Vai al contenuto
Menta90

Affitto in nero e relativi problemi per me inquilino

Partecipa al forum, invia un quesito

Salve, sono un inquilino in un appartamento senza contratto di affitto (sono in nero), volevo sapere che ripercussioni ci potrebbero essere per me se denuncio tutto ciò, ora vi spiego la mia situazione: affitto sempre pagato in contanti, bollette (intestate a loro) pure in contanti, non ho la residenza o il domicilio presso questo appartamento, sono moroso di 2 mensilità, in quanto come lavoratore stagionale e senza residenza da nessuna parte (nessuno della mia famiglia per vari problemi con loro me la vuole dare) non posso chiedere la disoccupazione. Ora il proprietario dice che se non pago neanche questo mese entro i prossimi 2 devo lasciare l'appartamento. Ora se io vado a denunciarlo lui più lo stesso buttarmi fuori in quanto moroso? Io come unica prova di essere in nero ho messaggi e foto del foglio dove scriviamo tutto ciò che gli do, (in questa foto c'è scritto chiaramente affitto mese maggio 500€ bolletta Enel numero xyz 55€ ecc) vi prego datemi qualche risposta, grazie mille a tutti.

Non sei in nero: siete in nero. Quindi il proprietario non può certo sfrattarti e tu non sei certo un moroso. Intendo giuridicamente. Una cosa è certa: se hai il possesso dell'immobile sarà dura buttarti fuori. Dillo al proprietario.

Mi hanno sempre insegnato che il possesso è più importante della proprietà. Ed ho esperienza personale in merito. Però non mi è chiaro coma fai a non avere la "residenza da nessuna parte"

Ho il domicilio postale a casa dei miei, e la residenza in un appartamento in cui ora non abito più, quindi non so se conti come residenza o no

Scusa ma tu dove dimori abitualmente ? Ecco quella e' la tua residenza (civilistica) che in virtu' della legge anagrafica deve corrispondere alla residenza anagrafica .

la residenza in un appartamento in cui ora non abito più,

quindi non so se conti come residenza o no

In teoria, (ma anche in pratica),

qualcuno dovrebbe andare ad informare qual Comune, che tu non abiti più in quel luogo.

Avresti dovuto andarci tu a dirglielo, ma se non ci sei andato tu ad informarli,

potrebbe benissimo, (anzi dovrebbe), andarci ad esempio il proprietario dell'appartamento,

oppure le persone che adesso vi abitano in questo momento.

 

Potrebbe esserci già andato qualcuno, e quindi magari (forse) potrebbe essere già in corso la procedura burocratica per rintracciarti,

una procedura burocratica che dura un anno di tempo, e dopo la quale ti cancellerebbero dall'elenco delle persone Residenti in Italia.

Che non è per niente una buona cosa, perché se vieni dichiarato irreperibile, perdi il diritto di votare alle prossime elezioni e non solo anche perdi anche tutta una lunga serie di caratteristiche valide solo per le persone di cui lo Stato conosce la Residenza.

Infatti sto rompendo le palle al padrone di casa per farmi portare almeno la resistenza, ma é come parlare al muro, proprio per questo sto pensando se andare o meno a denunciare l'affitto in nero, il problema é che ho letto in altri forum che ci sono state persone le quali andando a denunciare il fatto hanno comunque trovato torto, per quello ho chiesto che tipo di rischi ci sarebbero per me essendo anche moroso, per carità, su questo il padrone di casa é una persona d'oro, capisce e ci passa sopra, ma appunto per la residenza e tutto ciò che comporta dovrei comunque portarla dove attualmente abito, non so se sono riuscito a spiegarmi bene

 

- - - Aggiornato - - -

 

Eh il problema é questo! Io attualmente abito in questo appartamento in nero, ma in quanto segnata come prima casa per il proprietario ha lui la residenza qua e non lascia che io porti la mia

...Eh il problema é questo! Io attualmente abito in questo appartamento in nero, ma in quanto segnata come prima casa per il proprietario ha lui la residenza qua e non lascia che io porti la mia

Ah, beh.

Il tuo padrone di casa evade due volte.

Una volta perchè non paga le imposte sul reddito ed un'altra perchè beneficia delle agevolazioni fiscali (IMU) sulla prima casa.

Comincia a procurarti testimoni che possono asserire che hai tu il possesso esclusivo di quella casa; testimoni che hai ospitato per più settimane.

Non sarà difficile dimostrare che il proprietario in quella casa ha una residenza fittizia in quanto non ci dimora abitualmente.

Brutta gatta da pelare per il proprietario se decide di farti lo sfratto.

