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valentinaaa

Affitto temporaneo e residenza temporanea

Salve e grazie in anticipo, spero possiate aiutarmi.

 

Premessa: sono residente da molti anni in casa di proprietà, o meglio casa di mio padre con mia nuda proprietà e usufrutto gratuito, non mi è concessa la vendita ma posso affittare (siamo in ottimi e solidali rapporti).

 

Per motivi familiari per un po' di tempo sarò ospite in una casa della mia famiglia (è loro seconda casa) in altra città e regione, per poi tornare dov'ero. Nel frattempo affitterei a un conoscente (di altra città e regione) con contratto temporaneo suo di lavoro e mio di affitto. Questa persona avrebbe l'esigenza inoltre di stabilire lì la sua temporanea residenza (per 10/12 mesi).

 

Ora mi viene spiegato che per poter affittare io dovrei togliere da lì la mia residenza, cosa per me molto molto complicata. E poi quella è davvero la casa in cui vivo, da più di 10 anni, e vivrò dopo questo breve periodo.

 

Fra l'altro faccio un lavoro che spesso mi porta in altri luoghi per brevi periodi, e anche in futuro vorrei poter regolarmente affittare la mia casa, quando assente, a terzi (anche solo per una settimana, o un mese). Cosa che il comune di bologna mi dice essere impossibile: se risiedi niente affitto dell'appartamento, in nessuna forma.

 

Non so come uscirne, volendo fare le cose regolarmente. Ho ipotizzato, per la corrente situazione, di poter prendere anche io una residenza temporanea dove sono ora, ma non mi è chiaro cosa questo comporterebbe (anche perché sono una libera professionista con ditta individuale che ha sede nella medesima abitazione) per esempio con l'intestazione delle utenze. Oppure di fare un contratto di affitto per una porzione di casa, che però è un bilocale di 50mq (dovrei affermare che gli affitto la camera e che io dormo sul divanoletto nel soggiorno, per una cifra però equivalente a un normale canone di mercato per l'intera casa, insomma un pasticcio). C'è addirittura chi mi ha consigliato di affittare in nero e far risultare l'inquilino come convivente (come fosse un fidanzato insomma) piuttosto che affrontare un groviglio burocratico che mi esporrebbe a altre sanzioni in caso di sgarro anche involontario...

 

Questo, ripeto, per la corrente situazione, che comporta il permettere all'inquilino di poter avere una residenza temporanea. Resterebbe comunque il problema per le altre situazioni, quelle in cui sono altrove per poco. Per me non c'è contraddizione nell'essere residente nell'appartamento in cui vivo e, nei periodi di mia assenza, per quanto frequenti, affittare, ma pare che questo non sia legalmente possibile. Per me poterlo fare sarebbe importante anche per avere una piccola ma importante entrata economica extra, anche pensando di essere ospite di amici, faccio un esempio, per una settimana, durante la quale affittare temporaneamente (non in nero!).

 

Aiuto! Grazie mille davvero.

Per brevi periodi spesso giustificati da motivi di lavoro si può sempre prendere il domicilio al posto della residenza: vale per il tuo aspirante inquilino ma vale anche per te.

Una sola residenza ma più domicili: questo è regolare ed ammesso dalla legge. Fatto molto meno gradito e mal digerito dai Comuni perchè un domiciliato può sottrarsi a parte della tassazione locale.

Attenzione, perche' se metti l'inquilino come tuo convivente, risulterete nello stesso stato di famiglia e dovreste sommare i vostri redditi per l'ISEE. Quindi, te lo sconsiglio ASSOLUTAMENTE. Tra l'altro, dovresti dichiarare il falso in Comune, affermando che ci sono vincoli affettivi.

 

D'altra parte, se sposti la tua residenza, dovrai pagare l'IMU come seconda casa, dato che non ci abiti.

Grazie mille Albano, è un'idea, ma temo che non sciolga il nodo della residenza del locatore, che resta. Inoltre per i servizi a cui vuole accedere il possibile inquilino (accesso ztl e altro) il comune pare pretenda la residenza temporanea

 

Grazie Mosquiton, in effetti potrebbe essere anche una convivenza non sentimentale, una semplice condivisione, ma il problema resterebbe più che altro l'affitto in nero. E non ho alcuna intenzione di cambiare residenza, dato che quella è davvero la mia unica casa, se mi allontano è per lavoro o necessità familiari, non per truffa.

 

E' assolutamente normale che una persona possa per lavoro o altro passare periodi della propria vita lontano da casa propria, e di certo non è costretta a cambiare residenza (e infatti non lo fa nessuno). Il problema si pone se la stessa persona decide di disporre della propria casa per affitti brevi nelle sue assenze (in regola e pagando tasse e tutto). Trovo ridicolo che "dimora abituale" significhi stare a casa ai ceppi. Nel 2017.

 

Davvero, non so cosa fare. Non saprei neppure dove prendere una residenza, se sono in giro per lavoro. In albergo? Nell'AirBnb? Nell'appartamento che mi affittano per un mese? A casa dei miei se vado a trovarli per due settimane? Ridicolo. (anche prenderla nella casa di famiglia non è cosa così semplice, ma forse temporanea si potrebbe fare, se non mi obbligano a un circo burocratico che dovrei rifare dopo mesi quando in quella casa ci abito da 14 anni e altrettanti spero ci abiterò)

Conserva la tua residenza a Bologna e stipula una locazione transitoria e parziale. Nel contratto andrai a specificare che il monolocale è condiviso alla pari fra te ed il tuo inquilino. Quale esigenza di transitorietà indica quelle dell'inquilino (lavoro temporaneo o altro).

In questo modo ed esibendo copia del contratto registrato l'inquilino otterrà residenza, accesso a ZTL, e stato di famiglia diverso dal tuo non sussistendo tra di voi legami affettivi.

