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Francesca Marcandall

Vicini di casa e bambini

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Ciao a tutti,

abito in un condominio e ho una casa con giardino.

Accanto abbiamo diverse famiglie che hanno il giardino e ci sono tanti bambini che escono in condominio a giocare, tra i quali mia figlia di tre anni.

 

Fino a prima del Lockdown ci siamo sempre gestiti in modo tranquillo e informale, i bambini giocavano tra di loro e ognuno di noi gli dava un occhio, ma abbiamo un concetto diverso di "controllo". Io non sto fuori nel vialetto o nel giardino condominiale a controllare un intero pomeriggio di giochi, vado a controllare, sono disponibile se serve in casa ma non sono una presenza fissa.

 

Gli altri genitori invece sono SEMPRE presenti, in periodo di Lockwdown e anche con le restrizioni, i bambini si sono trovati a trascorrere tanto tempo insieme, complici anche questi genitori che facevano un po' salotto e il tempo di permanenza nei giardini privati e anche condominiale è arrivato anche a 12 ore giornaliere.

 

Fatto sta che io ho cercato di essere presente quando potevo, ma se la bambina mi chiedeva di uscire sentendo i bambini giocare e io ad esempio pulivo il bagno, non l'ho mai limitata. Sono al pian terreno, in ascolto ed essendoci anche altri bambini più grandi, ho fatto affidamento al buonsenso e alla capacità di gestirsi (io ad esempio da bambina giocavo in condominio con 30 bambini ma non c'era nessun genitore presente, mia mamma era in casa).

 

Ora la situazione è degenerata, quando l'altra sera ho visto un bambino prendere mia figlia e cercarle di toglierle le mutande, sono intervenuta chiedendo di allontanarsi da mia figlia e di andare a chiamare suo padre per chiarire la questione.

 

Quando ho cercato di chiarire è venuto fuori il putiferio: mi hanno accusata di essere assente, di non curare mia figlia, che sono mesi che gli lasciamo in gestione nostra figlia, che la "sbologno", oltre che altre cattiverie su mia figlia che è stata definita maliziosa e vendicativa, tutto attorniato di parolacce e insulti, facendosi forza che sono tre famiglie che la vedono così e noi da soli abbiamo un'altra visione, quindi siamo il problema.

 

Mia figlia in questi mesi ha sofferto per gli scherzi e i modi di fare di questi bambini, che spesso sono stati maleducati e irrispettosi, rompendole giochi, facendo sgambetti, prendendola pesantemente in giro. Di fatto si è trovata vittima di questi bambini che sono spalleggiati dai genitori e quindi si fanno forza sulla pelle di una bimba di tre anni che spesso non voleva più uscire da sola perchè appunto taglieggiata.

 

Adesso non so come gestire la situazione, perchè lei mi chiederà giustamente di uscire a giocare - tenete presente che spesso sono anche i bambini che la vengono a chiamare - ma io non ci sto a farla uscire in quelle condizioni, ma so che lei piangerà e non trovo giusto che non possa sentirsi libera in casa sua perchè siamo assediati 12 ore al giorno da bambini che giocano e schiamazzano.

 

Cosa mi consigliate di fare? Io da adulta gli ignoro, ma mia figlia non so come aiutarla, a parte cercare di tenerla il più possibile lontana da questo contesto

Una bambina di tre anni maliziosa e vendicativa????? Va beh non commento nemmeno. 

 

Prova a portarla fuori a giocare con la tua supervisione, alla fine ha solo 3 anni è normale che non possa giocare in giardino da sola. 

  • Mi piace 1
Olux dice:

Una bambina di tre anni maliziosa e vendicativa????? Va beh non commento nemmeno. 

 

Prova a portarla fuori a giocare con la tua supervisione, alla fine ha solo 3 anni è normale che non possa giocare in giardino da sola. 

grazie.

La mia difficoltà nasce che loro sono sempre fuori, tantissime ore al giorno e il mio compagno è a casa con la bambina e deve lavorare. 

Quando io ci sono sto fuori con lei, ma le ore da coprire sono tante e anche il rumore.