Beh io la convivo con la mia ragazza quindi non credo ci siano problemi a dimostrare che veramente ci abito, in più ogni mese che pago affitto e bollette faccio una foto al foglio dove segnamo i pagamenti, la mia paura é che una volta andato a denunciarlo ed aver ottenuto un contratto "4+4" ed essendo da quel momento in regola lui possa sfrattarmi in quanto moroso

Senza contratto di locazione, nessun giudice convalida lo sfratto per morosità... semplicemente perchè la prima cosa che il giudice vuole vedere per convalidare è appunto la copia del contratto di locazione.

Comunque il proprietario anche ora è nella condizione di estrometterti: basta che presenti un ricorso per occupazione senza titolo, e prima o poi la spunterà.

 

Consiglio spassionato: trovate un accordo che preveda un regolare contratto di locazione per te e la rinuncia della residenza per il proprietario. Diversamente, vattene prima di essere cacciato.

Quindi Albano in poche parole dici che il primo che "denuncia l'altro" la spunta? Comunque ho già deciso di andare domani mattina all'agenzia per le entrate, qualcuno sa che spese dovrò affrontare io?

Ora ho appena letto che la legge con la quale si ottiene il contratto 4+4 e un bello sconto sul canone di affitto ora non esiste più... Quindi la mia domanda è discussione cambia... Ora come ora nell'agosto 2015 mi conviene ancora denunciare? Cioè... Che vantaggi posso trarre se andassi all'agenzia delle entrate?

Il tuo unico vantaggio sarebbe quello di disporre di un contratto regolare e allineato ai prezzi correnti. Ció, se non risultassi moroso, ti metterebbe al riparo da qualunque sfratto per diversi anni, fatte salve le eccezioni previste dalla legge e a favore del locatore.

Per contro, va ricordato che la denuncia/emersione di nero presso AdE comporterà la contestazione di imposte di registro non versate comprensive di sanzione ridotta ed interessi. Di questa constestazione ne sarete chiamati a rispondere in solido tu ed il locatore (50% a testa).

Infine il solo locatore sarà oggetto di accertamento fiscale per le annualità in cui puó non aver dichiarato il reddito derivante da questa locazione in nero.

Salve, sono un inquilino in un appartamento senza contratto di affitto (sono in nero), volevo sapere che ripercussioni ci potrebbero essere per me se denuncio tutto ciò, ora vi spiego la mia situazione: affitto sempre pagato in contanti, bollette (intestate a loro) pure in contanti, non ho la residenza o il domicilio presso questo appartamento, sono moroso di 2 mensilità, in quanto come lavoratore stagionale e senza residenza da nessuna parte (nessuno della mia famiglia per vari problemi con loro me la vuole dare) non posso chiedere la disoccupazione. Ora il proprietario dice che se non pago neanche questo mese entro i prossimi 2 devo lasciare l'appartamento. Ora se io vado a denunciarlo lui più lo stesso buttarmi fuori in quanto moroso? Io come unica prova di essere in nero ho messaggi e foto del foglio dove scriviamo tutto ciò che gli do, (in questa foto c'è scritto chiaramente affitto mese maggio 500€ bolletta Enel numero xyz 55€ ecc) vi prego datemi qualche risposta, grazie mille a tutti.

Ciao, perdonami la domanda, che poi è quella classica che si fa in questi casi.

Perché sei andato ad abitare in un appartamento senza aver prima firmato un regolare contratto di locazione?

 

Forse perché il primo ad avere vantaggi da questa situazione sei stato te?

E con questo intendo dire che hai ottenuto la possibilità di pagare di meno la quota mensile a fronte di una più alta se fosse stato registrato il contratto?

Solo questa può essere la ragione altrimenti non si capisce per quale motivo uno cerca casa in affitto ed, una volta trovata accetti di entrarne senza avere un regolare contratto.

Così fan tutti.....

E, credo, senz'altro anche te.

 

Non è assolutamente vero che il possesso vale più di un titolo di proprietà.

chi ti ha detto questo ti ha detto una sciocchezza.

Cosa vuol dire?

Pensi di poter restare dentro questa casa a vita per il solo fatto che la abiti?

No! Non è così.

Come ti ha già scritto correttamente albano59 il proprietario, senza indugiare più di tanto, ti farà una causa per occupazione senza titolo.

E' ovvio che soltanto il locatore sarà, eventualmente, oggetto di controllo fiscale ma se emergerà che ci sia stato un passaggio di denaro tra te, inquilino, e lui proprietario.

Le prove che hai non valgono nulla in sede di giudizio, per il semplice motivo che non attestano, in modo documentale, l'avvenuto pagamento di una locazione per quella casa.

Il fatto che tu scriva tutto ciò che gli dai non dimostra una quietanza relativa ad un canone di locazione, tranne se non sia firmata anche dal proprietario, allora in questo caso, si potrebbe evidenziare una evasione fiscale per il proprietario ma, anche se fosse così, la causa che subiresti per occupazione senza titolo non te la toglie nessuno.

