#1 Inviato 31 Marzo, 2019 Buongiorno, vorrei un commento su quanto mi è accaduto. Un fornitore che nel 2018 era in regime ordinario ed esponeva in fattura oltre all'imponibile l'iva e la ritenuta, da gennaio 2019 ha optato per il regime forfettario. La prima fattura che ho ricevuto riporta l'importo lordo dell'anno precedente. Es. 100,00+iva=122,00 nel regime ordinario Es. 122,00 +2,00 bollo in quello forfettario Ho contestato ritenendo non corretto l'imponibile. Cosa ne pensate? Qual'e' la giusta interpretazione? Grazie Modificato 31 Marzo, 2019 da ciobin79
#2 Inviato 31 Marzo, 2019 Secondo me bisogna vedere cosa c'è scritto nell'eventuale contratto di fornitura, non cosa veniva scritto nelle fatture precedenti. Se non c'è alcun contratto il fornitore fa il prezzo che vuole, se invece c'è un prezzo concordato allora bisogna vedere come è scritto quel prezzo. Se il prezzo pattuito era 100 iva esclusa, dovrebbe rimanere 100. Se invece il prezzo era 122 ivato, allora il fornitore è libero di continuare a farvi 122. Tanto per un condominio pagare 122 ivati o 122 esenti iva non cambia nulla visto che l'iva non la detraete. Discutere su quei 2 euro di bollo è da pidocchiosi, da ambo le parti 😄 Modificato 31 Marzo, 2019 da Maxi
#3 Inviato 31 Marzo, 2019 I due euro non li calcolo nemmeno. Il contratto non c'è. L'unica cosa che secondo me fa fede, salvo diverso contatto da stipulare e accettare da entrambe le parti, è la fattura. Il servizio non è cambiato. Hanno solo scelto di optare per un regime fiscale diverso. Grazie per il tuo contributo.
#4 Inviato 31 Marzo, 2019 ciobin79 dice: L'unica cosa che secondo me fa fede, salvo diverso contatto da stipulare e accettare da entrambe le parti, è la fattura Si ma la fattura fa fede per quel singolo pagamento. Se non c'è un contratto, per forniture o prestazioni successive posso fatturarti importi diversi. I diverbi che nascono da fatture esenti IVA sono molto comuni quando il cliente nella sua testa mette in conto di poter detrarre un IVA che poi scoprirà non esserci. Se non c'è nulla di pattuito il fornitore in regime forfettario fa il prezzo che vuole, non esiste l'obbligo di scontarti il 22% perché lui non applica più l'IVA. Modificato 31 Marzo, 2019 da Maxi
#5 Inviato 31 Marzo, 2019 Maxi dice: I diverbi che nascono da fatture esenti IVA sono molto comuni quando il cliente nella sua testa mette in conto di poter detrarre un IVA che poi scoprirà non esserci Si....penso che i comportamenti di chi "somma" la perduta iva al compenso non facciano che evidenziare una delle nostre piaghe fiscali: l'evasione dellìiva che non è ne' un costo ne' un ricavo, per chi la applica, lo è solo per il consumatore finale che è colui che materialmente la paga. Ma il vizietto italico è spesso di intascare l'iva, senza riversarla all'erario, nei modi piu' disparati. Quindi nulla di piu' facile che sentendosi "privati" di un 22%, cerchino di recuperarlo. Sono comunque d'accordo che il fornitore decide il prezzo che preferisce e in mancanza di contratto il condomìnio non puo' che subirlo (o cambiare fornitore); pero'.....mi alzi il prezzo proprio del 22%? Mi sembra un modo un po' "maldestro" di alzare i prezzi, ma potrei, ovviamente, sbagliarmi. In ogni caso, il consiglio è sempre di pattuire per iscritto gli interventi dei fornitori. 2
#6 Inviato 31 Marzo, 2019 ciobin79 dice: Buongiorno, vorrei un commento su quanto mi è accaduto. Un fornitore che nel 2018 era in regime ordinario ed esponeva in fattura oltre all'imponibile l'iva e la ritenuta, da gennaio 2019 ha optato per il regime forfettario. La prima fattura che ho ricevuto riporta l'importo lordo dell'anno precedente. Es. 100,00+iva=122,00 nel regime ordinario Es. 122,00 +2,00 bollo in quello forfettario Ho contestato ritenendo non corretto l'imponibile. Cosa ne pensate? Qual'e' la giusta interpretazione? Grazie concordo con chi critica la posizione del fornitore che si è aumentato il compenso del 22% senza concordarlo con nessuno. personalmente farei i salti mortali per cercare un sostituto e comunque non glielo riconoscerei poichè non concordato: parliamone e accordiamoci o che vada da un giudice per farseli riconoscere rischiando anche che si scoprano degli altarini sull'iva precedente (se ce ne sono da scoprire). vedremo cosa penserà il giudice. Modificato 31 Marzo, 2019 da paul_cayard 1
