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Andrea T

Caldaia in comune tra 2 condomini

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Buongiorno,

in un condominio di 9 unità la caldaia risulta essere in comune con un altro condominio da 40 unità. L'amministratore del condominio da 40 unità suddivide le spese sia di manutenzione che di consumo per 2 lasciando poi a me (amminsitratore del condonminio da 9 unità) l'ulteriore suddivisione delle spese tra i miei condomini.

Io ho detto lui che giustamente da me lamentano questa suddivisione e ho proposto una tabella millesimale comune tra i due condomini e la stessa suddivisione dei consumi sulla base del totale considerando che la grandezza della caldaia non può presupporre una suddivisione per 2 avendo i condomini grandezze più che diverse...

In alternativa la possibuilità di staccarci e avere un nostro impianto autonomo da loro, ma ovviamente non ci sente...

che posso fare ocnsiderando che la legge prevede che ognuno paghi in base al proprio consumo e non in base a una suddivisione fatta a tavolino...

posso obbligarlo ad un'unica tabella millesimale?

Siamo in presenza di un supercondominio che necessita di una gestione separata delle spese comuni a entrambi i condomini, quindi delle spese di riscaldamento e, immagino, di manutenzione e messa a norma della caldaia. E' necessario quindi approntare apposite tabelle di ripartizione delle spese che accomuni tutte le unità immobiliari servite (49). Come minino ne serviranno due: tabella di proprietà supercondominio e tabella di fabbisogno calorico. Naturalmente tutto questo presuppone l'apertura di un c/c, un c.f. dedicato a cui intestare i contratti di fornitura, la manutenzione, ecc, ecc, e la nomina di un amministratore che potrebbe anche essere uno dei due esistenti.

Le spese di riscaldamento non dovranno passare dai rispettivi condomini, ma dovranno essere regolate con il supercondominio e pagate direttamente dai condòmini secondo tabella. Ciò farà lievitare sicuramente le spese, ma almeno non ci saranno più discussioni.

 

Il metodo di ripartizione attuale non è assolutamente legale a meno che non sia stabilito e sottoscritto da tutti in un regolamento di tipo contrattuale (Convenzione).

E' quello che pensavo anche io anche se a dire il vero tutta la trafila di amministratore, conto corrente ecc ecc mi sembra eccessivo...in fondo si tratta di spese tra due condomini che secondome necessitano di apposita tabella tra i due condomini...

tutto il resto mi sembra un pò eccessivo....

Alla voce spese di riscaldamento e spese di manutenzione ci saranno le due suddivisioni...

Che sia eccessivo ho qualche dubbio .... stando così le cose. Per come la vedi tu quindi basterebbe fare due tabelle ... ma chi incasserebbe i soldini? Andrebbero a finire su uno dei due conti condominiali ovviamente ... mischiando le carte e incorrendo in una delle gravi irregolarità elencate dal codice:

 

Art. 1129 comma 12 punto 4:

 

la gestione secondo modalità che possono generare possibilità di confusione tra il patrimonio del condominio e il patrimonio personale dell’amministratore o di altri condomini;

 

poi ... fate voi.

No...le fatture verrebbero pagate da un condominio (quello più grande) che verrebbe rimborsato da quello più piccolo al termine del periodo di riferimento in base ai costi e ai consumi...si tratta di bollette e di manutenzione...

Andrea T dice:

Buongiorno,

in un condominio di 9 unità la caldaia risulta essere in comune con un altro condominio da 40 unità. L'amministratore del condominio da 40 unità suddivide le spese sia di manutenzione che di consumo per 2 lasciando poi a me (amminsitratore del condonminio da 9 unità) l'ulteriore suddivisione delle spese tra i miei condomini.

Io ho detto lui che giustamente da me lamentano questa suddivisione e ho proposto una tabella millesimale comune tra i due condomini e la stessa suddivisione dei consumi sulla base del totale considerando che la grandezza della caldaia non può presupporre una suddivisione per 2 avendo i condomini grandezze più che diverse...

In alternativa la possibuilità di staccarci e avere un nostro impianto autonomo da loro, ma ovviamente non ci sente...

che posso fare ocnsiderando che la legge prevede che ognuno paghi in base al proprio consumo e non in base a una suddivisione fatta a tavolino...

posso obbligarlo ad un'unica tabella millesimale?

Io ho la stessa situazione anche se i condomini sono prettamente uguali, abbiamo ovviato al problema installando uno splitter per i consumi calorie quindi ognuno ha la propria tabella millesimale in base al proprio fabbricato

Andrea T dice:

posso obbligarlo ad un'unica tabella millesimale?

Sì. Alle tabelle millesimali si applica lo stesso regime giuridico previsto per il regolamento condominiale:

Art 1138 commi 1 e 2 cc

Quando in un edificio il numero dei condomini è superiore a dieci, deve essere formato un regolamento, il quale contenga le norme circa l'uso delle cose comuni [1117] e la ripartizione delle spese, secondo i diritti e gli obblighi spettanti a ciascun condomino, nonché le norme per la tutela del decoro dell'edificio e quelle relative all'amministrazione [68, 72]

Ciascun condomino può prendere l'iniziativa per la formazione del regolamento di condominio o per la revisione di quello esistente.

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