E' vero, la possibilità che alla ADE si potesse ottenere un contratto di locazione 4+4 soltanto sulle dichiarazioni dell'inquilino che dica di pagare in "nero" non esiste più e, non poteva essere altrimenti, proprio perché si basava sulle dichiarazioni di una sola delle parti in questione.....

 

Dai retta al consiglio di albano59, trova un accordo con il proprietario altrimenti lascia la casa, perché, ti ricordo che, prima di entrare dentro una casa per andarci ad abitare, presa in locazione, bisogna firmare e registrare un regolare contratto di locazione, lo dice la legge, in modo molto chiaro.

Di questa situazione te sei complice tanto quanto il proprietario, perché, ripeto, il primo vantaggio lo hai avuto te.

Ciao

"Non è assolutamente vero che il possesso vale più di un titolo di proprietà.

chi ti ha detto questo ti ha detto una sciocchezza. Cosa vuol dire? Pensi di poter restare dentro questa casa a vita per il solo fatto che la abiti? No! Non è così."

Caro brico, permettimi di supportare la mia sciocca affermazione con quanto ho vissuto e pagato di persona: 35 anni fa mio padre ed i suoi tre fratelli vendono un terreno agricolo di 1 ettaro. Incassano il pattuito ma l'acquirente non ha mai rogitato nonostante innumerevoli solleciti. Negli anni muoiono tutti i venditori mentre l'acquirente sul terreno realizza ben 4 costruzioni abusive compresa una centrale di betonaggio per lo produzione e commercializzazione di cls. Tutto rigorosamente abusivo e senza nessun intervento da parte degli enti preposti ai controlli dal Sindaco in su. Noi eredi abbiamo inserito il cespite in successione per evitare accertamenti da parte del fisco. Bene, nel 2010 il Comune ha preteso ed ottenuto l'ICI sugli immobili nel frattempo accatastati d'ufficio da parte dell'agenzia del demanio ( ricordate i famosi edifici fantasma stanati dal Catasto?) Ci vengono notificate le relative cartelle di diversi anni arretrati.. Inutili le proteste, le osservazioni inviate al Comune con l'aiuto di avvocato e tributarista. Si chiama principio di accessione art. 937 cc. Comunicando al demanio lo stato dell'arte abbiamo ottenuto la variazione catastale: noi restiamo proprietari del terreno ed il tizio diventa proprietario dei beni superficiari. Avendo il possesso dei beni, vi abita, ed ha affittato, in nero, una parte dei C6 e C7 realizzati. Poi è arrivata l'IMU e per tre anni abbiamo pagato anche quella salvo l'ultimo anno perchè, per fortuna, il regolamento IMU prevede il pagamento da parte anche dei proprietari dei "beni superficiari". Ad oggi siamo in causa per definire il tutto. Prossima udienza: ottobre 2016 !!

Al di là del caso particolare una cosa ho capito: per il fisco io sono, in quota parte con altri eredi, proprietario!!! Ho dovuto pagare pure l'IMU agricola sul terreno!

Ecco la differenza tra proprietà e possesso.

Salve, sono un inquilino in un appartamento senza contratto di affitto (sono in nero), volevo sapere che ripercussioni ci potrebbero essere per me se denuncio tutto ciò, ora vi spiego la mia situazione: affitto sempre pagato in contanti, bollette (intestate a loro) pure in contanti, non ho la residenza o il domicilio presso questo appartamento, sono moroso di 2 mensilità, in quanto come lavoratore stagionale e senza residenza da nessuna parte (nessuno della mia famiglia per vari problemi con loro me la vuole dare) non posso chiedere la disoccupazione. Ora il proprietario dice che se non pago neanche questo mese entro i prossimi 2 devo lasciare l'appartamento. Ora se io vado a denunciarlo lui più lo stesso buttarmi fuori in quanto moroso? Io come unica prova di essere in nero ho messaggi e foto del foglio dove scriviamo tutto ciò che gli do, (in questa foto c'è scritto chiaramente affitto mese maggio 500€ bolletta Enel numero xyz 55€ ecc) vi prego datemi qualche risposta, grazie mille a tutti.

 

Da quanto sommariamente esposto, deduco che il contratto sia stato sottoscritto in forma verbale, ed è dunque nullo per difetto di accordo scritto tra le parti a proprio vantaggio e dunque ininfluente rispetto alle decisioni da prendere nel susseguente processo civile (se il locatore vuole sfrattarti deve necessariamente portarti davanti ad un giudice). Il giudice osserverà che la vicenda storica in esame non può certamente essere risolta in base alla regolamentazione legislativa delle locazioni abitative, per carenza di titolo iniziale, ovvero il contratto scritto.