#7 Inviato 31 Marzo, 2019 avevo anche aggiunto (però evidentemente ho cancellato ...): visto che sembra un fornitore abituale e per prestazioni ripetitive ... anche voi: come fate a far lavorare qualcuno senza contratto ... un po' di "mea culpa" dovreste farla ... Modificato 31 Marzo, 2019 da paul_cayard
#8 Inviato 31 Marzo, 2019 paul_cayard dice: concordo con chi critica la posizione del fornitore che si è aumentato il compenso del 22% senza concordarlo con nessuno Lasciamo che ognuno si faccia i conti in tasca propria invece che in quelle degli altri, altrimenti poi si corre il rischio di cadere in un altro genere di odiosi italici vizietti e chiedere una fettina della torta altrui. Come sempre quando guardiamo gli altri vediamo sempre e solo i vantaggi che loro hanno e noi no, mai gli svantaggi che invece noi non abbiamo, eppure il forfettario che ti permette di "evadere" l'IVA legalmente (vantaggio che ciobin79 vorrebbe fare tutto suo) ha anche svantaggi ché impongono all'imprenditore/professionista un ricalcolo delle proprie tariffe. Se invece di passare al forfettario mantenendo lo stesso costo finale per il cliente, fosse rimasto nello stesso regime fiscale e avesse aumentato le tariffe? Sarebbe stato meglio? Modificato 31 Marzo, 2019 da Maxi
#9 Inviato 31 Marzo, 2019 Maxi dice: Se invece di passare al forfettario mantenendo lo stesso costo finale per il cliente, fosse rimasto nello stesso regime fiscale e avesse aumentato le tariffe? Sarebbe stato meglio? Per chi? per il condomìnio, no; per il fornitore si; per l'erario forse si. Alla fine i conti in tasca si fanno, ogni volta che qualcuno chiede relativamente a costi e tariffe 😊; anche se mi sembra che l'accento sia stato messo soprattutto sul fatto che sia necessario avere un contratto scritto, vero problema della situazione evidenziata con il quesito.
#10 Inviato 31 Marzo, 2019 Maxi dice: Lasciamo che ognuno si faccia i conti in tasca propria invece che in quelle degli altri, altrimenti poi si corre il rischio di cadere in un altro genere di odiosi italici vizietti e chiedere una fettina della torta altrui. Come sempre quando guardiamo gli altri vediamo sempre e solo i vantaggi che loro hanno e noi no, mai gli svantaggi che invece noi non abbiamo, eppure il forfettario che ti permette di "evadere" l'IVA legalmente (vantaggio che ciobin79 vorrebbe fare tutto suo) ha anche svantaggi ché impongono all'imprenditore/professionista un ricalcolo delle proprie tariffe. Se invece di passare al forfettario mantenendo lo stesso costo finale per il cliente, fosse rimasto nello stesso regime fiscale e avesse aumentato le tariffe? Sarebbe stato meglio? ma questo è totalmente un suo problema e se ha scelto di fare il passaggio avrà fatto le sue considerazioni verificando il compenso (che rimaneva invariato) e le nuove imposte che avrebbe pagato: non ha certo coinvolto il condominio in questa sua decisione ... se fosse rimasto nel regime precedente, avrebbe modificato unilateralmente il suo compenso ? personalmente non credo proprio, per cui è un'operazione scorretta dal mio punto di vista. avrebbe dovuto rapportarsi col condominio prima di agire magari cercando di convincerli che invece di dover versare l'importo dell'iva allo stato (e la r.a. da parte del sostituto) era meglio versarlo nelle sue tasche. magari i condomini erano d'accordo ...