Ho chiesto per quieto vivere di limitare i festini nei giardini privati perchè così almeno si riducono le ore di gestione, dato che montano piscine e fanno aperitivi nel giardino del condominio diverse volte a settimana.

Francesca Marcandall dice:

Ciao a tutti,

abito in un condominio e ho una casa con giardino.

Accanto abbiamo diverse famiglie che hanno il giardino e ci sono tanti bambini che escono in condominio a giocare, tra i quali mia figlia di tre anni.

 

Fino a prima del Lockdown ci siamo sempre gestiti in modo tranquillo e informale, i bambini giocavano tra di loro e ognuno di noi gli dava un occhio, ma abbiamo un concetto diverso di "controllo". Io non sto fuori nel vialetto o nel giardino condominiale a controllare un intero pomeriggio di giochi, vado a controllare, sono disponibile se serve in casa ma non sono una presenza fissa.

 

Gli altri genitori invece sono SEMPRE presenti, in periodo di Lockwdown e anche con le restrizioni, i bambini si sono trovati a trascorrere tanto tempo insieme, complici anche questi genitori che facevano un po' salotto e il tempo di permanenza nei giardini privati e anche condominiale è arrivato anche a 12 ore giornaliere.

 

Fatto sta che io ho cercato di essere presente quando potevo, ma se la bambina mi chiedeva di uscire sentendo i bambini giocare e io ad esempio pulivo il bagno, non l'ho mai limitata. Sono al pian terreno, in ascolto ed essendoci anche altri bambini più grandi, ho fatto affidamento al buonsenso e alla capacità di gestirsi (io ad esempio da bambina giocavo in condominio con 30 bambini ma non c'era nessun genitore presente, mia mamma era in casa).

 

Ora la situazione è degenerata, quando l'altra sera ho visto un bambino prendere mia figlia e cercarle di toglierle le mutande, sono intervenuta chiedendo di allontanarsi da mia figlia e di andare a chiamare suo padre per chiarire la questione.

 

Quando ho cercato di chiarire è venuto fuori il putiferio: mi hanno accusata di essere assente, di non curare mia figlia, che sono mesi che gli lasciamo in gestione nostra figlia, che la "sbologno", oltre che altre cattiverie su mia figlia che è stata definita maliziosa e vendicativa, tutto attorniato di parolacce e insulti, facendosi forza che sono tre famiglie che la vedono così e noi da soli abbiamo un'altra visione, quindi siamo il problema.

 

Mia figlia in questi mesi ha sofferto per gli scherzi e i modi di fare di questi bambini, che spesso sono stati maleducati e irrispettosi, rompendole giochi, facendo sgambetti, prendendola pesantemente in giro. Di fatto si è trovata vittima di questi bambini che sono spalleggiati dai genitori e quindi si fanno forza sulla pelle di una bimba di tre anni che spesso non voleva più uscire da sola perchè appunto taglieggiata.

 

Adesso non so come gestire la situazione, perchè lei mi chiederà giustamente di uscire a giocare - tenete presente che spesso sono anche i bambini che la vengono a chiamare - ma io non ci sto a farla uscire in quelle condizioni, ma so che lei piangerà e non trovo giusto che non possa sentirsi libera in casa sua perchè siamo assediati 12 ore al giorno da bambini che giocano e schiamazzano.

 

Cosa mi consigliate di fare? Io da adulta gli ignoro, ma mia figlia non so come aiutarla, a parte cercare di tenerla il più possibile lontana da questo contesto

Premettendo che non sono una teorica del controllo assoluto e che ritengo che i bambini debbano vedersi riconosciuti alcuni spazi di indipendenza, non posso non sottolineare che tre anni sono troppo pochi per lasciare una bambina per così tante ore all'esterno senza un controllo diretto di uno dei genitori, facendo solo affidamento su altri adulti o peggio bambini più grandi, che non possono né devono venir gravati da una simile responsabilità che non competerebbe loro. Certamente l'episodio in questione non è edificante, anche se tra bambini non si tratta di avvenimenti da stigmatizzare oltre misura, e nel risultante conflitto tra famiglie l'unica a rimetterci concretamente, come già lasci intendere anche tu, è la bambina che non è chiaramente in grado di razionalizzare e metabolizzare l'accaduto a livello psicologico.