 

In tale prospettiva, appare evidente che la vicenda, al di là delle rispettive responsabilità circa la mancata stipulazione per iscritto all’una o all’altra parte, in quanto sviluppatesi nel tempo sul piano verbale, senza fare ricorso ad istituti giuridici, non può che trovare la sua soluzione più opportuna facendo riferimento agli istituiti tipici regolanti i rapporti di fatto, vale a dire le norme sul possesso (articolo 1150 e seguenti c.c), quelle sull’indebito oggettivo (articolo 2033 c.c.), sull’arricchimento senza causa (articolo 2041 c.c.) e sulle obbligazioni naturali (articolo 2034 c.c.).

 

In tale quadro, al di là dell’aspetto fiscale (redditi fondiari non oggetto della dovuta imposizione fiscale) sostanzialmente vi è stata immissione nel possesso/detenzione qualificata dell’immobile in modo consapevole da parte di entrambe le parti: in questo senso, il tuo comportamento non può essere qualificato come illecito, il locatore ti avrà liberamente consegnato le chiavi – suppongo che tu non gliele abbia fraudolentemente sottratte - ed ha riscosso i canoni mensili sino alla rottura del patto di fatto intercorso tra di voi.

 

La tua posizione fino a questo momento va pertanto assimilata a quella di un possessore in buona fede, perlomeno fino al momento della richiesta di restituzione, la quale non sarebbe soggetta ad alcun vincolo normativo o contrattuale di tipo locativo.

 

E’ solo da tale momento che la tua posizione cambierebbe, e verresti assimilato ad un possessore/detentore in mala fede e dovresti restituire il bene a colui che te lo ha concesso, anche se in virtù di un contratto nullo.

 

Oltre alla restituzione del bene, il locatore avrebbe anche diritto ad un eventuale indennizzo del godimento che tu hai ricevuto, cioè a decorrere da quando sei diventato detentore in mala fede, che poi vuol dire dalla domanda giudiziale fino al momento della effettiva restituzione.

 

Per il tempo in cui tu sei stato in buona fede, hai semplicemente goduto dei frutti nascenti dalla detenzione che il locatore ti ha concesso, e il mancato pagamento di somme corrispondenti del godimento del bene da lui denunciate, non può essere giuridicamente preteso, mentre per le somme spontaneamente pagate, tu non potresti richiederne la totale restituzione in quanto ciò comporterebbe un ingiustificato arricchimento senza causa in danno del locatore (l’azione di arricchimento è ammissibile solo limitatamente a quanto un soggetto abbia fatto proprio, apportando contemporaneamente una diminuzione patrimoniale all’altro soggetto).

"Non è assolutamente vero che il possesso vale più di un titolo di proprietà.

chi ti ha detto questo ti ha detto una sciocchezza. Cosa vuol dire? Pensi di poter restare dentro questa casa a vita per il solo fatto che la abiti? No! Non è così."

Caro brico, permettimi di supportare la mia sciocca affermazione con quanto ho vissuto e pagato di persona: 35 anni fa mio padre ed i suoi tre fratelli vendono un terreno agricolo di 1 ettaro. Incassano il pattuito ma l'acquirente non ha mai rogitato nonostante innumerevoli solleciti. Negli anni muoiono tutti i venditori mentre l'acquirente sul terreno realizza ben 4 costruzioni abusive compresa una centrale di betonaggio per lo produzione e commercializzazione di cls. Tutto rigorosamente abusivo e senza nessun intervento da parte degli enti preposti ai controlli dal Sindaco in su. Noi eredi abbiamo inserito il cespite in successione per evitare accertamenti da parte del fisco. Bene, nel 2010 il Comune ha preteso ed ottenuto l'ICI sugli immobili nel frattempo accatastati d'ufficio da parte dell'agenzia del demanio ( ricordate i famosi edifici fantasma stanati dal Catasto?) Ci vengono notificate le relative cartelle di diversi anni arretrati.. Inutili le proteste, le osservazioni inviate al Comune con l'aiuto di avvocato e tributarista. Si chiama principio di accessione art. 937 cc. Comunicando al demanio lo stato dell'arte abbiamo ottenuto la variazione catastale: noi restiamo proprietari del terreno ed il tizio diventa proprietario dei beni superficiari. Avendo il possesso dei beni, vi abita, ed ha affittato, in nero, una parte dei C6 e C7 realizzati. Poi è arrivata l'IMU e per tre anni abbiamo pagato anche quella salvo l'ultimo anno perchè, per fortuna, il regolamento IMU prevede il pagamento da parte anche dei proprietari dei "beni superficiari". Ad oggi siamo in causa per definire il tutto. Prossima udienza: ottobre 2016 !!

