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nerodiseppia

Condomini morosi ed amministratore inerte ... Che fare?

Buongiorno,

nel mio condominio da anni non si riesce a portare a termine alcun lavoro a causa di alcuni condomini morosi. In sede di assemblea sono sempre tutti pronti e solerti nella approvare i lavori, ma poi, al momento di pagare, molti ritardano al punto che le ditte regolarmente finiscono per abbandonarci e lasciare il lavoro a metà.

Il problema in tutto ciò è che l'amministratore (che è anche lui un condomino) è estremamente restio ad agire per il recupero di quanto non pagato dai condomini ritardatari (non si è mai adoperato per ottenere un decreto ingiuntivo).

 

Ho letto che la recente riforma ha introdotto una responsabilità personale dell'amministratore inerte nel recupero delle somme dovute dai condomini, ma a quanto mi pare di capire il suo obbligo di agire per il recupero di queste somme è sanzionato con la possibilità per i condomini di revocargli il mandato.

 

ora io non ho alcuna intenzione di agire in questo senso (conosco l'amministratore da 20 anni, è una brava persona e non gli farei mai una cainata simile), ma non posso neanche continuare a tollerare che mi piova in casa (gli ultimi lavori deliberati riguardavano delle infiltrazioni nel mio appartamento).

 

Sapreste darmi qualche suggerimento su come muovermi? cosa posso fare per forzare la mano all'amministratore è spingerlo ad essere più "incisivo" nella sua azione contro i condomini ritardatari nei pagamenti delle loro quote?

 

Grazie e buona domenica a tutti!

Si questa novità della riforma la avevo già letta, ma il punto rimane che questa responsabilità può essere sanzionata solo con la rimozione dell'amministratore..... e dal momento che non intendo arrivare a questo punto, l'obbligo a carico dell'amministratore per me diventa assolutamente irrilevante.

Non solo; correggimi se sbaglio, ma la responsabilità dell'amministratore scatta solo 6 mesi dopo la chiusura del bilancio nel quale è maturato il credito. Quindi volendo fare un esempio pratico....

Se i condomini non pagano le rate dei lavori deliberati entro le scadenze pattuite.... io non posso fare niente;

Dovrò aspettare la chiusura dell'esercizio nel quale sono stati deliberati i lavori....... (il che significa altri mesi di attesa), ed anche una volta arrivato questo momento non potrò fare nulla;

Solo decorsi ulteriori 6 mesi dalla chiusura dell'esercizio, potrei fare valere la cattiva gestione dell'amministratore per metterlo alla porta.......la qual cosa peraltro non mi aiuta in nessun modo, perchè la cacciata dell'amministratore non mi da comunque alcuna garanzia che i condomini inadempienti si decidano a pagare. Inoltre, come ho già detto non vorrei davvero arrivare a questo punto.

 

Non c'è niente di più rapido, più efficace e meno radicale della cacciata dell'amministratore per ottenere che questi si attivi??? Alla fine l'unica cosa che dovrebbe fare è mandare qualche lettera di messa in mora (gli inquilini inadempienti non sono poveri, sono solo dei ricchi incivili, che non pagano solo perchè nessuno gli rompe i cog****i. Sono convinto che se ricevessero una lettera di messa in mora pagherebbero immediatamente e non ci sarebbe neanche bisogno di un decreto ingiuntivo).

 

Io avevo pensato di mettere io stesso in mora l'intero condominio. potrebbe essere un modo per metter un pò di pepe al sedere dell'amministratore, senza dovere arrivare necessariamenete a minacciare la sua rimozione. La la domanda è: posso farlo? Sono legittimato, in quanto condomino, a mettere in mora l'intero condominio (nella persona dell'amministratore) per le sue inadempienze e per i danni che i ritardi nei lavori mi stanno causando?

la risposta alla tua ultima domanda è assolutamente si

la domanda che ti faccio io però è un'altra: un amministratore che potrebbe tranquillamente dire ai morosi "mi spiace, ma la legge mi obbliga a farvi il decreto ingiuntivo" e non lo fa, non si capisce bene per quali motivi, reagirà diversamente a fronte di una messa in mora di un altro condomino?

secondo me no, con il risultato di un'ulteriore perdita di tempo nell'immediato e, alla fine, l'inevitabile conseguenza che qualcuno lo rimuoverà dall'incarico.

Si, in effetti hai ragione. Temo che non avremo altra scelta che rimuovere l'amministratore. Ne parlavo con un altro condomino lqualche giorno fa e a quanto pare sono in molti a lamentarsi della sua inerzia e non ci vorrà molto prima che lo caccino.

a me spiace perchè, pur essendo assolutamente pessimo come amministratore, lo conosco da 20 anni e gli sono affezionato. In più svolge il suo incarico di amministratore (o forse sarebbe più corretto dire "non svolge il suo incarico") gratis.

 

Alcuni condomini già parlano dell'eventualità di sostituirlo con un soggetto esterno (ossia non un condomino) un professionista.

Giusto per avere un'idea qual'è orientativamente il compenso chiesto da un amministratore condominiale professionista? Immagino ci sia una forbice, ovviamente, ma , più o meno quali possono essere il massimo ed il minimo che un amministratore condominiale può chiedere come compenso?

non esiste un tariffario unico e, di fatto, ogni amministratore fa i calcoli che vuole per elaborare il proprio preventivo.

dipende inoltre dal contesto territoriale in cui è inserito il condominio, dal numero di unità abitative che lo compongono, dalla presenza o meno di vari servizi (ascensore, riscaldamento centralizzato, giardino, custode...).

a Milano, per esempio, a seconda dei casi si può dire che più o meno i costi variano dai 75 ai 110 euro ad unità abitativa all'anno, ma il mio è un discorso decisamente astratto.

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