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ciro57

BILANCIO INESATTO

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Lo scorso anno abbiamo avuto un grosso problema con il fatturato dell'acqua. La società di fornitura di ha addebitato 1665 mc stimati per un totale di circa 2.900 euro. In realtà il consumato è stato solo di 70 mc, tant'è che la società provvedeva con due fattura a stornarci il consumo anticipato per un importo di circa 1.500 euro. L'amministratore in bilancio ha indicato come spesa i 2.900 euro ma tra i crediti inspiegabilmente non ha indicato i 1.500 euro. In assemblea nessuno ha obiettato e questo mi fa pensare che neanche ne abbia parlato infatti leggendo il verbale da altro condomino nulla risulta su tale importante circostanza. I condomini, quindi, hanno accettato il bilancio così com'è, anzi, hanno fatto un preventivo di spesa tenendo conto dell'importo di 2.900 euro. Io ero assente per cui gli sto contestando il bilancio e sto chiedendo motivazione del perchè non sia stato indicato il credito e se sono state avviate le procedure di rimborso previste. La vicenda mi fa dubitare molto della competenza dell'amministratore. Può essere questo un caso per richiedere al giudice civile la sua rimozione ?

Aspetta la risposta dell’amministratore prima di decidere cosa è opportuno fare.

ciro57 dice:

la società provvedeva con due fattura a stornarci il consumo anticipato per un importo di circa 1.500 euro. 

E come sai di queste fatture di storno se non sono riportate da nessuna parte?

E come mai non lo hai notato nel consuntivo  e preventivo e non hai contestato 

prima dell'assemblea, se prevedevi di non essere presente?

Se il consumo è stato di 70 MC come mai non ha stornato  circa 2800 euro?

Ho fatto delle domande invece di dare risposte, perchè qualcosa non quadra

in tutto il  discorso....

 

Giova-over dice:

E come sai di queste fatture di storno se non sono riportate da nessuna parte?

E come mai non lo hai notato nel consuntivo  e preventivo e non hai contestato 

prima dell'assemblea, se prevedevi di non essere presente?

Se il consumo è stato di 70 MC come mai non ha stornato  circa 2800 euro?

Ho fatto delle domande invece di dare risposte, perchè qualcosa non quadra

in tutto il  discorso....

 

Le fatture me le sono andate a prendere e me le sono studiate ecco perchè so che esistono. Prima non potevo contestarle perchè ero fuori per lavoro. Quando sono tornato la sera facevano l'assemblea e non sono andato perchè non ho avuto il tempo di studiarmi le carte. Poi da assente posso contestare anche dopo, il bilancio.

ciro57 dice:

Io ero assente per cui gli sto contestando il bilancio e sto chiedendo motivazione del perchè non sia stato indicato il credito e se sono state avviate le procedure di rimborso previste.

Nel frattempo che aspetti la risposta dell'amministratore, guardati le date delle fatture, sia di quella di addebito di €. 2.900,00, sia delle due fatture di storno.

Se, ad esempio, la fattura di 2900 euro è stata emessa nell'esercizio rendicontato e le due fatture di storno sono state emesse nel corso dell'esercizio condominiale successivo, lo storno lo troverai nel successivo rendiconto.

 

Se, invece, il tutto è avvenuto nello stesso esercizio e sono state emesse delle fatture di storno non ancora liquidate, nelle ATTIVITA' dello stato patrimoniale dovresti trovare il credito da riscuotere dall'ente la cui contropartita dovrebbe essere nelle PASSIVITA' come debito del condominio verso i condòmini.

 

Purtroppo la non partecipazione alle assemblee è sempre un problema perchè non tutto viene scritto nel verbale e la maggioranza dei condòmini è disattenta e pensa solo a concludere l'assemblea il prima possibile.

Vai a prendere le risposte dall'amministratore, valutando anche quanto ti ho scritto e poi, se vorrai, vienici a riferire la risposta dell'amministratore.

Leonardo53 dice:

Nel frattempo che aspetti la risposta dell'amministratore, guardati le date delle fatture, sia di quella di addebito di €. 2.900,00, sia delle due fatture di storno.

Se, ad esempio, la fattura di 2900 euro è stata emessa nell'esercizio rendicontato e le due fatture di storno sono state emesse nel corso dell'esercizio condominiale successivo, lo storno lo troverai nel successivo rendiconto.