Al di là del caso particolare una cosa ho capito: per il fisco io sono, in quota parte con altri eredi, proprietario!!! Ho dovuto pagare pure l'IMU agricola sul terreno!

Ecco la differenza tra proprietà e possesso.

Ciao, GIME perdonami ma la differenza tra proprietà e possesso non è come dici te anzi, a maggior ragione ed in sostegno a quanto affermo io, sicuramente sarà di buon auspicio per la tua giusta causa che, a mio modesto avviso, ti vedrà vincente probabilmente (il probabilmente lo metto sempre in questi casi perché in giurisprudenza, soprattutto quella italiana, nulla è scontato).

 

Il possesso è il potere sulle cose che si manifesta con una attività che corrisponde all'esercizio della proprietà.

Si può possedere direttamente o per mezzo di altra persona che abbia la DETENZIONE della cosa, ossia il titolo di proprietà che ne individua il REALE proprietario.

Da ciò si deduce e si stabilisce, anche in maniera molto efficace in giurisprudenza, che NON sempre l'attività possessoria risale al diritto.

Può darsi cioè che il possessore, pur sembrando un proprietario, in realtà non lo sia affatto infatti ci sono numerose sentenze che mettono in risalto questa importante discrepanza dove, appunto, il possesso si può verificare anche in perfetta buona fede OPPURE, al contrario, per malizioso intendimento.

 

Immagino che, comunque, il tuo avvocato sicuramente ti avrà reso edotto di ciò, mi rifiuto di pensare il contrario, tanto è vero che hai, giustamente, intrapreso una causa per difenderti.

Per distinguere il possesso legittimo da quello abusivo, si evidenzia come sia sufficiente dimostrare che il comportamento possessorio non trova sostegno in un corrispondente diritto, dove si parla appunto di POSSESSO SENZA TITOLO.

Una sentenza vecchissima di Cassazione del 10/01/1972 n. 66 sostiene proprio questo principio, vecchia ma pur sempre valida che torna utile ed è tornata spesso utile per questi casi.

 

Se tuo padre ha venduto 35 anni fa ma, purtroppo, non è stata mai rogitata tale vendita, il terreno è tuo, punto e basta ed i frutti e, visto che citi l'art. 937 c.c., ti dico di leggere, allo stesso tempo, il precedente e cioè il 936 nel 1°, nel 2° e nel 3° comma soprattutto, in cui, in poche parole, te proprietario del terreno attualmente, puoi obbligare colui che ha fatto tali opere a toglierle.

Questo se proprio vogliamo scandagliare questa parte del Codice.

 

L'atteggiamento di tolleranza, o sopportazione, di un proprietario su una data cosa non possono essere invocati da un estraneo, quale è questo pseudo costruttore, per acquisirne il possesso.

 

Poi se c'è dell'altro sulla tracciabilità dell'avvenuto passaggio di soldi relativo all'acquisto di questo terreno e il mancato rogito, questo non lo so lo sai soltanto te, la conosci solo te questa storia ma, mi premeva sottolinearti soltanto, la vera differenza tra possesso e proprietà.

 

Poi se vuoi possiamo pure parlare dell'usucapione che potrebbe pure influire su ciò ma questa è un'altra storia non comunque molto lontana dalla tua vicenda.

 

La vicenda di Menta90 è un'altra cosa, è tutta un'altra cosa.

Il proprietario ( e non come dice qualcuno locatore), della casa che occupa Menta90 abusivamente, può farlo sloggiare con una causa per occupazione senza titolo, avrà i suoi lunghi tempi, avrà i suoi pesanti costi ma Menta90, non l'ha comprata questa casa, l'ha soltanto occupata in modo illegittimo, perché la legge obbliga a stipulare un contratto di locazione qualora si vada ad abitare in affitto a cui corrisponde un canone espresso in denaro.

 

Spero io mi sia fatta capire ed in bocca al lupo per la tua causa.

Ciao

 

- - - Aggiornato - - -

 

Da quanto sommariamente esposto, deduco che il contratto sia stato sottoscritto in forma verbale, ed è dunque nullo per difetto di accordo scritto tra le parti a proprio vantaggio e dunque ininfluente rispetto alle decisioni da prendere nel susseguente processo civile (se il locatore vuole sfrattarti deve necessariamente portarti davanti ad un giudice). Il giudice osserverà che la vicenda storica in esame non può certamente essere risolta in base alla regolamentazione legislativa delle locazioni abitative, per carenza di titolo iniziale, ovvero il contratto scritto.