 

Chiedi cosa fare e la risposta non è semplice né scontata. Potresti tentare un approccio con i genitori che ti sembrano più disponibili al dialogo, se ci sono, e provare a trovare un accomodamento, il quale però dovrebbe necessariamente passare per un tuo maggiore impegno nel controllo che non dovrebbe più essere delegato a terzi, ma assunto direttamente in prima persona, sperando che questo possa riverberarsi anche nei confronti degli altri. A questo punto si tratterebbe di mettere eventualmente da parte il presunto orgoglio ferito e preoccuparsi unicamente del benessere della piccola.

 

  • Mi piace 1

Grazie.

Premetto che non ho mai lasciato sola mia figlia 12 ore, può essere capitato al massimo un'ora, poi sono sempre uscita con lei.

La mia difficoltà nasce dal fatto che questi "festini" durano veramente dalla mattina alle 10 alla sera alle 22, con i bambini che scorazzano - non sempre sorvegliati dai genitori anche loro in continuazione. Spesso sono vicino a casa mia a giocare, io in casa mentre ad esempio faccio le pulizie ascolto e cerco di capire se succede qualcosa, non è che sono fuori a fare la spesa.

La difficoltà è quando io mi assento e il mio compagno ad esempio non esce a controllare, questo so che è un problema tra di noi, ma quando sono assente in ufficio e lui è a casa con lei a lavorare la lascia uscire.

Rispetto a queste altre famiglie, noi lavoriamo tutti e due full time a giornata, quindi le ore di copertura che ci servono sono tantissime, non banalmente 2/3 ore.

Quando posso e ho modo sono sempre stata presente, durante il fine settimana e la sera al rientro da lavoro.

Sono veramente in difficoltà perchè la mancanza della scuola è diventata per me un problema enorme.

Francesca Marcandall dice:

 

La mia difficoltà nasce dal fatto che questi "festini" durano veramente dalla mattina alle 10 alla sera alle 22

Gardaland..

Francesca Marcandall dice:

Sono veramente in difficoltà perchè la mancanza della scuola è diventata per me un problema enorme

Non vorrei risultare offensiva, ma, per quanto sia comprensibile che gestire i figli e il lavoro sia complesso, che gli asili danno senz'altro una mano, resta il fatto che la responsabilità della  piccola è dei suoi genitori.

Da come descrivi la situazione, l'impressione è che il problema lo crei tuo marito che, evidentemente, non sa coniugare il lavoro con la dovuta sorveglianza di una bambina così piccola.

Non penso si possano suggerire molte soluzioni: l'assunto è che la bambina è troppo piccola per essere lasciata sola anche fosse per un'ora, per cui dovete trovare i necessari compromessi per esercitare la vostra responsabilità genitoriale.

  • Mi piace 2

Se non stima i genitori non lasci che la bambina giochi con i loro figli e si prenda la briga di creare un’alternativa. 
Altrimenti accetti quello che le offre il condominio.

Luca980 dice:

Se non stima i genitori non lasci che la bambina giochi con i loro figli e si prenda la briga di creare un’alternativa. 
Altrimenti accetti quello che le offre il condominio.

Io ho sempre stimato i genitori, i rapporti fino a qualche mese fa erano cordiali e sereni.

Abbiamo regalato biciclette, prestato passeggini, seggiolini, aiutato nei compiti, offerto in passato babysitteraggio gratuitamente, prestato attrezzi per giardino, libri, regalato cibo etc.

Infatti mi sono mossa per cercare un'alternativa da un pezzo, ma i CRE non partono prima del 1 di luglio nel frattempo ho tamponato con nonni, smart working, congedo e altre trovate creative.

Io quello che non ho apprezzato è il tono utilizzato in questo confronto: mi urlavano in faccia di tutto, alzando la voce, utilizzando parolacce quando il mio tono era assolutamente pacato.

Allora sono loro che non stimano te, quindi o gli chiedi di vigilare su tua figlia in none di questa stima o cambi amicizie a tua figlia. 

Modificato da Luca980
Baccello dice:

Gardaland..

esatto. A tuo avviso su questo punto posso fare qualcosa? limitare le ore di festeggiamento mi aiuterebbe a gestire più serenamente mia figlia.