 

Se, invece, il tutto è avvenuto nello stesso esercizio e sono state emesse delle fatture di storno non ancora liquidate, nelle ATTIVITA' dello stato patrimoniale dovresti trovare il credito da riscuotere dall'ente la cui contropartita dovrebbe essere nelle PASSIVITA' come debito del condominio verso i condòmini.

 

Purtroppo la non partecipazione alle assemblee è sempre un problema perchè non tutto viene scritto nel verbale e la maggioranza dei condòmini è disattenta e pensa solo a concludere l'assemblea il prima possibile.

Vai a prendere le risposte dall'amministratore, valutando anche quanto ti ho scritto e poi, se vorrai, vienici a riferire la risposta dell'amministratore.

Leonardo le fatture sono del 2018. Me le sono spulciate una ad una. Ho letto anche le postille. La verità è che l'amministratore e stato superficiale. Non dicendo dell'esistenza del credito, ha permesso l'aumento del preventivo ma soprattutto ha fatto litigare i condomini che hanno iniziato ad accusarsi su chi consumava più acqua. Nel mio condominio c'è chi ha le seconde case e non spreca acqua per cui hanno fatto un putiferio con chi abita nel palazzo (ed io sono uno di quelli che ci abita e ha il giardino). Allora io con l'amministratore non ci parlo proprio. Ora scrivo a lui e per conoscenza a tutti i condomini. Spiego loro che hanno consumato appena 70 mc nel 2018 anzichè i 1665 fatturati dall'Acea e faccio rilevare che abbiamo un credito non riportato in bilancio dall'Amministratore poi spiegherà lui il perchè non lo ha detto.

ciro57 dice:

Ora scrivo a lui e per conoscenza a tutti i condomini. Spiego loro che hanno consumato appena 70 mc nel 2018 anzichè i 1665 fatturati dall'Acea e faccio rilevare che abbiamo un credito non riportato in bilancio dall'Amministratore poi spiegherà lui il perchè non lo ha detto.

Perfetto. 

Se sei sicuro di quello che dici e tutte le fatture sono del 2018, fai benissimo ad avvisare tutti i condòmini lasciando che poi sia l'amministratore a spiegare.

Se l'amministratore ha addirittura  taciuto anche quando in assemblea ha visto litigare i condòmini, direi che più che superficiale sia stato in malafede perchè non poteva non sapere ma ha lasciato che in condominio si innescasse quella situazione che tanto piace agli amministratori del "tutti contro tutti" in modo da far si che non si crei mai una maggioranza e poter continuare ad amministrare sovrano.

 

Per qualche strano motivo solo @ciro57  è al corrente dell'esistenza di queste fatture....

l'amministratore non le ha indicate in rendiconto ed ha fatto un preventivo gonfiato...

non è che pemsi addirittura di intascarsi quell'importo?

E' altrettanto strano un consumo di 70 MC in un anno se ci sono dei condomini

residenti stabilmente e magari innaffiano pure il giardino...

Giova-over dice:

Per qualche strano motivo solo @ciro57  è al corrente dell'esistenza di queste fatture....

l'amministratore non le ha indicate in rendiconto ed ha fatto un preventivo gonfiato...

non è che pemsi addirittura di intascarsi quell'importo?

E' altrettanto strano un consumo di 70 MC in un anno se ci sono dei condomini

residenti stabilmente e magari innaffiano pure il giardino...

Per come l'ho capita io, il fornitore ha sempre fatturato su letture stimate e quando è stato fatto notare che dei 1665 metri cuni fatturati in eccesso solo 70 ne erano stati consumati, allora l'ente ha provveduto a rettificare le fatture.

75 mc non sono i metri cubi consumati in un anno ma quelli effettivamente consumati rispetto alle precedenti letture presunte.

Se Ciro ha detto di essere in possesso delle fatture di storno perchè le ha ritirate dall'ente fornitore, non possiamo far altro che prendere per buono ciò che dice.

Non a caso nel mioprecedente posto ho esordito con "Se sei sicuro di quello che dici"

Leonardo53 dice:

Se Ciro ha detto di essere in possesso delle fatture di storno perchè le ha ritirate dall'ente fornitore,

se così fosse, non potrebbe anche essere che l'amministratore non le ha ricevute, essendo

già state consegnate ad altra persona?

Giova-over dice:

se così fosse, non potrebbe anche essere che l'amministratore non le ha ricevute, essendo

già state consegnate ad altra persona?

Tutto può essere ma questo succede quando si porta un'amministrazione approssimativa.