 

In tale prospettiva, appare evidente che la vicenda, al di là delle rispettive responsabilità circa la mancata stipulazione per iscritto all’una o all’altra parte, in quanto sviluppatesi nel tempo sul piano verbale, senza fare ricorso ad istituti giuridici, non può che trovare la sua soluzione più opportuna facendo riferimento agli istituiti tipici regolanti i rapporti di fatto, vale a dire le norme sul possesso (articolo 1150 e seguenti c.c), quelle sull’indebito oggettivo (articolo 2033 c.c.), sull’arricchimento senza causa (articolo 2041 c.c.) e sulle obbligazioni naturali (articolo 2034 c.c.).

 

In tale quadro, al di là dell’aspetto fiscale (redditi fondiari non oggetto della dovuta imposizione fiscale) sostanzialmente vi è stata immissione nel possesso/detenzione qualificata dell’immobile in modo consapevole da parte di entrambe le parti: in questo senso, il tuo comportamento non può essere qualificato come illecito, il locatore ti avrà liberamente consegnato le chiavi – suppongo che tu non gliele abbia fraudolentemente sottratte - ed ha riscosso i canoni mensili sino alla rottura del patto di fatto intercorso tra di voi.

 

La tua posizione fino a questo momento va pertanto assimilata a quella di un possessore in buona fede, perlomeno fino al momento della richiesta di restituzione, la quale non sarebbe soggetta ad alcun vincolo normativo o contrattuale di tipo locativo.

 

E’ solo da tale momento che la tua posizione cambierebbe, e verresti assimilato ad un possessore/detentore in mala fede e dovresti restituire il bene a colui che te lo ha concesso, anche se in virtù di un contratto nullo.

 

Oltre alla restituzione del bene, il locatore avrebbe anche diritto ad un eventuale indennizzo del godimento che tu hai ricevuto, cioè a decorrere da quando sei diventato detentore in mala fede, che poi vuol dire dalla domanda giudiziale fino al momento della effettiva restituzione.

 

Per il tempo in cui tu sei stato in buona fede, hai semplicemente goduto dei frutti nascenti dalla detenzione che il locatore ti ha concesso, e il mancato pagamento di somme corrispondenti del godimento del bene da lui denunciate, non può essere giuridicamente preteso, mentre per le somme spontaneamente pagate, tu non potresti richiederne la totale restituzione in quanto ciò comporterebbe un ingiustificato arricchimento senza causa in danno del locatore (l’azione di arricchimento è ammissibile solo limitatamente a quanto un soggetto abbia fatto proprio, apportando contemporaneamente una diminuzione patrimoniale all’altro soggetto).

Ciao, il proprietario di questa casa non configura nella posizione di locatore.

Egli, può benissimo, fare una causa per occupazione senza titolo, anche perché, considerando ogni ipotesi per assurdo, non mi pare di capire che Menta90 abbia prove per dimostrare il contrario.

 

Su questo, invece, sono completamente d'accordo con te:

 

"Oltre alla restituzione del bene, il locatore avrebbe anche diritto ad un eventuale indennizzo del godimento che tu hai ricevuto, cioè a decorrere da quando sei diventato detentore in mala fede, che poi vuol dire dalla domanda giudiziale fino al momento della effettiva restituzione"

 

Ciao

Buongiorno, brico, ti ringraziarti per le risposte e l'incoraggiamento. Ma la conclusione del discorso è che io sono costretto a pagare tasse che non mi competono e la cosa mi scoccia parecchio. Circa l'usucapione, il tizio si è pure permesso di chiedere a mia madre una dichiarazione mendace di realizzazione delle opere da parte dei mie ante 1967!! Mentre il Comune, che negli anni ha consentito lo scempio del territorio, non lo ha mai denunciato per abusivismo edilizio. Ma chiudiamo la mia vicenda personale. Quello che volevo evidenziare, in un parallello con la domanda iniziale di Menta90 è che se lui possiede e quindi detiene un bene altrui, anche se in forme censurabili, data la legge italiana, secondo me, può dormire sonni tranquilli!!!

Un caro saluto

Buongiorno, brico, ti ringraziarti per le risposte e l'incoraggiamento. Ma la conclusione del discorso è che io sono costretto a pagare tasse che non mi competono e la cosa mi scoccia parecchio. Circa l'usucapione, il tizio si è pure permesso di chiedere a mia madre una dichiarazione mendace di realizzazione delle opere da parte dei mie ante 1967!! Mentre il Comune, che negli anni ha consentito lo scempio del territorio, non lo ha mai denunciato per abusivismo edilizio. Ma chiudiamo la mia vicenda personale. Quello che volevo evidenziare, in un parallello con la domanda iniziale di Menta90 è che se lui possiede e quindi detiene un bene altrui, anche se in forme censurabili, data la legge italiana, secondo me, può dormire sonni tranquilli!!!

Un caro saluto

Ciao, sul discorso delle tasse per la tua vicenda, hai perfettamente ragione e ti esprimo tutta la mia solidarietà ma, vedrai, che la spunterai secondo me.

