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Distacco impianto riscaldamento definizione e interpretazioni

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Buongiorno a tutti,

qualche mese fa scrissi proprio qui per chiedere consigli in merito al mio distacco dall'impianto di riscaldamento condominiale.

Distacco avvenuto con successo e senza problemi per quanto riguarda il riscaldamento dei termosifoni.

Altra cosa invece sembrerebbe essere quella dell'acqua calda sanitaria:

Premetto che il mio condominio ha due impianti separati 2 caldaie piccole in serie per l'ACS ed 1 grande per i termosifoni.

Il mio amministratore di condominio mi ha detto che la legge prevede il distacco dall "impianto di riscaldamento condominiale" e per lui l'impianto di riscaldamento per definizione comprende solo quello per i termosifoni. Altra cosa è quello dell'ACS a cui non posso esimermi perchè servizio condominiale.

Aggiungo che il costo di ACS è di 30 euro al mese FISSI per 20mc di acqua calda (anzi tiepida...una follia). Io a casa ho installato una nuovissima ed efficientissima caldaia a condensazione che mi da ovviamente anche acqua calda a costi decisamente minori.

Come posso fare per dimostrare che per impianto termico anche se separati la legge prevede il distacco da entrambi (se cosi fosse).

O in alternativa posso giustificare il mio distacco dall'ACS fornendo prova che il mio impianto più virtuoso persegue al strada del risparmio energetico che è anche l'obiettivo e la linea guida delle nuove leggi vigenti ?

Grazie a tutti anticipatamente per le risposte.

Un cordiale saluto

da art. 1118 del c.c. "Il condomino puo' rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma».

da dpr 412/93 art 1 definizioni:

"f) per «impianto termico», un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione degli ambienti con o senza produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari o alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente i sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e di controllo; sono quindi compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento, mentre non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, radiatori individuali, scaldacqua unifamiliari;

Puoi rispondergli citandogli questi estremi di legge. Sbagli lui a individuare cosa è un impianto termico centralizzato.

Ciao GIME,

grazie 1000 per la tua risposta. Gentilissimo.

Ti faccio una precisazione che sicuramente mi verrà fatta:

art. 1118 parla di "Impianto di riscaldamento" mentre la definizione del dpr 412/93 art1 parla di "impianto termico".

Non vorrei che l'impianto di riscaldamento è assimilabile come impianto termico, ma non il contrario.

Cioè come impianto termico posso avere imp. di riscaldamento impianto di ACS etc. mentre appunto come impianto di riscaldamento da definizione è solo quello dei termosifoni.

Grazie ancora per la disponibilità

Ciao GIME,

grazie 1000 per la tua risposta. Gentilissimo.

Ti faccio una precisazione che sicuramente mi verrà fatta:

art. 1118 parla di "Impianto di riscaldamento" mentre la definizione del dpr 412/93 art1 parla di "impianto termico".

Non vorrei che l'impianto di riscaldamento è assimilabile come impianto termico, ma non il contrario.

Cioè come impianto termico posso avere imp. di riscaldamento impianto di ACS etc. mentre appunto come impianto di riscaldamento da definizione è solo quello dei termosifoni.

Grazie ancora per la disponibilità

Solo per curiosità: puoi postare la perizia che certifica la mancanza di aggravio che ti ha permesso di staccati?

Tutta quanta ? è un papiro molto lungo e ce l'ho solo in cartaceo.

Se mi dici quale parte potrebbe essere utile vedo di reperire quella dal mio termotecnico.

Se devo scegliere tra un colpevole in libertà ed un innocente in cella ppreferisco commettere il primo errore. Certamente, almeno per quanto riguarda l' acs il distacco genera aggravio . Ma che possibilità ha emat di dissociarsi dallo sciagurato uso ddell'energia che viene perpetrato dal condominio?

Questo è il punto . Personalmente sono deluso e ormai rassegnato. Troppa ignoranza e interessi economici . Troppi vecchi ma non di età . Troppa omertà , si perché chi sa e per convenienza si rifugia dietro una legge non chiara o ad una delibera fatta da idioti, è peggiore di quelli che le ca....te le scrivono.

Che parte della perizia vi è necessaria?

Sarebbe interessante sapere come dimostra che non ci sono squilibri o aggravi di spesa per gli altri condomini.

Ho chiesto al mio installatore di darmi la perizia che ha fatto. Appena ce l'ho la posto.

Grazie

A me piacerebbe invece chiedere a tutti che cos'è lo squilibrio termico.

Cosa accade con la contabilizzazione? Si crea squilibrio termico con scambiatori che diventano insufficienti anche a pieno regime causa lo spegnimento dei radiatori degli appartamenti limitrofi?

Che senso ha parlare di squilibrio termico nel caso di distacco. Argomenti da azzeccagarbugli. Forse invidia per una scelta coraggiosa .

I sostenitori della centralizzazione invece di osteggiare il distacco dovrebbero dimostrare la convenienza di questa pratica impiantistica .

per quanto riguarda l'aggravio, questo può esserci o meno a secondo di come avviene la divisione delle spese . Se usi la 10200, l'aggravio è inevitabile , compreso la truffa ai danni di milioni di condomini

Ho trovato questo :

 

--link_rimosso--

 

Credo che definisca in maniera chiara quello che GIME ha scritto.

 

ps. me l'ha mandato l'amministratore di condominio ^_-

A me piacerebbe invece chiedere a tutti che cos'è lo squilibrio termico.