Cene nello spazio condominiale, piscina dalle ore 14 alle 19 nel giardino del condominio, bambini in bicicletta fino alle 22...insomma un po' di caos.

Luca980 dice:

Allora sono loro che non stimano te, quindi o gli chiedi di vigilare su tua figlia in none di questa stima o cambi amicizie a tua figlia. 
Anche a me da piccolo avrebbe fatto piacere frequentare Alessandro ‘o selvaggio, Giggi ‘a tazzina (aveva un orecchio), e Pasquale ‘o gabbiano (per la sua risata), ma mia madre era di un’altra idea e mi costrinse a studiare pianoforte pagando e accompagnandomi a 16km da casa . 

infatti io voglio cambiare amicizie a mia figlia, ora cerco di capire come gestirla perchè sono sempre e dico sempre a casa a far baldoria e mica posso non stare a casa mia perchè loro mi mettono sotto assedio.

Ci dovrebbe essere una fascia pomeridiana "di silenzio", se riesci a farla rispettare..

Concordo con chi dice che la bambina sia troppo piccola per uscire da sola, fosse anche per mezzora.

 

Per il resto, secondo me è la situazione di partenza che è sbagliata.

Le aree comuni dei condomini non dovrebbero MAI essere concesse in uso a bambini e genitori, pena il rischio di non sapere più di chi sono le responsabilità.

 

Se un bambino va a giocare a casa di un altro bambino, la responsabilità del genitore che lo lascia viene trasferita su quello che lo accoglie, in modo chiaro e aperto.

In questo modo è anarchia.

 

Ecco perché viene sempre fatto presente che i giochi liberi dei bambini nei condomini o zone simili sono un problema, e pure grosso.

Fairy82 dice:

Concordo con chi dice che la bambina sia troppo piccola per uscire da sola, fosse anche per mezzora.

 

Per il resto, secondo me è la situazione di partenza che è sbagliata.

Le aree comuni dei condomini non dovrebbero MAI essere concesse in uso a bambini e genitori, pena il rischio di non sapere più di chi sono le responsabilità.

 

Se un bambino va a giocare a casa di un altro bambino, la responsabilità del genitore che lo lascia viene trasferita su quello che lo accoglie, in modo chiaro e aperto.

In questo modo è anarchia.

 

Ecco perché viene sempre fatto presente che i giochi liberi dei bambini nei condomini o zone simili sono un problema, e pure grosso.

Esatto. Hai centrato il punto, infatti è anarchia.

Premetto, anche gli altri di 4 e 5 anni sono fuori da soli a giocare, ti ripeto c'è sempre qualcuno che da un'occhiata.

Quando sono nei loro giardini mia figlia ogni tanto chiedeva di poter entrare, chiedeva il permesso all'adulto di riferimento, perchè c'è stata anarchia anche da questo punto di vista in precedenza (i bambini mica capivano la differenza tra giardino privato e condominio, giustamente bisogna aiutarli).

Son venuti diverse volte nel mio giardino a giocare e li ho sempre autorizzati.

Ora la situazione si è notevolmente inasprita, perchè ovviamente queste tre famiglie sono d'accordo e fanno un po' il bello e cattivo tempo nelle zone comuni.

 

 

Francesca Marcandall dice:

La difficoltà è quando io mi assento e il mio compagno ad esempio non esce a controllare, questo so che è un problema tra di noi, ma quando sono assente in ufficio e lui è a casa con lei a lavorare la lascia uscire.

Rispetto a queste altre famiglie, noi lavoriamo tutti e due full time a giornata, quindi le ore di copertura che ci servono sono tantissime, non banalmente 2/3 ore.

Quando posso e ho modo sono sempre stata presente, durante il fine settimana e la sera al rientro da lavoro.

Sono veramente in difficoltà perchè la mancanza della scuola è diventata per me un problema enorme. 