Con gli accessi come utenti registrati, oggi come oggi si possono vedere on line le fatture emesse dai fornitori di utenze (acqua luce e gas) ancor prima che vengano spedite, con anticipo di circa un mese rispetto alle scadenze.

Hai ragione Leonardo gli amministratori pare che ci godano. Sulla malafede ci sto studiando. Ora non posso dirlo. MI accontento del momento di pensare ad una negligenza. 

Giova-over dice:

Per qualche strano motivo solo @ciro57  è al corrente dell'esistenza di queste fatture....

l'amministratore non le ha indicate in rendiconto ed ha fatto un preventivo gonfiato...

non è che pemsi addirittura di intascarsi quell'importo?

E' altrettanto strano un consumo di 70 MC in un anno se ci sono dei condomini

residenti stabilmente e magari innaffiano pure il giardino...

IL consumo è di 70 mc perchè nel condominio ci sono solo 6 appartamenti abitati peraltro da persone anziane, ecco il perchè si consuma poco. Diciamo che non hanno tutte le esigenze dei giovani e poi stanno attente all'euro. Io solo sono al corrente perchè come puoi ben capire, essendo tutte persone anziane, neanche sanno che possono andare dall'amministratore e farsele dare. Poi io sono un ex finanziere, diciamo che so come fare.

Mi permetto di rilevare che unico dato certo è l’emissione nel 2018 delle due fatture con l’accredito della somma a  conguaglio da parte dell’ente erogatore.

Non sono  note le date, ottenibili consultando gli estratti del conto corrente condominiale,

in cui le somme fatturate siano state realmente incassate.

Pertanto, se la somma è entrata nella cassa condominiale nella gestione corrente 2019, e ipotizzando una contabilità tenuta per competenza, l’omessa registrazione del credito maturato nel 2018 nell’attivo della situazione patrimoniale e del corrispondete debito del condominio verso condomini nel passivo, nonché la omessa descrizione del credito maturato nella nota esplicativa, nel rendiconto 2018, si configurano come mere irregolarità contabili.

Non è escluso che l’amministratore abbia già contabilizzato nella gestione corrente 2019 la somma rimborsata fra le entrate del registro di contabilità e che ne darà il conto al termine della gestione.

Infine se la contabilità fosse tenuta per cassa (entrate ed uscite) i crediti non riscossi e i debiti maturati e non pagati sono contabilizzati nella gestione corrente (nel caso specifico il 2018)   ma in quella successiva, fra le spese e le entrate di gestione.

E in questo caso l’amministratore avrebbe solo omesso di indicare il credito nella nota esplicativa.

 

G.Ago dice:

se la somma è entrata nella cassa condominiale nella gestione corrente 2019, e ipotizzando una contabilità tenuta per competenza, l’omessa registrazione del credito maturato nel 2018 nell’attivo della situazione patrimoniale e del corrispondete debito del condominio verso condomini nel passivo, nonché la omessa descrizione del credito maturato nella nota esplicativa, nel rendiconto 2018, si configurano come mere irregolarità contabili.

Eh ma detto così sembrerebbe quasi una cosa da niente però se sulla base di quel credito non contabilizzato, come dichiarato dall'opener,  è stato predisposto un preventivo di spese per l'anno successivo, anche il preventivo risulta molto più oneroso per i condòmini.

Anche in questo caso mi potrai dire che alla fine è il consuntivo quello che conta ma se mettiamo in conto che ci sono famiglie che arrivano a stento a fine mese e sulla base di un preventivo (sfalsato) approvato e non onorato  possono andare incontro anche ad un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo, direi che la "veniale" irregolarità contabile è veniale solo per chi non ha problemi economici per l'amministratore che non deve anticipare un solo centesimo dalla sua tasca.

Leonardo53 dice:

Eh ma detto così sembrerebbe quasi una cosa da niente però se sulla base di quel credito non contabilizzato, come dichiarato dall'opener,  è stato predisposto un preventivo di spese per l'anno successivo, anche il preventivo risulta molto più oneroso per i condòmini.

Anche in questo caso mi potrai dire che alla fine è il consuntivo quello che conta ma se mettiamo in conto che ci sono famiglie che arrivano a stento a fine mese e sulla base di un preventivo (sfalsato) approvato e non onorato  possono andare incontro anche ad un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo, direi che la "veniale" irregolarità contabile è veniale solo per chi non ha problemi economici per l'amministratore che non deve anticipare un solo centesimo dalla sua tasca.