Cosa accade con la contabilizzazione? Si crea squilibrio termico con scambiatori che diventano insufficienti anche a pieno regime causa lo spegnimento dei radiatori degli appartamenti limitrofi?

Che senso ha parlare di squilibrio termico nel caso di distacco. Argomenti da azzeccagarbugli. Forse invidia per una scelta coraggiosa .

I sostenitori della centralizzazione invece di osteggiare il distacco dovrebbero dimostrare la convenienza di questa pratica impiantistica .

per quanto riguarda l'aggravio, questo può esserci o meno a secondo di come avviene la divisione delle spese . Se usi la 10200, l'aggravio è inevitabile , compreso la truffa ai danni di milioni di condomini

Con i contabilizzatori non si crea squilibrio termico perché si cambiano le pompe (da portata fissa a variabile).

 

Se la gente si distacca e le pompe rimangono a portata fissa si crea inevitabilmente squilibrio.

sera, non riesco ad aprire leggo solo un pezzo, in sostanza cosa dice la sentenza?

Ho trovato questo :

 

--link_rimosso--

 

Credo che definisca in maniera chiara quello che GIME ha scritto.

 

ps. me l'ha mandato l'amministratore di condominio ^_-

Una sentenza di oggi potrebbe già essere vecchia domani.

Dalla data delle sentenze citate sono intervenute , primo l'applicazione della legge 220 che modifica art.1118 del c.c.

Poi il il d.lgs 102 che per ora rende cogente la norma 10200.

Considerato che la legge non è mai retroattiva, a meno che non sia specificatamente indicato, credo che bisogni distinguere inevitabilmente tra quelli distaccati prima e dopo l'applicazione del "102"

Con i contabilizzatori non si crea squilibrio termico perché si cambiano le pompe (da portata fissa a variabile).

 

Se la gente si distacca e le pompe rimangono a portata fissa si crea inevitabilmente squilibrio.

Io invece credo che le pompe non c'entrano proprio niente con lo squilibrio termico credo che il legislatore intendesse tutelare chi resta allacciato da possibili differenze di temperature rispetto a quell'equilibrio che aveva in precedenza. Ma!!

Poi però ravveduto, inseriva l'indeterminazione con quell'aggettivo Notevole.

Ma ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando......

Io invece credo che le pompe non c'entrano proprio niente con lo squilibrio termico credo che il legislatore intendesse tutelare chi resta allacciato da possibili differenze di temperature rispetto a quell'equilibrio che aveva in precedenza. Ma!!

Poi però ravveduto, inseriva l'indeterminazione con quell'aggettivo Notevole.

Ma ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando......

Ma le differenze di temperature ci saranno comunque, perché con la contabilizzazione ognuno è libero di tenere le valvole dei termosifoni a zero!!!

🤔

Ciao GIME,

grazie 1000 per la tua risposta. Gentilissimo.

Ti faccio una precisazione che sicuramente mi verrà fatta:

art. 1118 parla di "Impianto di riscaldamento" mentre la definizione del dpr 412/93 art1 parla di "impianto termico".

Non vorrei che l'impianto di riscaldamento è assimilabile come impianto termico, ma non il contrario.

Cioè come impianto termico posso avere imp. di riscaldamento impianto di ACS etc. mentre appunto come impianto di riscaldamento da definizione è solo quello dei termosifoni.

Grazie ancora per la disponibilità

Esatto.

"mentre non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, radiatori individuali, scaldacqua unifamiliari"

Nel tuo caso: nella stessa centrale termica vi sono le caldaie in serie per la produzione di ACS e una a servizio solo del circuito riscaldamento. Quindi , secondo me , l'art. 1118 "impianto centralizzato di riscaldamento"va letto in relazione anche al dpr 412/93 "sono quindi compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento," e siccome questi ultimi sono tutti con produzione di acs, se ti stacchi dalla C.T. ti stacchi pure della ACS centralizzata.

Esatto.

"mentre non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, radiatori individuali, scaldacqua unifamiliari"

Nel tuo caso: nella stessa centrale termica vi sono le caldaie in serie per la produzione di ACS e una a servizio solo del circuito riscaldamento. Quindi , secondo me , l'art. 1118 "impianto centralizzato di riscaldamento"va letto in relazione anche al dpr 412/93 "sono quindi compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento," e siccome questi ultimi sono tutti con produzione di acs, se ti stacchi dalla C.T. ti stacchi pure della ACS centralizzata.

Il punto è che la divisione dei costi per i consumi di acs non si possono fare così. Un misuratore rileva l'energia effettivamente prelevata, tutto il resto consumi involontario. A quel punto come fai a sostenere che non c'è aggravio?

Certo. A sto punto vediamo cosa è scritto in perizia. Io mi riferivo all'interpretazione degli articoli di legge. Tecnicamente è come dici tu.

Salve è stata poi postata la parte di perizia?

 

- - - Aggiornato - - -

 

...ma in tutto il discorso delle valvole ecc ecc ,io potrei accendermi il riscaldamento anche di notte, in caso di necessità ovviamente.. grazie

 

...ma in tutto il discorso delle valvole ecc ecc ,io potrei accendermi il riscaldamento anche di notte, in caso di necessità ovviamente.. grazie

No, a meno che non teniate la caldaia attiva giorno e notte (ma, poi, avrete consumi involontari maggiori).

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