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Abuso edilizio - rivalsa su figli del venditore

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Buon giorno. Vorrei sapere se il proprietario di un appartamento, che scopre un abuso edilizio dopo anni dall'acquisto, può rivalersi sui figli della venditrice, deceduta DOPO la vendita dell'immobile.

 

Grazie

Buon giorno. Vorrei sapere se il proprietario di un appartamento, che scopre un abuso edilizio dopo anni dall'acquisto, può rivalersi sui figli della venditrice, deceduta DOPO la vendita dell'immobile. Grazie

Credo proprio di NO. L'abuso edilizio, a volte, implica anche una responsabilità penale. Non si può condannare, penalmente, un erede per un reato fatto dal padre (o dalla madre).

 

Oltretutto, bisognerebbe sapere quanto tempo sia passato dalla commissione del reato alla vendita dell'appartamento a te. E quanto tempo è intercorso, dal tuo acquisto e fino alla scoperta dell'abuso edilizio.

 

Sapute queste notizie, magari, si può rispondere con maggior chiarezza...

dovresti dettagliare meglio i tempi.

Considera anche che i figli potrebbero non avere accettato l'eredità

 

- - - Aggiornato - - -

 

Credo proprio di NO. L'abuso edilizio, a volte, implica anche una responsabilità penale. Non si può condannare, penalmente, un erede per un reato fatto dal padre (o dalla madre).

 

Oltretutto, bisognerebbe sapere quanto tempo sia passato dalla commissione del reato alla vendita dell'appartamento a te. E quanto tempo è intercorso, dal tuo acquisto e fino alla scoperta dell'abuso edilizio.

 

Sapute queste notizie, magari, si può rispondere con maggior chiarezza...

Tutto vero, io credo che al nostro utente interessi una rivalsa di tipo civilistico... tipo scopro l'abuso devo sanarlo mi costa X, chiedo agli eredi la somma X.

ma come correttamente scrivi, anche per questo, occorrono maggiori informazioni in termini di tempi

 

- - - Aggiornato - - -

 

va anche detto che è molto strano che un abuso edilizio non sia venuto fuori in sede di rogito.

E se tu hai confermato inevce la planimetria originaria.. allora hai dei problemi per fare delle rivalse

Cioè: tizio venditore costruisce un capanno abusivo. In sede di rogito tu, che pure lo hai visto quel capanno per avevr visionato l'immobile, non dici niente. Il notaio non sa che esiste quel capanno e fa rogito dove attesta la planimetria.

Ora vien fuori la storia del capanno...ma tu non lo avevi visto prima? in sede di rogito dovevi chiedere la regolarizzazione al venditore e non rogitare

 

Quindi...si devono valutare molte cose che dalla tua richiesta non vengono fuori in quanto generica

A livello penale la responsabilità è personale dell'avente titolo al momento dell'accertamento e quindi non puoi chiamare in causa nessun altro.

A livello civile si dovrebbe valutare se c'è stata dichiarazione di falso in atto privato e capire con un buon avvocato che margini ci sono per un rimborso/indennità perché sul civile si possono chiamare a rispondere anche gli eredi se hanno accettato l'eredità.

 

Ciao

Buon giorno. Vorrei sapere se il proprietario di un appartamento, che scopre un abuso edilizio dopo anni dall'acquisto, può rivalersi sui figli della venditrice, deceduta DOPO la vendita dell'immobile.

 

Grazie

No!

Anche perché il notaio, che si presume lo abbia scelto te, avrebbe dovuto accertare eventuali abusi non sanati ed, eventualmente, non procedere con l'atto di compravendita.

Quindi, oltre che concordare con chi mi ha preceduto correttamente con le risposte, in particolare con SisterOfnight, aggiungo che sarebbe quanto mai più opportuno e logico prendersela con il notaio.

Ciao

C'è da evidenziare che non tutti i notai effettuano il riscontro sui titoli abilitativi di quanto oggetto della vendita. Infatti la conformità urbanistica deve essere dichiarata dal venditore ed è l'acquirente che può verificarne la veridicità. A ribadirlo è anche una sentenza della Corte di Cassazione del 26 marzo 2012 n° 11628 nella quale si riconosce la non responsabilità del notaio in quanto non obbligato a verificare le dichiarazioni del venditore.

Dalle mie parti comunque i notai effettuano la verifica (pagando naturalmente) e se qualcosa non torna non rogitano.

Se però il notaio di Eclisse non ha effettuato verifiche ed ha preso per buone le dichiarazioni, l'unica strada è perseguire civilmente il falso in atto privato, se gli eredi hanno accettato l'eredità.