#11 Inviato 31 Marzo, 2019 Maxi dice: Lasciamo che ognuno si faccia i conti in tasca propria invece che in quelle degli altri, altrimenti poi si corre il rischio di cadere in un altro genere di odiosi italici vizietti e chiedere una fettina della torta altrui. Come sempre quando guardiamo gli altri vediamo sempre e solo i vantaggi che loro hanno e noi no Vorrei solo complimentarmi per la levatura di questa risposta. 👍 ciobin79 dice: La prima fattura che ho ricevuto riporta l'importo lordo dell'anno precedente. Es. 100,00+iva=122,00 nel regime ordinario Es. 122,00 +2,00 bollo in quello forfettario Ho contestato ritenendo non corretto l'imponibile. Cosa ne pensate? Qual'e' la giusta interpretazione? Nei miei condominii tutti i pulitori e giardinieri che sono passati in forfettario hanno fatto nello stesso modo, solo che me lo hanno garbatamente segnalato prima, e mi hanno chiesto di poterlo considerare come aumento. Si tratta di tutte ditte di piena fiducia dei condomininii, e mi sono presa la responsabilità di acconsentire, sia perchè non potevo certo mettermi a convocare un'assemblea a condominio solo per questo, sia perchè si trattava di tutte ditte che non avevano operato alcun aumento anche da anni, e sia infine perchè la spesa globale resta identica a quella deliberata e nota da anni. Sono anche molto perplessa, in realtà, su quelli che potranno essere i benefici del forfettario per alcune categorie di operatori, e penso che - se non si fanno bene i propri conti - si rischia di rimetterci. Tutto ovviamente dipende dai costi che non si detrarranno più. E chi ne ha molti ci rimette pure. L'unica ditta da cui ho preteso che rifacesse le fatture di gennaio e febbraio 2019 è quella di un pulitore che, già da me rimosso per altre infedeltà e carenze con decorrenza 28-02-2019... a marzo mi rifila fatture ELETTRONICHE senza capo nè coda, evidentemente predisposte per dare l'illusione che avesse proseguito in regime ordinario. Contestata la cosa, appurato che senza magheggi era semplicemente passato al forfettario, ho preteso nota credito per tutte le fatture emesse nel 2019 ed emissione di regolare fattura per il forfettario, con bollo apposto e naturalmente senza addebito di iva. Ma in questo caso, come penso si sia compreso, si trattava di evitare l'ultima infedeltà in danno dei condominii da parte di una ditta che ne aveva già fatte di ogni, e che quindi...di sicuro non meritava alcun "premio partita", a ancor meno poteva meritarlo avendo cercato di estorcerlo con veri e propri "artifici e raggiri" . Per le altre ditte mi sono assunta la responsabilità di questo "aumento indolore" , e sincereramente credo di aver soltanto anticipato quel che avrebbero detto (e comunque potranno dire nelle assemblee) i condòmini normo-sensati, ai quali interessa molto più avere fornitori fedeli e comprovati, e magari gratificarli quando non gli costa neanche un euro in più, piuttosto che perderli o demotivarli per aver negato quel 22% che ai condòmini non costa NULLA di nuovo.
#12 Inviato 31 Marzo, 2019 Personalmente passando da regime ordinario a regime forfetario ho applicato lo stesso imponibile dello scorso anno facendo quindi risparmiare il 22% al condominio. Ho ritenuto fosse giusto così. Spero soltanto che non faranno storie il giorno che passerò da forfetario a ordinaro 😀 sarebbe il colmo. 2
#13 Inviato 31 Marzo, 2019 bilbetto dice: Spero soltanto che non faranno storie il giorno che passerò da forfetario a ordinaro 😀 sarebbe il colmo. Giusto! Non ci avevo mai pensato, ma è un problema pure questo! 😣 ------------------ Non c'entra ma non riesco a tenerlo per me : quando si creano probemi di questo tipo....mi viene spontaneo pensare che fanno bene i Grandi Fornitori di tutti noi (banche, gestori di forniture idriche ed energia, ma anche le multinazionali delle manutenzini ascensori o le assicurazioni in ambito condominiale) : loro le condizini le cambiano unilateralmente e intanto paghiamo, e se vogliamo correre appresso a 30 euro...dobbiamo fare causa!). Chiedo scusa della digressione e desidero precisarne il senso : non sono affatto d'accordo con il modo di operare di queste grandi aziende, però.............più "questioni" leggo in ambito condominiale e ...più mi convinco che meritiamo quel che abbiamo. Tradotto : noi impegnati a farci i conticini e a graffiarci le mani (tra poveri) per "rivendicare" anche la pelle del pidocchio con cui contiamo di farci le scarpe... e chi può ride, sfilandoci dalle tasche molto di più, mentre noi siamo impegnati a graffiarci le mani PER NULLA...........🙄
#14 Inviato 31 Marzo, 2019 bilbetto dice: Personalmente passando da regime ordinario a regime forfetario ho applicato lo stesso imponibile dello scorso anno facendo quindi risparmiare il 22% al condominio. Ho ritenuto fosse giusto così. Spero soltanto che non faranno storie il giorno che passerò da forfetario a ordinaro 😀 sarebbe il colmo. mi pare talmente corretto il ragionamento che non ci sarebbe neanche bisogno di parlarne. c'è un accordo (contratto, stretta di mano, ...) che prevede un compenso di un certo imponibile, allora questo è quel che si inserisce in fattura. se poi l'aliquota dell'iva cambia (in più o in meno, da un anno all'altro, ...), ci guadagna o ci rimette l'erario e il condomìnio. a meno che il contratto non esista e quindi ognuno è libero di fare quel che vuole: modificare il compenso a proprio piacimento o magari non pagare e poi si vedrà.