 

Se opti per il transitorio attinenti fedelmente all'accordo territoriale dell'area metropolitana di Bologna; accordo e tabelle reperibili sul sito comunale o su iperbole.bo.it

@albano59   @Mosquiton 

 

Buonasera, volevo sottoporvi un quesito al quale spero possiate aiutarmi! Io al momento ho la residenza (da un anno circa) nella seconda casa dei miei come usufrutto gratuito, casa che i miei per brevi periodi anche la affitano a turisti. Ora sto vedendo di comprare casa a nome mio ed essendo la prima vorrei ovviamente aver diritto a tutte le agevolazioni fiscali che ci sono, una di queste in particolare richiede l'isee inferiore ai 30.000 che ovviamente io con la residenza nella seconda casa dei miei e facendo nucleo da solo rientrerei tranquillamente ma se invece per il motivo che i miei affittano la casa io non potrei avere la residenza in questa casa ma dovrei spostarla perché in affito molto probabilmente potrei vedermi togliere la possibilità di aderire a determinate agevolazioni perché avrei una residenza non valida. 

Quindi la vera domanda è, io posso mantenere la mia residenza in questa casa che i miei ogni tanto affittano per brevi periodi o probabilmente dovrei spostarla e quindi rivedere anche la situazione isee ecc? 

Spero di essere stato abbastanza chiaro e spero che possiate aiutarmi. 

 

Grazie mille! 

Modificato da Perryeric
Mosquiton dice:

Attenzione, perche' se metti l'inquilino come tuo convivente, risulterete nello stesso stato di famiglia e dovreste sommare i vostri redditi per l'ISEE. Quindi, te lo sconsiglio ASSOLUTAMENTE. Tra l'altro, dovresti dichiarare il falso in Comune, affermando che ci sono vincoli affettivi.

 

D'altra parte, se sposti la tua residenza, dovrai pagare l'IMU come seconda casa, dato che non ci abiti.

Scusa ma se tra eventuale inquilino e Valentina non c’e nessun vincolo , possono tranquillamente avere due famiglie anagrafiche distinte .

 

ovvianente deve fare un affitto parziale .

 

 

 

 

Modificato da peppe64
Perryeric dice:

@albano59   @Mosquiton 

 

Buonasera, volevo sottoporvi un quesito al quale spero possiate aiutarmi! Io al momento ho la residenza (da un anno circa) nella seconda casa dei miei come usufrutto gratuito, casa che i miei per brevi periodi anche la affitano a turisti. Ora sto vedendo di comprare casa a nome mio ed essendo la prima vorrei ovviamente aver diritto a tutte le agevolazioni fiscali che ci sono, una di queste in particolare richiede l'isee inferiore ai 30.000 che ovviamente io con la residenza nella seconda casa dei miei e facendo nucleo da solo rientrerei tranquillamente ma se invece per il motivo che i miei affittano la casa io non potrei avere la residenza in questa casa ma dovrei spostarla perché in affito molto probabilmente potrei vedermi togliere la possibilità di aderire a determinate agevolazioni perché avrei una residenza non valida. 

Quindi la vera domanda è, io posso mantenere la mia residenza in questa casa che i miei ogni tanto affittano per brevi periodi o probabilmente dovrei spostarla e quindi rivedere anche la situazione isee ecc? 

Spero di essere stato abbastanza chiaro e spero che possiate aiutarmi. 

 

Grazie mille! 

Per avere le agevolazioni per l'acquisto della prima casa NON E' RICHIESTO l'ISEE!

 

Per maggiori info, vedi qui:

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/agevolazioni/scheda-acquisto-prima-casa/infogen-agevolazioni-acquisto-prima-casa

 

L'importante è che tu abbia la residenza nel Comune dove acquisti la prima casa! 

Perryeric dice:

@albano59   @Mosquiton 

 

Buonasera, volevo sottoporvi un quesito al quale spero possiate aiutarmi! Io al momento ho la residenza (da un anno circa) nella seconda casa dei miei come usufrutto gratuito, casa che i miei per brevi periodi anche la affitano a turisti. Ora sto vedendo di comprare casa a nome mio ed essendo la prima vorrei ovviamente aver diritto a tutte le agevolazioni fiscali che ci sono, una di queste in particolare richiede l'isee inferiore ai 30.000 che ovviamente io con la residenza nella seconda casa dei miei e facendo nucleo da solo rientrerei tranquillamente ma se invece per il motivo che i miei affittano la casa io non potrei avere la residenza in questa casa ma dovrei spostarla perché in affito molto probabilmente potrei vedermi togliere la possibilità di aderire a determinate agevolazioni perché avrei una residenza non valida. 

Quindi la vera domanda è, io posso mantenere la mia residenza in questa casa che i miei ogni tanto affittano per brevi periodi o probabilmente dovrei spostarla e quindi rivedere anche la situazione isee ecc? 

Spero di essere stato abbastanza chiaro e spero che possiate aiutarmi. 

 

Grazie mille! 

scusate ma che diavolo sarebbe l'"usufrutto gratuito"?  l'usufrutto è un diritto reale, lo si paga quando si acquista il diritto e basta.  Non è che intendi un "comodato" gratuito? 

 

Per quanto riguarda la residenza, questa non è spostabile a seconda di tornaconti di isee  . Anzi se sposti al residenza o la tieni dove di fatto non potresti perchè non hai dimora, e grazie a questo escamotage ottieni dei benefici, stai frodando il fisco. E ove scoperta ne paghi tutte le conseguenze.

La residenza è nel posto ove tu hai la tua dimora abituale. Non esiste altro criterio, e avere un isee o un altro NON va tenuto minimamente in conto nel richiedere/concedere la residenza.

 

 

 

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