Il punto è che tua figlia è troppo piccola per lasciarla giocare all'esterno da sola, confidando sulla piena sorveglianza di altre mamme. Esiste un'età fino alla quale i propri figli non andrebbero praticamente mai persi d'occhio un solo istante, e questo anche se giocassero in casa o nel proprio giardino recintato, poiché l'incidente potenziale è sempre in agguato. La mancanza di tempo ed il lavoro non possono essere paraventi per nascondere le proprie responsabilità, purtroppo o per fortuna l'essere genitori comporta anche l'onere e l'onore di affrontare e risolvere problematiche di questo genere.

 

  • Mi piace 1
Esmeralda dice:

Il punto è che tua figlia è troppo piccola per lasciarla giocare all'esterno da sola, confidando sulla piena sorveglianza di altre mamme.

Concordo!!!

Allora le accuse alla signora non erano campate in aria. (mi hanno accusata di essere assente, di non curare mia figlia, che sono mesi che gli lasciamo in gestione nostra figlia, che la "sbologno")

Esmeralda dice:

Il punto è che tua figlia è troppo piccola per lasciarla giocare all'esterno da sola, confidando sulla piena sorveglianza di altre mamme. Esiste un'età fino alla quale i propri figli non andrebbero praticamente mai persi d'occhio un solo istante, e questo anche se giocassero in casa o nel proprio giardino recintato, poiché l'incidente potenziale è sempre in agguato. La mancanza di tempo ed il lavoro non possono essere paraventi per nascondere le proprie responsabilità, purtroppo o per fortuna l'essere genitori comporta anche l'onere e l'onore di affrontare e risolvere problematiche di questo genere.

 

Da non trascurare la scomparsa, ogni anno, di centinaia di bambini avvenuta spesso a causa della  distrazione, di un genitore per pochi attimi. 

 I miei due figli hanno goduto della massima libertà... vigilata. 

Ho rinunciato allo stipendio fisso di mia moglie per far sì che un genitore fosse sempre presente e

visti i risultati ottenuti... non abbiamo da rimproverarci nulla. 

🤓🤓🤓

Vito46 dice:

Da non trascurare la scomparsa, ogni anno, di centinaia di bambini avvenuta spesso a causa della  distrazione, di un genitore per pochi attimi. 

 I miei due figli hanno goduto della massima libertà... vigilata. 

Ho rinunciato allo stipendio fisso di mia moglie per far sì che un genitore fosse sempre presente e

visti i risultati ottenuti... non abbiamo da rimproverarci nulla. 

🤓🤓🤓

Beati voi che ve lo potevate permettere, ma le cose sono un FILO cambiate e vivere con uno stipendio è molto complesso.

Poi ci tengo a precisare che mia figlia è fuori a giocare praticamente a 2 metri da casa mia, e che anche gli altri bambini spesso escono senza sorveglianza stretta per giri in bici e giochi vari.

Quando è accaduto l'episodio delle mutandine, tutti questi genitori erano a bere birra in un giardino adiacente al mio, i bambini erano davanti a casa mia e io guardavo mia figlia.

Non c'è mai stato in passato il bisogno di un controllo costante, ma evidentemente il fatto di aver allargato le ore di baldoria e giochi ha creato questa situazione.

Io posso aver sbagliato, ma gli insulti e le urla con parolacce e bestemmie non sono ammessi a.mio avviso, in qualsiasi situazione.

Quando porto mia figlia al parco, io mi siedo su una panchina a leggere e lei gioca e la sorveglio in questo modo, stesso discorso quando è fuori in condominio, 

Cmq vi ringrazio e ora cercherò di far uscire mia figlia solo in mia presenza, lato mio chiederò il rispetto del silenzio pomeridiano.

Francesca Marcandall dice:

Beati voi che ve lo potevate permettere, ma le cose sono un FILO cambiate e vivere con uno stipendio è molto complesso.

Poi ci tengo a precisare che mia figlia è fuori a giocare praticamente a 2 metri da casa mia, e che anche gli altri bambini spesso escono senza sorveglianza stretta per giri in bici e giochi vari.

Quando è accaduto l'episodio delle mutandine, tutti questi genitori erano a bere birra in un giardino adiacente al mio, i bambini erano davanti a casa mia e io guardavo mia figlia.

Non c'è mai stato in passato il bisogno di un controllo costante, ma evidentemente il fatto di aver allargato le ore di baldoria e giochi ha creato questa situazione.