Per quanto riguarda Menta90 bisogna vedere che intendi per "sonni tranquilli".

Perché se intendi che Menta90 rimarrà fino a quando vorrà all'interno dell'appartamento che occupa senza titolo, per i sonni tranquilli, dovrà prendersi molta camomilla se, invece, per questi "sonni tranquilli" tu vuoi intendere che rimarrà all'interno, così tanto per far dispetto al proprietario di questa casa, allora indubbiamente dormirà sonni tranquilli per un certo periodo, diciamo 1/2 anni, non credo di più.

Tu pensa che ingiustizia, questo proprietario paga le tasse su questo appartamento, senza ricavarne nulla, occupato senza titolo, pensa quanto gli rode a questo proprietario tutta questa vicenda, più o meno come la tua fatte le dovute proporzioni e, soprattutto, tenendo presente il madornale errore di non aver stipulato e registrato il contratto secondo la normativa vigente e, ricordati, che il primo a beneficiarne della mancata registrazione è stato Menta90, perché altrimenti avrebbe pagato di più, infatti, come tutti in questa situazione accettano di entrare senza contratto per ottenere uno sconto sull'affitto che inizialmente viene chiesto rapportato ai prezzi di mercato.

E' sempre così!

Ciao

Ciao, sul discorso delle tasse per la tua vicenda, hai perfettamente ragione e ti esprimo tutta la mia solidarietà ma, vedrai, che la spunterai secondo me.

Per quanto riguarda Menta90 bisogna vedere che intendi per "sonni tranquilli".

Perché se intendi che Menta90 rimarrà fino a quando vorrà all'interno dell'appartamento che occupa senza titolo, per i sonni tranquilli, dovrà prendersi molta camomilla se, invece, per questi "sonni tranquilli" tu vuoi intendere che rimarrà all'interno, così tanto per far dispetto al proprietario di questa casa, allora indubbiamente dormirà sonni tranquilli per un certo periodo, diciamo 1/2 anni, non credo di più.

Tu pensa che ingiustizia, questo proprietario paga le tasse su questo appartamento, senza ricavarne nulla, occupato senza titolo, pensa quanto gli rode a questo proprietario tutta questa vicenda, più o meno come la tua fatte le dovute proporzioni e, soprattutto, tenendo presente il madornale errore di non aver stipulato e registrato il contratto secondo la normativa vigente e, ricordati, che il primo a beneficiarne della mancata registrazione è stato Menta90, perché altrimenti avrebbe pagato di più, infatti, come tutti in questa situazione accettano di entrare senza contratto per ottenere uno sconto sull'affitto che inizialmente viene chiesto rapportato ai prezzi di mercato.

E' sempre così!

Ciao

Grazie ne sono convinto anche io.

Propendo per la seconda ipotesi.

Però a questo punto permettemi di raccontarvi un altro episodio sempre in tema. condominio dove abito da 20 anni. Da amministratore nel 1996 convoco in assemblea la proprietaria di un garage che ha residenza in Abruzzo con sollecito di pagamento quote arretrate.

La cosa si ripete sino al 2008!! e la sig.ra non paga. Cambiano altri 3 amministratori. Nel 2009 il nuovo Amm. ottiene D.I. per € 1500,00 circa. La sig.ra si oppone e in udienza non riuscendo il Condominio a dimostrare la titolarietà della proprietà in testa alla condomina, dovuti a problemi di collegamento dati conservatoria - catasto ( cosa comune negli anni scorsi), il giudice annulla il D.I. Il garage pertanto risulta essere di...nessuno!! In tal proposito dichiarazione del legale di parte. Nel frattempo approviamo lavori di una certa consistenza e la quota garage arriva a € 3.000,00- Propongo in assemblea di utilizzare il garage, con saracinesca aperta e divelta e intradosso solai cadente, previa riparazione a spese di tutti, come deposito comune. Nessuna accetta. Decido allora di pagare io le quote condominili arretrate, ripristino il tutto (nella speranza, confesso di usucapirlo)e così detengo, posseggo il bene e ne pago gli oneri condominiali. Ma il fisco non perdona: fine 2014 l'Amm. ci convoca per dirci che la sig.ra, a cui il Comune ha notificato cartelle esattoriali per 5 anni di ICI-IMU, mette in vendita il garage per delega allo stesso avvocato della precedente dichiarazione e chiede chi di noi potesse essere interessato all' acquisto!! Nel frattempo ho pagato altri oneri condominiali e nelle ricevute ho sempre fatto mettere il mio cognome e quello della presunta "non proprietaria". Ho proposto il rimborso di quanto da me anticipato, compresi gli interessi legali. Aspetto ancora risposta di controparte e posseggo ancora il garage.

