: "minimi" (art. 1 comma 100 legge 244/2007 e successive modificazioni) e "forfettari" (art. 27 dl 98/2011). Di fatto i minimi sono confluiti nel regime di vantaggio (forfettari), nel senso che restano "ex minimi" coloro i quali lo erano all'entrata in vigore della nuova normativa sui forfettari. Per entrambi i regimi è prevista l'esclusione dall'applicazione dell'iva, della ritenuta d'acconto, dell'Irap, dell'Irpef, delle addizionali comunali e regionali, degli studi di settore, dello spesometro.........

Quando si fa riferimento ad un articolo di legge, nelle specifico nelle fatture, si indica sinteticamente il contenuto dell'articolo, cioè "compenso non soggetto a r.a. art. 27 dl 98/2011" significa che informo chi riceve la fattura che non c'è evidenziata la ritenuta d'acconto perchè l'articolo che ho richiamato mi esonera dall'applicarla. Così dicasi per l'applicazione dell'iva.

Nelle fatture emesse in particolari regimi è necessario informare il cliente che non è in presenza di un documento sbagliato perchè non riporta l'iva o altro, ma che è corretto perchè gli articoli di legge richiamati obbligano ad emetterlo in quel modo.

Le formule per dichiarare la non applicabilità dell'iva sono le piu' varie, alcune non appropriate, ma non devi preoccuparti di "come" è scritto (esclusa iva non è corretto, sono d'accordo), il richiamo al regime dei minimi è comunque sufficiente per far capire che l'iva non deve esserci.

Vero, anch'io sono nel regime forfettario e non espongo l'iva. 

 

Tra l'altro, avevo chiesto quando fosse opportuno richiedere normale scontrino o fattura con partita iva e mi era stato risposto: se vuoi rispettare la legge, chiedi sempre fattura.

Ebbene, per esperienza, anche se io la chiedo, il piccolo- medio esercente me la nega in modo quasi schifato, come se l'avessi offeso, e mi dice praticamente.... accontentati dello scontrino e non rompere.   

EUGENIOS dice:

Vero, anch'io sono nel regime forfettario e non espongo l'iva. 

 

Tra l'altro, avevo chiesto quando fosse opportuno richiedere normale scontrino o fattura con partita iva e mi era stato risposto: se vuoi rispettare la legge, chiedi sempre fattura.

Ebbene, per esperienza, anche se io la chiedo, il piccolo- medio esercente me la nega in modo quasi schifato, come se l'avessi offeso, e mi dice praticamente.... accontentati dello scontrino e non rompere.   

🤣 si.....diciamo che gli adempimenti fiscali sono una marea, chi emette fatture deve redigere anche il cosiddetto spesometro, quindi ogni fattura emessa presuppone un adempimento aggiuntivo, se consideri che dal prossimo anno le fatture saranno obbligatoriamente elettroniche, l'emissione di una fattura per pochi euro diventa un calvario. Diciamo anche che lo scontrino parlante (dove sono indicati natura, quantità, qualità dei beni e c.f. del destinatario) è equiparato ad una fattura, molti esercizi lo emettono (esempio tipico le farmacie....)

Danielabi dice:

Esistono due regimi fiscali agevolati: "minimi" (art. 1 comma 100 legge 244/2007 e successive modificazioni) e "forfettari" (art. 27 dl 98/2011). Di fatto i minimi sono confluiti nel regime di vantaggio (forfettari), nel senso che restano "ex minimi" coloro i quali lo erano all'entrata in vigore della nuova normativa sui forfettari. Per entrambi i regimi è prevista l'esclusione dall'applicazione dell'iva, della ritenuta d'acconto, dell'Irap, dell'Irpef, delle addizionali comunali e regionali, degli studi di settore, dello spesometro.........

Quando si fa riferimento ad un articolo di legge, nelle specifico nelle fatture, si indica sinteticamente il contenuto dell'articolo, cioè "compenso non soggetto a r.a. art. 27 dl 98/2011" significa che informo chi riceve la fattura che non c'è evidenziata la ritenuta d'acconto perchè l'articolo che ho richiamato mi esonera dall'applicarla. Così dicasi per l'applicazione dell'iva.

Nelle fatture emesse in particolari regimi è necessario informare il cliente che non è in presenza di un documento sbagliato perchè non riporta l'iva o altro, ma che è corretto perchè gli articoli di legge richiamati obbligano ad emetterlo in quel modo.

Le formule per dichiarare la non applicabilità dell'iva sono le piu' varie, alcune non appropriate, ma non devi preoccuparti di "come" è scritto (esclusa iva non è corretto, sono d'accordo), il richiamo al regime dei minimi è comunque sufficiente per far capire che l'iva non deve esserci.