Io posso aver sbagliato, ma gli insulti e le urla con parolacce e bestemmie non sono ammessi a.mio avviso, in qualsiasi situazione.

Quando porto mia figlia al parco, io mi siedo su una panchina a leggere e lei gioca e la sorveglio in questo modo, stesso discorso quando è fuori in condominio, 

Cmq vi ringrazio e ora cercherò di far uscire mia figlia solo in mia presenza, lato mio chiederò il rispetto del silenzio pomeridiano.

Il mio commento prendilo come un suggerimento e non come critica. 

All'epoca della rinuncia allo stipendio di mia moglie eravamo 4 in famiglia e io ero un operaio metalmeccanico. Non ho navigato nell'oro ma gestendo oculatamente le risorse disponibili ho potuto acquistare una casa di una stanza e mezza. 

Poi un colpo di fortuna con il quale ho potuto acquistare casa più grande e sostenere gli studi dei figli fino all'università. 

Comprendo benissimo che i tempi sono cambiati e seppur minimi i sacrifici, però, non li vuole fare nessuno. 

Modificato da Vito46
Francesca Marcandall dice:

Beati voi che ve lo potevate permettere, ma le cose sono un FILO cambiate e vivere con uno stipendio è molto complesso.

Poi ci tengo a precisare che mia figlia è fuori a giocare praticamente a 2 metri da casa mia, e che anche gli altri bambini spesso escono senza sorveglianza stretta per giri in bici e giochi vari.

Quando è accaduto l'episodio delle mutandine, tutti questi genitori erano a bere birra in un giardino adiacente al mio, i bambini erano davanti a casa mia e io guardavo mia figlia.

Non c'è mai stato in passato il bisogno di un controllo costante, ma evidentemente il fatto di aver allargato le ore di baldoria e giochi ha creato questa situazione.

Io posso aver sbagliato, ma gli insulti e le urla con parolacce e bestemmie non sono ammessi a.mio avviso, in qualsiasi situazione.

Quando porto mia figlia al parco, io mi siedo su una panchina a leggere e lei gioca e la sorveglio in questo modo, stesso discorso quando è fuori in condominio, 

Cmq vi ringrazio e ora cercherò di far uscire mia figlia solo in mia presenza, lato mio chiederò il rispetto del silenzio pomeridiano.

Il solo fatto che hai chiesto un consiglio fa di te un'ottima madre, a dispetto di chi ti ha giudicato al contrario, senza conoscere la tua situazione... 💚

Vito46 dice:

Il mio commento prendilo come un suggerimento e non come critica. 

All'epoca della rinuncia allo stipendio di mia moglie eravamo 4 in famiglia e io ero un operaio metalmeccanico. Non ho navigato nell'oro ma gestendo oculatamente le risorse disponibili ho potuto acquistare una casa di una stanza e mezza. 

Poi un colpo di fortuna con il quale ho potuto acquistare casa più grande e sostenere gli studi dei figli fino all'università. 

Comprendo benissimo che i tempi sono cambiati e seppur minimi i sacrifici, però, non li vuole fare nessuno. 

Guardi che lavorare più di 40 ore a settimana, gestire casa e famiglia con aiuto dei nonni limitato, mi creda è un sacrificio.

Poi io non rinuncerei mai al mio lavoro, certo vorrei avere più tempo per mia figlia e conciliare tutto al meglio, ho studiato e impiegato 10 anni per costruirmi una buona posizione professionale. Questo però è un problema tipicamente italiano, di non sostegno alle famiglie e alle mamme.

Luca980 dice:

Il solo fatto che hai chiesto un consiglio fa di te un'ottima madre, a dispetto di chi ti ha giudicato al contrario, senza conoscere la tua situazione... 💚

Grazie, faccio solo del mio meglio per dare serenità a mia figlia, infatti questa brutta situazione mi fa star male per lei, io dei giudizi altrui non ho bisogno. Nel senso che sono per il confronto, il dialogo e per trovare il compromesso. Nessuno ha ragione, tutti abbiamo torto, per vivere sereni bisogna trovarsi a metà strada.