#15 Inviato 31 Marzo, 2019 Vi ringrazio tutti molto per il vostro apporto molto utile. Io credo che chiunque "onestamente" avrebbe dovuto mantenere lo stesso imponibile o concordare prima un nuovo compenso magari vantaggioso per entrambe le parti. Però è solo un mio pensiero....
#16 Inviato 31 Marzo, 2019 ciobin79 dice: Vi ringrazio tutti molto per il vostro apporto molto utile. Io credo che chiunque "onestamente" avrebbe dovuto mantenere lo stesso imponibile o concordare prima un nuovo compenso magari vantaggioso per entrambe le parti. Però è solo un mio pensiero.... è sicuramente anche il mio . 👍
#17 Inviato 1 Aprile, 2019 ciobin79 dice: Io credo che chiunque "onestamente" avrebbe dovuto mantenere lo stesso imponibile o concordare prima un nuovo compenso magari vantaggioso per entrambe le parti. Però è solo un mio pensiero.... E’ anche IL MIO PENSIERO è spiego perché: PREMESSO che, come tu ed altri hanno detto, ognuno è libero di chiedere e concordare il compenso che desidera, non è un caso che in tutti i preventivi venga scritto "+ IVA DI LEGGE"; infatti, se per assurdo l’IVA dovesse diminuire, di sicuro il fornitore non abbasserebbe l’imponibile per far combaciare il totale con l’iva compresa. Lo spiego facile facile con un esempio di mia conoscenza. Il mio “pulitore” pulisce anche le vetrine di una pizzeria vicino casa e per questo servizio fattura al proprietario della pizzeria un compenso di €. 150,00 + IVA al 22% (€. 33,00) per un totale di €. 183,00. E’ vero che il pizzaiolo paga €. 183,00 ma quei 33 euro di iva li scala dal suo versamento trimestrale per cui il costo effettivo del pizzaiolo rimane di €. 150,00. Se il pulitore passasse al regime forfettario e fatturasse un compenso di €. 183,00 equivalente al suo totale fattura di sempre, potremmo dire che il pizzaiolo ha sempre lo stesso costo effettivo di 150 euro? Io non credo proprio. bilbetto dice: Personalmente passando da regime ordinario a regime forfetario ho applicato lo stesso imponibile dello scorso anno facendo quindi risparmiare il 22% al condominio. Ho ritenuto fosse giusto così. Discorso che, a mio avviso, non fa una grinza Maxi dice: Lasciamo che ognuno si faccia i conti in tasca propria invece che in quelle degli altri, altrimenti poi si corre il rischio di cadere in un altro genere di odiosi italici vizietti e chiedere una fettina della torta altrui. Come sempre quando guardiamo gli altri vediamo sempre e solo i vantaggi che loro hanno e noi no, mai gli svantaggi che invece noi non abbiamo, eppure il forfettario che ti permette di "evadere" l'IVA legalmente (vantaggio che ciobin79 vorrebbe fare tutto suo) ha anche svantaggi ché impongono all'imprenditore/professionista un ricalcolo delle proprie tariffe. Eh si, purtroppo a scuola non si studia più la vecchia “educazione civica” che io studiavo da ragazzo. Se guardassimo al di là del nostro orticello forse riusciremmo a capire anche gli svantaggi che noi abbiamo come cittadini. L’iva, che per i fornitori è solo una partita di giro, per il consumatore finale, tra cui il condominio, è una tassa che va a finire nelle casse dello Stato per poter erogare tutti quei servizi essenziali al cittadino (una su tutte l’assistenza sanitaria che ci è invidiata nel mondo). Se io consumatore finale pago l’iva sulla spesa che faccio dal macellaio, dal fruttivendolo, dal salumiere… sto pagando tasse allo Stato che mi tornano indietro attraverso altri servizi. Se invece di dare quei soldi allo Stato, quegli stesso soldi li do al mio fornitore, ecco lo svantaggio per me consumatore. Lo Stato (che sono sempre io) non potrà più fornirmi gli stessi servizi se ha meno liquidità (ecco i famosi tagli di spesa pubblica sempre all'ordine del giorno). Maxi dice: Se invece di passare al forfettario mantenendo lo stesso costo finale per il cliente, fosse rimasto nello stesso regime fiscale e avesse aumentato le tariffe? Sarebbe stato meglio? Non sarebbe stato ne meglio ne peggio ma sarebbe stato semplicemente giusto e corretto, in un libero mercato. Come da mia premessa, ognuno è libero di chiedere il compenso che vuole per cui il fornitore è libero di chiedermi un aumento del 22% ma anche del 50% o 70%. Far passare, invece, il pensiero che per il cittadino non c’è un aumento, lo trovo (a mio modo di vedere per quanto sopra esposto) una pratica molto scorretta. 2