Buonasera.

L'importo da riportare nella CU è comprensivo delle ritenute previdenziali oppure va dichiarato solo il netto imponibile ?

imponibile               euro 100

CNPAIA o INPS 4% euro     4

 

sulla CU: 100 oppure 104 ?

 

Un commercialista ha contestato la CU che ho emesso al fornitore (regime forfettario) in quanto riportava nel caso in esempio 100 anziché 104.

Chiedo supporto.

Grazie. Ciao.

Modificato da roberto57
roberto57 dice:

Buonasera.

L'importo da riportare nella CU è comprensivo delle ritenute previdenziali oppure va dichiarato solo il netto imponibile ?

imponibile               euro 100

CNPAIA o INPS 4% euro     4

 

sulla CU: 100 oppure 104 ?

 

Un commercialista ha contestato la CU che ho emesso al fornitore (regime forfettario) in quanto riportava nel caso in esempio 100 anziché 104.

Chiedo supporto.

Grazie. Ciao.

le istruzioni alla Certificazione Unica:

Nel punto 4 va indicato l’ammontare lordo del compenso corrisposto al netto dell’IVA eventualmente dovuta. Si precisa che il contributo integrativo (ad esempio 2 per cento o 4 per cento) destinato alle Casse professionali non fa parte del compenso e, quindi, non deve essere indicato.

 

Sempre le stesse istruzioni, piu' avanti:

Relativamente ai compensi, non assoggettati a ritenuta d’acconto, corrisposti ai nuovi soggetti “minimi forfetari” di cui all’articolo 1 della L. 190/2014 deve essere riportato nel presente punto l’intero importo corrisposto. Il medesimo importo deve essere riportato anche nel successivo punto 7.

 

Quindi: la regola generale stabilisce che gli importi Inps e casse previdenziali varie, indicati in fattura come rivalsa, non sono da indicare nei redditi corrisposti.

Pero', per minimi e forfettari è da indicare l'intero importo pagato (corrisposto), anche se non chiarissimo significa che è da indicare tutto cio' che è in fattura, cioè il netto corrisposto, di conseguenza anche la rivalsa Inps.

Ora, puoi fare una CU sostitutiva del solo fornitore non corretto, avendo la cura di indicare nella nuova CU il protocollo della CU già inviata.

Danielabi dice:

Pero', per minimi e forfettari è da indicare l'intero importo pagato (corrisposto), anche se non chiarissimo significa che è da indicare tutto cio' che è in fattura, cioè il netto corrisposto, di conseguenza anche la rivalsa Inps.

Daniela correggimi se sbaglio ma se non ricordo male, anche per gli autonomi che non hanno cassa professionale e sono iscritti alla gestione separata INPS, pur essendo in regime fiscale ordinario, la rivalsa INPS fa reddito imponibile.

Dovrebbe essere proprio il caso degli amministratori di condominio che esercitano la professione non regolamentata e che non hanno alcuna cassa professionale.

Leonardo53 dice:

Daniela correggimi se sbaglio ma se non ricordo male, anche per gli autonomi che non hanno cassa professionale e sono iscritti alla gestione separata INPS, pur essendo in regime fiscale ordinario, la rivalsa INPS fa reddito imponibile.

Dovrebbe essere proprio il caso degli amministratori di condominio che esercitano la professione non regolamentata e che non hanno alcuna cassa professionale.

Non ti correggo perchè è corretto: la rivalsa Inps della gestione integrativa è reddito.

 

Danielabi dice:

Quindi: la regola generale stabilisce che gli importi Inps e casse previdenziali varie, indicati in fattura come rivalsa, non sono da indicare nei redditi corrisposti.

ops......scusate, mi sono allargata troppo, infatti le istruzioni alla CU indicano le casse professionali, non l'Inps, concetto ben chiaro e consolidato, ma..........faccio ammenda! 😌

Grazie Leo

  • Grazie 1
Danielabi dice:

Non ti correggo perchè è corretto: la rivalsa Inps della gestione integrativa è reddito.

 

ops......scusate, mi sono allargata troppo, infatti le istruzioni alla CU indicano le casse professionali, non l'Inps, concetto ben chiaro e consolidato, ma..........faccio ammenda!

Grazie Leo

Grazie a te per i precisi riferimenti.

Io ho solo la qualità di buona memoria su quanto appreso negli anni passati su questo forum, anche perchè, come sai, non sono direttamente interessato, sebbene sia molto curioso 😊 

  • Haha 1

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