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kappa85

Distanze alberi dal confine

Ciao, vivo in un condominio orizzontale formato da diverse palazzine. Il mio appartamento a piano terra è nella palazzina di testa, quindi la ringhiera del mio giardino privato è anche il confine del condominio verso il suolo pubblico.

Il giardino è una striscia di circa 3m di profondità che gira su tre lati della casa.

Il costruttore ha piantato nel giardino due cupressocyparis leylandii, sono segnati anche nelle mappe depositate in comune, con la dicitura esatta della pianta. Tali piante sono poste a circa 6m l'una dall'altra; distano circa 1,5m dalla ringhiera di confine e circa 2m dal camminamento piastrellato che sta tra il muro della casa e il prato.

Queste piante al momento sono alte 4m e hanno un diametro max di 1,8m. Hanno quasi raddoppiato la loro dimensione in 2 anni nonostante le abbia sfoltite. Temo che col tempo diventino ancora più alte e grosse, mangiandosi di fatto gran parte del giardino, creando potenziali problemi al camminamento piastrellato e al muretto di confine a causa delle radici, e a detta di tutti vanno a rovinare l'estetica del condominio.

 

Il luogo in questione è sotto vincolo ambientale. Ho chiesto in Comune di poter vedere gli atti con i quali sono stati definiti il tipo di pianta e le distanze di piantumazione, mi è stato detto in Comune che il parere della commissione paesaggistica è un atto interno per cui non è visionabile, potrei vedere solo l'autorizzazione finale dove di fatto non ci sono i dettagli. Mi sono rivolto in Provincia (ente che ha disposto il vincolo paesaggistico anni addietro) la quale mi ha risposto che effettivamente le decisioni in merito spettano al Comune, ma che il parere della commissione paesaggistica è di fatto allegato all'autorizzazione quindi fa parte di quest'ultima e quindi dovrebbe essere visionabile con accesso agli atti.

 

Domanda: le distanze alle quali sono piantate, sono regolari per legge?

In base alla risposta poi vi spiegherò la puntualizzazione sulla questione del vincolo ambientale.

Grazie

Grazie per la risposta. Avevo già visto questo link ed altri simili. Conosco la regolamentazione dei 3 metri ma la situazione non è limpida.

 

Secondo questo link il cipresso è nella lista "ad alto fusto". La legislazione identifica come alto fusto, però, quelli in cui i rami si dipartono dal tronco da almeno 3 metri di altezza. Cosa che non accade per i miei alberi, che assomigliano più a un pino che a un cipresso. Poi a quel link si parla anche dell'altezza massima che possono raggiungere. Qual è l'ìnterpretazione corretta?

 

Poniamo comunque che i miei alberi siano realmente fuori norma. Normalmente quando si toglie un albero per malattia o perchè è pericoloso si deve ripiantare della stessa specie, ma io non posso perchè sarebbe nuovamente fuori norma. Piantando qualcosa di diverso però andrei contro il vincolo ambientale che ha prescritto quella pianta.

In sostanza, il problema risiederebbe nel fatto che la commissione paesaggistica ha indicato un tipo di pianta che per legge li non poteva essere piantata, quindi ha fatto un errore. Come mi comporto?

Come devi comportarti? Secondo i regolamenti disposti dal Comune e dalla Provincia, lo dispone proprio l'articolo del Codice Civile postato da giglio2

cc Art. 892 - Distanze per gli alberi

Chi vuole piantare alberi presso il confine deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, dagli usi locali.

.....

Sinceramente mi pare strano che una commissione abbia indicato proprio quelle piante: l'unico pregio che hanno è il costo ridotto, a fronte di una manutenzione scomoda, colature di resina che ostacolano la nidificazione degli uccellini e altri fastidi. Di solito se c'è una indicazione precisa questa riguarda la piantumazione di specie autoctone e il Cupressocyparis leylandii non lo è. Insisti per accedere agli atti depositati, altrimenti sostituiscili. I vivaisti ti potranno consigliare le mescolanze giuste delle specie locali per avere una colorata e profumata fioritura per tutta la bella stagione, suggestivi colori in autunno, buona resistenza ai parassiti, interventi di giardinaggio ridotti. Saluti.

Sinceramente mi pare strano che una commissione abbia indicato proprio quelle piante: l'unico pregio che hanno è il costo ridotto, a fronte di una manutenzione scomoda, colature di resina che ostacolano la nidificazione degli uccellini e altri fastidi.

Sono dello stesso tuo parere. Dato che anche per altre questioni ho sospetti su strani accordi tra il costruttore e il Comune, nulla mi vieta di pensare che il Comune abbia indicato quelle piante per far spendere poco al costruttore. Comunque, ho appena mandato mail all'uff. tecnico, riporterò l'esito. Per inciso, il vincolo paesaggistico rientra nei "luoghi di notevole interesse pubblico nella zona costiera...." di un lago del nord Italia.

Come devi comportarti? Secondo i regolamenti disposti dal Comune e dalla Provincia, lo dispone proprio l'articolo del Codice Civile postato da giglio2

cc Art. 892 - Distanze per gli alberi

Chi vuole piantare alberi presso il confine deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, dagli usi locali.

.....

Ho chiesto in Comune. Mi hanno risposto che in materia si applica il codice civile. Quindi in teoria i due leylandii non sono a distanza legale.

Quindi lo scenario è il seguente:

- non li ho piantati io, me li sono trovati quando ho comprato la casa

- sono segnati nelle mappe depositate (quindi già in fase di progettazione ci fu l'errore della distanza. L'unico caso in cui la distanza potrebbe essere legale sarebbe quello in cui il leylandii non è considerato ad alto fusto)

- il comune dice che si applica il codice civile

 

La domanda è: posso rimuoverli senza dover informare nessuno?

I leylandii hanno il "pregio" di sopportare benissimo le potature, infatti vengono comunemente usati per fare siepi. Capitozzale all'altezza che desideri e potale alle dimensioni che ritieni opportune, così non avrai problemi né con il condominio né con il Comune. Se le vuoi eliminare, fatti fare una autorizzazione scritta dal Comune, altrimenti potresti rischiare di essere multato e dover reintegrare piante identiche.

Sceglierò la seconda opzione. Non vedo perchè dovrei tenere delle piante non a norma, che mi generano un costo per il mantenimento. Poi magari fra tot anni qualcuno mi contesterà che non sono regolari e io dovrò faticosamente dimostrare che non le ho piantate io, e mi diranno che dovevo toglierle prima 🙂

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