  • Grazie 1

Io non riesco a spiegarmi perché nonostante i dispetti e tutto, tua figlia chieda e senta il bisogno di uscire a giocare con questi bambini. Ed è altrettanto strano che gli stessi bambini la vengano a chiamare se poi la trattano male.

Non posso che accomodarmi a quanto già detto da Luca....

  • Mi piace 1
Dino40 dice:

Concordo!!!

Allora le accuse alla signora non erano campate in aria. (mi hanno accusata di essere assente, di non curare mia figlia, che sono mesi che gli lasciamo in gestione nostra figlia, che la "sbologno")

Più che verità sembra un iperbole al fatto che davanti a ciò che stava combinando il bambino nei confronti della figlia sia stata una mossa difensiva per distogliere l'attenzione e rafforzarsi una ragione fuori contesto a fronte di una situazione ingiustificata e fuori da qualsiasi ragione.

Modificato da Fladimiro71
Fladimiro71 dice:

Io non riesco a spiegarmi perché nonostante i dispetti e tutto, tua figlia chieda e senta il bisogno di uscire a giocare con questi bambini. Ed è altrettanto strano che gli stessi bambini la vengano a chiamare se poi la trattano male.

Non posso che accomodarmi a quanto già detto da Luca....

Guarda, io penso che mia figlia avendo solo loro a disposizione ed essendo bloccata qui, appena li sente fuori a giocare chiede il permesso di uscire. Per poi tornare in lacrime, anche con me presente. Ho assistito a diverse scene di questo bambino, che è il bullo della situazione e con i genitori presenti che non sono intervenuti.

Io ho sbagliato a non allontanare prima mia figlia da questo contesto, ma eravamo bloccati in casa, non c'erano molte alternative.

Ora le ho e proporrò a mia figlia altro, quando saremo a casa se vorrà di nuovo uscire lo farà con la mia supervisione.

Fladimiro71 dice:

Più che verità sembra un iperbole al fatto che davanti a ciò che stava combinando il bambino nei confronti della figlia sia stata una mossa difensiva per distogliere l'attenzione e rafforzarsi una ragione fuori contesto a fronte di una situazione ingiustificata e fuori da qualsiasi ragione.

Io ho ravvisato il gesto di toglierle le mutande come una violenza assurda.

Mi hanno urlato che mia figlia è maliziosa e sono mesi che gira togliendosi le mutande, quando ha solo tre anni e magari si abbassa le mutande per farmi vedere che è pulita o capitato che giocasse nuda con l'acqua insieme ad un altro bambino.

Io non ci vedo della malizia, ma una bambina che sta crescendo e che scopre il mondo.

Se a 8 anni cerchi di toglierle le mutande, forse sei tu che hai un problema di malizia...

Francesca Marcandall dice:

Mi hanno urlato che mia figlia è maliziosa e sono mesi che gira togliendosi le mutande, quando ha solo tre anni e magari si abbassa le mutande per farmi vedere che è pulita o capitato che giocasse nuda con l'acqua insieme ad un altro bambino.

Io non ci vedo della malizia, ma una bambina che sta crescendo e che scopre il mondo.

Se a 8 anni cerchi di toglierle le mutande, forse sei tu che hai un problema di malizia...

Molto probabilmente il figlio mentre è andato a chiamare il padre ha raccontato tutto. Essendo dalla parte del torto e non sapendo come contrastarti o sviarti hanno rigirato la frittata dandosi ragione su una questione fuori contesto. 

Francesca Marcandall dice:

Guarda, io penso che mia figlia avendo solo loro a disposizione ed essendo bloccata qui, appena li sente fuori a giocare chiede il permesso di uscire. Per poi tornare in lacrime, anche con me presente. Ho assistito a diverse scene di questo bambino, che è il bullo della situazione e con i genitori presenti che non sono intervenuti.

a da questo contesto, ma eravamo bloccati incasa, non c'erano molte alternative.

Ora le ho e proporrò a mia figlia altro, quando saremo a casa se vorrà di nuovo uscire lo farà con la mia supervisione.

Però è strano perché cioè sembra un rapporto di reciproca dipendenza.... prima la elimini da quel contesto, meglio è.

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