A mio avviso, se riscossa nel 2019, la somma rimborsata dall’ente deve essere contabilizzata fra le entrate del registro di contabilità e, sia nell’attivo quale somma rimborsata presente nella cassa condominale, sia come  debito (fondo) del condominio nei confronto dei condomini, nel passivo.

Solo al termine della gestione 2019 l’assemblea deciderà di smobilizzare il fondo o meglio esigerà la restituzione pro quota spettante.

Semmai l’amministratore, che per decisione assembleare calcola le quote per i consumi idrici in base ai consumi dell’anno precedente, non ha tenuto conto dell’effettivo basso consumo della gestione passata procurando come dici dei disagi a qualche condomino.

Modificato da G.Ago
G.Ago dice:

Mi permetto di rilevare che unico dato certo è l’emissione nel 2018 delle due fatture con l’accredito della somma a  conguaglio da parte dell’ente erogatore.

Non sono  note le date, ottenibili consultando gli estratti del conto corrente condominiale,

in cui le somme fatturate siano state realmente incassate.

Pertanto, se la somma è entrata nella cassa condominiale nella gestione corrente 2019, e ipotizzando una contabilità tenuta per competenza, l’omessa registrazione del credito maturato nel 2018 nell’attivo della situazione patrimoniale e del corrispondete debito del condominio verso condomini nel passivo, nonché la omessa descrizione del credito maturato nella nota esplicativa, nel rendiconto 2018, si configurano come mere irregolarità contabili.

Non è escluso che l’amministratore abbia già contabilizzato nella gestione corrente 2019 la somma rimborsata fra le entrate del registro di contabilità e che ne darà il conto al termine della gestione.

Infine se la contabilità fosse tenuta per cassa (entrate ed uscite) i crediti non riscossi e i debiti maturati e non pagati sono contabilizzati nella gestione corrente (nel caso specifico il 2018)   ma in quella successiva, fra le spese e le entrate di gestione.

E in questo caso l’amministratore avrebbe solo omesso di indicare il credito nella nota esplicativa.

 

Ago giustissimo quello che dici, può essere e magari mi risponderà cosi per lettera e ne prenderò atto ma nutro qualche dubbio perchè una cosa così importante andava comunque rappresentata anche a voce all'assemblea e non lo ha fatto. Però hai detto una cosa giusta, infatti io non nutro sospetti di illeciti gravi (al momento) ma 2000 euro di rimborso si comunicano e dato che l'assemblea l'ha fatta a settembre, di tempo per incassare il rimborsato ne ha avuto e anche per comunicarcelo.

Leonardo53 dice:

Eh ma detto così sembrerebbe quasi una cosa da niente però se sulla base di quel credito non contabilizzato, come dichiarato dall'opener,  è stato predisposto un preventivo di spese per l'anno successivo, anche il preventivo risulta molto più oneroso per i condòmini.

Anche in questo caso mi potrai dire che alla fine è il consuntivo quello che conta ma se mettiamo in conto che ci sono famiglie che arrivano a stento a fine mese e sulla base di un preventivo (sfalsato) approvato e non onorato  possono andare incontro anche ad un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo, direi che la "veniale" irregolarità contabile è veniale solo per chi non ha problemi economici per l'amministratore che non deve anticipare un solo centesimo dalla sua tasca.

Infatti è questo che mi fa arrabbiare. Mio padre (perchè poi l'abitazione è di mio padre) poverino prende una pensione di 1000 euro, quando si è sentito richiedere ulteriori soldi per l'acqua ed essere accusato di aver sprecato l'acqua se l'è presa molto e tutto questo per la negligenza dell'amministratore che con un pò più di attenzione avrebbe evitato discussioni e avrebbe rassicurato i condomini. Pensa che per colpa di tutto questo ora vogliono anche costringere tutti a mettere il contatore dell'acqua (l'edificio è vecchio e non ha i contatori). Oddio ... la spesa non è eccessiva (gliela pagherò io dicendogli che lo fa in condominio a spese sue) ma comunque in un condominio dove consumano 70 mc all'anno di acqua (parliamo di una spesa di circa 600 euro all'anno, neanche la metà del consumo di una famiglia media italiana all'anno. E' un dato di Altroconsumo), e' più la spesa che l'impresa. Quando si fa una professione solo per tirare su pecunia, senza amore e passione succede anche questo.