 

Ciao

C'è da evidenziare che non tutti i notai effettuano il riscontro sui titoli abilitativi di quanto oggetto della vendita. Infatti la conformità urbanistica deve essere dichiarata dal venditore ed è l'acquirente che può verificarne la veridicità. A ribadirlo è anche una sentenza della Corte di Cassazione del 26 marzo 2012 n° 11628 nella quale si riconosce la non responsabilità del notaio in quanto non obbligato a verificare le dichiarazioni del venditore.

Dalle mie parti comunque i notai effettuano la verifica (pagando naturalmente) e se qualcosa non torna non rogitano.

Se però il notaio di Eclisse non ha effettuato verifiche ed ha preso per buone le dichiarazioni, l'unica strada è perseguire civilmente il falso in atto privato, se gli eredi hanno accettato l'eredità.

 

Ciao

Ciao Meri sono d'accordo su quasi tutto quello che hai scritto ma, sinceramente, non ritengo praticabile una eventuale causa civile contro dei discendenti, neanche eredi perché qui non c'entra neanche l'eredità in quanto essi diventano eredi quando l'appartamento è stato già venduto dal genitore quando era in vita, per un falso in atto privato commesso da una persona oggi defunta.

 

In sostanza eclisse avrebbe dovuto fare causa al venditore per un eventuale dichiarazione di falso (ridicola perché se ne sarebbe dovuto accorgere il notaio immediatamente da una semplicissima visura agli atti anche pagandolo ma qui pure ci sarebbe da discutere.....) quando esso era in vita.

 

Oggi, quelli che sono i suoi discendenti non possono essere accusati dell'eventuale falso commesso dal genitore in epoche passate.

 

Sarebbero stati ritenuti colpevoli se questi discendenti fossero divenuti eredi dell'appartamento (non sanato) e l'avrebbero poi venduto loro ad eclisse, allora sì.

 

Il reato di abusivismo si è estinto con la vendita accettata da eclisse con un notaio, scelto da eclisse che non ha fatto, secondo me, bene il suo mestiere e, il falso nell'atto pubblico, ormai si è estinto con la morte di chi lo ha commesso, art. 150 c.p. e le eventuali pene accessorie come le obbligazioni civili che nascono dal reato cioè il risarcimento del danno a cui tu facevi riferimento potevano esserci se la causa per falso fosse già iniziata e fosse stato già condannato ma qui non c'è nessuna causa iniziata contro questo genitore e men che meno una condanna.

ciao

Ciao Brico

 

...non ritengo praticabile una eventuale causa civile contro dei discendenti, neanche eredi perché qui non c'entra neanche l'eredità in quanto essi diventano eredi quando l'appartamento è stato già venduto dal genitore quando era in vita, per un falso in atto privato commesso da una persona oggi defunta.

Ed infatti ho scritto "si dovrebbe valutare se c'è stata dichiarazione di falso in atto privato e capire con un buon avvocato che margini ci sono.." proprio perché anch'io ho dei dubbi che possa trasmettersi agli eredi.

 

In sostanza eclisse avrebbe dovuto fare causa al venditore per un eventuale dichiarazione di falso (ridicola perché se ne sarebbe dovuto accorgere il notaio immediatamente da una semplicissima visura agli atti anche pagandolo ma qui pure ci sarebbe da discutere.....) quando esso era in vita.

Come ho già scritto il notaio deve effettuare verifiche sulla provenienza del bene, sulle ipoteche gravanti, sulla conformità catastale, ma non è tenuto a verificare la veridicità della dichiarazione di conformità urbanistica se non gli viene richiesto. Dalle mie parti la verifica la attuano pretendendo copia dei titoli edilizi dichiarati ma solo per tale "presa visione di copie" se la fanno pagare......

 

Il reato di abusivismo si è estinto con la vendita accettata da eclisse con un notaio...

Non siamo nel caso di reato estinto per decesso del reo ma di reato permanente, trasferito quindi al nuovo titolare del bene. E' infatti uno dei pochi casi in cui il reato si trasferisce secondo l'avente titolo sul bene, altrimenti sarebbe una pacchia per gli abusivisti, basterebbe intestare gli edifici agli ultra novantenni.......😉

......

 

Non siamo nel caso di reato estinto per decesso del reo ma di reato permanente, trasferito quindi al nuovo titolare del bene. E' infatti uno dei pochi casi in cui il reato si trasferisce secondo l'avente titolo sul bene, altrimenti sarebbe una pacchia per gli abusivisti, basterebbe intestare gli edifici agli ultra novantenni.......😉

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