Insomma brico, mi trovo a parti inverse, ma, ti garantisco, in assoluta buona fede, nella condizione similare al terreno di mio padre.

E siccome concordo nel far dispetto alla sig.ra, per qualche anno dormirò sonni tranquilli.

Che bello il condominio !!💪

altri . La sig.ra si oppone e in udienza non riuscendo il Condominio a dimostrare la titolarietà della proprietà in testa alla condomina, dovuti a problemi di collegamento dati conservatoria - catasto ( cosa comune negli anni scorsi), il giudice annulla il D.I. Il garage pertanto risulta essere di...nessuno!!.

Non esiste!

Scusami ma se il giudice annulla un tal D.I. l'avvocato che lo ha deposto ha lavorato male, malissimo.

Quale ostacolo mai potrà crearsi nel conoscere il vero proprietario di un locale, appartamento, terreno quant'altro.

Prima di chiedere un D.I., l'avvocato, deve accertarsi della reale proprietà andando in conservatoria, reperendo l'atto di provenienza senza sé e senza ma, problemi di collegamento tra catasto e conservatoria, non esistono, scusami ma queste sono baggianate che compie chi non conosce il mestiere.

Ed inoltre accerti, bene, la residenza del proprietario dove sarà recapitato il D.I.

[quote name=GIME; Ma il fisco non perdona: fine 2014 l'Amm. ci convoca per dirci che la sig.ra' date=' a cui il Comune ha notificato cartelle esattoriali per 5 anni di ICI-IMU, mette in vendita il garage per delega allo stesso avvocato della precedente dichiarazione e chiede chi di noi potesse essere interessato all' acquisto!!

[/quote]

 

E da questa altra cosa si capisce che la signora E' PROPRIETARIA eccome se è proprietaria altrimenti come potrebbe la signora mettere in vendita ciò che non gli appartiene?

Come fa la signora a mettere in vendita un qualcosa che un giudice precedentemente ha dichiarato che il proprietario è NESSUNO? (lo hai scritto te prima )

 

Allora se è vera sta tarantella tutto questo è stato in mano a dei grandissimi incompetenti, avvocato del d.i., amministratori del Condominio (compreso te senza offesa) e pure il giudice che tu dici che ha annullato il d.i. a seguito di opposizione.

Ma poi, opposizione a cosa??????

Se il garage non è mio, non c'è bisogno neanche che io faccia opposizione ad una richiesta di pagamento per oneri di competenza inerenti ad esso.

 

Gime se invece non è vera allora tutto a posto......

Gime il possesso è una cosa, la proprietà un'altra cosa, l'usucapione è ancora un'altra cosa e non lo si ottiene come avresti fatto presumibilmente te.

 

Nel caso il mio avvocato dovesse imbattersi in situazioni del genere vincerebbe senza neanche sforzarsi più di tanto.

Un saluto anche perché mi sembra che andiamo O.T.

Premesso che è tutto vero quello che ho scritto, io ho pagato € 4000,00 di oneri condominiali arretrati, e alla sig.ra ha fatto comodo che il Condominio, in udienza, non sia riuscito a dimostrare la proprietà del garage. Questa è la sentenza, non tarantelle!! Non dimenticare che in tribunale si contrappongono sempre la Verità e la Verità delle carte e spesso prevale quest'ultima. Come confermano le mie esperienze citate.

In ogni caso comprendo e condivido le tue osservazioni brico: solo una cosa non capisco:" Un saluto anche perché mi sembra che andiamo O.T." Per cosa sta O.T. ?

Premesso che è tutto vero quello che ho scritto, io ho pagato € 4000,00 di oneri condominiali arretrati, e alla sig.ra ha fatto comodo che il Condominio, in udienza, non sia riuscito a dimostrare la proprietà del garage. Questa è la sentenza, non tarantelle!! Non dimenticare che in tribunale si contrappongono sempre la Verità e la Verità delle carte e spesso prevale quest'ultima. Come confermano le mie esperienze citate.

In ogni caso comprendo e condivido le tue osservazioni brico: solo una cosa non capisco:" Un saluto anche perché mi sembra che andiamo O.T." Per cosa sta O.T. ?

Ciao, O.T. sta per Off Topic, ossia stiamo andando fuori tema, non ci stiamo attenendo alla domanda iniziale.

Sul tuo problema ti credo, non metto in dubbio nulla, concordo con quanto affermi sulle prove documentali in sede di giudizio (in questi casi), verissimo è esattamente così ed è, proprio per questo, che rilevo degli errori nella azione di chi intraprende la causa perché una titolarità, di una proprietà, se si vuole far emergere, emerge sicuramente in virtù della documentazione a supporto.

Ok un saluto e, per il momento, riguardo alla discussione di Menta90, chiudo qui!

Partecipa al forum, invia un quesito

×