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Muskjo 2

Aumento onorario amministratore

Caso: nell'assemblea ordinaria di giugno 2016 per l'approvazione del consuntivo, l'assemblea ha deliberato insieme alla riconferma dell'amministratore anche l'aumento del suo onorario. L'amministratore al 31/12/2016 ha fatturato il suo onorario per il 2016 secondo quanto deliberato in assemblea per 12 mesi, mentre i condomini vogliono riconoscergli il vecchio onorario fino a giugno 2016 e il nuovo importo solo da luglio a dicembre. Sbaglia l'amministratore o i condomini?

Grazie

Bisogna verificare se il verbale di conferma e ratifica di aumento del compenso riporta la decorrenza di tale incremento. In assenza di indicazioni precise l'aumento del compenso si riferirà necessariamente all'esercizio successivo alla conferma dell'incarico.

Bisogna verificare se il verbale di conferma e ratifica di aumento del compenso riporta la decorrenza di tale incremento. In assenza di indicazioni precise l'aumento del compenso si riferirà necessariamente all'esercizio successivo alla conferma dell'incarico.

L'o.d.g. recitava "Nomina amministratore". Il verbale riporta che il Presidente chiede all’assemblea se vi sono preventivi da discutere. Viene presentato solo il preventivo dell'amministratore in carica con la richiesta di aumento dell'onorario. L’assemblea ha deliberato di accettare tale preventivo e ha nominato amministratore del condominio, per l’anno 2016, il sig. Tal dei Tali, già amministratore.

Nulla vi è nel verbale in merito alla decorrenza.

Stando così le cose sono dell'opinione che il nuovo onorario decorra dalla data di delibera dell'assemblea. L'art. 1129 cc comma 14 dispone infatti:

 

(omissis)

L’amministratore, all’atto dell’accettazione della nomina e del suo rinnovo, deve specificare analiticamente, a pena di nullità della nomina stessa, l’importo dovuto a titolo di compenso per l’attività svolta.

(omissis)

Stando così le cose sono dell'opinione che il nuovo onorario decorra dalla data di delibera dell'assemblea. L'art. 1129 cc comma 14 dispone infatti:

(omissis)

L’amministratore, all’atto dell’accettazione della nomina e del suo rinnovo, deve specificare analiticamente, a pena di nullità della nomina stessa, l’importo dovuto a titolo di compenso per l’attività svolta.

(omissis)

Da quanto leggo, visto che l’assemblea ha deliberato di nominare l'amministratore del condominio per l’anno 2016, non si potrebbe per questo considerare che l'amministratore abbia diritto al nuovo onorario per tutto l'anno 2016, quindi anche per i mesi precedenti all'assemblea?

Del resto non succede così anche per il preventivo? Pur se approvato a maggio/giugno, comporta che le quote annuali già versate debbano essere integrate se gli importi risultano variati.

Erre Ci

Allora, se proprio vogliamo essere pignoli, il compenso amministratore per l'anno 2016 era stato già inserito nelle spese preventive del 2016 ... che senso ha confermare l'amministratore con un nuovo compenso e "riprendere" i mesi precedenti all'assemblea? No. Rimango della mia opinione, il nuovo compenso approvato dagli astanti non ha valore retroattivo salvo che il verbale non riporti la data di decorrenza. Addirittura sarei dell'opinione di farlo valere dall'esercizio successivo ... ma la via di mezzo è sempre la migliore. Validità dalla data di approvazione.

Allora, se proprio vogliamo essere pignoli, il compenso amministratore per l'anno 2016 era stato già inserito nelle spese preventive del 2016 ... che senso ha confermare l'amministratore con un nuovo compenso e "riprendere" i mesi precedenti all'assemblea? No. Rimango della mia opinione, il nuovo compenso approvato dagli astanti non ha valore retroattivo salvo che il verbale non riporti la data di decorrenza. Addirittura sarei dell'opinione di farlo valere dall'esercizio successivo ... ma la via di mezzo è sempre la migliore. Validità dalla data di approvazione.

Concordo con quanto da te detto, però permettimi una precisazione, il preventivo per il 2016 è stato approvato nella stessa assemblea della nomina, al punto successivo, ed è stato modificato con l'inserimento della maggiorazione dell'onorario.

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