G.Ago dice:

in cui le somme fatturate siano state realmente incassate.

appunto, perchè fin dall'inizio si parla di fatture di storno.....poi magri c'è un

rimborso automatico o viene scalato dalle fatture successive.

Quanto ai preventivi io conosco solo un programma di gestione condominiale e

i preventivi la calcola in base alle cifre dell'anno precedente, con una eventuale 

percentuale di variazione....Quindi potrebbe anche essere una disattenxione dell'amministratore

che ha preso per buono quanto stampato dal PC senza dare un'occhiata al tutto.

Pocchi mesi fa è capitato nel mio condominio...nel preventivo presentato dal precedente

amministratore c'erano 28000 euro di acqua potabile. Ho fatto presente al nuovo amministratore

che i consumi erano solitamente molto inferiori e quindi eventualmente  di ridurre quella voce.

nel compilare il preventivo  individuale.  Consultati i consiglieri mi ha detto che avendo

l'assemblea deliberato quella cifra, quella doveva essere.

Giova-over dice:

appunto, perchè fin dall'inizio si parla di fatture di storno.....poi magri c'è un

rimborso automatico o viene scalato dalle fatture successive.

Quanto ai preventivi io conosco solo un programma di gestione condominiale e

i preventivi la calcola in base alle cifre dell'anno precedente, con una eventuale 

percentuale di variazione....Quindi potrebbe anche essere una disattenxione dell'amministratore

che ha preso per buono quanto stampato dal PC senza dare un'occhiata al tutto.

Pocchi mesi fa è capitato nel mio condominio...nel preventivo presentato dal precedente

amministratore c'erano 28000 euro di acqua potabile. Ho fatto presente al nuovo amministratore

che i consumi erano solitamente molto inferiori e quindi eventualmente  di ridurre quella voce.

nel compilare il preventivo  individuale.  Consultati i consiglieri mi ha detto che avendo

l'assemblea deliberato quella cifra, quella doveva essere.

Il rimborso non è automatico, deve essere richiesto.

ciro57 dice:

Il rimborso non è automatico, deve essere richiesto.

Infatti è proprio questo il problema.

Hai già detto che esistono delle fatture di rimborso ma anche se non fossero state emesse, l'amministratore lo ha almeno chiesto questo rimborso comunicando o facendo verificare il contatore generale e quindi non poteva non sapere e non poteva tacere scatenando una guerra e mettendo i condòmini l'uno contro l'altro facendo nascere il sospetto che qualcuno consumasse oltre un migliaio di euro per innaffiare il giardino a spese di tutti.

 

forse dobbiamo rileggersi il primo post, altrimenti continuiamo a fare ipotesi fantasiose:

diceva 

             1 è stato fatto un addebito errato

             2 sono state fatte due fatture di storno

             3 non risulta se ne sia parlato in assemblea ed è stato fatto preventivo

                basandosi sulle stesse cifre errate

             4 ci sono i termini peer la revoca dell'amministratore??

Giova-over dice:

ci sono i termini peer la revoca dell'amministratore??

I termini per la revoca giudiziale dell'amministratore non ci sono ma visto che sono state emesse ben due  fatture di storno e che l'amministratore non poteva non sapere, è deprecabile il suo silenzio in un'assemblea lasciando che si scagliassero tutti contro il presunto "sciupatore di acqua"

Leonardo53 dice:

I termini per la revoca giudiziale dell'amministratore non ci sono ma visto che sono state emesse ben due  fatture di storno e che l'amministratore non poteva non sapere, è deprecabile il suo silenzio in un'assemblea lasciando che si scagliassero tutti contro il presunto "sciupatore di acqua"

Ieri sera sono stato dall'avvocato che mi ha consigliato caldamente di fare subito la lettera all'amministratore. Mi sono fatto dare il verbale da un condomino e nel verbale non si accenna al credito. Il condomino è rimasto sorpreso di quanto dicevo perchè in assemblea hanno solo detto che c'è stato un problema con l'erogatore del servizio e che l'amministratore stava aspettando di sapere cosa facevano altri condominii per agire di conseguenza ma nessun cenno al credito. Posso capire che si voglia tergiversare per capire se si deve fare una battaglia legale ma la questione rimborso esula dal contesto perchè è prevista dalla prassi dell'ente Erogatore, poi se ci si vuole unire ad altri per una campagna risarcitoria ci può stare ma il credito non puoi tacerlo.

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